FULL OF HELL – Dentro l’oblio

Pubblicato il 19/04/2015 da

Ecco una delle band più guerrafondaie e incazzate di sempre. Giovanissimi, con alcuni dei loro membri presumibilmente ancora al liceo o da poco diplomati, i Full of Hell sono una macchina da guerra impossibile da fermare. In cinque anni di carriera, nonostante la giovanissima età, la band del Maryland ha decimato timpani e distrutto palchi senza sosta in tutto il Nord America e oltre, rendendosi protagonista di una delle ascese alla gloria più veloci, brucianti e implacabili di sempre. Oggi, solo al secondo full-length, i quattro giovanissimi distruttori di Ocean City hanno già raggiunto il traguardo del disco su Profound Lore Records e della collaborazione venerabilissima con il dio del noise stesso – Merzbow,  già leggenda prima che i membri dei Full of Hell nascessero – tutti traguardi che ci fanno chiedere con sbigottimento assoluto dove finirà mai questa band tra qualche anno, e a quale picco di genialità e potenza può ancora aspirare. Essendo dunque i Full of Hell una delle band che fa più paura e più intimidisce nel panorama estremo underground, ed essendo anche una di quelle entità di cui è impossibile prevedere le prossime mosse o immaginarne dove potrebbe essere anche in un futuro molto prossimo, abbiamo raggiunto il vocalist e noise-maker Dylan Walker per cercare di capire qualcosa in più su questo gruppo così speciale, tra i più violenti, visionari e fuori di testa gruppi mai esistiti in ambito grind/hardcore.

full of hell - band - 2015

CIAO RAGAZZI, COME VI INTRODURRESTE A CHI NON VI CONOSCE?
“Ciao ragazzi! I Full of Hell sono nati per volere del nostro chitarrista Spencer nel 2009. La lineup completa e attuale si è formata nel 2009 e da allora abbiamo registrato e siamo andati in tour non-stop”.

COME SI È MATERIALIZZATO IL CONTRATTO CON PROFOUND LORE E LA COLLABORAZIONE CON MERZBOW?
“Siamo amici di Chris e la Profound Lore. Abbiamo sempre rispettato quella label e pensato che sarebbe stato un onore lavorare con Chris, perché ha davvero degli standard elevatissimi. Penso che la Profound Lore offra degli standard di qualità cui pochi possono ambire. Ci siamo fatti avanti con la nostra proposta e lui ha acconsentito. Con Merzbow invece ci siamo messi in contatto tramite il suo batterista, Balazs. Lo abbiamo conosciuto a New York e lui ci ha introdotti a Masami, appunto, e da lì è nata una amicizia solida. L’idea di lavorare insieme è venuta da sé. Masami era preso dall’idea e non si è tirato indietro”.

COME AVETE FATTO VOI E MASAMI A DECIDERE COME LAVORARE E COME PROCEDERE CON LA COMPOSIZIONE?
“Non c’è stato molto da discutere. Noi adoriamo il suo lavoro e mai ci saremmo immaginati di spiegargli cosa fare. Lui ci ha mandato una marea di materiale da usare, ed era fiducioso che avremmo usato il tutto a nostro vantaggio. Noi lo abbiamo preso e inserito nel disco. Alla fine, lui è rimasto estasiato da come abbiamo usato i suoi sample ma non ha ascoltato il prodotto finale finché non abbiamo finito il disco. L’idea di fare un album con due dischi, con ogni disco che rappresenta un lato diverso della stessa medaglia, ci è venuta mentre registravamo”.

IL VOSTRO ALBUM CON MERZBOW È DAVVERO UN SUNTO GLOBALE DELL’ESTREMO: GRIND, DEATH METAL, HARDCORE, NOISE ECCETERA. SEMBRA UN ALBUM DETTATO DA INTENTI INCOMPROMISSORI. CHE OBIETTIVI VI ERAVATE PREFISSATI PRIMA DI METTERVI AL LAVORO?
“Volevamo solo espandere il nostro sound e fare musica che ci rappresentasse al meglio e che allo stesso tempo sposasse bene il lavoro superbo dei sample noise di Masami, inserendoli bene nel nostro stile. Il secondo lato invece doveva essere l’inverso, ovvero noi che con la nostra musica espandevamo il tipico Merzbow-sound”.

AVETE ATTINTO AD ISPIRAZIONI PARTICOLARI NEL COMPORRE IL DISCO?
“C’era una vasta gamma di influenze. Ma direi che le primarie in questo periodo sono state Autopsy, Sarcophago, Dismember, GASP, MITB, Tribes of Neuron ecc..”

INVECE IL PROCESSO DI REGISTRAZIONE VERO E PROPRIO COME SI È SVOLTO? MERZBOW ERA SEMPLICEMENTE IN CONTATTO VIA INTERNET DAL GIAPPONE?
“Come detto prima, in un certo senso sì, ci ha solo mandato tutto questo materiale da usare a nostro piacimento prima anche di iniziare, e noi lo abbiamo usato come ci pareva. Gli abbiamo mandato un mix finale, a lui è piaciuto, e la storia è finita lì”.

