BENE GUS, COMINCIAMO CON LA PRIMA DOMANDA. “FORGED BY FIRE” E’ IL VOSTRO TERZO DISCO E MI E’ SEMBRATO IL VOSTRO MIGLIOR LAVORO, SEI D’ACCORDO?
“Sì, sono pienamente d’accordo con te. Sono del tutto convinto che questo sia il nostro miglior album per tanti motivi, il più importante dei quali è palesato da una forte dose di personalità presente nelle nostre canzoni. Mai come questa volta eravamo riusciti a dare un’impronta così marcata e decisa al nostro stile, siamo veramente felici”.
I FIREWIND SONO FAUTORI DI UN APPROCCIO DIRETTO, POTENTE ED AGGRESSIVO, MA CHE NEL CONTEMPO NON PARE DISDEGNARE IL BUON GUSTO PER LE MELODIE…
“Sì, il suono che scaturisce dal disco è a dir poco esplosivo, molto incentrato sull’immediatezza e la potenza che da sempre contraddistingue il metal classico. Ma credo di potremi anche permettere di affermare che “Forged By Fire” è un lavoro molto vario: ascoltandolo si possono trovare canzoni veloci, mid-tempo intensi e anche un paio di ballate; insomma tutto quello che da sempre fa del metal classico un genere stupendo”.
GUS, DAL MIO PUNTO DI VISTA IL LAVORO CHE SVOLGI ALLA CHITARRA E’ LINFA VITALE PER LA BAND… CHE NE PENSI?
“Non posso negare che la chitarra ricopra un ruolo molto importante all’interno del gruppo, ma è anche giusto sottolineare che ho la fortuna di suonare con musicisti molto preparati, ognuno dei quali ha la sua importanza. Senza l’apporto di ragazzi così preparati, sarebbe per me impossibile riuscire ad ottenere gli stessi risultati”.
SO CHE PER REGISTRARE L’ALBUM AVETE SFRUTTATO TRE STUDI DIFFERENTI, COME MAI QUESTA SCELTA?
“E’ stata una scelta dettata principalmente da un fattore di comodità. Vivendo in paesi diversi, ognuno di noi ha preferito registrare a casa propria, quindi le parti di chitarra, basso e tastiere le abbiamo registrate in Grecia; il nostro cantante Cithy ha inciso in Germania ed il batterista Stian in Norvegia. E’ stata una cosa molto funzionale e soprattuto economica”.
LE VOSTRE CANZONI NASCONO DA UN VERO E PROPRIO LAVORO DI GRUPPO, O SEI TU AD OCCUPARTI DELLA MAGGIOR PARTE DELLE COSE?
“Diciamo che la musica ed i testi li scrivo io, quindi inizialmente si tratta di un lavoro individuale. Faccio tutto nel mio studio personale, registro tutto ciò che mi sembra buono e poi lo faccio ascoltare agli altri ragazzi. A questo punto, ognuno è libero di dire la sua, di cambiare quello che ritiene più opportuno, motivando le sue scelte agli altri. Tutto viene fuori in maniera molto naturale, nessuno vuole comandare o prevaricare il prossimo. Ad esempio, Cithy ha svolto un gran lavoro di revisione dei testi, e ha rivisto tutte le linee vocali che avevo preparato, adattandole meglio al suo stile interpretativo. Come vedi, l’apporto di ogni musicista è fondamentale affinché si possa ottenere sempre il massimo da ogni canzone”.
QUALI SONO GLI ARGOMENTI TRATTATI NEI VOSTRI TESTI?
“Non ci piace scrivere testi fantasy, cavallereschi o cose simili. Preferiamo analizzare la realtà dal nostro punto di vista, senza grosse pretese e senza la presunzione di voler insegnare qualcosa o sputare sentenze. Parliamo della guerra, di quella vera che Cithy, essendo originario dello Sri Lanka, ha vissuto sulla sua pelle… Sfoghiamo la nostra rabbia contro l’ipocrisia dei politici, gente che vuole far credere alle persone quello che gli fa più comodo e che si sente in diritto di fare quello che vuole, senza rispettare nessuno”.
I FIREWIND DANNO AI TESTI LA STESSA IMPORTANZA CHE DANNO ALLA MUSICA, O LI RITENGONO SOLAMENTE UN ELEMENTO PER COMPLETARE LE CANZONI?
