GORGOROTH – Intervista a Infernus

Pubblicato il 17/05/2006 da
 
Prima che la seconda giornata dell’Inferno Festival avesse inizio, abbiamo presenziato alla prelistening del nuovo album dei norvegesi Gorgoroth.  “Ad Majorem Sathanas Gloriam”, questo il titolo del nuovo album, suona eccezionalmente bene. Ennesima prova di come il black metal norvegese goda di ottime salute. Le band-chiave hanno rilasciato (o rilasceranno nel corso dell’anno) degli ottimi album, specie Satyricon e Darkthrone nonché Keep Of Kalessin. A questi si aggiunge anche l’ottimo album dei Vreid (anch’esso molto valido), quindi non potevano non mancare anche loro, i Gorgoroth, band storica che non pochi problemi ha avuto con il suo black metal. Infernus, incontrato durante la listening session, ha risposto (molto brevemente) a qualche nostra domanda.
 
 

PARTIAMO DAL NUOVO ALBUM, ANCHE SE PRIVO DI MIXAGGIO, MUSICALMENTE SUONA MOLTO BENE, QUANDO SARÀ DISPONIBILE?
“Sarà rilasciato il 19 giugno”.
 
PER QUANTO RIGUARDA IL TITOLO SIETE DI  NUOVO TORNATI AL LATINO, “AD MAJOREM SATHANAS GLORIAM”. COME MAI QUESTA SCELTA?
“Be’, il titolo dell’album fa capire che chiaramente siamo dei servitori di Satana nella metal music,  rende inoltre bene l’idea che l’album è un onore a Satana”.
 
E LA SCELTA DI TORNARE AL LATINO PENSI CHE SIA UNA VIA PER ANDARE CONTRO LA CHIESA?
“No, non c’è questo significato dietro la nostra scelta, è più che altro una ragione estetica”.
 
IL NUOVO ALBUM SI ASSESTA MUSICALMENTE SUI CLASSICI OTTIMI LIVELLI DELLE COMPOSIZIONI DELLA BAND… E COSA CI DICI A LIVELLO LIRICO? AVETE TRATTATO LE SOLITE TEMATICHE?
“Non posso dirti nulla al riguardo. E’ il cantante che scrive i testi e non posso parlare a suo nome, quindi”.
 
AVETE AVUTO DIFFICOLTÀ NELLE REGISTRAZIONI DELL’ALBUM O NEL PROCESSO DI SCRITTURA DELLE CANZONI PER VIA DI ALCUNI “PROBLEMI” CON LA GIUSTIZIA (IL CANTANTE È USCITO DA POCO DI GALERA)?
“No, dopo il rilascio del cantante abbiamo lavorato duramente sul nuovo album, quindi l’influenza di questi problemi è stata minima”.
 
PER QUALE ETICHETTA USCIRÀ?
“Regain Records”.
 
COME VI TROVATE CON QUESTA LABEL?
“Abbiamo firmato un anno fa,  non sapevamo come lavoravano. La firma del contratto stata quindi data un po’ al buio. Ora posso dirti che ci piace come lavorano ed abbiamo un ottimo rapporto comunicativo, quindi le cose vanno bene”.
 
LA VOSTRA EX LABEL, LA SEASON OF MIST HA DA POCO RILASCIATO LE  RE-RELEASE DEI VOSTRI VECCHI ALBUM, HAI DA DIRE QUALCOSA AL RIGUARDO?
“Sono pubblicazioni ufficiali, quindi tutto ok”.
 
CI SARÀ UN TOUR CHE SEGUIRÀ IL NUOVO ALBUM?
“Non lo sappiamo ancora”.
 
