FULL BLOWN CHAOS – No Guts, No Glory!

Pubblicato il 30/01/2008 da
Procedendo a piccoli passi, i Full Blown Chaos stanno diventando una delle realtà più solide e affidabili della scena metal-core statunitense. Più inclini a martellare l’ascoltatore con riff thrash e death che con ritornelli e melodie facili, i quattro newyorkesi hanno già conquistato un grosso numero di fan sia in campo metal che in campo hardcore, mettendo d’accordo un po’ tutti con la loro proposta sempre heavy e senza compromessi. “Heavy Lies The Crown”, il terzo full-length dei nostri, è arrivato nei negozi pochi mesi fa su Ferret Music ed è stato di recente supportato da un lungo tour europeo che ha visto la band mettere a ferro e fuoco anche l’Italia. Sull’onda del buon successo ottenuto sino a ora, il frontman Ray Mazzola si è messo in contatto con Metalitalia.com per promuovere ulteriormente la sua ultima fatica…

 
“HEAVY LIES THE CROWN” È SENZ’ALTRO L’ALBUM PIÙ VARIO DELLA VOSTRA CARRIERA. MENTRE LO SCRIVEVATE AVETE PRECISAMENTE DECISO DI INCORPORARE NELLA VOSTRA MUSICA PIÙ ELEMENTI POSSIBILE?
“Diciamo di sì… cerchiamo sempre di proporre qualcosa di diverso, ma questa volta abbiamo voluto mischiare il nostro classico approccio con ritmiche e riff più variegati, andando a pescare spesso dalla tradizione thrash. Non siamo diventati un gruppo cervellotico o prog, questo sia chiaro… abbiamo solo composto un album più completo, cercando però di mantenere delle strutture incisive e tipicamente Full Blown Chaos”.
 
 
DA DOVE NASCE LA VOSTRA PROPOSTA MUSICALE? CON QUALI BAND SIETE CRESCIUTI? TROVATE SPONTANEO MESCOLARE HARDCORE, THRASH E DEATH METAL?
“Siamo cresciuti ascoltando di tutto, senza alcun tipo di paraocchi. A New York è facile entrare in contattto con band di diversa estrazione e scoprire nuove cose ogni giorno. Siamo sempre stati persone dalla mentalità aperta, ecco perchè gruppi diversissimi tra loro come Pantera, Testament, Sepultura, Crowbar, Metallica, Madball, Agnostic Front, Biohazard, Machine Head, Obituary e Suffocation hanno lo stesso valore per noi. Queste band sono nel nostro sangue e le onoriamo integrando i loro stili nella nostra musica”.
 
PENSI CHE QUESTA LEGGERA SVOLTA VERSO LIDI PIÙ MARCATAMENTE THRASH POSSA LASCIARE SCONTENTI I VOSTRI FAN PIÙ LEGATI ALL’HARDCORE?
“Non credo… siamo metal, ma siamo anche hardcore… è così da sempre! Nel nuovo album ci sono più riff thrash, ma non mancano gli elementi hardcore. Per noi l’importante, comunque, è suonare heavy… vogliamo proporre musica che possa piacere sia a un hardcore kid che a un metalhead. Noi ci sentiamo parte di entrambe le scene e la nostra musica è sempre stata lo specchio di questo nostro pensiero. C’è n’è per tutti i gusti e siamo sempre contenti di vedere facce nuove ai nostri show!”.
 
IL TITOLO DELL’ALBUM È MOLTO EVOCATIVO… SO CHE DIETRO DI ESSO C’È UNA STORIA PARTICOLARE…
“Sì, l’anno scorso abbiamo suonato al Groezrock Festival in Belgio. È stato un gran concerto e, una volta scesi dal palco, mi sono recato al banco del merchandise come faccio di solito. Un ragazzo si è avvicinato mentre stavo vendendo delle magliette e mi ha detto che stava apprezzando quello che stavo facendo… scendere dal palco e correre tra i fan. Poi ha aggiunto che per lui in molti oggi giocano a fare le rock star. Io l’ho ringraziato e gli ho detto: ‘Non mi interessa fare la rock star, voglio solo condividere la mia musica con la gente’. Allora mi ha messo una mano sulla spalla e ha pronunciato la frase ‘Heavy Lies The Crown’. Sostanzialmente, l’intero album ruota attorno al discorso che ho fatto a quel ragazzo… essere onesti, rimanere coi piedi per terra, imboccare la strada meno battuta e uscire vincitori”.
 