CHI HA REGISTRATO, MISSATO E MASTERIZZATO IL DISCO?
“E’ stato registrato dal nostro amico e collaboratore di lunga data Kevin Bersten. Kevin registra tutti i nostri album. Brad Boatright degli Audiosiege studios si è occupato del mastering”.

UNA DELLE COSE CHE PIU’ COLPISCE DEL DISCO È L’ARTWORK TREMENDO DELLA COPERTINA…
“Quella è opera di Mark McCoy. Lo abbiamo approcciato per l’artowork per lo stesso motivo per cui abbiamo approcciato la Profound Lore per la release: è un artista con standard qualitativi altissimi. E’ incredibilmente prolifico ma la sua arte mantiene sempre standard incredibili. Inoltre come artista è molto intrigante e sempre imprevedibile. Gli ho semplicemente passato i testi del disco e il concept generale e lui lo ha letteralmente fatto prendere vita con quella copertina”.

C’E’ ANCHE DA DIRE CHE IL SUONO E LA QUALITA’ DI REGISTRAZIONE DI QUESTO DISCO E’ SUPERIORE A QUALUNQUE ALTRA COSA AVETE MAI FATTO, E CHE ANZI, IL SUONO DI QUESTO DISCO E’ DAVVERO SOFFOCANTE E PESANTISSIMO….
“Esatto! Siamo felicissimi di come è venuto. Stavolta abbiamo usato gli amplificatori giusti, e abbiamo imparato a non ripetere errori o leggerezze del passato. Siamo sempre molto eccitati di fare un nuovo album proprio per questo, perché sappiamo come farlo meglio del precedente”.

PENSI CHE GLI ELEMENTI NOISE APPORTATI DA MERZBOW TORNERANNO NEL VOSTRO SOUND? PENSI CHE A QUESTO PUNTO SARA’ DIFFICILE FARE SENZA MERZBOW O LA COMPONENTE NOISE VISTI I RISULTATI INCREDIBILI OTTENUTI CON IL SUO APPORTO?
“A dire il vero la componente elettronica è sempre esistita nel nostro sound, anche se il suo ruolo è stato minore e mai così ponderante. Credo che da ora in poi decisamente espanderemo la nostra musica maggiormente in questa direzione, e abbiamo già discusso un ampliamento della nostra strumentazione per includere più elementi elettronici”.

COME FARETE A SUONARE QUESTE CANZONI FATTE CON MERZBOW DAL VIVO?
“Sul primo disco dell’album siamo essenzialmente noi a suonare, accompagnati da qualche inserto del noise di Merzbow. Questi brani per noi sono decisamente più facili da suonare dal vivo anche senza Merzbow. Invece per quanto riguarda il contenuto del secondo disco in cui la musica di Merzbbow predomina, molto probabilmente quei brani li suoneremo quando andremo in tour con Merzbow in Giappone, non ci sono altre alternative”.

QUALI TEMATICHE AFFRONTA IL DISCO?
“Come sempre nella nostra musica, anche questo disco parla dello spirito umano, una cosa che mi affascina molto, e in particolare cosa costruisce lo spirito, cosa lo tiene insieme e cosa lo distrugge. Ho continuato a scrivere di questo dilemma anche in questo disco, e stavolta la tematica è stata anche unita a tematiche inedite come l’amore e la venerazione che abbiamo per il suono stesso, la nostra linfa vitale”.

COSA STATE CERCANDO DI OTTENERE CON LA VOSTRA MUSICA? PERCHE’ SUONATE QUESTA ROBA? E COSA TIENE LA BAND UNITA?
“Suoniamo questa roba perché ci dà un senso di soddisfazione e ci aggrada, dà un senso alle nostre esistenze. Il nostro unico scopo nella vita è suonare dal vivo quanto più possiamo per vedere come evolviamo e dove andiamo a finire come musicisti”.

CHE PIANI AVETE PER L’IMMEDIATO FUTURO?
“Un tour giapponese con i nostri amici Weekend Nachos in Aprile. Questo tour inizierà con un album release show a Tokyo proprio insieme a Merzbow, in cui suoneremo un set collaborativo. E’ una cosa molto eccitante. Stiamo anche finalizzando i dettagli per un tour globale del Nord America con la nostra band americana preferita in questo momento, i The Body. Inoltre abbiamo anche un paio di nuove uscite da completare nel 2015. Cosa ci aspetta dopo non lo so, ma questa band non si ferma mai quindi è solo una questione di tempo finché altri impegni cominceranno a spuntare senza sosta”.

QUALI SONO STATI I TUOI ALBUM PREFERITI DEL 2014? E LE TUE BAND PREFERITE DEL MOMENTO?
“The Body con gli Haxan Cloak, Godflesh, Raspberry Bulbs, Swans, Impetuous Ritual, Idylls, Homewrecker, Silver Mt Zion, Vessel, Mutilation Rites, Teitanblood, Purge, Gridlink, Boston Strangler, Artificial Brain, Dead Congregation, Old Man Gloom, Eyehategod, YAUTJA, tutta la roba degli Iron Lung, delle label A389 e Profound Lore Records. E’ una lista infinita di roba stra-figa. Chiunque pensi che l’underground sia morto non sa di cosa parla”.

4 commenti
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