Con “Hälsingemörker” gli Ereb Altor piazzano un nuovo importante tassello all’interno di una carriera che li ha visti impegnati nella continua ricerca di una proposta personale che andasse oltre l’evidente, riconosciuta dalla band stessa, influenza del leggendario Quorthon.
L’etichetta ‘Bathory’ è ancora presente, a dir la verità, anche in quest’ultimo capitolo, ma il potenziale del gruppo svedese è stato in grado di renderlo semplicemente una musa ispiratrice, evitando così il riduttivo copia-incolla.
Gli Ereb Altor sono quindi nuovamente in viaggio tra le terre scandinave, tra leggenda e realtà: ne abbiamo parlato con il chitarrista e cantante della band Crister Olsson, alias Mats. Buona lettura!
CIAO MATS E BENVENUTO SU METALITALIA.COM: CON “HÄLSINGMÖRKER” AVETE RAGGIUNTO I DIECI ALBUM PUBBLICATI. SE DOVESTE ANALIZZARE IL VOSTRO PERCORSO DISCOGRAFICO, COME LO VALUTERESTE?
– Nel corso degli anni ci sono stati alcuni colpi di scena, per non dire altro. I primi due album erano molto orientati al doom metal, mentre il terzo (“Gastrike”,ndr) era più o meno un album black metal.
In seguito abbiamo unito tutti gli elementi precedenti senza soluzione di continuità per creare il nostro suono unico, che si manifesta appieno nel nostro ultimo lavoro.
A PROPOSITO DI SUONO, UNA DELLE SUE CARATTERISTICHE E’ STATA, NEL CORSO DEGLI ANNI, LA FORTE CONNESSIONE CON LA MUSICA DI QUORTHON E BATHORY. TUTTAVIA, COME APPENA SOTTOLINEATO, NELL’ULTIMO PERIODO, PUR RICONOSCENDO QUESTA IMPORTANTE INFLUENZA, SIETE RIUSCITI A DISTACCARVI DAL MARCHIO ‘BATHORIANO’, PERSONALIZZANDO ULTERIORMENTE LA VOSTRA IDENTITA’ MUSICALE. PRIMA CON “VARGTIMMAN” E ORA CON “HÄLSINGMÖRKER” AVETE APPROFONDITO QUESTO ASPETTO. COSA NE PENSI?
– Sì, è vero. Credo che molto abbia a che fare con il fatto che abbiamo iniziato con il progetto, realizzando due album che erano una sorta di culto nei confronti dei Bathory. Non volevamo però rimanere bloccati su questo aspetto: da qui la volontà di evolversi. Quorthon scriveva musica in modo totalmente diverso rispetto a come scrivo io oggi.
Forse condividiamo ancora lo stesso tipo di atmosfera dei Bathory, amerò sempre la loro musica e probabilmente avrà sempre una certa influenza sulla mia vita musicale ma, come ho detto, abbiamo trovato il nostro percorso e le somiglianze con la musica di Quorthon sono solo una piccola parte.
LA VOSTRA MUSICA E’ INEVITABILMENTE INTRECCIATA CON L’ATMOSFERA DELLA VOSTRA TERRA D’ORIGINE. C’E’ UN SENSO DI FEROCIA E MISTERO AL PUNTO CHE, IN CERTI MOMENTI, SEMBRA FACCIATE RIFERIMENTO A BAND COME I PRIMORDIAL.
– Penso che sia importante creare un pacchetto completo; cerchiamo di collegare tutto alla nostra eredità: storie, atmosfere, melodie. I Primordial, che sono assolutamente un’ottima band, hanno la loro storia con la loro eredità in Irlanda, ma forse abbiamo alcune cose in comune quando si tratta di creare certe atmosfere.
TORNIAMO AD “HÄLSINGMÖRKER”: AVETE LAVORATO AL NUOVO DISCO DOPO UN TRISTE EVENTO CHE AVEVA COLPITO DIRETTAMENTE LA BAND. NEL DICEMBRE DEL 2022, INFATTI, IL VOSTRO EX BASSISTA KRISTOFER ‘MIKAEL’, CHE AVEVA LASCIATO IL GRUPPO ALL’INIZIO DELL’ANNO, E’ PURTROPPO SCOMPARSO. CHE RICORDI HAI DI LUI?
– Beh, abbiamo trascorso tanto tempo insieme e i ricordi condivisi sono moltissimi. Siamo andati in tour molte volte e in questo modo il rapporto si era andato a fortificare, creando una specie di famiglia. Ecco perchè, subito dopo che aveva lasciato la band, ho iniziato a sentire la sua mancanza. Le occasioni per rivederlo sono poi diminuite e mi fa strano ora sapere che non lo incontrerò mai più su questo pianeta, mentre una volta era una parte così importante della mia vita.
PER “HÄLSINGMÖRKER” VI SIETE QUINDI RIVOLTI ALLA VOSTRA ‘SECONDA’ BAND, ISOLE, RECLUTANDO JIMMY ‘BYRON’ MATTSSON.
– Esatto: Björn era già intervenuto in diverse occasioni come bassista di sessione negli Ereb Altor, anche prima che Mikael lasciasse.
È stato quindi naturale coinvolgerlo: conosceva già molte delle canzoni e, vista l’esperienza con gli Isole, sapevamo esattamente cosa aspettarci da lui; è un musicista che ci garantisce professionalità e impegno al 100%.
PARLIAMO INVECE DELLA SPLENDIDA COPERTINA DEL NUOVO ALBUM. SAPPIAMO CHE RAPPRESENTA UNA FIGURA DEL FOLKORE SVEDESE: PUOI DIRCI QUALCOSA DI PIU’? CHI L’HA REALIZZATA?
