Dopo la dipartita di Kai Hansen dalla corte delle ‘Zucche d’Amburgo’ Helloween, in pochi avrebbero giurato sulla sua ri-conferma nell’ambito del metal melodico mondiale. Invece album dopo album, il nostro ha saputo confermare la sua validità e, tra alti (molti) e bassi (davvero pochi), è arrivato al 2005 con questo interesantissimo “Majestic”, in grado di recuperare la freschezza perduta negli ultimi lavori… Di questo e di altro abbiamo parlato con lo stesso Kai Hansen, in una piacevole chiacchierata telefonica.
CIAO KAI. SONO PASSATI BEN QUATTRO ANNI DA QUANDO ABBIAMO POTUTO SENTIRE UNA PROVA DEI GAMMA RAY IN STUDIO, DALLA PUBBLICAZIONE DI “NO WORLD ORDER”. COME MAI TUTTO QUESTO TEMPO?
“Come hai detto anche tu, parliamo di prova in studio. Infatti dopo aver pbblicato ‘No World Order’ siamo stati in tour per molto tempo, sia da soli che in giro per i festival estivi, poi abbiamo fatto un tour in Sud America di supporto agli Iron Maiden, poi altri tour ancora. Poi è arrivato il tour di ‘Skeletons In The Closet’, alla fine del quale abbiamo dovuto tornare in studio a mixare tutto il materiale che avevamo registrato. Ci sono stati dei problemi con la registrazione, alcuni hard disk sono saltati, e così il processo si è prolungato. Inoltre è stato difficile riuscire ad ottenere un suono omogeneo, perché come sai il CD live contiene pezzi registrati in vari posti, e ogni posto suona diversamente. La difficoltà quindi è stata nel riuscire a rendere i suoni il più simili possibili gli uni agli altri. Poi c’è stata la promozione del live, poi ho prodotto sue CD degli Stormwarrior. Insomma, siamo stati davvero molto occupati. Così abbiamo iniziato le prove per il nuovo album a luglio, ma siamo riusciti ad iniziare la produzione solo a dicembre, a causa di alcuni problemi personali da risolvere. E a maggio finalmente abbiamo finito i lavori”.
“MAJESTIC” RAPPRESENTA QUALITATIVAMENTE UN GRANDISSIMO PASSO AVANTI RISPETTO AL PRECEDENTE “NO WORLD ORDER”. SEMBRA CHE QUESTI ANNI DI LONTANANZA DALLO STUDIO VI ABBIANO GIOVATO…
“Be’, innanzitutto sono contento che ti sia piaciuto ‘Majestic’! Comunque, tornando alla band, in realtà non siamo mai stati ‘ammalati’. E’ una questione di gusti: c’è chi non ha amato particolarmente ‘No World Order’ a causa della sua presunta semplicità o della scarsa pomposità tipica del nostro sound, ma c’è anche chi lo ha amato, come noi d’altronde. E’ anche vero che dal’inizio non c’è un album dei Gamma Ray che suoni come l’altro. Anche in questo caso è successo lo stesso: fin dall’inizio avevo deciso che l’album avrebbe dovuto suonare in questo modo, cioè con grandi arrangiamenti, soluzioni orchestrali, parti complicate. E’ sempre diverso”.
IL TITOLO DELL’ALBUM SEMBRA RICHIAMARE LA MAESTOSITA’ DEL VOSTRO SOUND. NON HO I TESTI A DISPOSIZIONE, COSI’ NON HO POTUTO CONSTATARE SE C’E’ UNA CORRELAZIONE ANCHE CON I TESTI.
“Diciamo che il titolo ‘Majestic’ arriva da una canzone da me scritta intitolata in quel modo. E’ piaciuta agli altri ragazzi e così abbiamo deciso di utilizzare quel termine come titolo dell’album. Per quanto riguarda i testi, non si tratta di un vero e proprio concept, ma ti posso dire che i testi sono come legati l’uno all’altro da un tema, quello della malvagità, che cerca di dominare su tutto e tutti”.
ENTRANDO NEL DETTAGLIO, C’E’ UN TESTO IN PARTICOLARE DI ‘MAJESTIC’ AL QUALE TI SENTI PIU’ LEGATO, O CHE TI SEMBRA PIU’ EFFICACE?
“Li amo tutti, ma forse ce n’è uno che mi prende più degli altri, e che mi permette di sfogare tutta la mia rabbia. Sto parlando di ‘Hell Is Thy Home'”.
