ENTHRONED – La supremazia raggiunta

Pubblicato il 27/06/2014 da

Al decimo tentativo, i belgi Enthroned hanno trovato la loro definitiva consacrazione. Sin dagli esordi, nonostante non siano un gruppo scandinavo, la band belga, guidata oggi sempre più fermamente da Nornagest, è stata un punto di riferimento per i fan del black metal di tutta Europa. Ma con il nuovo “Sovereigns” per i Nostri si apre un nuovo, interessantissimo scenario. Lo stile si è incupito ed estremizzato ancor di più e questa dimensione pare giovare particolarmente agli Enthorned, che ritornano dopo qualche anno ad offrirci un vero e proprio capolavoro di arte nera. Metalitalia.com non poteva non cogliere l’occasione di tastare il polso ad un gruppo che nella propria carriera ha passato momenti molto negativi. Tutto sembra esser comunque ormai acqua passata, come ce lo fa capire proprio il leader della band, Nornagest.

 

ENTHRONED-PHOTOBAND-2014_mini-2

 

BENTORNATI ENTHRONED! “SOVEREIGNS” E’ STATO HOT ALBUM SU METALITALIA.COM, MA SEMBRA CHE SIA STATO APPREZZATO DA TUTTI, SIA DAI MEDIA CHE DAI VOSTRI FAN!
“Greetings! Hai ragione, le reazioni sono state incredibili! Vecchi e nuovi fan, la stampa, la scena metal, quella occulta: tutti hanno osannato il nuovo album e ci hanno dato un grandissimo supporto!”.

LA PRIMA IMPRESSIONE E’ CHE QUESTA SIA VERAMENTE LA VOSTRA RELEASE PIU’ OSCURA…
“Well, possiamo dire che per alcuni aspetti l’approccio è lo stesso di sempre, mentre per altri è diverso; nel senso che è la prospettiva ad essere cambiata…epperò si tratta sempre di un qualcosa che nasce dalla stessa fonte. I nuovi membri del gruppo hanno aggiunto il loro tocco personale alla musica e sin dall’inizio sono stati in sintonia con la visione dei vecchi membri della band su come dovesse suonare un nostro brano. Loro sono i nostri tasselli che mancavano, adesso posso proprio dire che gli Enthroned sono completi!”.

NON SOLO C’E’ UN FEELING OSCURO CHE DOMINA LA RELEASE, MA ANCHE LA MUSICA STAVOLTA E’ PIU’ CUPA E PIU’ BLACK METAL: SIETE D’ACCORDO?
“Per me gli Enthroned sono sempre stati una band black metal, a partire dal lato prettamente musicale: sin dagli esordi abbiamo accolto influenze provenienti dal thrash, dal death e dall’heavy metal. Forse ora si può dire che il nostro sound è più oscuro ed ipnotico, credo questa sia la classificazione migliore per noi che, lo ripeto, siamo sempre stati una black metal band”.

QUALI SONO LE SCELTE CHE AVETE DOVUTO FARE DURANTE LA PRODUZIONE ED IL MIXAGGIO SU QUESTO ALBUM PER OTTENERE QUESTO SUONO COSI’ CUPO E FREDDO? DOVE AVETE REGISTRATO? CHI VI HA AIUTATO?
“Anche stavolta abbiamo registrato da soli ‘Sovereigns’, è dal 2009 che registriamo tutto da noi nei nostri Blackout Studio a Bruxelles. Phorgath si è occupato della produzione e del mixaggio, mentre Neraath ha curato l’artwork ed il layout. Quando si tratta di registrare un album, ognuno di noi si immerge completamente nel lavoro e si impegna al 2000% per ricreare l’atmosfera giusta affinché ogni più piccolo dettaglio sia ben definito: dalla scrittura dei testi alla giusta atmosfera da dare alla release. Per le chitarre, ad esempio, non abbiamo utilizzato alcun effetto, solo la strumentazione che usiamo durante un live show o nella sala prove, eppure puoi sentire tu stesso il risultato!”.

CONSIDERO “SOVEREIGNS” L’ALBUM PIU’ ESTREMO DELLA VOSTRA DISCOGRAFIA, MA FORSE ANCHE IL VOSTRO MIGLIOR LAVORO…
“Ti ringrazio per le tue parole, ma io lo considero solo come un nuovo capitolo degli Enthroned, non necessariamente il più importante”.

STAVOLTA SEMBRA CHE IL VOSTRO BACKGROUND THRASH METAL SIA STATO IN PARTE SOSTITUITO DA UN ISPIRATISSIMO RIFFING BLACK METAL. QUESTI DUE ELEMENTI, THRASH E BLACK, SONO FUSI IN UNA MANIERA PERFETTA, STAVOLTA, TANTO DA SEMBRARE UN’UNICA COSA…
“Le cose nascono in maniera spontanea, lasciamo che le nostre anime si esprimano liberamente, è come se qualcuno o qualcosa guidasse le nostre mani quando scriviamo le nuove canzoni, è come se questi brani li conoscessimo già da venti anni e invece sono appena nati. Stavolta la magia era presente in tutta la sua grandezza”.

