Forti di un grandissimo entusiasmo e graziati da un’ispirazione che a tratti sembra proprio quella dei primi anni ’90, gli Evocation stanno rapidamente bruciando le tappe e diventando un nome di sicuro affidamento nel panorama death metal svedese. Pare incredibile che la formazione sia rimasta inattiva per tredici anni a partire dal 1993, ed è ovviamente una vera fortuna che questi ragazzoni di Borås abbiano pensato di imbracciare di nuovo gli strumenti per suonare death metal; in caso contrario, tutti gli appassionati si sarebbero persi tre full-length di sicuro interesse, a partire dal debut “Tales From The Tomb” per arrivare ai più recenti “Dead Calm Chaos” e “Apocalyptic”. Proprio per discutere quanto fatto dalla band su quest’ultimo lavoro, abbiamo deciso di metterci in contatto con il simpatico chitarrista Marko Palmén, persona certamente non avara di parole…
“APOCALYPTIC” SEMBRA PROSEGUIRE IL DISCORSO MUSICALE CHE AVETE INIZIATO CON “DEAD CALM CHAOS”, ANCHE SE IL RISULTATO FINALE QUESTA VOLTA È PIÙ HEAVY. FORSE ANCHE GRAZIE ALLA PRODUZIONE, CHE È PARTICOLARMENTE POTENTE…
“Sì, sono d’accordo. Per me è come una pizza che ha doppia farcitura! Credo che questa volta siamo riusciti ad elevare all’ennesima potenza tutti i nostri punti forti, cercando in particolare di curare meglio le strutture dei brani e di rendere queste ultime il più fluide possibile. Anche la produzione ha inoltre subito un grosso miglioramento: le registrazioni sono state curate dal nostro chitarrista Vesa, ma Roberto Laghi (In Flames, Hardcore Superstar, etc.) si è occupato di produrre la batteria. Una scelta felicissima, che questa volta ci ha messo nelle condizioni di usufruire di suoni assolutamente all’altezza della situazione. Spero che avremo modo di lavorare ancora con lui in futuro”.
COSA AVEVATE IN MENTE QUANDO AVETE INIZIATO A COMPORRE IL DISCO? IL RISULTATO FINALE RISPECCHIA TALE IDEA?
“Credo di sì: volevamo concentrare in ogni brano parti veloci, grandi melodie e un tocco heavy inedito, rendendo le tracce un po’ più complicate del solito. A volte è dura riuscire a mantenere la tua visione quando ti trovi nel pieno del songwriting, perchè molto può cambiare all’atto pratico. Ma credo che tutto sommato l’album rispecchi ciò che avevamo in mente all’inizio. Non abbiamo forzato nulla, è stato un processo semplice e naturale”.
COME SIETE SOLITI COMPORRE UN BRANO? CHI È LA MENTE DELLA BAND?
“La cosa bella di questa band è che tutti contribuiscono al songwriting: abbiamo una visione comune di come gli Evocation debbano suonare ed è un piacere ascoltare le proposte degli altri ragazzi. Vesa ultimamente compone qualcosa in più rispetto a noi, ma si tratta pur sempre di un lavoro di squadra: lui ci fa ascoltare i riff e poi li assembliamo tutti insieme, cercando di creare degli scheletri che poi vengono gradualmente levigati e fatti diventare vere e proprie canzoni. Thomas invece si occupa dei testi: ascolta la musica e dipinge le visioni che questa gli suggerisce. Penso abbia un talento naturale, i suoi versi sono sempre qualcosa di speciale per me”.
“APOCALYPTIC” È ARRIVATO NEI NEGOZI CON UN BONUS DVD. VUOI SPIEGARCI CHE COSA CONTIENE?