– Sulla copertina puoi vedere ‘La signora della foresta’. Si tratta di una creatura magica del folklore svedese chiamata ‘Skogfrun’ o ‘Skogrået’ e secondo la leggenda può aiutarvi se vi perdete nel bosco se siete gentili con la foresta, ma può anche ingannarvi e persino uccidervi se non fate attenzione.
Il titolo e il tema di “Hälsingemörker” sono stati decisi molto prima che l’album fosse scritto o registrato. Ho capito subito che Christine (Christine Linde, l’autrice della cover, ndr) era la persona che avrebbe dovuto realizzare l’artwork di questo album. Lei vive ad Hälsingland e rappresenta in qualche modo l’essenza di questo luogo magico. La sua arte ha sempre avuto un legame molto forte con Hälsingland (provincia della Svezia centrale, ndr) e pertanto non le ho dovuto spiegare cosa stavamo cercando; diciamo che conosceva il tema molto bene.
Conosco Christine da anni, sono un fan della sua arte ed è sempre lei che ha realizzato la copertina del nostro precedente album “Vargtimman”.
QUALI SONO QUINDI LE TEMATICHE AFFRONTATE NEI TESTI?
– Come molte altre volte in passato, anche in questo album sono presenti storie legate alla mitologia norrena, come le valchirie e le sepolture vichinghe. In qualche modo cerchiamo sempre di mantenere tutto collegato alla nostra eredità e “Hälsingemörker” non fa eccezione, anche se ho inserito degli elementi relativi al mondo moderno.
Viviamo in un’epoca folle e mi sono ispirato a vicende ed eventi che stanno accadendo nel presente: tuttavia, cerco sempre di avvolgere queste storie in un linguaggio antico o facendo riferimenti alla mitologia norrena così da renderle adatte all’immagine di Ereb Altor.
Dobbiamo guardarci intorno, c’è un flusso infinito di eventi che possono ispirare storie.
CI SONO DIVERSI BRANI DI SPICCO ALL’INTERNO DEL DISCO: RITENGO PERO’ CHE LA TITLE-TRACK, “TRÄLDOM” E “THE LAST STEP” RAPPRESENTINO AL MEGLIO QUESTA DECIMA USCITA. UNA MISCELA PERFETTA DI EPIC, VIKING E BLACK METAL.
– Credo che “The Last Step” riassuma bene il tuo concetto: ha quasi tutti gli elementi del sound degli Ereb Altor ed è forse la migliore canzone che abbia mai composto, a mio modesto parere.
E POI C’E’ L’OPENER “VALKYRIAN FATE”, UN BRANO FONDAMENTALMENTE HEAVY, CHE CONFERMA L’ENNESIMA VARIANTE DEL VOSTRO SOUND.
– “Valkyrian Fate” è forse una delle canzoni più facili da ascoltare che abbiamo mai registrato; è molto diretta fin dall’inizio. Penso che abbiamo sempre avuto un po’ di heavy metal nella nostra musica, ma in questa canzone, in particolare, si manifesta maggiormente. Il brano è anche molto vario e contiene alcuni elementi più ruvidi: come ho detto prima, quando creiamo il nostro percorso ed il nostro sound cerchiamo di unire senza soluzione di continuità l’aspro con l’epico.
DICEVI POCO FA DEL TENTATIVO DI INTRECCIARE LA MITOLOGIA NORRENA CON LA REALTA’ DI OGGI. PENSI DUNQUE CHE VI SIA UN LEGAME TRA IL MITO DEI VOSTRI ANTENATI E CIO’ CHE STA ACCADENDO NEL MONDO ODIERNO? CREDI CHE GLI ANTICHI AVEVANO IN QUALCHE MODO PREVISTO UNA CADUTA GENERALE DELL’UMANITA’ ED UN EVENTUALE RITORNO ALLE ORIGINI?
– Tutto avrà una fine, non c’è dubbio. È scritto nel nostro DNA che ci distruggeremo e ne siamo consapevoli, ma non possiamo farci nulla. I nostri antenati non avevano paura di estinguersi e la fine del mondo è sempre stata presente nella mitologia norrena.
DOPO IL LAVORO IN STUDIO, C’E’ QUINDI QUELLO ON STAGE: AVETE GIA’ PROGRAMMATO QUALCHE SHOW?
– Abbiamo in programma una serie di festival, per cui in questo momento ci stiamo concentrando soprattutto su questi. Un tour probabilmente arriverà più avanti.
A PROPOSITO DI CONCERTI, NELL’AGOSTO DEL 2022 VI SIETE ESIBITI IN ITALIA AL FRANTIC FEST. COSA RICORDI DI QUEL CONCERTO? LE GELIDE NOTE DEL BLACK METAL NEL BEL MEZZO DELLA CLASSICA ESTATE TORRIDA ITALIANA.
– Cosa ricordo…? Il tempo! Il giorno prima del nostro concerto (e anche il giorno stesso della loro esibizione, ndr) c’è stata una tempesta furiosa che ha distrutto il palco e tutti i tendoni. Tuttavia ci siamo divertiti molto, l’organizzazione è stata davvero ottima e ha fatto del suo meglio in quelle circostanze difficili, quindi complimenti a tutti!
ULTIMA DOMANDA: SUL FRONTE ISOLE ABBIAMO NOVITA’? POSSIAMO ASPETTARCI UN NUOVO ALBUM?
– Un giorno ci sarà un nuovo album degli Isole, ma al momento non c’è nulla in programma, a parte alcuni spettacoli dal vivo.