HO APPREZZATO MOLTO IL SUONO DEL BASSO SU QUESTA PRODUZIONE, PERCHE’ E’ BEN IN EVIDENZA E LE SUE NOTE SEMBRANO DELLE FRUSTATE! IL SUO SOUND E’ SECCO E FREDDO: QUANTO AVETE LAVORATO SUI DETTAGLI DI QUESTA RELEASE?
“Per la verità non ci siamo fatti tutte queste domande per realizzare il nuovo album, la tua intervista ne ha molte di più (ride, ndA)! Per noi era abbastanza naturale registrare il basso a questo livello e dargli la giusta importanza, e Phorgath, per ottenere questo sound, non ha utilizzato alcun effetto ma solo la strumentazione che utilizza sul palco. Ad essere onesto il grosso lavoro per l’album è stato fatto sui testi delle canzoni”.

QUESTA VOLTA NELLA LINE UP CI SONO DUE NUOVI ELEMENTI: METHOR E ZARZAX. VOLETE PRESENTARLI AL VOSTRO PUBBLICO? ENTRAMBI HANNO FATTO UN GRANDE LAVORO SU “SOVEREIGNS”, SPECIALMENTE MENTHOR ALLA BATTERIA. AVETE FINALMENTE TROVATO LE PERSONE GIUSTE PER QUESTI DUE RUOLI IMPORTANTI ALL’INTERNO DEGLI ENTHRONED?
“Ti assicuro che loro due sono i tasselli che mancavano agli Enthroned. Entrambi hanno partecipato in ogni singolo aspetto degli Enthroned e hanno composto anche delle parti per il nuovo album. Mentor da solo ha registrato l’intro del disco usando percussioni tribali e veri corni da guerra. Io ho aggiunto in qualche punto il sistrum, uno strumento egiziano antico. Anche le parti che ha composto ZarZax sono davvero ottime. Entrambi sono amici di vecchia data della band, personalmente conosco ZarZax fin dal 1995 e Menthor almeno da sei anni. Loro due sono state le nostre prime scelte quando abbiamo dovuto scegliere due nuovi membri per la band. Spero proprio che rimarranno a lungo con noi!”.

CREDETE CHE “SOVEREIGNS” POSSA RAPPRESENTARE PER GLI ENTHRONED UNA SORTA DI ‘NUOVO INIZIO’? SIETE DIVENTATI UNA DELLE BAND BLACK METAL PIU’ VIOLENTE DELLA SCENA INTERNAZIONALE GRAZIE ALL’EQUILIBRIO RAGGIUNTO TRA IL THRASH METAL ED UN BLACK METAL DAVVERO CUPO…
“Può darsi, ma questo non è di certo un pensiero prioritario nella mia mente. Potrebbe essere come dici tu, ma anche se non fosse così, pazienza. Per me non cambierebbe nulla. Agli Enthroned non interessano né fama né successo, seguiamo le nostre pratiche occulte e le nostre credenze ed è così sin dai primi giorni in cui gli la band é nata e, te lo dico in confidenza, le cose stanno ancora così con la nuova formazione”.

E’ DAVVERO DIFFICILE SCEGLIERE IL MIGLIOR BRANO DELL’ALBUM: FORSE IL RIFF PORTANTE DI “OF FATHERS AND FLAMES” E’ UNO DEI PIU’ BELLI SENTITI IN QUESTO ULTIMO PERIODO! MA QUAL E’ LA VOSTRA CANZONE PREFERITA?
“Anche per me è difficile dire quale sia il brano migliore dell’album. Davvero non saprei, è come chiedere ad un padre quale figlio preferisce… Non è possibile fare una scelta, potrei dire un paio di canzoni ma solo perché mi viene alla mente la storia che c’è dietro ad esse, gli eventi che hanno portato alla loro realizzazione; e quindi ci sono alcune canzoni alle quali sono più affezionato rispetto ad altre, ma in fin dei conti le metto tutte allo stesso livello. Per ‘Lamp Of Invisible Lights’ il discorso invece è diverso, perché il duetto che faccio assieme a Crowley è qualcosa che ho sempre desiderato fare da anni e finalmente l’ho realizzato. Invece, dietro all’estrema ‘The Edge Of Agony’ c’è una storia molto personale, ma ripeto: le mie scelte non vengono fatte su preferenze di ordine musicale, quanto piuttosto su ciò che rappresentano personalmente”.