HO AVUTO MODO DI CONSTATARE CHE, DIFFERENTEMENTE A QUANTO SUCCEDE DI SOLITO, LA PUBBLICAZIONE DEL VOSTRO ALBUM E’ STATA ANTICIPATA DI TRE GIORNI. QUAL E’ IL MOTIVO DI QUESTO INSOLITO CAMBIAMENTO? (insolito perché, come molti sapranno, i cambiamenti della data delle pubblicazioni nella maggior parte dei casi sono dei posticipi)…
“Effettivamente la cosa può sembrare insolita. Si tratta semplicemente di businness: le classifiche tedesche hanno cambiato le regole, così ora la ‘settimana’ inizia il 23 settembre e non più il 26. Pubblicandolo nella data originale, saremmo entrati a metà settimana, precludendoci la possibilità di raggiungere posti elevati”.
VI DIVERTITE ANCORA A SUONARE DAL VIVO O PREFERITE LA REALTA’ DELLO STUDIO DI REGISTRAZIONE?
“Io amo entrambe le cose. Non siamo assolutamente stanchi di suonare dal vivo, ma a volte la voglia di un po’ di tranquillità è davvero essenziale. Adesso come adesso ti posso dire che non vedo l’ora di tornare in tour!”.
VEDIAMO DI TROVARE UN MODO ORIGINALE DI PORTI UNA DOMANDA CHE PROBABILMENTE AVRAI SENTITO UN MILIONE DI VOLTE: SE GLI EXTRATERRESTRI VENISSERO SULLA TERRA, E MINACCIASSERO DI UCCIDERE TUTTI TRANNE COLUI IL QUALE GLI FACESSE ASCOLTARE TRE GRANDI SONG, QUALI CANZONI DEI GAMMA RAY CREDI CHE PORTERESTI?
“Bella domanda… Sai cosa farei? Chiederei ai miei fan di votare le tre canzoni più belle…”.
…COME HAI FATTO PER SCEGLIERE LA TRACK-LIST DEL LIVE “SKELETONS IN THE CLOSET”…
“…esatto! Perché per me che sono il creatore di queste canzoni, è davvero difficile scegliere quale può essere la migliore. Poi non saprei quali sono i gusti degli extraterrestri! Forse sceglierei ‘Men, Martians & Machines’ (ride, ndR)”.
SONO TRASCORSI ORMAI VENT’ANNI ANNI DA QUANDO SEI ENTRATO NEL MUSIC BUSINNESS. PUOI RICORDARE IL MOMENTO PIU’ BELLO ED IL PIU’ BRUTTO DELLA TUA LUNGA CARRIERA?
“Non ci sono dei momenti che ricordo particolarmente come rappresentativi di una delle due categorie da te citate. Ti posso dire che i momenti più brutti sono quando ci sono dei cambi di line-up, quando devi salutare qualcuno con cui magari ti trovavi bene. C’è una lunga relazione che si interrompe, e quindi è sempre brutto. Ovviamente ci sono anche momenti in cui sul palco suoniamo male, oppure problemi contrattuali, o qualcuno che cerca di non pagarci o cose di questo tipo. Come vedi sono così tante le cose che è davvero difficile sceglierne una in particolare. I momenti felici sono stati davvero molti. Se sul palco suoniamo bene, o se il laoro in studio mi soddisfa, quelli sono i momenti in cui sono davvero al settimo cielo”.
TORNANDO INDIETRO NEL TRMPO, QUANDO HAI DECISO DI LASCIARE GLI HELLOWEEN PER FORMARE I GAMMA RAY, AVRESTI MAI PREVISTO IL SUCCESSO CHE AVRESTI AVUTO QUALCHE TEMPO PIU’ TARDI?
“No, assolutamente. Ho sempre cercato di non aspettarmi troppo, perché nella maggior parte dei casi le cose possono non andare bene. Diciamo che ho sempre sperato che le cose potessero andare sempre meglio. Io credo che per me sia stato un miracolo. All’inizio i Gamma Ray erano per me una sorta di progetto, e non avrei mai creduto che la cosa potesse continuare così a lungo. Non sono molti coloro i quali ce l’hanno fatta. Mi vengono in mente Dave Mustaine con i Megadeth, Ritchie Blackmore con i Rainbow. Ma non sono molti che ce l’hanno fatta. Il modo in cui i Gamma Ray sono diventati uno standard nella scena metal mi rende davvero orgoglioso”.
