FOMENTO – Sangue E Sabbia

Pubblicato il 28/05/2012 da

E’ ormai palese che chi scrive voglia convincervi della bontà dei Fomento, quartetto romano che è riuscito a bissare un ottimo debutto con un ritorno esaltante. Con piacere torniamo a porgere le nostre domande a Marco Krasinski, la mente dietro la formazione capitolina, andando ad analizzare le novità in casa Fomento e toccando argomenti di attualità musicale da sempre molto cari all’artista in questione. Dopo la guerra all’emo, è facile intuire i nuovi bersagli di questi giorni…

 

 

INIZIAMO DAI CAMBI DI FORMAZIONE IN CASA FOMENTO, IN PRIMIS ANALIZZANDO IL CONTRIBUTO ECCELLENTE DI UMBERTO ALLA BATTERIA: COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LUI E PERCHE’ MATTEO HA LASCIATO?
“Umberto fino a qualche anno fa suonava con una coverband dei Sepultura pre-‘Chaos A.D.’. L’ho scoperto una sera che li andai a vedere e rimasi strabiliato dalla sua concretezza e dal suo impatto sonoro. Quando se n’è andato Matteo, per motivi personali, è stato la prima persona che ho chiamato. Se in studio è un mostro, dal vivo è ancora peggio, un vero evento sismico!”.

STESSA DOMANDA, MA CON PROTAGONISTA TOMMY…
“Tommy lo conoscevo perché l’avrò visto in giro per concerti e locali centinaia di volte. Quando eravamo alla ricerca di un nuovo chitarrista solista, ne abbiamo provinati diversi in giro per Roma e provincia. A ognuno avevamo dato quattro pezzi di ‘Either Caesars Or Nothing’ da imparare. Tommy invece si presentò che sapeva suonare tutto il disco, assoli compresi: fu un bel biglietto da visita, soprattutto perché oramai io stesso non ricordavo più alcuni pezzi!”.

PENSI CHE LO STILE E LE CAPACITA’ DEI NUOVI ARRIVATI ABBIANO SPOSTATO IL VOSTRO SUONO DAL GROOVE METAL VERSO IL DEATH?
“Sicuramente sì. Umberto è cresciuto a pane e Slayer, mentre Tommy è uno svedese mancato, quindi era naturale che contribuissero con i loro background musicali alla ridefinizione dei nuovi Fomento. Tutti i gruppi metal, quando parlano del loro nuovo album, dicono che sarà più veloce e pesante di quello prima: be’, noi l’abbiamo fatto sul serio!”.

QUANTO TEMPO AVETE DEDICATO TRA SCRITTURA, REGISTRAZIONE E POST-PRODUZIONE A “TO PERSEVERE IS DIABOLICAL”, UN DISCO CHE VI RENDE ANCORA PIU’ COMPETITIVI SUL MERCATO INTERNAZIONALE?
“Ho cominciato a lavorare ai testi con largo anticipo e da lì siamo partiti per decidere anche che direzione prendere musicalmente (i ‘lyrics book’ sono scaricabili dal mio sito www.marcokrasinski.com). Ci abbiamo messo circa un anno e mezzo a scrivere la musica, poi tre mesi di pre-produzione serratissima, roba da cinque prove alla settimana, e due mesi negli studi Kutso Noise Home di Matteo Gabbianelli. Anche il lavoro sull’artwork, insieme a Brent Elliott White, è durato quasi tre mesi. Credo che tutto il culo che ci siamo fatti si veda e si senta nel prodotto finito…”.

SIETE ANCORA IN CERCA DI UN CANTANTE O AVETE ABBANDONATO L’IDEA?
“No, è stata solo una breve parentesi ma non ha funzionato e mai lo farà”.

I FOMENTO SARANNO MAI UNA LIVE BAND, NEL SENSO DI UN GRUPPO CHE VIVE DI MUSICA E SI FINANZIA ATTRAVERSO TOUR E MERCHANDISE? E’ NEI VOSTRI OBIETTIVI DIVENTARLO E PENSI SIA POSSIBILE IN ITALIA?
“In Italia è molto difficile, se non improbabile. Magari girando di più all’estero sarebbe anche un discorso fattibile. Certo ora come ora è veramente dura”.

