FRIENDS OF HELL – Vecchio caro satanico Metallo

Pubblicato il 14/06/2024 da

Il mondo del metal è popolato da ogni tipo di musicista e ascoltatore (le categorie molto spesso si sovrappongono) e, a volte, ci dimentichiamo che il genere, sin dalla sua nascita, giocava su iconografie e immagini portate all’estremo consapevolmente, fondamentalmente impossibili da prendere sul serio, eppure portate avanti in maniere così dannatamente seriose in un certo senso.
Ma alla fine, salvo qualche sciagurato episodio, è sempre stato tutto all’interno della ‘grande truffa del rock and roll’, ed è sempre stato bello così: i Friends Of Hell sembrano volerci ricordare a tutti i costi questo concetto, dall’alto delle loro immagini sataniche, i testi sinistri, l’immagine sopra le righe e i terribili videoclip; hanno la ‘carta’ dei gruppi d’epoca, ma risultano alla fine essere dei simpatici ragazzoni sulla cinquantina che si sono ritrovati a suonare quello che hanno sempre amato ascoltare, e l’hanno fatto col piglio giusto.
Il loro “God Damned You To Hell” è piuttosto piaciuto su queste pagine, ed uscito ad aprile gira ancora volentieri sui nostri lettori: merito anche di una band con alle spalle una certa esperienza, visto che i membri hanno suonato in nomi quali Niefelheim, Sentenced, Mystifier, Impaled Nazarene ed Electric Wizard – mica gli ultimi arrivati, insomma.
La creatura, nata dal volere di Tasos Danazoglou, è ignorante, volgare, lenta nella più classica tradizione doom, divertentissima e intenzionata a rimanere. Ne parliamo proprio col tatuatissimo Tas: buona lettura!

ALLORA TAS, I FRIENDS OF HELL SONO NATI TRE ANNI FA CON DEI PIANI BEN CHIARI IN MENTE, SEMBRA. RACCONTACI LA STORIA SIN QUI, COME NASCE LA BAND E QUALI SONO GLI OBIETTIVI.
– Alcuni anni fa ho sentito l’esigenza di rimettermi a suonare doom metal. Con le mie altre band stavamo suonando heavy classico o thrash, ma mi mancava quella sensazione che ti danno certi lenti midtempo. Per alcuni mesi mi sono messo a scrivere musica e testi in quantità, più o meno per riempirci un album. Allora ho contatto alcuni amici chiedendo se fossero interessati a suonare nei Friends Of Hell.
Sai, ormai ho cinquantatre anni, so bene come funziona, non è un progetto da cui si tirano fuori soldi o chissà che. Voglio solo suonare la musica che amo, che comprerei e che ascolto.

COME SIETE FINITI A LAVORARE PER LA RISE ABOVE DI LEE DORRIAN?
– Beh, conosco Lee da un po’ di anni, al tempo vivevo a Londra e capitava di incrociarci a concerti o in qualche bar, anche per caso. Poi quando sono entrato negli Electric Wizard abbiamo iniziato a sentirci più spesso. È davvero un grande. Tutti lo amano.

IL SUONO E’ POTENTE E CON LE RADICI SALDE IN UN CERTO METAL D’ALTRI TEMPI. HO TROVATO TRACCE DI PENTAGRAM, BLACK SABBATH, MA ANCHE CANDLEMASS, CATHEDRAL, IL TUTTO BEN AMALGAMATO E PERSONALE. PARLACI DELLE TUE ISPIRAZIONI MUSICALI E NON.
– Oltre alle band che hai menzionato, che sono corrette, le mie influenze sono sconfinate: potrei dire dal NWOBHM al thrash e death metal, anche gruppi americani come Cirith Ungol, Tyrant, Exciter etc… Ma per i Friends Of Hell direi che la più grande influenza sono i Mercyful Fate! Oltre alla musica sono ispirato dagli horror anni ‘70, vecchi romanzi dell’orrore, libri di stregoneria e via dicendo.

