GHOST BATH – Una dolce tristezza

Pubblicato il 22/02/2015 da

Il black metal “emotivo” è un trend al momento difficile da arginare, e nuovi gruppi con qualcosa da dire imperversano ai quattro angoli del pianeta. Non ci ha sorpreso più di tanto, quindi, ascoltare qualche mese fa “Funeral” dei cinesi Ghost Bath, ennesima compagine senza volto e con una forza espressiva difficile da arginare, colma di inquietudine e angoscia. Siamo riusciti a rintracciare questi misteriosi personaggi per un breve scambio di idee sul loro mondo, la loro idea di musica, le prossime mosse. Si sono dimostrati ermetici, poco propensi ad aprirsi e hanno liquidato in poche battute le nostre richieste di spiegazioni e approfondimento. Anche da queste poche righe, tuttavia, abbiamo ricevuto una conferma della profondità e dell’acutezza di questi ragazzi, propensi a costruirsi un proprio mondo sonoro invece che ricalcare le mosse di qualcun altro. Essendo passato qualche mese da questo conciso botta e risposta, è giusto aggiornarvi sulle prossime mosse della band, che non è nel frattempo rientrata nell’ombra: sta infatti per uscire il secondo full-length, “Moonlover”, in uscita il 17 marzo per Northern Silence Productions. Se provate a cercare qualche informazione nelle infinite lande del web, vi accorgerete che vi è una certa attesa nell’underground per questo lavoro: potere dell’informazione moderna…

Ghost Bath - immagine band - 2014

A COSA SI RIFERISCE IL NOME DEL GRUPPO? PERCHÉ LO AVETE SCELTO?
“’Ghost Bath’ è un modo di suicidarsi, immergendosi completamente nell’acqua e lasciandosi annegare. E’ una liberazione. Si trova la pace e si pone termine alla propria esistenza”.

NELLA RECENSIONE DI “FUNERAL” VI HO PARAGONATO A DEAFHEAVEN, HARAKIRI FOR THE SKY, WOLVES IN THE THRONE ROOM, NOCTURNAL DEPRESSION, PRIMI SHINING (QUELLI SVEDESI).VI PIACCIONO QUESTE BAND? VI SEMBRANO DEI RIFERIMENTI PERTINENTI PER DESCRIVERE LA VOSTRA MUSICA?
“Ci hanno influenzato Deafheavem, Wolves In The Throne Room, Have A Nice Day, Woods Of Desolation, Silencer, Uaral, Envy e molte altre band. Penso però che il nostro suono sia unico e peculiare”.

IL DISCO SI DISPIEGA SECONDO UN PERCORSO IRRAZIONALE E NON CONVENZIONALE. COME AVETE DECISO LA TRACKLIST, INSERENDO MOLTI INTERLUDI E PAUSE ANCHE ALL’INTERNO DELLE “NORMALI” CANZONI?
“Abbiamo fatto quanto ci sembrava giusto. La nostra vita è piena di pause, interludi, stacchi, momenti un po’ anomali. Ciò si riflette nella successione delle tracce di ‘Funeral’”.

IL VOSTRO ESORDIO EVOCA UNO SCENARIO DOMINATO DA UNA NATURA SELVAGGIA, PAESAGGI DOVE LA MANO DELL’UOMO È PRATICAMENTE INVISIBILE. QUAL È IL VOSTRO RAPPORTO CON IL MONDO NATURALE E QUALI SENTIMENTI VI SUSCITA?
“La nostra musica è più connessa con la notte che con la natura. Il cielo. La luna. L’essere svegli, soli, mentre tutti gli altri dormono. Camminare in un cimitero nel silenzio infonde una grande tranquillità. E’ un tempo pacifico. Tempo per pensare. Tempo per vivere”.

MI HA COLPITO IL CANTATO, SIMILE A UN LUNGO E STRAZIANTE ULULATO DI LUPO. COME SIETE GIUNTI A CONCEPIRLO? QUALI SONO LE RAGIONI ESPRESSIVE DI QUESTE LINEE VOCALI?
“Chiudo i miei occhi. Mi concentro sul mio dolore. Lo lascio uscire”.

I TITOLI DI TUTTI I BRANI SONO FORMATI DA UNA SOLA PAROLA, IN CINESE. SEMBRA CI SIA UNA CONNESSIONE TEMATICA FRA LE SINGOLE TRACCE, POSSIAMO CONSIDERARE “FUNERAL” UN CONCEPT ALBUM?
“E’ un viaggio di vita e di morte. Un processo dove quanto ti è accaduto in vita viene dimenticato nel momento stesso in cui perviene il decesso. E’ anche uno sguardo a quante torture debba sopportare l’animo umano in vita, prima che arrivi la pace eterna”.

“FUNERAL” È STATO PUBBLICATO DALLA PEST PRODUCTIONS, PROBABILMENTE LA CASA DISCOGRAFICA CINESE AD INDIRIZZO METAL PIÙ FAMOSA. COME È NATA QUESTA COLLABORAZIONE?
“Il primo Ep omonimo, uscito nel 2013, è stato pubblicato da un’altra label cinese, la Solitude Productions. Per la successiva release, il ragazzo che la dirige ci ha detto di contattare il proprietario della Pest, così avremmo avuto una maggiore visibilità. L’abbiamo fatto e Deng, il ragazzo che manda avanti l’etichetta, si è rivelato un’ottima persona, molto attenta ai suoi gruppi e guidato da una grande passione”.

