CIAO CHRIS, PRIMA DI TUTTO COMPLIMENTI PER IL NUOVO “THE LAST SUPPER”, UN BEL RITORNO AL SOUND DEI VECCHI ALBUM…
“Sì, con ‘Rheingold’ avremmo voluto dare il via ad una nuova trilogia di concept album ma quando abbiamo dovuto pensare al suo successore non ci è venuto in mente nessun argomento realmente interessante da trattare. Così abbiamo semplicemente deciso di realizzare un classico album di puro heavy metal. Ci sono tre brani incentrati sulla figura di Gesù Cristo ma l’intero lavoro non è affatto un concept”.
IL DISCO SUONA PIU’ POTENTE CHE MAI, GODE DELLA MIGLIOR PRODUZIONE DELLA VOSTRA STORIA! AVETE LAVORATO IN MODO DIVERSO QUESTA VOLTA?
“No, non direi. Abbiamo registrato ancora una volta nei Principal Studio in Germania con i soliti produttori. Ci piace molto lavorare in questo posto, si trova in aperta campagna, è tranquillo e c’è molto silenzio… è l’ideale per lavorare in pace. I suoni sono molto potenti perché abbiamo deciso di registrare solo con dei Marshall risalenti agli anni Settanta, Marshall cabinet e overdrive del basso. Lo strumento che forse risalta di più però è sicuramente la batteria, che ha dei suoni più moderni… non nu metal però! Questo mix di suoni vecchi e moderni è davvero dotato di un grande impatto”.
CHI E’ STATO QUESTA VOLTA IL SONGWRITER PRINCIPALE?
“E’ stato un vero lavoro di squadra, siamo in cinque nella band e tutti sono soliti portare idee. Pensa ad esempio che il riff di ‘Hell To Pay’ è stato composto dal nostro tastierista!”.
PER QUALE MOTIVO HAI SCELTO LA FIGURA DI GESU’ COME ARGOMENTO PRINCIPALE DEI TESTI? TI SEI PIU’ CONCENTRATO SUL SUO LATO DIVINO O SU QUELLO UMANO?
“Io vedo Gesù Cristo come un simbolo per le credenze delle persone, qualcosa che può avere un significato sia positivo che negativo. Per quanto mi riguarda lo vedo come un simbolo positivo in quanto mi ritengo una persona molto serena ed ottimista. Comunque abbiamo optato per ‘The Last Supper’ come titolo del CD perché secondo noi al giorno d’oggi si verificano tantissime ‘ultime cene’. In ogni momento in Iraq, in Israele o in Africa molta gente vive la sua ultima cena, i suoi ultimi momenti su questa terra. Noi nel nostro piccolo abbiamo solamente voluto sensibilizzare il pubblico su quanto accade ogni giorno. Siamo così abituati a vedere tragedie in televisione che ormai queste non destano più la nostra attenzione. Noi non ci sentiamo dei predicatori ma ci piacerebbe che la gente si interessasse maggiormente a tutto ciò che succede nel mondo in questo periodo”.
PER PARTE DELLA MUSICA SIETE FORSE STATI ISPIRATI DALLA COLONNA SONORA DI “THE PASSION” DI MEL GIBSON? HAI VISTO IL FILM? L’INTRO DELL’ALBUM LA RICORDA UN PO’…
“No, non ho visto ‘The Passion’ perché anche se faccio parte di un gruppo heavy metal sono facilmente impressionabile… detesto i film dove c’è troppo sangue (ride, ndR)! Comunque l’intro del disco è sicuramente ispirato alla musica di quei luoghi. Mi piace ascoltare la world music, mi interesso delle musiche tipiche di ogni paese ed è stato bello inserirne un po’ nel nostro album”.
DI RECENTE HAI SCRITTO UN LIBRO SULLA STORIA DEI GRAVE DIGGER. COSA PUOI DIRMI RIGUARDO A QUESTA ESPERIENZA? PENSI CHE D’ORA IN AVANTI INTRAPRENDERAI ANCHE LA CARRIERA DI SCRITTORE?
“No, tutti mi odierebbero se lo facessi (ride, ndR)! Nel libro ho narrato i primi vent’anni di storia dei Grave Digger e come li ho vissuti personalmente. E’ una specie di biografia nel quale racconto avvenimenti tristi ma anche storie divertenti. E’ stata una bella esperienza ma non penso proprio che avrò voglia di scrivere un nuovo libro! Comunque è un vero peccato che non sia disponibile al di fuori della Germania…”.