QUINDI NON TI SEI MAI PENTITO DI AVER LASCIATO GLI HELLOWEEN…
“Guarda, assolutamente no…”.
CREDO CHE TU SIA A CONOSCENZA DEL FATTO CHE GLI HELLOWEEN STANNO PER PUBBLICARE UN NUOVO “KEEPER OF THE SEVEN KEYS”. COSA NE PENSI? IN FONDO TU SEI STATO UNO DEI CREATORI DI QUEL CLASSICO…
“Per me tutto ciò che può riguardare i due ‘Keeper’, è la line-up che avevamo in quel periodo, il sound che avevamo creato e soprattutto la voce di Michael Kiske. Se qualcuno all’interno dei Gamma Ray avesse proposto di registrare un ‘Keeper Of The Seven Keys – Part 3’ avrei risposto negativamente. Con un titolo del genere, si creano delle aspettative davvero enormi. Chi conosce quegli album, non farebbe altro che compararli con il nuovo, e non vorrei mai una cosa del genere”.
GUARDANDO INDIETRO AL PERIODO DEI PRIMI DISCHI DEGLI HELLOWEEN, CHE PORTANO ANCHE IL TUO STILE, COSA RICORDI CIRCA LE REGISTRAZIONI E LE SEDUTE DI SONGWRITING? E QUANDO HAI NOTATO CHE SARESTE DIVENTATI COSI’ CELEBRI?
“Non ci siamo mai resi conto di essere diventati famosi… sapevamo solo che avevamo creato qualcosa di estremamente buono, tutto qua. Per quanto riguarda il songwriting, ricordo mentre stavo lavorando in sala prove con Ingo sulla canzone ‘Halloween’, oppure a casa mia mentre scrivevo ‘I Want Out’, o con Weiki mentre scrivevamo le parti armonizzate di chitarra. Tutto andava davvero bene, non c’erano litigi o problemi di sorta”.
…E QUINDI QUALE E’ STATO IL MOTIVO DEL TUO ABBANDONO?
“Ultimamente non mi trovavo più bene con determinate situazioni. Il probema principale era che non c’era una unione: Ingo, Markus ed io che andavamo nella direzione classicamente Helloween, mentre Weiki e Kiske cercavano qualcos’altro. Quindi passavamo più tempo a discutere sulla musica invece di suonare. E a me questo non piace. Aggiungi che avevamo dei management che cercavano di comandarci, e di decidere cosa dovevamo e cosa non dovevamo fare. Eravamo diventati degli impiegati! Così ho deciso di farla finita con tutte queste storie una volta per tutte…”.
ORA SIAMO ALL’ULTIMA DOMANDA-TORTURA RELATIVA AGLI HELLOWEEN: COME E’ NATA LA VOSTRA COLLABORAZIONE AL WAKEN DELL’ANNO SCORSO?
“Mi è sempre piaciuto stare on stage, quindi stare sul palco, per giunta con gli Helloween, con Markus e Weiki, è stato davvero divertente (risposta davvero poco esaustiva, ndR)”.
AVETE APPENA RINNOVATO IL VOSTRO SITO INTERNET, E NE E’ DAVVERO USCITO UN OTTIMO LAVORO. DAL MOMENTO CHE AL GIORNO D’OGGI ESISTE SOLO CHI HA UN SITO INTERNET, DOBBIAMO ASSUMERE CHE SIETE PIU’ VIVI CHE MAI?
“Hai perfettamente ragione. Abbiamo avuto alcuni problemi col precedente webmaster, perché ha avuto un incidente e quindi ha avuto difficoltà ad aggiornare il sito. Ora i problemi sono stati risolti, e siamo molto felici di questo nuovo inizio”.
COSA STATE PREPARANDO PER IL PROSSIMO TOUR, CHE TOCCHERA’ ANCHE L’ITALIA?
“Suoneramo un set abbastanza differente dal solito. Non suoneremo solo i nostri classici. Ovviamente suoneremo molti pezzi dal nuovo album, perché ne vale la pena, ma vogliamo sorprendere con dei pezzi che i fan non si aspetterebbero di sentire”.
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“Vorrei innanzitutto scusarmi per avervi fatti aspettare così tanto prima di sentire un nuovo album! Vi prometto che non si ripeterà più! Spero di vedervi in tour, davvero non vedo l’ora di suonare dal vivo!”.