Dopo il bello, ma non troppo originale, “Springtime Depression”, i Forgotten Tomb interiorizzano i loro sentimenti negativi e, forti stavolta di una vera line up a tutti gli effetti, danno vita ad un album dall’impareggiabile feeling decadente. Andiamo a scoprire “Love’s Burial Ground”, un album particolare che riavvicina stilisticamente la band ai propri esordi, ma che è dotato di un tocco particolare veramente geniale. Alle nostre domande è ovviamente Herr Morbid, mente e anima dei Forgotten Tomb, a rispondere.
A UN ANNO DI DISTANZA DA “SPRINGTIME DEPRESSION” ECCO USCIRE UN VOSTRO NUOVO LAVORO. COME SONO STATI I RESPONSI DI QUELL’ALBUM?
“Il disco è andato bene. Ha venduto abbastanza ed ha ricevuto ottime recensioni e commenti ovunque. Era un disco importante, doveva confermare la validità dei Forgotten Tomb dopo i buoni responsi ottenuti col debut ‘Songs to Leave’ e così è stato. Il nostro seguito s’è allargato molto con ‘Springtime…’. E’ un disco che tutt’ora mi piace molto, forse è il nostro disco più oscuro per certi versi. Pare comunque che il nostro best-seller diventerà proprio il nuovo ‘Love’s Burial Ground’, dato che ho appena saputo che ha già venduto intorno alle 3000 copie in un mese e mezzo, ed è attualmente in stampa la seconda tiratura a causa della grande richiesta!”.
COME MAI LA PRESENZA DI WEDEBRAND, EX BATTERISTA DEGLI SHINING, SI E’ LIMITATA SOLTANTO A QUESTA RELEASE?
“Era una semplice collaborazione. S’era pensato di mantenerlo come membro fisso dopo ‘Springtime…’ ma a causa della distanza, della sua scarsa motivazione verso la musica e del fatto che ho troncato i rapporti con parecchi dei vecchi ‘amici’ svedesi ho preferito lasciar perdere. Inoltre ci tenevo a riprendere in line-up Asher che, oltre ad essere già stato il live-drummer per i Forgotten Tomb in precedenza, è anche un mio sincero amico. La fiducia che gli ho dato è stata ripagata al 100%, è il batterista perfetto per i Forgotten Tomb ed ha la giusta attitudine! Il lavoro che ha svolto su ‘Love’s Burial Ground’ è eccellente, e dal vivo è anche meglio!”.
POSSIAMO FINALMENTE DIRE CHE I FORGOTTEN TOMB HANNO UNA SOLIDA E COMPLETA LINE UP?
“Certamente! La line-up è solidissima, affiatata, e ho avuto la fortuna di incontrare non solo degli ottimi musicisti con la giusta attitudine, ma anche dei grandi amici nella vita quotidiana al di fuori della band. Ci incontriamo spesso e specialmente quando siamo in tour è grandioso. Non c’è mai bisogno di discutere o litigare per nulla e quando ci ritroviamo tutti e quattro insieme al di fuori della band è l’unico momento in cui riusciamo a mettere da parte la nostra depressione per un po’. Se qualche membro dei Forgotten Tomb ha un problema, gli altri ci sono sempre, abbiamo un legame forte”.
LA PRODUZIONE E’ VERAMENTE OTTIMA, PROFONDA E OSCURA. L’AVETE REGISTRATO COMPLETAMENTE DA SOLI O VI SIETE AVVALSI DELL’ESPERIENZA DI QUALCHE PRODUTTORE?
“Abbiamo semplicemente spiegato in ogni minimo particolare all’ingegnere del suono cosa volevamo. Per la verità abbiamo lasciato i suoni molto naturali. Il suono delle chitarre è quello che senti dal vivo, e il rullante e i fusti della batteria non sono triggerati. Non abbiamo bisogno di ricorrere a trucchi da studio. Curo sempre personalmente ogni momento delle registrazioni, in quanto ritengo di avere un buon orecchio per queste cose. Non ci sarà mai un disco dei Forgotten Tomb con una cattiva produzione”.
COME GIUDICHI IL NUOVO ALBUM PARAGONANDOLO A TUTTA LA DISCOGRAFIA? E’ IL MIGLIOR ALBUM CHE I FORGOTTEN TOMB ABBIANO MAI FATTO?
