GORY BLISTER – Sempre Avanti, Senza Compromessi

Pubblicato il 07/06/2012 da

E’ incredibile quanto riescano ad essere enormi la passione e la costanza dei Gory Blister. Ancora una volta il combo meneghino è dovuto ripartire da capo, reclutare un nuovo bassista ed un nuovo cantante, cercare una casa discografica e ricominciare a suonare nei club italiani, quasi sempre lontani dalle luci dei riflettori. Nonostante ciò, i Nostri sono riusciti ancora una volta a pubblicare un lavoro eccellente come l’ultimo “Earth-Sick”, dove il loro verbo fatto di death metal complesso e progressivo viene nuovamente perpetuato ed affiancato ad una maggiore voglia di semplicità, dovuta anche alla presenza del mitico Karl Sanders dei Nile dietro al microfono in un paio di episodi. Sono i membri storici Joe e Raff a condurre questa intervista, nella quale si parla naturalmente del lavoro in promozione, ma non solo. I Gory Blister infatti non risparmiano frecciatine verso gli ex membri e contro l’attuale music business, ed ancora una volta lasciano trasparire la loro volontà di continuare imperterriti la loro carriera, a dispetto di tutto e tutti!

INIZIAMO CON UNA DOMANDA CHE PER VOI PURTROPPO E’ DIVENTATA DI RITO: ANCHE STAVOLTA CI SONO STATI DEI CAMBI DI LINE UP RISPETTO AL VOSTRO ULTIMO ALBUM. COSA NON HA FUNZIONATO CON IL PRECEDENTE SINGER?
Raff: “Non avere una formazione duratura è forse l’unica vera pecca dei Gory Blister, ne siamo coscienti e non significa che non abbiamo mai provato a mantenerne una stabile. Le divergenze musicali sono alla base di tutto; l’aggravante è la presunzione di certi elementi nel pretendere di dare creativamente del valore aggiunto, quando mancano competenze tecniche di base e l’esperienza. Di fatto tutti coloro che hanno militato nei Gory Blister, dopo aver lasciato la band avendo goduto dell’opportunità di crescere artisticamente, non mi risulta abbiano combinato granché”.

VOLETE ORA PRESENTARCI IL NUOVO CANTANTE? A NOSTRO MODESTO PARERE E’ FORSE IL PIÙ ADATTO AL VOSTRO SOUND TRA QUELLI CHE SI SONO ALTERNATI NEL RUOLO.
Raff: “Sono totalmente d’accordo con te, e spero che la sua permanenza nella band duri nel tempo. John lo abbiamo conosciuto tramite il classico passaparola. E’ stata una sorpresa positiva sotto ogni aspetto. Ha fatto due audizioni mentre registravamo ‘Earth-Sick’ e ci ha convinto immediatamente. In corso d’opera si è adattato al progetto ed ha messo del suo nell’interpretare i testi di Joe, dando ad ‘Earth-Sick’ un vero valore aggiunto nell’amalgama del sound. Ecco perché ti suscita tale giudizio”.

DOPO AVERE REGISTRATO IL NUOVO ALBUM AVETE RECLUTATO ANCHE UN NUOVO BASSISTA: DOVE L’AVETE SCOVATO?
Raff: “Passaparola anche con Christian Foddi, ed anche con lui il feeling durante le due audizioni è stato ottimo. E’ un bassista capace, bravo e persona intelligente. Spiace che sia arrivato nella band dopo che le sessioni di basso erano già state ultimate, avrebbe meritato di suonare in ‘Earth-Sick’… sarà per il prossimo album. I fan si renderanno conto di quanto vale venendo a vederci dal vivo”.

RAFF, SU “EARTH-SICK” TI OCCUPI TU DELLE PARTI DI BASSO – PERALTRO PIUTTOSTO BENE. COME MAI AVETE SCELTO DI REGISTRARE COME TRIO E NON AVETE PRIMA CERCATO UN BASSISTA DI RUOLO?
Raff: “Ti ringrazio, ho cercato di fare del mio meglio, anche se un vero bassista avrebbe certamente dato qualcosa in più. Il punto è che quando hai un progetto è fondamentale darsi e soprattutto rispettare delle scadenze, indipendentemente da cosa può succedere. Le canzoni erano pronte e per far uscire ‘Earth-Sick’ nel 2012 era tassativo registrare in un determinato momento. Al basso potevo benissimo sopperire io, dato che Roby aveva lasciato la band per non precisati motivi familiari, e se non avessimo trovato il giusto cantante, Karl Sanders avrebbe cantato tutto il disco. Christian lo abbiamo conosciuto circa un mese dopo aver terminato il mix dell’album. A tal proposito colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente Emi Dattolo degli Illogicist che aveva dato ampia disponibilità a collaborare con noi; sarebbe stato perfetto anche lui”.

