Tutti sanno che Glenn Hughes è da sempre ricordato come “The Voice Of Rock” e la sua militanza in band miliari come i Deep Purple (senza dimenticare collaborazioni con Black Sabbath e Whitesnake, tanto per citarne alcune…) ha contribuito a fare di quest’uomo uno dei capisaldi indiscussi del rock mondiale. Da anni incurante delle mode, Hughes continua a sfornare album più che convincenti, siano essi farina del suo sacco o frutto di illustri collaborazioni. Chi ha già potuto ascoltare il nuovo “Building The Machne” si è sicuramente reso conto della freschezza di tale disco, ma soprattutto dell’infinita quantità di idee che la voce del rock, nonostante una carriera di trent’anni suonati, è ancora in grado di sfornare dalla sua mente. Certo, è vero che il rock dalla forte matrice degli anni settanta potrebbe essere a primo impatto più facile da apprezzare da parte di ascoltatori di una certa età ed esperienza, ma la spensieratezza delle composizioni di Hughes, insieme ad una produzione attualissima, sapranno facilitare la “digestione” del disco anche ai giovani più ostici. Se poi non vi piace nemmeno in questa veste, allora lo potrete trovare come cantante hard rock di qualità, che comincia con i mitici profondo porpora e finisce con l’apparizione sulla straordinaria rock opera di Nikolo Kotzev…
ANCHE SE SI TRATTA DI UNA COSA NON PROPRIO RECENTE, VORREI INIZIARE L’INTERVISTA PARLANDO DEL PROGETTO VOODOO HILL, AD OPERA DEL “NOSTRO” DARIO MOLLO, SU CUI HAI CANTATO.
“E’ semplicissimo, Dario ha contattato il mio manager e mi ha fatto avere una cassetta con la sua musica. L’ho poi ascoltata, trovandola molto interessante: sarebbe venuto fuori davvero un bel disco rock! Successivamente ho scritto i testi e le linee vocali nel mio studio alle Hawaii e subito dopo sono volato a Ventimiglia per registrare i pezzi. In pochi giorni l’album è stato realizzato e credo che sia venuto bene. Dario è un compositore talentuoso e un bravissimo chitarrista, ma soprattutto capisce benissimo il rock, conosce il significato di questa musica. L’Italia poi è un bellissimo paese e mi sono divertito un sacco da voi.”
UN’ALTRA TUA INTERESSANTISSIMA COLLABORAZIONE LA SI TROVA IN NOSTRADAMUS, LA ROCK OPERA DI NIKOLO KOTZEV. CHE MI DICI DI QUESTO PROGETTO?
“Ti rivelo una cosa: sono stato il primo a cantare su quel disco e il primo a finire le mie parti. Nikolo ha composto la musica, mentre io ho lavorato sulle mie linee vocali, poi sono andato in Finlandia, nel gelido Gennaio del ’99. E’ un progetto davvero interessante, perché coinvolge un sacco di bravissimi cantanti e la musica è di grande qualità.”
ARRIVIAMO COSI’ A “BUILDING THE MACHINE”…
“Ho interamente composto e registrato il disco nei miei studi a casa mia e la cosa che più mi ha soddisfatto è il feeling di cui ‘Building The Machine’ è pregno. Potrà sembrarti imparziale detto da me, ma credo di essere riuscito a comporre un bel disco di rock. Il sound è reale, non ci sono trucchi, computers e giochetti strani! Il suono della chitarra elettrica è reale, così come quello dell’Hammond e della batteria, e per di più ho usato pochissimi effetti sulla mia voce. La mia intenzione era quella di avere un sound fortemente influenzato dai seventies e mi piace pensare di essere riuscito nel mio intento. Anche per quanto riguarda i testi mi sono affidato alle classiche tematiche del rock: la celebrazione della vita spensierata, la tristezza, le persone che combattono fra loro per ottenere non si sa bene cosa, le qualità interiori che contraddistinguono gli uomini. In sintesi il mio è un tributo alla vita. Ad esempio l’ultima canzone del disco, ‘Big Sky’, parla di un mio carissimo amico che ormai non c’è più…è un pezzo molto triste, ma nello stesso tempo molto bello per uqnsto mi riguarda.”
SULLA COVER CI SEI TU CHE SALI PER UNA LUNGHISSIMA SCALA…
“Bravo, è davvero lunga, anzi direi infinita. Ho voluto inserire nella cover una specie di metafora, ovvero io che salgo un’infinita rampa di scale. Quella è la macchina, la mia macchina, e io continuo a costruirla all’infinito. La macchina è l’ambiente che mi circonda, è parte integrante di me, se non la mia esistenza stessa. Il segreto sta nell’interpretazione, nel porsi la domanda: ‘cos’è la macchina?’ Ebbene la macchina non è altro che l’anima, l’anima in cui viviamo.”
A QUESTO PUNTO LA CLASSICA DOMANDA: QUANDO TI VEDREMO IN ITALIA?
“Non lo so, è difficile dire se ‘Buliding The Machine’ avrà un tour. Ho bisogno di supporto, di qualcuno che mi aiuti a realizzare il tutto e se ciò si verificasse credo che il tour sarebbe possibile. Te lo dico sinceramente, mi piacerebbe davvero tanto poter tornare in Italia a suonare e se tutto va per il meglio, forse la prossima primavera potrei essere da voi.”
