CIAO WILSON, CONGRATULAZIONI PER IL VOSTRO NUOVO ALBUM. SEMBRA PROPRIO CHE ABBIATE CERCATO DI IMBOCCARE UNA STRADA SEMPRE PIU’ PERSONALE, CHE NE DICI?
“Grazie per i complimenti. In effetti è proprio così, volevamo fare un passo in avanti con il nuovo album e crediamo di esserci riusciti. Si tratta sempre di un lavoro dei Gorerotted ma presenta molte novità, probabilmente è il nostro disco più personale. La produzione penso giochi un ruolo fondamentale in questo, è assai diversa da quelle precedenti, è meno fredda ed è dotata di un forte feeling live. Oggi troppe band suonano come delle macchine, noi invece ci teniamo a risultare caldi e reali”.
INFATTI IL GROOVE CHE SPRIGIONATE IN “A NEW DAWN FOR THE DEAD” E’ DAVVERO RAGGUARDEVOLE… A VOLTE SEMBRATE GLI ENTOMBED!
“Ehi, amico, viva ‘Wolverine Blues’! Le nostre influenze sono davvero ampie e se citi gli Entombed non posso che essere d’accordo con te. Proprio come loro, amiamo ‘spaccare’ sul palco e oggi più che mai ci sentiamo una rock’n’roll band con la passione per i cadaveri e per gli escrementi! Detestiamo quei gruppi che on stage sembrano dei soprammobili e si preoccupano solamente di suonare i riff il più velocemente possibile”.
QUALI SONO LE MOTIVAZIONI DIETRO QUESTA SVOLTA MUSICALE?
“L’inserimento di nuove influenze all’interno della nostra proposta non è una cosa studiata a tavolino, non ci sediamo mai ad un tavolo a decidere come debba suonare un pezzo. Suoniamo ciò che ci viene da dentro, nella maniera più naturale possibile. Tim è un grandissimo fan dei Guns’n Roses, Junky Jon è un tipico death metaller e io ascolto sempre meno metal… dall’unione di queste menti nasce la nostra musica!”.
MI PARE CHE LA MELODIA STIA ASSUMENDO UN RUOLO SEMPRE PIU’ IMPORTANTE PER VOI…
“Senza dubbio. Mi piace la musica aggressiva ma oggi trovo indispensabile inserire un po’ di melodia nei nostri pezzi. In questo modo l’ascoltatore difficilmente avrà l’impressione di stare ascoltando sempre la stessa canzone”.
PERCHE’ AVETE DECISO DI ANDARE FINO IN GERMANIA PER REGISTRARE IL DISCO?
“Abbiamo optato per i tedeschi Aexxys-Art Studios perché alcune persone ci avevano detto che erano perfetti per ciò che stavamo cercando, ovvero dei suoni più ruvidi e caldi del solito. Inoltre non ci andava più molto di registrare in Inghilterra. Essendo vicini a casa eravamo sempre soggetti a vari tipi di distrazioni… questa volta volevano veramente concentrarci solo sull’album. Ci siamo dunque trasferiti per una ventina di giorni nella campagna tedesca, sotto più di un metro di neve… in quel periodo siamo usciti dallo studio solo per fare scorta di birra e cibo!”.
COME STA VENENDO ACCOLTO “A NEW DAWN FOR THE DEAD”? QUALCHE FAN SI E’ LAMENTATO PERCHE’ E’ ABBASTANZA DIVERSO DAI PREDECESSORI?
“Per ora non so di preciso come la pensino i nostri fan, il disco è uscito da poco. Abbiamo suonato dei pezzi nuovi nel corso del mini tour primaverile e la gente ha reagito bene… magari però quando sentirà le versioni in studio rimarrà disgustata! Non so proprio che cosa rispondere… dobbiamo aspettare! Comunque ci tengo a precisare che ‘A New Dawn For The Dead’ non è un lavoro destinato solo a death metal fan, è fatto per ogni amante dell’heavy metal!”.
SBAGLIO SE AFFERMO CHE I TESTI DEL NUOVO ALBUM HANNO POCO A CHE FARE CON QUELLI DEI VECCHI BRANI?
“No, affatto! Questa volta i testi sono assai eterogenei, parlano di esperienze personali così come di storie inventate. In molti di essi trattiamo dell’abuso di alcohol e di droga, poi ce ne sono degli altri che parlano di fobie, uno tratta di cultura voodoo mentre ‘Pain As A Prelude To Death’ è la storia di un serial killer narrata in prima persona. Insomma… in quest’occasione abbiamo cercato di variare il più possibile le tematiche… alla fine diventa noioso scrivere sempre che vuoi tagliare la testa di una ragazza o cose del genere!”.
HO TROVATO ECCELLENTE L’ARTWORK…
“Sono d’accordo, anch’io lo adoro! E stato realizzato da Mick Kenney degli Anaal Nathrakh, un ragazzo che ultimamente si sta facendo un nome come disegnatore di copertine. Quella di ‘A New Dawn For The Dead’ mi piace perché pur rappresentando uno zombie e tutto l’immaginario horror e gore a noi caro ha anche un’atmosfera veramente sinistra… non è la classica copertina splatter”.
PRIMA DI INIZIARE IL SONGWRITING PER IL NUOVO DISCO VI SIETE SEPARATI DAL CANTANTE MR. GORE. CHE COSA E’ SUCCESSO TRA LUI E VOI? CONTINUERETE SEMPRE IN CINQUE O AVETE INTENZIONE DI TROVARE UN NUOVO SECONDO CANTANTE?
“Mr.Gore doveva andarsene… è semplice! Noi volevamo da sempre crescere come band, suonare ovunque, comporre musica in continuazione… lui invece era sempre meno interessato a tutto ciò. Alla fine è stato necessario separarsi. Per quanto riguarda la lineup credo che rimarremo in cinque, con Goreskin come unico frontman e con me a cantare le parti che erano di Mr. Gore. Una settimana dopo lo split abbiamo preso parte ad un festival in Austria e tutto è filato liscio… lo stesso si può dire dei festival estivi del 2004 e dello scorso mini tour. Perché quindi cambiare?”.
QUANDO AVREMO MODO DI VEDERVI NUOVAMENTE ON THE ROAD?
“A partire da quest’estate. Parteciperemo a vari festival tra cui il Devil Days in Austria, il Mountains of Death in Svizzera, lo Stonehenge in Olanda, etc. Inoltre saremo in tour con i Decapitated a settembre. Le date però devono ancora essere fissate”.
OK, WILSON, GRAZIE! LASCIO A TE LA CONCLUSIONE DI QUESTA INTERVISTA…
“Grazie a te! E grazie a tutti coloro che apprezzano la nostra musica. Speriamo di tornare in Italia presto… intanto mettete in fresco le birre!”.