TROVI CHE “HEAVY…” SIA L’ALBUM MIGLIORE DELLA VOSTRA DISCOGRAFIA? SE SÌ, PERCHÈ?
“È senza dubbio il nostro album migliore… nella tracklist non c’è un brano che non mi soddisfi e ognuno di essi narra una storia ed è dedicato a una persona a me cara. È come se fosse lo specchio di ciò che è dentro di me”.
 
QUESTO È IL VOSTRO PRIMO DISCO A USCIRE PER FERRET… HO LETTO CHE SONO STATE LE BAND DELLA SUA SCUDERIA A CONVINCERVI A FIRMARE…
“Esattamente… ogni volta che parlavo con una band del roster Ferret sentivo soltanto commenti positivi a riguardo. Poi sono ragazzi che conosciamo da tempo, quindi quando abbiamo deciso di lasciare la Stillborn abbiamo optato per loro, nonostante avessimo offerte da label altrettanto prestigiose. Neanche a dirlo, ci troviamo molto bene con loro… stanno facendo un gran lavoro. Inoltre, sono persone splendide anche dal punto di vista umano: mia madre purtroppo è in ospedale in questi giorni e i ragazzi della Ferret le stanno mandando dei fiori. Non erano tenuti a farlo, non avrei mai pensato che potessero compiere una simile azione… invece lo hanno fatto. Sono davvero dei bravi ragazzi!”.
 
CHE COSA NON HA FUNZIONATO CON LA STILLBORN DI JAMEY JASTA?
“Jamey è un mio caro amico da tantissimi anni, ma penso che la label gli stia un po’ sfuggendo di mano ultimamente. Forse perchè è sempre impegnatissimo con gli Hatebreed… in ogni caso, non ha fatto un buon lavoro per noi per ‘Within The Grasps Of Titans’. Ci ha fatto suonare all’Ozzfest assieme alla sua band – questo è vero e gliene siamo grati – ma i fan facevano fatica a trovare il disco nei negozi e sulle riviste non abbiamo mai visto alcuna pubblicità. Non volevamo gettare alle ortiche anche ‘Heavy Lies The Crown’, così abbiamo deciso di trovarci un’altra label”.
 
“HEAVY LIES THE CROWN” È STATO PRODOTTO DA BILLY GRAZIADEI DEI BIOHAZARD! COME VI SIETE TROVATI A COLLABORARE CON QUESTO CELEBRE PERSONAGGIO DELLA SCENA NEWYORKESE?
“Billy è una persona fantastica… un idolo per tutti noi! Ci ha aiutato a dare ai pezzi il suono perfetto e ci ha fatto crescere tantissimo come musicisti. È in questo ambiente da secoli… ha visto tutto, ha fatto tutto… non puoi sbagliare se ti affidi a uno come lui. È un genio, un vero amico e un grande maestro”.
 
COM’È LA SCENA DI NEW YORK AL MOMENTO? CI SONO DELLE BAND UNDERGROUND CHE TI SENTI DI CONSIGLIARE AI NOSTRI LETTORI?
“La scena è buona, ma iniziano a esserci troppe band che si limitano a copiare i soliti nomi o i gruppi che oggi vanno per la maggiore. Sono stanco di tutti questi cloni di Pantera o Job For A Cowboy. Date un ascolto agli Unholy e ai Recon… queste sono due formazioni che hanno qualcosa da dire!”.
 
SIAMO QUASI IN CHIUSURA, RAY… ORA DEVI TOGLIERMI UNA CURIOSITÀ: PERCHÈ SIETE TUTTI COSÌ GROSSI NELLA BAND?
“Perchè ci piace mangiare! A dire il vero, Lurk, il nostro bassista, è piuttosto magro… ma deve essere il suo metabolismo, mangia quanto noi, ma ancora non riesce a riempire quella maglia degli Obituary taglia XL che gli abbiamo regalato (ride, ndR)! Il problema è che se sei in tour, non hai mai troppi soldi a disposizione, quindi ti riduci a mangiare quasi sempre da MCDonald o posti simili, il cui cibo di certo non fa bene al nostro fisico! Ma pazienza… sound grasso, musicisti grassi!”.
 
GIUSTO! DUNQUE, COSA POSSIAMO ASPETTARCI DAI FULL BLOWN CHAOS NEL PROSSIMO FUTURO?
“Droghe, denaro e sesso (ride, ndR)! No, purtroppo non credo che andrà così… aspettatevi solo tanti tour costellati da show in cui daremo sempre il massimo! Non ci fermeremo mai!”.
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