“Si tratta del video del nostro concerto al Summer Breeze Open Air 2009, che è sicuramente stato l nostro miglior concerto di quell’estate! È stato filmato dalla Roax Films con otto telecamere, riuscendo perfettamente a catturare il feeling dello show. Per fortuna i ragazzi della nostra label sono stati d’accordo nel realizzare questa edizione digipack con bonus DVD, penso si tratti di un ottimo regalo per tutti i nostri fan più fedeli. All’ultimo minuto siamo anche riusciti ad allegare due brani filmati al Party.San Open Air 2009, quindi in definitiva si tratta proprio di un bel pacchetto!”.
QUALI SONO LE VOSTRE ASPETTATIVE PER “APOCALYPTIC”? QUANDO POTRÀ CONSIDERARSI UN SUCCESSO PER VOI?
“Speriamo che il disco ci dia nuovamente l’opportunità di andare in tour in Europa e magari di farci approdare negli Stati Uniti. Abbiamo di recente firmato un contratto di licenza con la Metal Blade Records, che pubblicherà il disco laggiù, quindi direi che ci sono buone probabilità che ciò accada. Ci riteniamo molto fortunati in questo momento: quando abbiamo riattivato la band volevamo solo suonare i vecchi brani in sala prove, ma ora abbiamo raggiunto ben altri livelli. Gli Evocation stanno rapidamente diventando una delle principali occupazioni di tutti noi!”.
COME È ANDATO IL TOUR CON I CANNIBAL CORPSE? HO SENTITO CHE PER VOI È STATO MOLTO FORTUNATO…
“Assolutamente! È stato davvero eccitante far parte di un tour tanto professionale. I Cannibal Corpse sono una vera istituzione nel nostro genere e sono anche persono squisite, siamo andati d’accordissimo sin dal primo minuto. Speriamo entrambi di poter ripetere questa esperienza in futuro. Come ti dicevo, per questo album vogliamo suonare live il più possibile, quindi mi auguro che avremo presto modo di poter dividere il palco con band dello stesso calibro”.
AVETE GIÀ INIZIATO A COMPORRE NUOVO MATERIALE? TE LO CHIEDO PERCHÈ DATE L’IMPRESSIONE DI ESSERE MUSICISTI MOLTO PRODUTTIVI, AVENDO PUBBLICATO TRE ALBUM IN CIRCA QUATTRO ANNI…
“Sì, assolutamente. Siamo già al lavoro su dei nuovi brani, anche se per i prossimi mesi la priorità saranno i concerti. Non amiamo starcene con le mani in mano, abbiamo grande entusiasmo e dubito che dovrete attendere a lungo per ascoltare della nostra nuova musica”.
DA QUALCHE ANNO A QUESTA PARTE IL DEATH METAL SVEDESE STA GODENDO DI OTTIMA SALUTE. VOI FATE PARTE DI QUESTA CORRENTE: CHE ATMOSFERA SI RESPIRA DALLE VOSTRE PARTI?
“Il death metal è musica senza tempo… la sua popolarità può anche mutare, ma è un genere di musica destinato a rimanere vivo in eterno. Per noi suonare questo genere di musica è una vera missione, siamo qui perchè lo amiamo alla follia, sia come musicisti che come fan. L’atmosfera non è quella dei primi anni ’90, quando abbiamo iniziato a suonarlo e ascoltarlo, ma è normale che sia così. Oggi c’è comunque grande entusiasmo da parte delle vecchia guardia e delle nuove leve e la scena sembra più affiatata che mai. Prevedo solo grandi cose per il death metal, almeno a livello prettamente artistico”.
CHE COSA STAI ASCOLTANDO ULTIMAMENTE? QUALI ALBUM TI SENTI DI CONSIGLIARE AI NOSTRI LETTORI?
“Se ancora non lo avete fatto, procuratevi ‘On Divine Winds’ degli Hail Of Bullets e ‘Axioma Ethica Odini’ degli Enslaved. Due lavori profondamente diversi, ma dalla qualità elevatissima”.
GRAZIE MILLE. LE ULTIME PAROLE FAMOSE?
“Ancora una volta, grazie infinite per il supporto! Un saluto a tutti i lettori, ci vediamo in tour!”.