…ANCHE PERCHE’ E’ SEMPRE BELLO SENTIRTI LIVE, QUASI PIU’ CHE IN STUDIO.
“Hehehe capisco cosa intendi, la grinta dei concerti è qualcosa di unico, riesce a dare tantissima carica alle persone. In studio invece è un’altra cosa: lì si creano i pezzi, si sperimentano nuove soluzioni…sono due aspetti complementari e indispensabili per un musicista.”
PRIMA DICEVI CHE CON “BUILDING THE MACHINE” HAI VOLUTO TORNARE AD UN SOUND FORTEMENTE ANNI SETTANTA. IO PERO’ LO TROVO COMUNQUE ESTREMAMENTE ATTUALE!
“Guarda, ti mentirei se dicessi di non essere d’accordo. La produzione è molto attuale, anche per poter avvicinare i più giovani al rock. Se avessi fatto un disco il old rock con una produzione di trent’anni fa, solo i papà potrebbero apprezzarlo (grandi risate, ndJR)!”
BEH, GLENN, CHE SUONI OLD FASHONED O MODERNO, IL ROCK E’ SEMPRE BELLO E IMMORTALE.
“Parole sante ragazzo! Il fatto è questo: se hai 22 anni e suoni in una rock band, lo fai per colpire una generazione differente, ovvero ragazzi incazzati e coperti di tatuaggi dalla testa ai piedi, ma soprattutto suoni per un mercato che proprio non riesco a capire. Se invece hai 45 anni e se suoni rock preso dalla scena dei seventies, è tutto un altro feeling! Non fraintendermi, non dico che i Limp Bizkit fanno schifo, anzi, sono decisamente bravi, ma io non potrò mai e poi mai suonare la loro musica. Non voglio infilarmi delle scarpe altrui solo per far piacere al mercato! Ti faccio un esempio: quando ho visto l’Ozzfest e quando ho ascoltato il relativo cd, beh, tutte le band mi sembravano uguali, tutte suonavano nello stesso, identico modo. Non ci sono più band originali, non ci sono gli eredi dei Deep Purple, dei Led Zeppelin o dei Pink Floyd…non trovo più musica originale. Per questo dico che il vero rock è immortale, nonostante le mode lui non tramonta mai!”
COMPLICI DI TUTTO QUESTO SONO SICURAMENTE I MEDIA, NON TROVI?
“Certo! Se un giovane si mette a strimpellare una chitarra e si veste in modo da avere un look incazzato per essere trend o per finire su Mtv, stai sicuro che avrà una carriera di due-tre anni al massimo. Molte volte mi è capitato di vedere bands che dopo uno o due dischi sono scomparse definitivamente dalla scena musicale. Recentemente sono stato in Svezia ad una festa organizzata da un giovane cantante famosissimo da quelle parti. Il suo disco era alla prima posizione della classifica svedese, però mentre parlavamo mi ha confidato che il suo sogno sarebbe quello di avere una carriera lunga come la mia. Quello che voglio dire è che non vendo certo milioni di dischi, ma l’importante è fare musica, la musica che mi piace tanto. Non si deve suonare musica per comparire su Mtv, perché questa gente, non appena c’è un cambiamento di moda, è pronta a scaricarti, bisogna invece suonare la musica che proviene da dentro di noi!”
LO VEDI UN TUO POTENZIALE EREDE MUSICALE AL GIORNO D’OGGI?
“Sinceramente non me ne preoccupo, non cerco un erede! Non mi si vedrà mai suonare all’Ozzfest o a dei festival rock, io ci tengo a suonare con la gente della mia generazione, anche in posti piccoli, ma con un pubblico caldissimo. Questa è l’unica cosa che voglio.”
QUAL E’ IL PERIODO DELLA TUA CARRIERA CHE RICORDI CON PIU’ NOSTALGIA?
“Probabilmente il periodo appena antecedente alla mia entrata nei Deep Purple…si parla del ’72-’73, almeno credo eheheh!”
TUA MOGLIE E’ UNA FAMOSA PRODUTTRICE MUSICALE: NEMMENO IN FAMIGLIA TI STANCHI DELLA MUSICA EH?
“No, mai (ancora grosse risate, ndJR)! Forse un giorno potrei stancarmi di suonare dal vivo, ma non smetterò mai di cantare. La musica è troppo importante per me!”
PARLIAMO ORA DEI TUOI VECCHI COMPAGNI DEEP PURPLE: COME TI SEMBRA LA LORO “NUOVA VITA” E L’INGRESSO DI STEVE MORSE?
“Guarda, è da moltissimo tempo che non ascolto i Deep Purple, ho sentito solo un paio di pezzi nuovi, quindi non saprei darti un giudizio preciso.”
E PER QUANTO RIGUARDA LA MUSICA MEDIOEVALE DI RITCHIE BLACKMORE?
“Carina…sì, davvero carina.”
IL TEMPO A MIA DISPOSIZINE STA PER FINIRE: VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA?
“Voglio dire a tutti i miei fans italiani che li ringrazio per il loro supporto durante tutti questi anni di lavoro. Spero che il nuovo disco piaccia perché si tratta di musica rock proveniente dal cuore. Ciao e grazie ancora.”