AVETE IN PROGRAMMA QUALCHE CONCERTO IMPORTANTE O QUALCHE PARTECIPAZIONE AI FESTIVAL?
“Alla parte live ci sta lavorando il resto della band, quindi se non ci vedete sui palchi a suonare puoi dare la colpa a loro! Comunque spero per la prossima stagione di suonare il più possibile”.

COSA PENSI DEL PAY TO PLAY?
“Sono sinceramente combattuto. Se da un lato ne capisco il senso, dall’altro è vero che sono quasi sempre delle mezze truffe. Ti portassero veramente a crescere come band e a crearti un seguito lo capirei, ma quasi sempre servono soltanto a tappare i buchi nei conti dei vari pseudo-promoter che infestano le scene. E’ un cane che si morde la coda”.

MYSPACE E’ TRAMONTATO E FACEBOOK NON E’ COSI’ PREDISPOSTO ALLA MUSICA: COME VI STATE MUOVENDO PER PROMUOVERE “TO PERSEVERE IS DIABOLICAL”?
“Ci sta pensando soprattutto la nostra etichetta (Coroner Records) con pubblicità, recensioni e interviste su riviste, webzine… Ormai ho perso il conto di quante ne ho fatte. A noi non resta che dimostrare quanto vale il disco on stage”.

PENSI SIA NECESSARIA, AI GIORNI NOSTRI, UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA ATTRAVERSO INTERNET PER DIFFONDERE LA MUSICA DI UNA BAND?
“Sicuramente sì. Ormai stanno tutti online; non esserci e non spingere la band su Internet è come stampare il disco in cassetta. E chi se lo compra?!”.

SIAMO TUTTI D’ACCORDO CHE “DUBSTEP IS THE NEW EMO”. QUAL E’ IL LATO PEGGIORE DI QUESTO MOVIMENTO A TUO PARERE, E COME MAI E’ RIUSCITO A CONTAGIARE ANCHE MOLTI ARTISTI METAL?
“Guarda, se l’emo era fastidioso, questa dubstep è una vera emicrania. E’ come guardare i Transfomers ma senza video, solo audio. Rumore ed elettronica tutta uguale che si ripetono all’infinito. E’ contagioso perché i trend ti fanno vendere di più, soprattutto se è qualche anno che i tuoi dischi fanno cagare (vedi Korn). Tanto durerà un altro paio d’anni, non di più, giusto il tempo di essere sostituito da qualcos’altro”.

IL VOSTRO PARERE SULLE REUNION E’ ESPLICITO E CRISTALLINO. ULTIMAMENTE SIAMO GIUNTI AD UNA NUOVA FRONTIERA: GLI ARTISTI RESUSCITATI ATTRAVERSO OLOGRAMMI SUL PALCO. VUOI COMMENTARE?
“Mettiamola così: se venisse in mente ai Metallica di mettere l’ologramma di Cliff Burton mentre suonano ‘For Whom the Bell Tolls’ allora dovrebbero mettere anche l’ologramma del batterista che avevano in quel periodo. Comunque quello che hanno fatto con Tupac è impressionante, ormai sembra tutto una puntata di Futurama, ma vera!”.

IL NECESSARIO CORSO DEGLI EVENTI (LA MORTE) INTERROMPERA’ PER FORZA QUESTO CULTO DEI DINOSAURI: CHI, A TUO PARERE, SARA’ IN GRADO DI PRENDERE IL POSTO DI IRON MAIDEN, JUDAS, METALLICA E BLACK SABBATH?
“Fossero stati gruppi italiani, sarebbero stati rimpiazzati dai loro figli raccomandati. Ma a parte questo, credo nessuno. Chi ha preso il posto dei Beatles, Elvis, Frank Sinatra o Michael Jackson? Nessuno può prendere il posto di una leggenda, e per come gira il mondo della musica oggi non so se sia ancora possibile che ne nasca una e che duri. Ti immagini tu Lady Gaga a cinquant’anni? Risibile!”.

 

 

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.