“Penso che l’arma comunicativa più potente per la band sia la musica. Anche i testi hanno la loro importanza, e ci concentriamo molto per scriverli, ma ritengo che la musica sia al primo posto”.
RECENTEMENTE HAI ABBANDONATO I DREAM EVIL COI QUALI, SOLO QUALCHE MESE FA, HAI REALIZZATO UN BUON DISCO COME “THE BOOK OF HEAVY METAL”. COSA TI HA SPINTO A PRENDERE QUESTA DECISIONE?
“Prima di tutto vorrei precisare che è stata una decisione molto difficile da prendere, lasciare i Dream Evil è stata una cosa molto sofferta; in primis perché ho lasciato dei ragazzi eccezionali e poi considero i Dream Evil una grande band. Sentivo però la necessità ed il desiderio di dedicarmi esclusivamente alla mia band, così dopo un’attenta analisi di quello che veramente volevo per me, come musicista, ho deciso di lasciare il gruppo. Ora il mio tempo è dedicato solo ai Firewind”.
QUAL E’ LO STATO DI SALUTE DI CUI GODE IL METAL IN GRECIA? COSA PUOI INVECE DIRE DELLA VOSTRA SCENA?
“L’heavy metal qui da noi è abbastanza popolare, i fan sono molto attenti e ricettivi; si organizza una discreta quantità di concerti ed abbiamo un buon numero di label che hanno sotto contratto anche gruppi di fama internazionale. Per quel che riguarda la scena del nostro paese, posso dirti che qui non esiste realmente una scena (ride ndR)! A parte i Rotting Christ, non ci sono altri gruppi famosi all’estero. Per il metal classico, credo che la band più famosa all’estero siano proprio i Firewind!”.
I FIREWIND PARE GODANO DI UN’ENORME POPOLARITA’ IN GIAPPONE… COME VANNO INVECE LE COSE QUI IN EUROPA?
“E’ vero, i fan giapponesi ci seguono fedelmente sin dal nostro primo lavoro, mentre in Europa non abbiamo ancora avuto molte occasioni per farci notare. Per la realizzazione di “Forged By Fire” abbiamo scelto la Century Media, proprio perché questa ci ha garantito una promozione adeguata anche in Europa. Ed effettivamente ci stanno facendo una buona promozione, speriamo in bene”.
SUL DISCO SONO PRESENTI ANCHE DUE OSPITI, I CHITARRISTI JAMES MURPHY E MARTY FRIEDMAN, DUE LEGGENDE VIVENTI DELLA SEI CORDE… AVERLI SU UN TUO DISCO E’ STATO COME REALIZZARE UN SOGNO?
“Certamente, ho potuto concrettizare un piccolo sogno che cullavo da tempo. Sono da sempre un loro grande fan. Marty l’ho conosciuto lo scorso anno in Giappone, ho sempre amato tutti i suoi dischi, sia quelli con i Cacophony (la prima band di Friedman, con la quale realizzò ‘Speed Metal Symphony’ e ‘Go Off!’ ndR) che quelli con i Megadeth. James e Marty sono davvero due grandissimi chitarristi e due persone fantastiche”.
I FAN ITALIANI AVRANNO L’OPPORTUNITA’ DI VEDERVI DAL VIVO?
“Sì, credo che accompagneremo gli Hammerfall nel loro tour, di conseguenza saremo anche in Italia”.
C’E’ UN SOGNO CHE VORRESTI DIVENISSE REALTA’ DURANTE IL 2005?
“La cosa a cui tengo di più è che io e la mia famiglia possiamo godere sempre di ottima salute, credo che sia la cosa più importante. Dal punto di vista musicale, spero di poter suonare con i Firewind per moltissimo tempo e, non posso nasconderlo, sarei molto felice se diventassimo un pochino più importanti nella scena metal”.
GUS, SIAMO GIUNTI ALLA FINE. VUOI LASCIARE UN MESSAGGIO AI NOSTRI LETTORI?
“Vi saluto tutti… Non vedo l’ora di tornare nel vostro Paese, lì da voi ho conosciuto un sacco di persone simpatiche e sono ansioso di rivederle. Ciao a tutti!”.