GIRLSCHOOL – Ritorno Al Passato

Pubblicato il 02/02/2012 da

Il mestiere dello “scribacchino” da tante soddisfazioni, tipo incontrare e dialogare con gli idoli di una vita, ma in alcuni momenti si rivela molto frustrante. Come nel caso di trovarsi di fronte ad artisti come le Girlschool, assolutamente non in vena di chiacchierare. Invece di interessarsi alla corretta promozione del loro nuovo “Hit And Run Revisited”, riedizione del loro classico disco uscito nel 1981, la cantante/bassista Enid Williams ha preferito rispondere ai nostri quesiti a monosillabi, in modo svogliato, sprecando il suo e, cosa altrettanto grave, il nostro tempo messo a disposizione per la band. Quella che state per iniziare a leggere si candida come una tra le più stringate interviste mai apparse sul nostro portale, ma che comunque riteniamo giusto riportare in tutta la sua “interezza”.

QUANDO AVETE DECISO DI RI-REGISTRARE IL VOSTRO CLASSICO “HIT AND RUN”?
“Era un pensiero che ci frullava in testa da un po’, nel 2010 ne abbiamo parlato molto e sembra che un sacco di persone abbiamo avuto contemporaneamente la stessa idea.”

IN STUDIO AVETE VOLUTO MANTENERE IL SOUND ORIGINALE DEL DISCO?
“Fondamentalmente sì. Abbiamo mantenuto il sound originale dei brani, ma cambiando alcuni dettagli. Io ora suono un basso a cinque corde, per cui ho dovuto sistemare le mie parti, ma il feeling è rimasto immutato. Gli studi si sono modernizzati moltissimo negli anni, i brani ri-registrati suonano più heavy, anche se abbiamo mantenuto lo spirito delle versioni originali.”

A UN VOSTRO GIOVANE FAN CONSIGLIERESTI DI ACQUISTARE LA VERSIONE ORIGINALE DI “HIT AND RUN” O LA SUA RIEDIZIONE?
“Se a lui piacciono le Girlschool degli anni Ottanta, io consiglierei la versione originale, perché cattura esattamente lo spirito dei tempi. Ora però siamo musiciste molto migliori e cantiamo meglio.”

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO NEL 1981: COSA RICORDATE DEI GIORNI IN STUDIO A REGISTRARE “HIT AND RUN”?
“C’era molta più pazzia, ma poca professionalità rispetto ad oggi.”

SENTIVATE DENTRO DI VOI CHE “HIT AND RUN” SAREBBE DIVENUTO UN GRANDE CLASSICO?
“Personalmente ho amato  ‘Demolition’, ma c’è sempre in ogni disco qualcosa di speciale durante la sua creazione.”

CHE RICORDI AVETE DEL PERIODO NWOBHM?
“Soprattutto l’eccitazione di far parte di un movimento che ha portato grandi cambiamenti.”

LA VOSTRA AMICIZIA CON I MOTORHEAD NATA AI TEMPI SI E’ CONSOLIDATA NEGLI ANNI. CE’ INVECE QUALCHE BAND CHE PROPRIO NON SOPPORTAVATE?
“Con i Motorhead c’è sempre stato un bel rapporto, abbiamo fatto molti tour insieme e inciso singoli con loro. Invece non ci piacevano molto band come gli ELP.”

MOLTI VI ASSOCIAVANO PROPRIO AI MOTORHEAD NEGLI ANNI OTTANTA. ERA UN PROBLEMA PER VOI?
“In un certo senso sì, perchè limitava il modo di vederci da parte delle persone.”

NEL PROSSIMO TOUR DOVREMO ASPETTARCI UNA SCALETTA INCENTRATA SU “HIT AND RUN”?
“Assolutamente sì.”

QUALI SONO STATI I MOMENTI MIGLIORI E PEGGIORI DELLA VOSTRA CARRIERA?
“I momenti migliori sono stati concerti all’Hammersmith Odeon, al Reading Festival e poter suonare insieme ai nostri eroi. Di brutto ci sono stati un sacco di furti, bagagli persi e notti trascorse a dormire nei furgoni.”

TI MANCANO I VECCHI TEMPI CON LA BAND?
“Il business è molto cambiato in questi trent’anni, la tecnologia ed i social network hanno stravolto tutto. Le band hanno più controllo, ma anche più responsabilità e tempo da sprecare in questioni di business invece che dedicarsi alla musica.”

CHE MUSICA VI PIACE ASCOLTARE ATTUALMENTE?
“Ascoltiamo soprattutto Rammstein e Foo Fighters.”

COME VEDI LE GIRLSCHOOL TRA DIECI ANNI?
“Sono un’astrologa, non una maga. Spero che continueremo a costruire ed aumentare il nostro audience e ad ottenere rispetto per ciò che facciamo.”

C’E’ UN SOGNO CHE VORRESTI REALIZZARE?
“Sogno di registrare una canzone insieme a David Bowie, Dave Grohl ed ai Led Zeppelin!”

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