GOD DETHRONED – The iconoclasts deathride!

Pubblicato il 10/12/2004 da
 
La loro lineup è stata recentemente stravolta ma ciò non ha affatto fermato l’ascesa dei God Dethroned! Il gruppo del chitarrista/cantante Henry Sattler ha infatti sfornato un altro ispiratissimo platter di death-thrash metal, “The Lair Of The White Worm”, album con il quale il quartetto olandese si toglierà senz’altro tantissime nuove soddisfazioni! A parlarcene, in una distesa conversazione telefonica, è intervenuto il nuovo, giovane, chitarrista Isaac Delahaye, sicuramente una delle marce in più dei nuovi God Dethroned!
 
 

CIAO ISAAC, COME STANNO ANDANDO LE COSE IN CASA GOD DETHRONED?
“Ciao Luca, splendidamente! Il nuovo album sta ottenendo ottimi risultati in tutta Europa, le recensioni sono tutte molto positive e siamo anche il gruppo del mese nel Rock Hard tedesco! Inoltre stiamo iniziando a suonare molto dal vivo, praticamente ogni weekend… le cose non potrebbero andare meglio!”.

TU SEI UNO DEI NUOVI MEMBRI DELLA BAND, COME SEI ENTRATO A FARNE PARTE?
“Sono entrato nei God Dethroned tramite Ariën, il nostro batterista. Io e lui ci conosciamo da tempo, andiamo infatti al conservatorio insieme, e quando la band ha avuto bisogno di un nuovo chitarrista non ha esitato a chiedermi di entrarne a far parte. Amo il metal estremo ma suono anche in un gruppo pop… credo che agli altri ragazzi faccia comodo avere in lineup uno che abbia una visione della musica piuttosto ampia, ho sempre tante idee in mente”.

HAI PARTECIPATO ANCHE TU ALLA STESURA DEL MATERIALE PER “THE LAIR OF THE WHITE WORM”?
“Ho sostenuto il provino per entrare nella band solo due settimane prima che andassimo in Svezia per registrare, non ho potuto dunque comporre molte cose. Ho però curato personalmente tutti gli assoli e ho scritto parte delle melodie. Il songwriting questa volta è tutto opera di Henry e di Ariën ma sicuramente in futuro spero di poter dare un apporto maggiore in questa sede…”.

OLTRE A TE E’ ENTRATO NEI GOD DETHRONED UN ALTRO NUOVO MUSICISTA, IL BASSISTA HENK ZINGER. CE LO VUOI PRESENTARE?
“Certamente! Henk è entrato nella band un po’ di tempo prima di me e conosceva già sia Ariën che Henry in quanto lavorava nella casa discografica di quest’ultimo, la Cold Blood Industries. Anche lui non ha partecipato al songwriting per il disco ma è un ottimo bassista e un gran bravo ragazzo, ci fa divertire moltissimo in sala prove. Oltre che nei God Dethroned suona anche nei Grindminded, un’altra ottima band”.

SEI A CONOSCENZA DEI MOTIVI CHE HANNO PORTATO ALL’ABBANDONO DI BEEF E JENS, RISPETTIVAMENTE L’EX BASSISTA E L’EX CHITARRISTA DELLA BAND?
“Sì, non ci sono segreti a riguardo! Semplicemente Beef e Jens non andavano più d’accordo con Henry quando si trattava di comporre nuova musica, erano maturati in modi differenti e avevano un’altra visione di come i God Dethroned dovevano suonare. Questo è stato chiaro a tutti quando si è cominciato a pensare al successore di ‘Into The Lungs Of Hell’, così invece di litigare hanno preferito lasciare il gruppo. Sono comunque rimasti in buoni rapporti con Henry: questa è la sua band ed è lui che decide come debba progredire, era inutile immaginare di fargli cambiare idea”.

VENIAMO ORA AL NUOVO ALBUM: COME LO DESCRIVERESTI?
“Credo che ‘The Lair Of The White Worm’ rappresenti un grosso passo in avanti per i God Dethroned: le canzoni rispetto al passato sono più melodiche ma anche più veloci, compatte e violente. Gli arrangiamenti sono più curati e questa volta ci sono ben diciassette assoli… nel precedente album erano solo cinque! Si tratta di un disco molto dinamico ma anche molto estremo, ci sono dei cambi di tempo veramente devastanti. Crediamo di aver realizzato un album decisamente competitivo, per me il migliore della nostra carriera. E per fortuna la critica ci sta dando ragione!”.

IO TROVO CHE “THE LAIR…” POSSA ANCHE ESSERE DEFINITO COME UN INCROCIO TRA “BLOODY BLASPHEMY” E “INTO THE LUNGS OF HELL”. CHE NE PENSI?
“Sì, hai ragione, non è male come descrizione! ‘Bloody Blasphemy’ conteva per lo più pezzi molto diretti ma con delle grandi melodie, ‘Into…’ invece molti brani lenti e oscuri. Nel nuovo lavoro è possibile trovare entrambi o composizioni che presentano al loro interno tutti questi aspetti… sì, direi che ci hai visto giusto!”.