I BRANI HANNO UNA RADICE COMUNE EVIDENTE, MA C’È SEMPRE QUALCOSA CHE DISTINGUE LE CANZONI, TUTTE CON LO STESSO ‘GROOVE’ MA CON VIBRAZIONI DIFFERENTI. COME COMPONI E COME TI APPROCCI ALLA TUA MUSICA?
– Domanda difficile. A volte ho già un riff in testa, o dei testi. Altre volte ascolto una canzone che mi piace tantissimo e penso che potrei fare qualcosa di simile. Cerco di fare in modo che ci sia sempre qualcosa di diverso in un album, sensazioni diverse, ritmi diversi. Insomma, non voglio risultar noioso, sai.

POSSIAMO IMMAGINARE DI COSA PARLINO I TESTI.
– Beh, i testi devono essere sempre oscuri, satanici e orribili. Non solo per i Friends Of Hell, ma per tutte le band nelle quali suono. Sono proprio attratto da quei temi. Testi con temi sociali e problematiche personali mi annoiano.

IL NOME DELLA BAND RICHIAMA IL TITOLO DEL SECONDO DISCO DEI WITCHFINDER’S GENERAL, COME MAI HAI SCELTO DI CHIAMARVI IN QUESTO MODO?
– Ah, ma non l’ho mica scelto io. E’ stato Albert Witchfinder, il primo cantante. Io l’ho solo assecondato (ride, ndr).

A PROPOSITO, PER L’APPUNTO NEL PRIMO DISCO ALLA VOCE C’ERA PROPRIO ALBERT WITCHFINDER, IL CUI POSTO È STATO PRESO DA HELLBUTCHER DEI NIFELHEIM E ALTRE BAND… COME MAI? COSA TI PIACE DEI LORO MODI PUR DIVERSI MODI DI CANTARE?
– Albert ci ha detto sin dall’inizio che avrebbe fatto solo un disco, il primo. Non saprei il perché.
Poi il mio buon amico Hellbutcher si è unito e sono davvero contento che lo abbia fatto. Mi piace moltissimo il modo di cantare di Albert, ma devo dire che amo quello di Hellbutcher allo stesso modo. Forse è anche più inquietante.

CI SONO DIFFERENZE TRA “GOOD DAMNED YOU TO HELL” E IL DEBUT?
– No. Abbiamo sempre la stessa missione!

SEI SODDISFATTO DEL RISULTATO O CAMBIERESTI QUALCOSA?
– La maledizione dell’artista o del musicista è che non è mai soddisfatto. Almeno non al 100%.
Ma sono piuttosto contento del disco. Penso che sia molto meglio di tanta immondizia fasulla che gira ultimamente. No, dopo tutto non cambierei nulla.

COSA ASCOLTI ULTIMAMENTE? QUALCOSA DA SUGGERIRCI?
– Vi consiglio il disco della band di Hellbutcher, ma non è ancora uscito, quindi siate pazienti! (L’intervista è stata raccolta diverse settimane fa, il disco è uscito il 31 maggio, ndr). Spacca davvero! Inoltre, date un ascolto all’altra mia band, i Mirror, se vi piace il metal classico!

QUALI FILM TI HANNO ISPIRATO PER I FRIENDS OF HELL?
– Oh, infiniti! Soprattutto quegli degli anni ‘60 e ‘70, ma sono davvero troppi da menzionare. Voglio dire, l’ultima traccia del disco è “All The Colours Of The Dark”, questo dovrebbe dire tutto, giusto? (“Tutti i Colori del Buio”, film del 1972 di Sergio Martino, che ci sentiamo di consigliare, ndr).

CHE NE PENSI DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MUSICA? PRENDERESTI IN CONSIDERAZIONE L’UTILIZZO DELL’AI PER UN PROSSIMO DISCO?
– Assolutamente no!

AVETE TOUR O FESTIVAL ESTIVI IN PREVISIONE?
– Abbiamo già confermato tre festival in Europa, non vediamo l’ora… E dovrebbe saltar fuori anche qualcos’altro.

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