QUAL È IL TUO PUNTO DI VISTA SULLA CONFERENZA CHE MEDIA, ARTISTI ED ETICHETTE HANNO ORGANIZZATO IN QUESTI GIORNI IN MERITO ALLA PROMOZIONE DELLE BAND NORVEGESI AD ALTO LIVELLO? SI CERCA DI FAR DIVENTARE UNA BAND DI QUESTA TERRA UN ACT INTERNAZIONALE.
“Io neanche sapevo di questa conferenza, comunque anche se io sono coinvolto come musicista nella scena norvegese non mi sento parte di quest’ultima. Ho il mio pensiero e vado avanti con questo . Noi come band non ci sentiamo parte di una comunità norvegese, siamo solamente coinvolti nella musica e nel satanismo. Non ce ne frega nulla della scena norvegese. E non le auguriamo neanche buona fortuna”.
 
QUINDI NON HAI BISOGNO DI UNA BAND PER LA NORVEGIA CHE VENDA UN SACCO DI COPIE IN GIRO PER IL MONDO, COME INVECE SI STA CERCANDO DI FARE…
“Forse sì, forse no… non me ne frega nulla”.
 
COSA PENSI DELL’INTERESSE CHE C’È ANCORA ADESSO PER IL TUO GENERE DI MUSICA? L’ENTUSIASMO CON CUI MOLTI FAN ANCORA SONO DEVOTI AL VOSTRO GENERE DI MUSICA CHE ORAMAI È VECCHIO DI ANNI …È UN BEL TRAGUARDO, NON TROVI?
“Non mi sono mai considerato una parte del movimento underground, siamo cresciuti con la  capacità di non vivere al di fuori di quello che ci piace di più, suonare, e diffondere il verbo di Satana nel mondo di oggi, I think that is good! Questo è quanto”.
 
E DEL PROGETTO ORCUSTUS (SIDE PROJECT NORVEGESE) COSA CI DICI? QUALCHE NOVITÀ?
“Stiamo cercando di programmare una sessione in studio per questa estate, ci stiamo provando, non sappiamo ancora se sarà possibile. Ne abbiamo parlato proprio ieri, cercheremo di entrare in studio prima di Natale per fare qualcosa”.
 
USCIRÀ PER SOUTHERN LORD SE NON VADO ERRATO, HAI AVUTO MODO DI ASCOLTARE LE ALTRE PRODUZIONI DELL’ETICHETTA?
“Sì, l’etichetta è giusta, ma non ho mai sentito nessuno della loro produzione però so  che lavorano bene”.
 
COSA TI ASPETTI DAGLI ORCUSTUS?
“Di fare della buona musica. Non ho particolari traguardi”.
 
OVVIAMENTE I GORGOROTH SONO LA TUA MAIN BAND, MA GLI ORCUSTUS COME DOBBIAMO INQUADRARLI? COME UN SIDE PROJECT?
“No, è una full time band. Io suono il basso, ma non mi occupa mai tanto tempo come per i Gorgoroth, lì voglio solo partecipare a qualche registrazione”.
 
AVETE SUONATO A ROMA QUALCHE MESE FA, COSA PENSI DEL PUBBLICO ITALIANO E DEL SUO COMPORTAMENTO NEI CONCERTI, MOLTO PIÙ PASSIONALE RISPETTO ALLA FOLLA NORVEGESE?
“Non mi è piaciuto il comportamento del pubblico a Roma (concerto breve per via del divieto non rispettato di fare foto alla band durante il concerto, ndR), noi abbiamo regole molto ferree per quanto riguarda le foto e i filmati dal vivo, quindi quella è stata una brutta esperienza. Però sono stato a Roma come studente e posso dirti che la parte storica mi è piaciuta molto. La parte metal meno”.
 
QUANDO SUONATE DAL VIVO TI INFLUENZA  IL COMPORTAMENTO CHE ADOTTA LA FOLLA… SE PARTECIPA O MENO, SE FA HEADBANGING, ECCETERA… ?
“Quando suono dal vivo non chiedo nessun headbanging e niente altro. Non posso descriverti quello che provo, è un atmosfera mistica, indescrivibile, non posso spiegarlo con le parole, è una cosa che si sente dentro, quindi quello che avviene nel pit non mi interessa proprio”.
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