GRAVE – Death for Life

Pubblicato il 08/08/2008 da
 
Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. A un lavoro stra-convincente come “Dismember” dei Dismember, i connazionali e amici Grave hanno risposto con un album altrettanto violento e ispirato, dal titolo di “Dominion VIII”. Si tratta dell’ottavo full-length per la formazione di Stoccolma, eppure quest’ultima sembra proprio non avere alcuna intenzione di rammollirsi o di perdere quella vena creativa che ha baciato tutti i dischi rilasciati negli ultimi anni. Merito soprattutto della grande esperienza di Ola Lindgren, vero e proprio pioniere della scena death metal svedese, nonchè personaggio sempre molto disponibile e alla mano. Non a caso, è proprio il biondo chitarrista/cantante a illustrarci “Dominion VIII” in questa intervista condotta via email. A lui la parola!
 

 
IL NUOVO “DOMINION VIII” ESCE PER REGAIN RECORDS. SI TRATTA DEL VOSTRO PRIMO ALBUM A NON ESSERE PUBBLICATO DALLA CENTURY MEDIA RECORDS. CHE COSA VI HA PORTATO A CAMBIARE CASA DISCOGRAFICA?
“Il nostro ultimo album, ‘As Rapture Comes’, ha ufficialmente chiuso il contratto che ci legava alla Century Media. Siamo stati quindici anni con quest’ultima, così abbiamo deciso che era giunto il momento di cambiare. La Regain era molto interessata a noi da parecchio tempo, così è stata una scelta ovvia. Per ora va tutto molto bene”.
 
“AS RAPTURE COMES” ERA UN ALBUM MOLTO ESTREMO E VELOCE PER I VOSTRI STANDARD. PERCHÈ DECIDESTE DI MUOVERVI IN QUELLA DIREZIONE ALL’EPOCA? CHE COSA HA PORTATO ALLA BAND? VI HA FATTO GUADAGNARE O PERDERE DEI FAN?
“Sicuramente si trattava di un album molto veloce, ma non direi più estremo degli altri capitoli della nostra discografia. Per me la brutalità non si misura in velocità… almeno nei Grave! Apprezzo ancora parecchio quel disco, ma oggi credo che quelle ritmiche non siano esattamente adatte a noi. Pelle si era divertito molto a introdurre i blast-beat nei pezzi e io lo avevo appoggiato, ma ora non mi sento di ripetere l’esperimento. Comunque, sia ‘As Rapture Comes’ che ‘Fiendish Regression’ hanno fatto guadagnare alla band parecchi giovani fan, quindi direi che l’esperimento ha pagato”.
 
IL NUOVO LAVORO METTE IN MOSTRA UN SONGWRITING PIÙ TRADIZIONALE E LEGATO ALLE VOSTRE ORIGINI…
“Sì, questo disco rappresenta una sorta di ‘back to the roots’… è decisamente più diretto! Ne sono davvero soddisfatto… c’è un’energia costante dalla prima all’ultima traccia, non ci sono cali. È un disco oscuro, brutale e assolutamente ‘in your face’. Adoro il mix tra pesantezza, groove e parti veloci… le dinamiche questa volta sono davvero efficaci”.
 
NON HO ALCUN DETTAGLIO RIGUARDO LE REGISTRAZIONI DI “DOMINION VIII”. IL SOUND TUTTAVIA È MOLTO BUONO. DOVE AVETE REGISTRATO L’ALBUM?
“Tutta la musica è stata registrata nei miei studi privati, gli Studio Soulless. Poi ci siamo trasferiti a Visby, nei Sandkvie Studios, per registrare le voci e per effettuare il mixaggio. Si è rivelata un’ottima soluzione per noi… tutt’altro che stressante”.
 
HAI INTENZIONE DI APRIRE I TUOI STUDI ANCHE AD ALTRE BAND?
“Sì, l’intenzione è proprio quella, vorrei che diventassero la mia seconda professione dopo i Grave”.
 
C’È CHI DICE CHE UNA BAND MATURI MAN MANO CHE I SUOI MEMBRI INVECCHIANO. TI TROVI D’ACCORDO CON QUESTA AFFERMAZIONE?
“No, di certo non vale per me. Non sono maturato nè come musicista, nè come persona dagli inizi degli anni ’90 (ride, ndR)! Penso che il nuovo album rifletta in pieno questo mio modo di essere: non stiamo affatto diventando più melodici, tecnici o orecchiabili!”.
 
