La band di Amburgo ritorna con un nuovo live album, “Skeletons In The Closet”, un lavoro che forse prenderà in contropiede più di un fan della band vista la sua scaletta, tutt’altro che incentrato sulle hit e sui brani storici del quartetto. Forse non si tratterà di un momento fondamentale per i Gamma Ray, in fin dei conti un live album non è una novità per loro, ma voi vi sareste lasciati sfuggire l’opportunità di fare quattro chiacchiere al telefono con sua maestà Kai Hansen? Noi di Metalitalia.com assolutamente no, ed è così che, armati di registratore e di una nutrita serie di domande, abbiamo sottoposto ad un bel terzo grado il biondo e simpatico singer, che non ha risparmiato battute e non si è tirato indietro nemmeno nelle domande più velenose!
CIAO KAI, INIZIAMO QUESTA CHIACCHIERATA PARLANDO SUBITO DEL VOSTRO NUOVO LIVE ALBUM, CHE SE NON ERRO E’ STATO REGISTRATO SOLO IN SPAGNA E IN AUSTRIA…
“Sì, abbiamo deciso di registrare il live solo in due posti, ma a dire il vero non si è trattato comunque di un lungo tour, le date erano solo otto e quindi la scelta sarebbe stata comunque limitata. Sapevamo che in Spagna e a Salisburgo avremmo potuto usufruire sicuramente di un buon palco e di suoni ben fatti, quindi non ci è sembrato il caso di registrare ogni show del tour, ci siamo limitati allo stretto necessario per realizzare un buon lavoro”.
E QUESTA PARTICOLARE SETLIST COME E’ STATA SCELTA?
“Abbiamo organizzato una specie di concorso su internet, in cui ogni fan poteva segnalare le canzoni che avrebbe voluto ascoltare nel tour. Hanno partecipato circa un migliaio di ragazzi”.
MA NON CREDI CHE MOLTI ALTRI VOSTRI FAN POTREBBERO PROTESTARE PER L’ASSENZA DI CLASSICI COME “REBELLION IN DREAMLAND” O “VALLEY OF THE KINGS”?
“Sì, questo sta già accadendo, ma coloro che protestano non hanno capito che l’obiettivo di questo tour era quello di proporre brani che non suonavamo da tempo. Ogni anno noi partiamo per un nuovo tour o partecipiamo a dei festival… e suoniamo sempre quelle canzoni che hai citato! Tra le prove e i concerti le avremo suonate almeno mille volte! Volevamo cambiare, volevamo suonare dei pezzi che non erano mai stati inclusi nelle nostre ultime setlist. E poi devi sapere che le persone che ci chiedevano questi pezzi sono numerose quanto quelle che oggi protestano, se non di più!”.
MA A QUESTO PUNTO DELLA TUA CARRIERA QUANTO TI PIACE ANCORA SUONARE DAL VIVO?
“Mi piace ancora tantissimo! E’ sempre molto divertente andare in giro e suonare ogni sera per un pubblico diverso, la magia non è svanita nel corso degli anni, puoi starne certo”.
DI SOLITO PER MOLTE BAND IL LIVE ALBUM RAPPRESENTA UNA SORTA DI TRAGUARDO, CREDI CHE PER VOI SIA LO STESSO?
“No, non credo. Non è la prima volta che ne realizziamo uno. Abbiamo visto che questo era un buon momento per farne uscire uno nuovo ma non si tratta di qualcosa che aspettavamo di fare da anni. Diciamo che questo live mi soddisfa principalmente perché vede all’opera l’attuale line up dei Gamma Ray, che credo sia la migliore che abbiamo mai avuto. Siamo diventati ottimi amici e molto affiatati sul palco nel corso degli ultimi anni, mi è sembrato giusto che questo momento venisse immortalato su disco”.
A WACKEN VI SIETE ESIBITI CON UN TASTIERISTA, POSSIAMO CONSIDERARLO UN NUOVO MEMBRO DELLA BAND?
“No, I Gamma Ray non sono una ‘keyboard band’, usiamo le tastiere solo in qualche pezzo per ricreare determinate atmosfere ma possono essere considerate un extra. Dal vivo ci servono per riproporre brani come ‘Shine On’, dove ne abbiamo fatto un largo uso, ma si tratta solo di pochi minuti all’interno di un concerto che solitamente dura più di un’ora e mezza. Ultimamente abbiamo scelto di portare con noi un tastierista per eseguire queste parti perché credo che sia sempre meglio avere qualcuno che le suoni piuttosto che affidarsi ad una base preregistrata, non sai mai che cosa può accadere con le macchine”.
PARLANDO SEMPRE DI ESIBIZIONI LIVE… TI RICORDI DEI CONCERTI CHE TENESTI CON GLI HELLOWEEN? CREDI CHE CI SIANO DIFFERENZE SOSTANZIALI TRA IL SUONARE CON LORO E SUONARE OGGI COI GAMMA RAY?
“Oh, mio dio… è passato così tanto tempo! E’ molto difficile paragonare queste due situazioni, sono completamente differenti! All’epoca dei ‘Keepers’ eravamo molto giovani ed inesperti, sul palco davamo proprio tutto, tanto che finivamo i concerti stremati… tutto era molto selvaggio! Con i Gamma Ray invece gli show sono molto più professionali sotto ogni punto di vista, curiamo ogni cosa in modo maniacale per offire ai presenti uno spettacolo valido dall’inizio alla fine. Sono entrambe situazioni divertenti, e nel primo caso le ricordo sempre con piacere, ma ripeto: non credo possano essere paragonate più di tanto”.