DOPO DUE ALBUM CON LA MASCOT VI SIETE ACCASATI PRESSO LA NOSTRANA BAKERTEAM: NON ERAVATE SODDISFATTI DEL RAPPORTO CON LA LABEL OLANDESE?
Raff: “Siamo soddisfatti del lavoro fatto con Mascot Records che ha dimostrato per tutto il periodo del contratto di credere nei Gory Blister e per questo ne saremo sempre grati. Era però giunto il momento di cambiare, per trovare nuovi stimoli. In Bakerteam abbiamo trovato l’interlocutore giusto in termini di motivazione e determinazione per portare avanti il nostro progetto; ad oggi che il disco é stato pubblicato possiamo affermare che le nostre aspettative non sono state disattese, Bakerteam lavora bene”.

IN COSA “EARTH-SICK” DIFFERISCE DAI VOSTRI ALBUM PRECEDENTI SECONDO VOI?
Joe: “Credo che le differenze stiano nel tempo che ci siamo concessi nel concepirlo e realizzarlo. Nessuno ci correva dietro ed abbiamo sempre atteso il momento più propizio per buttare giù l’idea giusta. Volevamo brutalità, tecnica, melodia, senza che nessuna di queste caratteristiche danneggiasse le altre. Ok, la formula giusta non la possiede nessuno, ma provare a cercarla riserva sempre grandi sorprese. Pur restando fedeli al death metal senza compromessi, i nostri fan potranno constatare come ogni brano abbia una sua identità peculiare, dal sound alle linee vocali. Credo siamo riusciti a raggiungere un mix sufficiente di razionalità ed istinto nel songwriting, che di solito si traduce in ‘maturità’. Se ci siamo riusciti, ce lo diranno gli ascoltatori”.

COME AVETE COINVOLTO IL MITICO KARL SANDERS DEI NILE NELLA REALIZZAZIONE DI DUE BRANI DEL NUOVO ALBUM?
Joe: “Eravamo nella fase cruciale del concepimento dell’album e non avevamo ancora un cantante all’altezza. Così, abbiamo pensato a quale voce avremmo voluto per il nostro sound ed individuato una rosa di candidati internazionali. Più di qualcuno si è dimostrato disponibile, ma quando abbiamo incontrato Karl personalmente a Reggio Emilia ci siamo resi conto che con lui condividevamo molto di più che i soliti gusti musicali. A quel punto la scelta è stata reciproca. Ha fatto un gran lavoro e non finiremo mai di ringraziarlo”.

IN “EARTH-SICK” CI SONO BRANI PRETTAMENTE DEATH METAL COME QUELLI CON SANDERS DIETRO AL MICROFONO ED ALTRI QUASI SPERIMENTALI – PENSIAMO AD “H.I.V.” AD ESEMPIO. QUESTO DUALISMO E’ STATA UNA COSA PIANIFICATA? SENTIVATE L’URGENZA DI COMPORRE MATERIALE PIÙ DIRETTO?
Joe: “Da un certo punto di vista la cosa è stata pianificata, perché volevamo che i brani fossero molto ben distinguibili fra loro. I brani per Karl Sanders sono poi stati arrangiati in funzione della sua voce. Addirittura il testo di ‘The Serpent Verse’ è un po’ un tributo all’immaginario dei Nile, con tanto di divinità, pergamene e maledizioni egizie! Ad ogni buon conto, l’esigenza di comporre materiale diretto, con particolare attenzione alla dimensione ‘live’ è e resta una priorità per i Gory Blister”.

ORMAI AVETE UN CATALOGO DI TUTTO RISPETTO, FATTO DI ALBUM SEMPRE PIUTTOSTO BUONI. SIETE UN NOME RISPETTATO E LE CRITICHE SONO QUASI SEMPRE POSITIVE, EPPURE NON RIUSCITE AD USCIRE DA QUELLA NICCHIA DI FEDELISSIMI AFICIONADOS CHE VI SEGUE SEMPRE CON PASSIONE. TROVATE TUTTO CIO’ FRUSTRANTE, CONSIDERANDO CHE NELLA STESSA SCENA PROG DEATH CI SONO BAND MOLTO MENO DOTATE CHE HANNO OTTENUTO MOLTO PIU’ SUCCESSO DI VOI?
Raff: “Siamo anche noi legati alla cerchia di fan che da anni ci segue e li ringraziamo di cuore per il loro supporto, per noi sono molto importanti e ci motivano a continuare per il nostro percorso artistico. Certamente avremmo potuto e voluto ottenere negli anni piu’ visibilità cercando di allargare il nostro pubblico, che comunque di album in album é sempre cresciuto. Forse ‘Earth-Sick’ aumenterà questa tendenza e chissà, staremo a vedere”.

