FLESHCRAWL – Made of (death) metal!

Pubblicato il 14/05/2004 da

Assieme ai Dismember tornano i paladini del vecchio, incontaminato death metal di stampo svedese: i Fleshcrawl. Il loro nuovo disco, “Made Of Flesh”, non presenta nessuna innovazione dal punto di vista tecnico/strumentale ma è senza dubbio un ottimo esempio di come si possa comporre semplice musica di grande impatto con poche ma azzeccate trovate. Abbiamo contattato il simpatico batterista Bastian Herzog per saperne di più…


CIAO BASTIAN, VORREI COMINCIARE L’INTERVISTA PARLANDO DELL’ABBANDONO DEL VOSTRO CHITARRISTA STEFAN HANUS. ERA UNO DEI MEMBRI FONDATORI DEL GRUPPO…
“Le ragioni che hanno portato Stefan a lasciare la band sono strettamente private e personali. Non è accaduto nulla di brutto tra noi e lui, Stefan voleva semplicemente trascorrere il suo tempo e soprattutto le sue vacanze in un modo differente, per questo ha ritenuto opportuno lasciare la band. La sua dipartita comunque non ha influito sul songwriting per ‘Made of Flesh’: ci siamo infatti presi prima una lunga pausa per riflettere, e solo dopo qualche mese abbiamo iniziato a comporre i nuovi brani”.

IL NUOVO CHITARRISTA OLIVER GRBAVAC HA CONTRIBUITO AL SONGWRITING?
“Oliver ha composto diverse cose per ‘Made of Flesh’, le sue idee per il nuovo album combaciavano infatti perfettamente con la nostra visione della musica.  L’unica differenza che realmente intercorre tra noi e lui è esclusivamente l’età: Oliver ha ventuno anni mentre nio siamo molto più vecchi!”.

A MIO PARERE “MADE OF FLESH” E’ UN POCHINO PIU’ VARIO E MELODICO DEI SUOI PREDECESSORI… SEI D’ACCORDO?
“Sì, ritengo anzi che le differenze tra ‘Soulskinner’ e ‘Made of Flesh’ siano piuttosto grosse! ‘Made of Flesh’ è il disco più vario e coinvolgente che i Fleshcrawl abbiano mai realizzato. Non abbiamo mai avuto un tale miscuglio di parti lente, midtempo e altre velocissime… e il bello è che tutto è nato in modo spontaneo, siamo felicissimi di questa evoluzione! ‘Made of Flesh’ è sicuramente il seguito naturale di ‘Soulskinner’, ma è molto più vario!”.

LE REGISTRAZIONI SI SONO SVOLTE IN MODO DIVERSO RISPETTO AL PASSATO?
“Il songwriting ci ha portato via circa otto mesi mentre siamo stati ben tre settimane in studio per le registrazioni. A dire il vero non abbiamo cambiato più di tanto il nostro modo di lavorare… questa volta ci siamo solamente preparati con maggior cura prima di entrare in studio e forse anche per questo non abbiamo avuto grossi problemi per completare il tutto”.

SIETE QUINDI SODDISFATTI DEL RISULTATO FINALE…
“Assolutamente sì! Abbiamo speso davvero tanto in termini di energia in questo nuovo album, e il risultato raggiunto ci ripaga del tutto della fatica fatta! Per ora la stampa ha accolto ‘Made Of Flesh’ con toni lusinghieri e anche i fan lo stanno apprezzando molto…”.

NELLA VOSTRA CARRIERA AVETE REGISTRATO PRATICAMENTE IN TUTTI GLI STUDI SVEDESI PIU’ NOTI, PERCHE’ AVETE SEMPRE CAMBIATO?
“Non so spiegarti bene il motivo… né agli Abyss né ai Fredman ci siamo trovati a nostro agio, ma non vi è un motivo particolare dietro a questo, so solo che quando tornavamo a casa e ci mettevamo a pensare alle registrazioni del prossimo disco non ce la sentivamo di tornare negli stessi studi. ‘Made Of Flesh’ è invece il secondo album che registriamo negli Undergound e per ora le cose sono andate per il meglio”.

NON CREDO DI ESSERE IL PRIMO A FARVI NOTARE QUANTO IL VOSTRO SOUND RISENTA DELLA TRADIZIONE SVEDESE… CHE COSA VI HA FATTO INNAMORARE DI QUESTO TIPO DI DEATH METAL?
“Penso sia la violenza, l’energia, l’intensità e il particolarissimo suono delle chitarre… è un tipo di musica che ci affascina moltissimo. E’ davvero il nostro tipo preferito di metal estremo: i Fleshcrawl suoneranno sempre roba del genere”.

LA COPERTINA DI “MADE OF FLESH” E’ MOLTO BELLA, CE NE VUOI PARLARE?
“La cover è stata disegnata da Uwe Jarling, un nostro vecchio amico che di professione fa il grafico. In passato si era occupato delle copertine di ‘Descend Into The Absurd’, ‘As Blood Rains From The Sky…’ e ‘Soulskinner’. Solitamente è la prima persona a cui ci rivolgiamo quando ci serve una copertina… è davvero professionale e ha sempre tantissime idee. Ha avuto bisogno solo del titolo dell’album e dei testi, poi ha fatto tutto da solo in un lasso di tempo brevissimo. Ha realizzato un artwork tipicamente death metal ma estremamente curato… proprio ciò che cercavamo”.

RECENTEMENTE SIETE PASSATI IN ITALIA COME BAND DI SUPPORTO DEI SIX FEET UNDER. C’E’ LA POSSIBILITA’ DI VEDERVI NUOVAMENTE IN TOUR NEL PROSSIMO FUTURO?
“Al momento non lo so, anche se speriamo tanto di avere un’altra possibilità di promuovere ‘Made Of Flesh’ dal vivo in un tour. Se ciò accadrà di sicuro non saremo noi gli headliner, richiameremmo troppo poca gente e comunque anche noi preferiamo accompagnare gruppi più grossi, che ci permettano di suonare davanti a platee ampie”.

BENE, ORA CHE SIAMO GIUNTI ALLA FINE VORREI CHE MI RIVELASSI LA TUA ATTUALE PLAYLIST!
“Eccola:

1 Obituary – “Cause of Death”
2 Ufo – “No Heavy Petting / Lights Out”
3 Judas Priest – “Sin after Sin”
4 Velcra – “Consequences of Disobedience”
5 Tesla – “The Great Radio Controversy”

Come vedi non ascolto solo death metal (ride, nda)!”.

OK, GRAZIE BASTIAN!
“Grazie a Metalitalia.com, continuate a supportare il metal estremo!”.

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