COSA HAI PROVATO QUANDO GLI HELLOWEEN HANNO CONTATTATO HENJO RICHTER PER PRENDERLO COME CHITARRISTA? TI HA DATO NOIA? NE AVETE PARLATO INSIEME?
“Ovviamente non ero contento della situazione che stava venendo a crearsi! Immagina di essere in un pub con la tua ragazza e ad un certo punto arriva un tipo che le chiede di uscire a farsi un giro con lui… tu che cosa proveresti? Mi sono sentito proprio come mi sentirei in questo caso! Io ero talmente disgustato che mi sono fatto da parte, era una decisione che doveva prendere Henjo e per fortuna ha deciso di continuare a suonare con noi. Vuoi sapere se ho litigato con quei ragazzi? No, non ne valeva la pena”.
MICHAEL KISKE IN UN’INTERVISTA HA DETTO CHE SAREBBE FACILE CHIAMARTI, ENTRARE NEI GAMMA RAY E FARE UN DISCO IN GRADO DI SUPERARE IL SUCCESSO DEI “KEEPERS”. COSA NE PENSI?
“Penso che in un certo senso abbia ragione, potremmo riunirci e di sicuro potremmo scrivere delle buone canzoni insieme. Potremmo farlo ma non funzionerebbe, si tratterebbe di qualcosa costruito a tavolino, senz’anima… e di cloni degli Helloween ce ne sono già troppi in giro. Per Michael poi questo tipo di musica è morto, non rappresenta più nulla per lui, per me invece è più vivo che mai, quindi anche se si unisse a noi proprio per tornare a suonare heavy metal l’alchimia non sarebbe quella dei vecchi tempi, non avrebbe lo spirito adatto. Sarebbe troppo freddo e distaccato e chiunque si accorgerebbe di questo. Molte persone sarebbero felici di acquistare un disco metal scritto da me e da Michael ma non voglio arricchirmi grazie ad un progetto del genere… senza contare che, strano ma vero, molta gente si arrabbierebbe a non sentirmi più cantare (ride, nda)!”.
QUANTO TI SENTI IL LEADER DEI GAMMA RAY?
“Dipende… delle volte ne sono il leader all’80%, altre volte al 20% (ride, nda)! A parte gli scherzi, credo che i Gamma Ray siano una vera squadra: noi prendiamo ogni decisione insieme, l’opinione di ogni membro è importante e se a qualcuno non piace una cosa se ne discute assieme sino a quando la situazione viene risolta. Non sono un dittatore, non dò degli ordini agli altri ragazzi. In qualche modo sono un punto di riferimento per gli altri, visto che sono il membro fondatore della band nonché il principale compositore, ma ognuno ha piena libertà di portare le proprie influenze e di esporre le proprie idee. E’ molto bello lavorare così, conto molto sugli altri ragazzi e senza di loro probabilmente avrei composto un sacco di pezzi scadenti: spesso infatti sono loro, con le loro critiche, a portarmi sui binari giusti per scrivere una bella canzone”.
SIETE SPESSO STATI DEFINITI I PADRI DELL’HAPPY METAL, CHE MI DICI DI QUESTA DEFINIZIONE?
“Sì, probabilmente in passato la nostra musica poteva anche essere chiamata in questo modo… hai presente tutti quei lalalalalà (ride, nda)? Quando ho iniziato a comporre musica del genere, e ho iniziato già ai tempi degli Helloween, volevo mostrare a tutti che non c’era bisogno di essere sempre arrabbiati per suonare musica heavy. Negli anni Ottanta e agli inizi degli anni Novanta tutta la scena metal era molto seriosa, non c’era spazio per i buoni sentimenti nelle canzoni di quei gruppi… con gli Helloween e poi coi Gamma Ray abbiamo voluto interrompere questo trend, abbiamo voluto far vedere a tutti che noi stavamo bene, eravamo felici di suonare e sorridevamo anche suonando musica aggressiva. Al momento comunque non sono più coinvolto in questo genere, sono infatti più attratto da sonorità pesanti e violente… là fuori ci sono un sacco di ragazzini che stravedono per il nu metal, dobbiamo fargli vedere che anche noi sappiamo essere duri (ride, nda)!”.
E’ QUINDI QUESTA LA DIREZIONE CHE COI GAMMA RAY INTENDI INTRAPRENDERE NELL’IMMEDIATO FUTURO?
“Proprio così. Sto lavorando in questi giorni al nuovo album e con gli altri ragazzi ho già preparato diversi demo. I nuovi pezzi suonano molto brutali e aggressivi e hanno anche degli arrangiamenti piuttosto complessi. Ma non è comunque detto che poi, modificando qua e là, non ne esca fuori qualcosa di completamente diverso”.
OK, GRAZIE KAI, IO MI FERMO QUI, HAI VOGLIA DI AGGIUNGERE QUALCOSA?
“Sì: voglio dire a tutti i ragazzi italiani di tenere gli occhi aperti perché forse torneremo da voi per qualche show nell’immediato futuro… non posso dire altro al momento! Nel frattempo cercate di visitare il nostro sito web e, se ne avete voglia, lasciateci un messaggio sul guestbook. Poi voglio ringraziare te per l’intervista… ciao, speriamo di vederci presto a Milano!”.
GAMMA RAY – Intervista a Kai Hansen
Pubblicato il 25/09/2003 da Loredana Miele
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