DA SEMPRE OLTRE AL DEATH METAL LA VOSTRA MUSICA VIVE DI SUGGESTIONI PROG E JAZZ: SIETE ASCOLTATORI ABITUALI DI QUESTI GENERI MUSICALI? SE SI’, QUALI SONO GL ALBUM CHE PIU’ VI HANNO INFLUENZATO IN QUESTO SENSO?
Raff: “Heavy blues e fusion fanno parte delle mie influenze, e di conseguenza ne viene un po’ influenzato anche il songwriting. Un album che mi piace particolarmente é ‘Centrifugal Funk’ (artisti vari), ma più che album potrei menzionarti dei musicisti che in ambito fusion fanno parte dei miei ascolti, come Greg Howe, Shawn Lane, Scott Handerson, John Scofield, C.Corea, A. Holdswold, Lee Ritenour e molti altri”.

QUALI SONO I VOSTRI PIANI NELL’IMMEDIATO FUTURO? RIUSCIRETE AD IMBASTIRE UN TOUR, MAGARI ANCHE SOLO ITALIANO?
Joe: “Se le vendite non saranno deludenti, credo proprio di sì. Ci stiamo lavorando e speriamo per il prossimo inverno di girare un po’ per l’Italia. Constatiamo però con rammarico che la cosa sembra più difficile che in passato. Da un lato le sciocche politiche ‘anti-rumore’ hanno messo in crisi parecchi locali, molti dei quali sono stati chiusi, dall’altro la nuova moda di far pagare i gruppi per suonare anziché pagarli e, non ultima, la sudditanza dei promoter italiani alle esigenze delle agenzie straniere rendono tutto più difficile. E’ un po’ come giocare in serie B, ma senza possibilità di posti promozione”.

QUANTO E’ DIFFICILE CONCILIARE LA VITA DI TUTTI I GIORNI, LA FAMIGLIA ED IL LAVORO CON IL FATTO DI ESSERE MUSICISTI?
Joe: “Solitamente non dovrebbe essere un problema. Ricordo le discussioni a tal proposito con i ragazzi dei Darkane o degli Amoral. Qui siamo in Italia ed essere musicisti è una cosa che fai a tuo rischio e sobbarcandoti tutti, ma proprio tutti i costi. E pensare che suonare dovrebbe voler dire cultura. Insomma, non è facile, devi investire una cospicua parte del tuo tempo libero e dei tuoi soldi. E questa è la parte più facile. D’altra parte, le incazzature quotidiane favoriscono le sfuriate death metal”.

SEGUITE LA SCENA ESTREMA ITALIANA? C’E’ QUALCHE NUOVA REALTA’ CHE VI PIACE PARTICOLARMENTE?
Joe: “Una scena di tutto rispetto che non dovrebbe essere considerata subordinata a quanto arriva da fuori. Band come Natron, Infernal Poetry o Ephel Duath dovrebbero fare la differenza in un main stage con gruppi stranieri. Ma purtroppo i veti dei promoter sono muri di gomma. Segnalo Bologna Violenta, un pazzo chitarrista trevigiano che suona grind con campionamenti e rumori! Altro che Brutal Truth”.

AVETE ALTRI PROGETTI MUSICALI PARALLELI AI GORY BLISTER?
Joe: “Al momento sarebbe impossibile, anche se le richieste non mancano ed anche interessanti”.

GRAZIE PER LA DISPONIBILITA’ E A PRESTO.
Joe: “Ringrazio tutti i collaboratori ed i lettori di Metalitalia.com, nonché tutti coloro che hanno acquistato una copia fisica o digitale di ‘Earth-Sick’ o di un altro nostro disco. Lo so, i CD costano e per di più si trovano su internet gratis, ma ricordatevi che se una band vi piace e pensate che meriti il vostro supporto, l’unico modo concreto che avete è quello di acquistare una copia del loro ultimo disco. Altrimenti avrete solo danneggiato il vostro gruppo preferito”.

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