COME E’ STATO ACCOLTI IL LIBRO FINO AD ORA?
“Molto bene, al momento ha venduto circa duemila copie ed è un gran bel risultato per un libro come questo”.
NON AVETE PENSATO AD ALLEGARLO AL NUOVO CD O A REALIZZARE UN BOX?
“Sì, nei prossimi mesi per celebrare i nostri vent’anni di carriera una casa discografica realizzerà un box fatto a forma di bara che sarà ordinabile via internet. I fan potranno scegliere di riempirlo con ciò che vorranno: il libro, alcuni nostri dischi o anche tutta la nostra discografia!”.
PER QUALE MOTIVO DOPO UN DISCO MOLTO BEN RIUSCITO E OLD STYLE COME “THE GRAVE DIGGER” SIETE TORNATI CON UN ALTRO CONCEPT ALBUM COME “RHEINGOLD”, PER LA VERITA’ NON MOLTO CONVINCENTE?
“Dopo la pubblicazione di ‘The Grave Digger’ tutti o quasi ci hanno chiesto un nuovo concept album che avesse un sound più epico. Il concept sui Nibelunghi ci stuzzicava già da tempo così abbiamo scelto di accontentarli. Poi ovviamente altri non sono stati per nulla d’accordo e si sono lamentati. In effetti avremmo dovuto fare di testa nostra e non quello che la gente voleva… ‘The Last Supper’ infatti rappresenta pienamente ciò che i Grave Digger hanno oggi in mente”.
CHRIS, COME DESCRIVERESTI LA TUA CRESCITA COME MUSICISTA, CANTANTE E UOMO IN QUESTI VENT’ANNI DI GRAVE DIGGER?
“Per me la cosa più importante è sempre stata quella di esprimere la mia creatività attraverso la musica. Non mi è mai interessato suonare per guadagnare dei soldi, per quello c’è il mio lavoro. Sono impiegato in una casa discografica, lavoro sempre nel campo musicale e mi ritengo appagato. Un’altra cosa molto importante a cui ho sempre mirato è stata quella di non replicare mai un disco della nostra discografia. Per questo motivo non sono soddisfatto di ‘Rheingold’ e sempre per esso qualche anno fa ci siamo separati dal chitarrista Uwe Lulis (ora nei Rebellion, ndR). Scriveva sempre gli stessi riff, componevamo sempre le solite canzoni… eravamo praticamente morti ed è stato necessario dare una svolta. Con Manni ora è tutto diverso, siamo di nuovo in pista e alla gente che mi chiede se mai ci sarà un nuovo concept io rispondo di sì, ma che si tratterà di qualcosa completamente diverso da ‘Tunes Of War’!”.
PARLIAMO DELLA COPERTINA DEL DISCO? SUL VOSTRO SITO UFFICIALE HO LETTO CHE ALCUNE PERSONE SI SONO LAMENTATE PERCHE’ L’HANNO RITENUTA OFFENSIVA NEI CONFRONTI DELLA RELIGIONE CRISTIANA…
“Allora, prima di tutto devi sapere che la copertina non sarà blu come sul promo ma marrone, abbiamo deciso di cambiarla all’ultimo momento perché ci piaceva di più, è più originale! Riguardo all’immagine di Gesù non c’è nulla di satanista in essa: abbiamo semplicemente voluto raffigurarlo seduto al tavolo, abbandonato, consapevole che a breve dovrà morire… quindi con la morte dietro di lui. Lo trovo un dipinto di alta scuola!”.
OK CHRIS, IN CHIUSURA CHE NE DIRESTI DI SPENDERE QUALCHE PAROLA SU OGNUNA DELLE SEGUENTI BAND?
HELLOWEEN: “Dei vecchi amici!”.
RUNNING WILD: “Fanno la stessa musica tutte le volte ma non è comunque un male!”.
GAMMA RAY: “Happy metal!”.
RAGE: “Lavorano sodo!”.
IRON MAIDEN: “Ladri di denaro!”.
REBELLION: “Chi sono, chi ci suona (ride, ndR)? Non ho problemi con questi ragazzi ma ho riso tantissimo quando hanno annunciato di voler fare una trilogia sui vichinghi! Che originalità! Comunque, contenti loro…”.