QUALI RITIENI CHE SIANO I BRANI PIU’ RAPPRESENTATIVI DEL DISCO?
“Credo che possano essere ‘Nihilism’, ‘Sigma Enigma’ e ‘The Grey Race’: un brano tiratissimo ma con un pizzico di melodia, uno lento ed evocativo e uno brutale e in your face! ‘The Lair…’ è un album molto vario e questi tre brani lo dimostrano”.

NELLA MIA RECENSIONE, RIFERENDOMI IN PARTICOLARE AI TUOI ASSOLI E AI TUOI VIRTUOSISMI NELLE SONG, HO PARLATO DEI NUOVI GOD DETHRONED COME DI UNA SORTA DI ARCH ENEMY IN CHIAVE BRUTAL DEATH-THRASH!
“Devo dirti che non sei stato l’unico ma comunque ti ringrazio moltissimo, per me si tratta di un gran complimento! Adoro infatti il modo di suonare di Michael Amott e tutte le sue canzoni, sia quelle degli Arch Enemy che quelle dei grandi Carcass! E’ una grossa influenza ed essere paragonato a lui è per me un grande onore”.

SO CHE NON SEI STATO TU AD OCCUPARTENE, MA TI ANDREBBE DI PARLARE DEI TESTI DELL’ALBUM?
“Certo, li ha scritti quasi tutti Henry ma mi sono informato a dovere prima di rilasciare le interviste (ride, ndR)! Allora, posso dirti che non si tratta di un concept album e che ogni song parla di un argomento diverso. ‘Nihilism’ è una canzone sull’anarchia e sulla distruzione totale del sistema, per un brano selvaggio ci voleva un testo selvaggio! ‘Arch Enemy Spain’ parla della Guerra Degli Ottant’anni tra Spagna e Olanda, mentre ‘Sigma Enigma’ di un criminale attivo anche in politica. La title track è basata sull’omonimo libro di Bram Stoker: tutti conoscono ‘Dracula’ ma dovrebbero dare una lettura anche a questo, è una bellissima opera! Quindi c’è ‘Rusty Nails’, un brano sulla crocifissione di Gesù, e ‘Loyal to the Crown of God Dethroned’, che invece parla dell’attaccamento di Henry a questa band… è tutta la sua vita! ‘Last Zip of Spit’ è invece ispirato al film ‘Kill Bill’ mentre ‘The Grey Race’, il cui testo è stato scritto da Ariën, è incentrato su una critica negativa all’umanità e su tutte le sue colpe. Per finire c’è ‘Salt in Your Wounds’ che parla di come i comportamenti delle persone vengano influenzati dalla loro situazione familiare o da particolari traumi… Henry qui parla di un suo amico”.

PERFETTO, ISAAC! VENIAMO ORA ALL’ARGOMENTO TOUR: C’E’ QUALCOSA IN PROGRAMMA?
“Come ti dicevo all’inizio per il momento stiamo suonando praticamente ogni weekend, esclusivamente in Olanda, Belgio e Germania. Non abbiamo ancora deciso nulla per un tour ma credo che cercheremo di essere on the road per l’inizio dell’anno prossimo. Poi ovviamente stiamo pensando ai festival estivi… vogliamo essere presenti ovunque la prossima estate!”.

COSA POSSIAMO ASPETTARCI DAI VOSTRI PROSSIMI CONCERTI?
“Un gran lavoro di luci e, se saremo headliner, una setlist molto lunga, circa un’ora e quarantacinque minuti! Stiamo provando moltissimi pezzi perché vogliamo accontentare proprio tutti i fan. La nostra discografia contiene album molto diversi tra loro e ogni nazione ha il suo preferito: in Olanda va forte ‘Bloody Blasphemy’ e tutto il materiale più datato, in Germania apprezzano di più ‘Into The Lungs Of Hell’ mentre nel resto d’Europa mi dicono che il più amato è ‘Ravenous’! Noi allora, tempo permettendo, abbiamo deciso di suonare un po’ di tutto così nessuno rimarrà scontento!”.

I GOD DETHRONED SONO IN ATTIVITA’ DA MOLTI ANNI ORMAI, AVETE IN MENTE DI PUBBLICARE UN LIVE O UN DVD?
“A questo Henry ci stava pensando tempo fa, poi la lineup è cambiata e quindi avrebbe poco senso pubblicare un live DVD con dei filmati in cui ci sono all’opera dei musicisti che oggi non suonano più. Per un live album non ti so dire ma credo che per il DVD ci sarà da aspettare ancora un po’, vogliamo prima suonare molto dal vivo e far conoscere bene la nuova lineup a tutti i fan”.

OK, GRAZIE MILLE, ISAAC, IO MI FERMO QUI!
“Grazie a te per il supporto! Invito tutti i fan italiani a venirci a vedere dal vivo se riusciremo a suonare dalle vostre parti, ascoltate il nuovo album e aspettatevi un nuovo videoclip a breve! Ciao a tutti!”.

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