“Direi di sì per ora, poi dipende dai gusti. Indubbiamente è il nostro disco più completo, e anche il più ‘cattivo’ in un certo senso. E’ veramente pura Negatività in musica. Ho riversato tutto l’inferno che mi portavo dentro nel disco. La voce suona inumana, e c’è una parte in ‘House Of Nostalgia’ in cui puoi sentire quando ho cercato di strangolarmi. E’ un disco importante perché segna la fine di un momento della mia vita e l’inizio di un’altra era, forse più oscura, forse solo più malinconica, si vedrà. La mia vita ha assunto un tono miserabile a causa degli eventi tragici che mi capitano in continuazione da due anni, quindi credo che tutto il dolore e la depressione che ho accumulato saranno sempre riversati nella musica dei Forgotten Tomb. E’ una maledizione, è il prezzo da pagare quando devolvi la tua vita alla Negatività”.
COSA RAPPRESENTA IL TITOLO DELL’ALBUM?
“La distruzione inevitabile di ogni forma di felicità, serenità, amore, benessere a causa della Negatività. ‘Il terreno di sepoltura dell’ amore’ è l’inferno psichico a cui la vita mi ha condannato, è la perdita di ogni speranza, è toccare il fondo e mettersi a scavare. O forse è solo tornare nel proprio appartamento in solitudine, in una delle tante interminabili giornate di pioggia, stendersi sul letto, chiudere gli occhi, ingoiare un intero tubetto di sonniferi e aspettare che la Morte ti porti via, lontano dal nulla della vita. Aspettare l’inevitabile decadere di ogni cosa positiva, raggiungere la saggezza e la consapevolezza per poter farla finita. La mia malinconia è interminabile. Non cerco consensi e conforto, non mi interessa quello che pensa la gente perché dall’esterno non può sapere la vita che faccio io, quindi i tanti giudizi e sentenze che spesso vengono gettati su di me per mettere in dubbio la credibilità della band sono solo un mucchio di stronzate inutili, dette da persone incapaci di comprendere cos’è il vero malessere, la vera Negatività”.
SIETE UNA BAND ATTIVA ANCHE SUL PALCO. COME SONO ANDATI IN LINEA DI MASSIMA I VOSTRI CONCERTI? E QUELLI IN ITALIA?
“I concerti sono andati praticamente tutti bene, alcuni anche benissimo. Abbiamo suonato uno show discreto solo in Belgio a causa del fatto che ci hanno fatti suonare alle due di notte e in condizioni improponibili, mentre tutti gli altri show secondo me sono stati ottimi. Il pubblico ha sempre risposto bene, abbiamo suonato davanti a grandi platee specialmente in Francia, Austria e Germania, ho visto addirittura gente cadere in crisi depressive durante i concerti e correre via in lacrime. Incredibile. In genere il pubblico ci chiede sempre il bis a gran voce, e l’ultima volta in Olanda e Francia c’è stato il rischio di una sommossa popolare perché gli organizzatori ci hanno impedito di suonare un pezzo in più (ride, ndR)! La gente era completamente impazzita! Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, siamo una live-band, perché tutti i membri coinvolti nella band hanno avuto esperienze live con altre band in passato decine di volte. Se l’organizzazione è buona, ci troviamo perfettamente a nostro agio nella situazione live. In Italia i concerti sono andati abbastanza bene ma non ci piace suonare qui, viene sempre la solita gente ai concerti e gli organizzatori fanno sempre problemi per il pagamento. Ci piacerebbe suonare al Sud tuttavia. Per quanto mi riguarda, vorrei sempre essere in tour, è l’unico momento in cui riesco a mettere da parte i miei problemi e divertirmi. Sono nato per suonare in una band e fare la vita di chi suona in una band, la normale vita quotidiana mi sta stretta”.
GRAZIE PER LA DISPONIBILITA’, E COMPLIMENTI PER IL NUOVO CAPOLAVORO…
“Grazie per l’intervista, vorrei avvertire i lettori che in via del tutto eccezionale suoneremo uno show in Italia il 19 Dicembre, a Milano, con Rotting Christ e Grave. Per tutte le info riguardo alle nostre future release, date live, notizie sul nostro prossimo album, ecc. visitate il sito ufficiale www.forgottentomb.com o mandate una mail a forgotten.tomb@libero.it . I need to bleed, I need to kill life”.