Grave, atto sesto: “Fiendish Regression”. Un album devastante che rilancia il quartetto di Stoccolma nell’olimpo del death metal. Con un album di tale portata in uscita Metalitalia.com non poteva certo evitare di intervistare la band, magari in un contesto speciale come quello del tedesco Party.San Open Air! E così è stato: poche ore prima del loro memorabile show il sottoscritto, febbricitante e con un mal di gola pazzesco, si è seduto ad un tavolo con il disponibilissimo leader Ola Lindgren e con l’altra inviata Valentina Spanna (indispensabile il suo aiuto nella riuscita dell’intervista vista la difficoltà che chi scrive aveva a parlare ad alta voce)… si è parlato del nuovo album, dei piani futuri e della gloriosa storia della band. Il risultato lo leggete qui sotto… ora e sempre, lunga vita ai Grave!
CIAO OLA, PRIMA DI TUTTO CONGRATULAZIONI PER IL NUOVO ALBUM, DAVVERO CONVINCENTE!
“Grazie mille, sono felice che ti sia piaciuto!”.
“FIENDISH REGRESSION” E’ SECONDO ME IL VOSTRO LAVORO PIU’ ESTREMO DAI TEMPI DI “YOU’LL NEVER SEE…”, SEI D’ACCORDO?
“Sì, sicuramente. I nuovi pezzi sono molto più aggressivi e veloci di tutti quelli contenuti negli ultimi tre lavori. Ci sono più cambi di tempo, più groove, blastbeat… non solo midtempo come accadeva ultimamente”.
PER LA PRIMA VOLTA AVETE REGISTRATO AGLI ABYSS STUDIOS, PER QUALE MOTIVO?
“Questa volta abbiamo voluto lavorare con più tranquillità, uscire da Stoccolma e andare in campagna da Peter Tagtgren. La’ non c’è assolutamente nulla, si sta in mezzo ai boschi e puoi concentrarti solo sulla tua musica. Ai Sunlight questo non è possibile, conosciamo tutti e vieni sempre interrotto da qualche amico che viene a trovarti in studio! Siamo stati tre settimane da Peter e da suo fratello Tommy e abbiamo lavorato veramente sodo, senza alcun tipo di distrazioni”.
COME SONO STATI SCRITTI I NUOVI PEZZI?
“In modo piuttosto diverso rispetto al recente passato. Ho avuto la possibilità di scrivere nuovamente a stretto contatto con Jonas (Torndal, chitarrista, nda)… in pratica abbiamo composto insieme l’intero album! Io e lui non collaboravamo così dai tempi di ‘Into The Grave’ e credo sia anche per questo che il nuovo disco è così violento. Poi Pelle, il nostro nuovo batterista, ci ha dato un sacco di input e suggerimenti per vivacizzare ulteriormente i pezzi. E’ l’ultimo arrivato ma si è dato un gran da fare…”.
PERCHE’ JENSA PAULSSON HA LASCIATO LA BAND?
“Jensa ha una famiglia e due bambini… non se la sentiva più di andare in tour, di suonare certe cose e di partecipare alle prove. Era molto difficile pe lui far conciliare i vari impegni. Per me è stato triste perché suonavamo insieme dagli inizi ma capisco le sue ragioni…”.
PARLIAMO DEL TITOLO E DEI TESTI DEL NUOVO ALBUM?
“Il titolo ‘Fiendish Regression’ sta a significare il brutale e repentino ritorno alle nostre origini musicali: niente compromessi e solo violenza! I testi seguono di pari passo la musica e quindi sono decisamente arrabbiati, crudi e oscuri. Più satanici per certi versi, anche se devi prendere questo termine con le molle…”.
“BLOODFEAST” E’ UN BRANO MOLTO THRASHY, PIUTTOSTO INUSUALE PER VOI…
“Sì, è uno dei pezzi più veloci dell’album ed è l’ultimo ad essere stato composto. Ha un feeling molto slayeriano, soprattutto per quanto riguarda le vocals. E’ un brano che mi piace molto, una sorta di tributo ad una delle nostre principali influenze e al thrash metal degli anni Ottanta”.
A PROPOSITO DI SLAYER, L’INTRO DELL’OPENER “LAST JOURNEY” RICORDA UN PO’ L’ARPEGGIO DI “SOUTH OF HEAVEN”!
“Sì, ‘South Of Sweden’ (ride, nda)! Effettivamente ci sono un paio di note identiche a quell’arpeggio, ce ne siamo accorti subito ma non lo abbiamo ritoccato! Non abbiamo mai avuto un intro e quello suona veramente bene… comunque anche questo può essere considerato un tributo”.
CHE MI DICI INVECE DI “HERETIC”, IL BRANO PIU’ COMPLESSO DEL DISCO?
“Un grandissimo pezzo, il mio preferito! E’ abbastanza lungo ma lo abbiamo composto molto in fretta, si è trattato di un vero lavoro di squadra tra me e Jonas. Abbiamo composto tanti riff separatamente e poi li abbiamo assemblati assieme in sala prove: alla fine ci siamo ritrovati con ‘Heretic’ che, per quanto mi riguarda, è il brano migliore dell’album”.
SU QUESTO DISCO A LIVELLO DI CAMBI DI TEMPO VI SIETE DAVVERO SFOGATI! HO APPREZZATO MOLTO QUESTO ASPETTO PERCHE’ A MIO AVVISO “BACK FROM THE GRAVE” ERA UN PO’ TROPPO MONOCORDE…
“Sì, sono d’accordo. Sono tutt’ora molto soddisfatto di ‘Back From The Grave’, ritengo che contenga dei buoni pezzi ma hai ragione quando dici che è un po’ monocorde. Io avrei voluto inserire qualche pezzo tirato ma Jensa Paulsson non voleva assolutamente suonare roba veloce così ho dovuto dargliela vinta…”.