I TESTI DEL NUOVO ALBUM AFFRONTANO TEMATICHE DIVERSE RISPETTO AL PASSATO?
“Gli Enthroned hanno sempre avuto testi che si riferiscono alle realtà dell’Occultismo e del Satanismo nelle loro forme più pure. Dunque non aspettatevi alcun cambiamento dal punto di vista che gli Enthroned hanno sempre avuto e sempre avranno finché ci sarò io nel gruppo! L’approccio ai testi cambia ovviamente di album in album, ad esempio i nostri ultimi tre album formavano una trilogia basata sulla nostra personale evoluzione attraverso gli studi sull’Occultismo fatti a livello molto personale. Con ‘Sovereigns’ il discorso è un po’ più complesso, soprattutto per uno che non si intende molto di Satanismo, Goetia ed altre tematiche. Alcuni potrebbero interpretare i nostri testi come una fiction, o semplicemente traviarne il messaggio, ma non è questo il caso nostro. Noi stavolta abbiamo dato una prospettiva diversa alle nostre idee e conoscenze: sino ad oggi i testi erano basati su di noi, su come vediamo le cose, come le capiamo, invece stavolta la prospettiva viene ribaltata e diventa quella degli altri, le cose vengono interpretate attraverso la conoscenza delle altre persone che ci circondano. ‘Sovereigns’ può essere interpretato come la supremazia sulla nostra stessa carriera, non sulle altre band, altrimenti saremmo arroganti e ridicoli. Non mi considero inferiore a nessuno, ma dopo ventun anni in cui abbiamo superato tutte le avversità possiamo dire di esserci imposti sul nostro fato”.

REALIZZARE 10 FULL LENGTH ALBUM REGISTRATI IN STUDIO NON E’ UN TRAGUARDO FACILE DA RAGGIUNGERE: QUALE TRA TUTTI QUESTI VI HA DATO MAGGIORI PROBLEMI E QUALE PIU’ SODDISFAZIONI?
“Sono convinto che ‘The Apocalypse Manifesto’ e ‘Armoured Bestial Hell’ siano stati registrati durante il periodo peggiore mai trascorso dagli Enthroned. Il gruppo era sull’orlo di sciogliersi definitivamente, ognuno di noi stava per i fatti suoi, non c’era più dialogo, niente che ci unisse, semplicemente andavamo di studio in studio a registrare i brani, senza una vera meta, ed ognuno aveva idee diverse in merito alla musica. Io volevo preservare lo spirito originario del gruppo ma anche spingermi avanti musicalmente, mentre Sabathan voleva includere ancor di più le influenze del metal Anni ’80, sia nella musica che nei testi. Testi che non avevano nulla a che spartire con ciò che considero l’essenza della band. Infine Namroth Blackthorn voleva introdurre più parti propriamente tecniche. Puoi immaginare da solo in che periodo di merda ci trovavamo. Poi le cose pian piano sono migliorate, ma alcune drastiche decisioni andavano fatte per il bene della band e per noi stessi. Posso dire di essere molto orgoglioso e soddisfatto degli ultimi album. Ad ogni modo, il nostro ‘Towards The Skullthrone Of Satan’ e ‘Obsidium’ sono ad oggi gli album che hanno attirato di più l’attenzione da parte del pubblico”.

COSA SIGNIFICA ESSERE UNA BLACK METAL BAND NEL 2014? COM’E’ CAMBIATO IL RAPPORTO IN TUTTI QUESTI ANNI TRA GLI ENTHRONED ED IL BLACK METAL?
“Ad essere onesto non mi interessa. Vivo la mia vita nel modo che voglio e faccio la stessa cosa con gli Enthroned, non mi preoccupo di quello che ci circonda adesso o di come era la situazione attorno a noi quindici anni fa. Una volta eravamo più attenti a quello che ci accadeva attorno, ora non più. Gli Enthroned sono gli Enthroned e anche se mi interessasse sapere come sono visti nella scena black metal attuale, o se siano accettati, francamente non saprei cosa risponderti. E’ un discorso che proprio non mi tange. Punto”.

LA VOSTRA ETICHETTA, L’AGONIA RECORDS, HA REALIZZATO DIVERSE VERSIONI DI “SOVEREIGNS”, CI POTETE ANTICIPARE QUALCOSA?
“L’album ‘Sovereigns’ è stato realizzato in normale formato CD, in versione digipack, in versione LP e in una versione box set con alcune toppe, una bandiera e altre cose all’interno. Credo anche che sia in lavorazione una versione su musicassetta”.

L’ITALIA STA ASPETTANDO IL VOSTRO ARRIVO…
“Anche noi stiamo attendendo con ansia di venire a suonare dalle vostre parti! Khep’r!”.

 

 

1 commento
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.