C’è molta carne che bolle nel pentolone dei Grave Digger: dalla fuoriuscita tutt’altro che amichevole di Uwe Lulis dalla band, dal tentativo di quest’ultimo di accaparrarsi il monicker Grave Digger, dalla lavorazione del nuovo disco in studio per arrivare al famigerato disco live. Nonostante manchi ancora qualche mese alla release ufficiale di “The Grave Digger”, lo staff di metalitalia ha contattato il disponibilissimo Chris “Uncle Reaper” Boltendahl per darvi in anteprima notizie fresche e succose anticipazioni! Sicuramente questa non è un’intervista completa e totalmente esaustiva, ma si tratta di un assaggio di quella che sarà una chiacchierata ufficiale al momento dell’uscita discografica. Accontentiamoci intanto di quel che ci dice “zio Chris” !
CHRIS MI RACCONTERESTI LE FASI DI LAVORAZIONE PER QUANTO RIGUARDA “THE GRAVE DIGGER”?
“Abbiamo iniziato a scrivere le canzoni di “The Grave Digger” in Gennaio, ai Graveyard Studios in Olanda. Abbiamo composto tutta la musica in sei giorni di duro, durissimo lavoro. Il ‘songwriting team’ era composto da me, Manni Schmidt e Jens Becker! Abbiamo lavorato circa diciotto ore al giorno e la nostra vena creativa era incredibile, sembrava non finire mai, quasi come se ci fossimo imbarcati in un veroviaggio nell’heavy metal. L’intesa fra noi era totale, ognuno tirava fuori idee che agli altri piacevano, senza nessuna discordanza. L’intera fase di composizione si è svolta in due parti: la prima in Gennaio e la seconda in Marzo. Io ho scritto tutti i testi in Aprile, e le registrazioni sono iniziate dalla batteria il 4 Maggio. Le registrazioni di tutto il materiale sono durate due settimane, e il processo di missaggio, avvenuto in Giugno, altri quindici giorni. Per quanto riguarda la produzione ci siamo avvalsi dei Principal Studio, in Munster, Germania. The Grave Digger è stato prodotto da Manni Schmidt, dai Resetti Brothers e da me. Tutta la musica è opera di Boltendahl / Becker / Schmidt, mentre i testi sono miei.”
SO CHE AVETE ABBANDONATO I CONCEPT ALBUMS, CONFERMI?
“Sì, non c’è un vero concept in questo disco, perché non volevamo fare un altro concept medievale, tieni conto che con ‘Excalibur’ abbiamo finito la trilogia che ci eravamo prefissati. Il nostro intento era di creare un disco dall’atmosfera cupa e mistica, infatti la maggior parte dei testi è ispirata alle opere di Edgar Allan Poe. Alcuni brani parlano anche di fatti che hanno intaccato la mia vita, in particolare il periodo in cui Uwe Lulis cercò di rubarci il monicker…un periodo davvero brutto per me. Ho così deciso di inglobare queste esperienze personali nei brani. “
IL SOUND DI “THE GRAVE DIGGER” SARA’ SEMPRE MOLTO EPICO O TORNERA’ UN TIPICO HEAVY METAL ROCCIOSO ?
“Hey, il sound dell’album è ‘real killer’! Le nuove canzoni saranno le più heavy che abbiamo mai composto in tutta la nostra carriera. Potrei definire il sound come un incrocio tra “HM Breakdown” e “The Reaper”, chiaramente con le tecnologie del nuovo millennio. Lavorando, abbiamo cercato di risalire alle nostre radici per poi andarle a collocare nel tipico Grave Digger style. E per nostre radici intendo Ozzy Osbourne, Black Sabbath, Led Zeppelin! Le persone che hanno già ascoltato il disco nuovo hanno dichiarato di essere davanti al disco più potente dei Grave Digger. Non è un sound True Heavy Metal, noi lo chiamiamo True Heavy Rock Metal.”
ANCHE TU QUINDI RITIENI CHE QUESTO SIA IL VOSTRO MIGLIOR DISCO DI SEMPRE?
“Ne sono assolutamente sicuro, perché il sound dei Grave Digger non è mai stato così maturo e fresco. Credo che i fans che hanno apprezzato i nostri ultimi tre albums dovranno ascoltare più volte il nuovo lavoro. Noi non siamo una band che scrive dieci album uguali, ‘The Grave Digger’ è l’evoluzione di vent’anni di carriera, più la freschezza che ci ha portato il nostro nuovo chitarrista. Credimi, quando ascolterai il disco, la tua testa sarà bruciata per sempre (??? NdJR)! Non potrai stare senza ascoltarlo, penserai e sognerai ‘The Grave Digger’ ogni notte della tua vita!”
PERCHE’ AVETE DATO ALL’ALBUM UN TITOLO UGUALE AL VOSTRO MONICKER? IN GENERE UNA BAND FA QUESTA OPERAZIONE COL PRIMO DISCO…
“Sì, hai ragione, ma questo album per noi è come un nuovo inizio. Abbiamo ora cominciato la terza vita dei Grave Digger e abbiamo voluto ricominciare con un disco che portasse il nostro nome.”
DOMANDA ROVENTE: HAI ANCORA CONTATTI CON UWE LULIS?
“NOOOOOOOOOOO!!!!! Dopo quel che è successo ci mancherebbe solo che tenessimo rapporti con lui!”
E CHE MI DICI DI MANNI SCHMIDT?
“Adoriamo veramente Manni, è un brillantissimo chitarrista con uno stile incredibile. Noi lo chiamiamo lo Zakk Wylde tedesco! Lo abbiamo anche coinvolto nel songwriting ed ora stà dando il suo stile anche ai vecchi pezzi della band. Da quando lo sentii suonare, ho sempre saputo che sarebbe stato lui il nostro nuovo axe-man.”
COME E’ ANDATO IL WACKEN? SO CHE DA QUEL CONCERTO RICAVERETE UN LIVE!
“E’ stato un concerto fantastico, il pubblico era caldissimo e scatenato! Sono molto felice di aver avuto la possibilità di registrare un live, anzi è stata ripresa tutta la giornata e stiamo pensando di realizzare un DVD sull’evento. Ci saranno ben 12 canzoni, volevo qualcosa di indimenticabile per i fans e credo che così sia molto meglio che un doppio cd live. Faremo uscire il tutto circa sei mesi dopo lo studio album tramite la GUN records…si parla del 25 Marzo.”
PER FINIRE, COME TI TROVI ACCASATO SOTTO LA NUCLEAR BLAST?
“Molto bene, abbiamo trovato gente dedita al metal, come sempre dovrebbe accadere! Ti ringrazio dell’intervista, spero di vederti al Gods Of Metal 2002 (hey!! Che gustosa anticipazione!! NdJR)”