PENSI CI POSSA ESSERE DELLA BELLEZZA NELLA TRISTEZZA E NELLA DISPERAZIONE? SECONDO VOI, QUALI SONO LE RAGIONI CHE SPINGONO MOLTI MUSICISTI A PARLARE DELLE SOFFERENZE DELL’ANIMA?
“La disperazione è una buona cosa. Conoscendola, sappiamo cosa voglia significhi il suo contrario, la felicità. Senza disperazione, non ci sarebbe felicità. A me piace la tristezza. Amo ‘intrattenermi’ con essa. Scrivo musica migliore quando sono di cattivo umore rispetto a quando sono contento. Per sviluppare la mia arte un’indole malinconia è fondamentale”.

DITECI QUALCOSA DI VOI. QUALI SONO LE BAND CHE APPREZZATE MAGGIORMENTE E CON CUI SIETE CRESCIUTI? QUANDO AVETE DECISO DI FORMARE I GHOST BATH?
“Ci siamo formati nel 2013. I gruppi che per primi ci hanno fatto avvicinare al metal estremo sono Mayhem, Darkthrone, Celtic Frost. Poi ne sono seguiti moltissimi altri”.

MI PIACEREBBE SAPERE QUALCOSA DI PIÙ SULLA VOSTRA CITTÀ DI ORIGINE, UNA DI QUELLE MEGALOPOLI NEL MEZZO DELLA CINA DI CUI SI SA POCHISSIMO IN OCCIDENTE. QUAL È L’ATMOSFERA DI UN POSTO DEL GENERE? COME CI SI SENTE A VIVERCI?
“Non ho nulla da risponderti. Dobbiamo focalizzarci sulla musica, non sui membri della band. Non sulle persone che hanno composto l’album. Ma sulle persone in generale. Non su alcuni individui in particolare, ma su tutti quanti, in maniera indistinta”.

SULLA VOSTRA PAGINA FACEBOOK CI SONO MOLTE FOTO CHE EVOCANO TRISTEZZA E ANGOSCIA. LE PROPONETE PERIODICAMENTE. SONO VOSTRI LAVORI PERSONALI O IMMAGINI SCOVATE IN GIRO PER IL WEB? CI SONO DELLE CONNESSIONI TRA LE DIVERSE IMMAGINI?
“Sono solo fotografie, disegni e parole scovate in giro, da diverse fonti, e che hanno delle analogie con le liriche dei nostri brani”.

VI HO SCOPERTO TRAMITE BANDCAMP. COSA NE PENSATE DI QUESTO STRUMENTO? QUANTO È STATO UTILE PER FAR CONOSCERE IL NOME DEI GHOST BATH?
“Bandcamp è un’ottimo modo per diffondere la propria musica e arrivare alle orecchie di migliaia di persone. Abbiamo reso disponibili il nostro primo Ep e il nostro primo full-length gratis, per poter essere ascoltati da chiunque avesse un minimo di interesse per quanto proponiamo”.

RIUSCITE A RENDERE DISPONIBILI LE COPIE FISICHE DEI VOSTRI ALBUM FUORI DALLA CINA? SUL FRONTE LIVE, COME RIUSCITE A MUOVERVI? C’È UN BUON CIRCUITO DI CLUB DOVE POTER SUONARE?
“Non ci possono problemi per avere i nostri dischi, si può contattare la nostra label o il manager della band. Non ci sono difficoltà per l’invio del materiale. Per quanto riguarda i concerti, quest’anno riusciremo probabilmente a fare un tour in Cina, e avremmo anche piacere di venire in Europa”.

AMMETTO DI NON CONOSCERE PRATICAMENTE NULLA DELLA SCENA METAL CINESE. QUALI SONO I GRUPPI PIÙ FAMOSI? C’È QUALCUNO CHE, SUONANDO QUESTO TIPO DI MUSICA, È RIUSCITO AD OTTENERE UN MINIMO DI “SUCCESSO” IN CINA E IN ASIA?
“Suonare heavy metal dalle nostre parti non porta a grandi riscontri commerciali. Finora è rimasto tutto in una dimensione molto underground”.

AVETE AVUTO LA POSSIBILITÀ DI VIAGGIARE NEGLI STATI UNITI O IN EUROPA ED ASSISTERE A QUALCHE CONCERTO SINGOLO O FESTIVAL DELLA “NOSTRA” SCENA METAL?
“Sì, il nuovo album è stato realizzato in Michigan, quindi siamo riusciti a veder qualcosa fuori da casa nostra. Oramai siamo vicini alla pubblicazione del nostro secondo disco. Vedremo a cosa porterà”.

QUALI SONO LE VOSTRE PRINCIPALI ATTIVITÀ FUORI DALLA BAND?
“Scuola. Studio della psicologia. Leggere romanzi. Collezionare cd e vinili. Viaggiare, esplorare posti abbandonati. O i cimiteri. Attività molto tranquille, insomma”.

CHE IDEA AVETE MATURATO DEL COSIDDETTO “MONDO OCCIDENTALE”?
“Gli esseri umani sono sempre gli stessi dovunque tu vada. La cultura è differente ma le emozioni basilari degli individui, la struttura mentale, sono le medesime. Siamo tutti quanti miserabili creature”.

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