MI PIACEREBBE PARLARE DI DUE NUOVI BRANI CHE HO APPREZZATO TANTISSIMO: “FALLEN (ANGEL SON)” E LA TITLE TRACK… SICURAMENTE DUE DEI VOSTRI EPISODI MIGLIORI DEGLI ULTIMI ANNI. CHE NE PENSI?
“Ti ringrazio, devo dire che sono anche i miei due brani preferiti del nuovo album! ‘Fallen (Angel Son)’ è il pezzo più veloce della tracklist e propone un mix perfetto di velocità e groove. Ha inoltre un chorus assai ficcante. ‘8th Dominion’ è invece la tipica ‘ultima traccia del nuovo album dei Grave’. Una composizione epica e pesante, introdotta da una parte strumentale. È divisa in tre segmenti che sembrano quasi tre diversi brani. È molto lunga e quindi dubito che riusciremo a suonarla spesso dal vivo… davvero un peccato!”.
 
“DOMINION VIII” È A MIO AVVISO UNO DEI MIGLIORI ALBUM DELLA VOSTRA DISCOGRAFIA, EPPURE DI QUESTI TEMPI C’È IL RISCHIO CHE PASSI INOSSERVATO, VISTO CHE LA SCENA È CAMBIATA MOLTO NEGLI ULTIMI ANNI. OGNI MESE ESCONO TANTISSIMI DISCHI E I FAN NON RIESCONO A PRESTARE ATTENZIONE A OGNI PUBBLICAZIONE. DUNQUE, CHE COSA VI ASPETTATE DA “VIII DOMINION”? QUALI OBIETTIVI AVETE IN RELAZIONE A QUESTO VOSTRO NUOVO DISCO?
“Non abbiamo alcun obiettivo particolare strettamente in relazione al disco. Posso dirti che all’interno della band siamo tutti molto soddisfatti e carichi. Le recensioni per ora sono tutte ottime e non vediamo l’ora di andare in tour per promuovere l’album al meglio. Credo che continueremo ad avere questa mentalità sino a quando ci sarà una sola persona interessata ad ascoltarci”.
 
NOTO CHE ULTIMAMENTE AVETE SPESO PARECCHIO TEMPO IN TOUR… UNA SCELTA PRECISA?
“Sì, anche per questo nuovo album vogliamo suonare live il più possibile. Personalmente, non ho altra occupazione al di fuori dei Grave, ma noi tutti nella band ci teniamo a portare quest’ultima a un livello sempre più professionale. Suonare tanto dal vivo è al momento l’unico modo per raggiungere questo traguardo”.
 
QUAL È LA COSA MIGLIORE CHE POTREBBE ACCADERE AI GRAVE IN QUESTO MOMENTO?
“Ottenere la stessa attenzione e lo stesso supporto che ultimamente stanno baciando un sacco di band pessime (ride, ndR)! Seriamente, mi ricollego al discorso tour… ci piacerebbe riuscire a suonare live come mai prima d’ora, magari anche di supporto a una grossa band, in modo da esibirci di fronte a tante persone ogni sera”.
 
A OGGI QUAL È IL TUO ALBUM PREFERITO NELLA DISCOGRAFIA DEI GRAVE?
“Al momento è quello nuovo, semplicemente perchè non mi sono ancora stancato di ascoltarlo. Quelllo che invece apprezzo meno ora è ‘Fiendish Regression’, ma cambio idea molto spesso!”.
 
HO NOTATO CHE NELLE NUOVE FOTO APPARITE COME TERZETTO. CHE FINE HA FATTO IL VOSTRO CHITARRISTA JONAS? HA LASCIATO LA BAND?
“Sì, Jonas ha deciso di lasciare la band alla fine dell’anno scorso per motivi personali: era troppo impegnato con la sua famiglia e con il suo vero lavoro. Non poteva proprio più passare tanto tempo in tour con noi. Per me è stato un brutto colpo, visto che più o meno suonavano assieme da vent’anni. Tuttavia, siamo ancora ottimi amici. Per ora i Grave rimarranno un terzetto: ci faremo aiutare da Magnus Martinsson degli Insision per i concerti”.
 
TU E I GRAVE VENITE CITATI PIÙ VOLTE NEL FANTASTICO LIBRO “SWEDISH DEATH METAL”. HAI AVUTO MODO DI LEGGERLO? COSA NE PENSI?
“Purtroppo non l’ho ancora letto… ho solo visionato qualche bozza quando Daniel, l’autore, mi ha intervistato e il materiale mi ha fatto un’ottima impressione. Spero di trovare presto il tempo per leggerlo!”.
 
NEL 2006 VI SIETE IMBARCATI IN UN LUNGO TOUR EUROPEO CON ENTOMBED, UNLEASHED E DISMEMBER. CHE COSA TI RICORDI DI QUELLE SETTIMANE ON THE ROAD?
“È senza dubbio stato uno dei nostri migliori tour di sempre… tre settimane assieme ai nostri amici di sempre! Forse ripeteremo presto l’esperienza con la stessa lineup, ma nulla è stato confermato per ora”.
 
PERFETTO! GRAZIE MILLE, COME SEMPRE, OLA!
“Ancora una volta grazie a voi per il supporto! Cercate di guardare il nuovo videoclip per  ‘Bloodpath’! Ci si vede on the road dopo l’estate!”.
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