CON PELLE INVECE NON AVETE DI QUESTI PROBLEMI…
“No di certo, a lui piace moltissimo suonare la batteria e non si fa problemi con nessun tipo di pezzo. Suona anche nei Coercion, che fanno death metal piuttosto estremo, quindi non si spaventa per nulla davanti a qualche blastbeat…”.
LA LINEUP PUO’ ORA DIRSI STABILE?
“Credo di sì, siamo tutti amici da lungo tempo e siamo persone mature. Raramente abbiamo screzi e vediamo la musica nello stesso modo… per ora non ci sono davvero problemi”.
SPENDIAMO DUE PAROLE SULLA COPERTINA DI “FIENDISH REGRESSION”?
“La copertina rispecchia in pieno il contenuto musicale e lirico del cd. La musica è oscura e brutale mentre i testi sono crudi e spesso contro la religione. La religione è la causa della maggior parte delle guerre e delle disgrazie che accadono nel mondo, più che portare conforto porta dolore! Per questo sulla cover puoi vedere quella specie di cristo che si sta tramutando in un demone”.
C’E’ UN TOUR ALLE PORTE?
“Ci stiamo lavorando… vorremmo andare in tour prima della fine dell’anno, magari a novembre con gli Unleashed ma non è stato ancora confermato nulla. Penso che ad inizio 2005 saremo negli Stati Uniti e poi di nuovo in giro per l’Europa in estate. Questo è quello che sognamo di fare”.
SPERIAMO DI VEDERVI IN ITALIA…
“Anche noi speriamo di tornarci, l’ultima volta è stato bello ma abbiamo avuto troppo poco tempo a disposizione per suonare. Quando verremo credo che porteremo con noi qualche buona band… forse Unleashed e Dismember… tenete d’occhio il nostro sito ufficiale!”.
SIETE EMOZIONATI PER IL CONCERTO DI STASERA? COSA SI PROVA AD ESSERE CONSIDERATI UN GRUPPO STORICO DEL GENERE E AD ESSERE TRA GLI HEADLINER DI UNA SIMILE MANIFESTAZIONE?
“E’ molto eccitante, non vediamo l’ora di suonare e creare un po’ di moshpit! E’ bello essere tenuti così tanto in considerazione, noi ancora non ci rendiamo conto di essere talmente importanti per i death metal fan o per certa stampa. Quando ci dicono che siamo una leggenda o cose del genere quasi ci imbarazziamo, noi non ci vediamo così! Ci sono gruppi che suonano dal vivo dei nostri pezzi, ci sono decine di ragazzi che mi scrivono email… ne vado orgoglioso, sono cose che mi danno la carica ma è giusto tenere i piedi per terra”.
COSA NE PENSI DI INTERNET E DELLA CIRCOLAZIONE DEI FILE MP3?
“Internet la adoro, infatti curo personalmente il nostro sito web! E non ho nessun problema neanche con gli mp3, per noi è solo un grosso mezzo pubblicitario. Capisco gente come i Metallica o Madonna che a causa degli mp3 si ritrovano con dieci milioni di copie vendute anziché venti milioni ma al nostro livello questo non accade. I fan sono fedeli e anche se ci sono quelli che scaricano il disco di sicuro questi poi vengono ai nostri concerti o comprano la maglietta. Non diventeremo mai ricchi, anche se gli mp3 non esistessero, quindi perché preoccuparsi di qualche centinaio di copie invendute?”.
CI SONO DEI PIANI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LIVE ALBUM O DI UN DVD?
“Ci piacerebbe pubblicare un dvd un giorno, abbiamo iniziato a pensarci ultimamente… il materiale non ci manca di certo, vedremo cosa ne penserà la casa discografica”.
OLA, “FIENDISH REGRESSION” E’ IL TERZO ALBUM DEI GRAVE NEL QUALE CANTI, INIZIALMENTE INFATTI ERI SOLO UN CHITARRISTA. COME TI TROVI IN QUESTO RUOLO?
“Ora molto bene, la mia voce è migliorata tantissimo in questi anni e credo di essere riuscito a convincere anche i fan più scettici, quelli più affezionati a Jorgen (Sandstrom, ex bassista e cantante della band, ex bassista degli Entombed e ora leader dei The Project Hate, nda). All’inizio la cosa più difficile era riuscire a cantare e a suonare la chitarra contemporaneamente ma ora non riscontro alcun tipo di problema e anzi mi diverto un sacco (ride, nda)!”.
UN’ULTIMA CURIOSITA’: CHE COSA FATE ABITUALMENTE OLTRE A SUONARE? SIETE MUSICISTI A TEMPO PIENO O LAVORATE?
“Purtroppo lavoriamo tutti, il death metal non ti dà da mangiare! Pelle fa il camionista, Fredrik è impiegato in un ufficio e io e Jonas lavoriamo in alcuni negozi come commessi (ride, nda)!”.
OK, BASTA COSI’, OLA! GRAZIE INFINITE PER IL TEMPO CONCESSOMI…
“Grazie a te e a Metalitalia.com per lo spazio che dedicherete ai Grave. Un saluto ai fan italiani con l’augurio di vederci presto per qualche show. Visitate www.intothegrave.com“.