GRAVE – Nella tomba con Ola Lindgren

Pubblicato il 11/11/2002 da

Dopo mille ritardi sono finalmente riuscito ad intervistare i Grave, una delle band di culto del sottoscritto che, come avrete ormai potuto capire, stravede letteralmente per il death metal made in Sweden dei primi anni Novanta. Ola Lindgren, chitarrista e cantante del quartetto, mi ha telefonato con mezz’ora di ritardo rispetto all’ora concordata, facendomi inizialmente pensare ad un ennesimo ‘pacco’ da parte sua ma per fortuna, alla fine, l’intervista si è svolta e il buon Ola si è anche dimostrato una persona alla mano. Nonostante il nuovo “Back From The Grave” sia solo un album discreto, ho particolarmente apprezzato il loro come back anche perché, se tutto andrà come previsto, avremo finalmente modo di vedere la band dal vivo… e quando partiranno brani come “Deformed” o “You’ll Never See…” non ce ne sarà più per nessuno!!!
CIAO OLA… ALLA FINE SIETE TORNATI!
“Eh sì, è fantastico!”.

MA COSA AVETE FATTO NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI, OVVERO DALLA PUBBLICAZIONE DEL LIVE ALBUM?
“Niente di particolare… dopo il tour per ‘Hating Life’ ci siamo accorti che era giunto il momento di prenderci una pausa e di concentrarci su cose extra musicali, come le nostre famiglie. Ci siamo poi ritrovati circa due anni fa e abbiamo subito iniziato a scrivere dei nuovi pezzi”.

VENIAMO AL VOSTRO NUOVO ALBUM, SEI SODDISFATTO DEL RISULTATO FINALE?
“Sì, assolutamente!”

MA PERCHE’ AVETE INCLUSO SOLO MIDTEMPO? TI CONFESSO CHE ALLA LUNGA IL DISCO E’ UN PO’ PESANTE DA DIGERIRE…
“I brani sono venuti tutti in questo modo, non ci siamo fermati a decidere come dovevamo scrivere i pezzi, sono tutti nati spontaneamente. Sappiamo che alcune persone avrebbero voluto qualcosa di più vario ma non potevamo provare a scrivere brani veloci a tutti i costi, si sarebbe trattato di materiale di scarsa qualità. Meglio brani omogenei e tutti di buon livello. Comunque in questi giorni abbiamo iniziato a scrivere altre cose e posso anticiparti che sul prossimo album ci saranno senz’altro episodi più veloci”.

COSA PUOI DIRMI SULLE REGISTRAZIONI? SO CHE, COME AL SOLITO, SIETE ANDATI AI SUNLIGHT…
“Sì, anche questa volta abbiamo registrato ai Sunlight studios. Le registrazioni sono durate molto perché abbiamo optato per delle session slegate: registravamo due o tre brani e poi ci prendevamo una pausa di un paio di settimane. Siamo andati avanti così per circa due mesi, poi siamo partiti per un tour in giro per l’Europa e abbiamo anche partecipato ad alcuni festival estivi. Siamo infine tornati in studio per dare gli ultimi ritocchi e ora finalmente il disco è nei negozi”.

FACCIAMO UN PICCOLO PASSO INDIETRO… COSA PENSI OGGI DI “HATING LIFE”? DA PIU’ PARTI E’ INDICATO COME IL VOSTRO PEGGIOR DISCO…
“So che molte persone la pensano così, ma io non rinnego assolutamente quell’album. Era quello che sentivamo di fare all’epoca, so che è molto diverso dalla nostra produzione passata ma ti assicuro che è stato composto con le migliori intenzioni, abbiamo cambiato perché ci andava di farlo. Non è certo il nostro album migliore ma è quello che ci andava di fare in quel periodo, io continuerò sempre a difenderlo!”.

TORNIAMO ALLA VOSTRA ULTIMA FATICA: SO CHE, SOLO PER LA PRIMA TIRATURA, VERRA’ ALLEGATO UN BONUS CD CONTENENTE TUTTI I VOSTRI DEMOTAPE. COSA NE PENSI DI QUESTA OPERAZIONE?
“Sono molto contento! L’idea mi è venuta quando mi sono accorto che la maggior parte delle mail che mi arrivavano erano di persone che erano alla ricerca dei nostri primissimi demotape. Io non potevo aiutarli perché sono tutti esauriti da anni e io a casa ne ho solo un paio di copie, allora ho pensato di riunirli tutti e tre su un unico cd, l’ho inviato alla Century Media e ho chiesto loro se erano disposti a pubblicare un’edizione limitata con quel materiale come bonus. Loro hanno accettato e ora nessuno deve più spendere cifre esorbitanti per ascoltare le nostre prime composizioni!”.

PRESUMO QUINDI CHE VI STIATE TROVANDO BENE CON LA CENTURY MEDIA…
“Sì, tutto sta andando a gonfie vele. Incidiamo per loro da molti anni ormai e mi sto accorgendo ora di quanto siano migliorati. Prima tutto era molto approssimativo, molte cose erano lasciate al caso. Ora invece sono divenuti dei maestri di professionalità, curano tutto nei minimi dettagli e la promozione è ottima”.

LA CENTURY MEDIA HA PUBBLICATO RECENTEMENTE IL NUOVO ALBUM DEI VOSTRI AMICI UNLEASHED, L’HAI ASCOLTATO?
“No, non ho ancora avuto la possibilità… è bello?”.

SI’, E’ UN BUON DISCO… HA IL DIFETTO DI CONTENERE TROPPI PEZZI E NON TUTTI SONO BUONI…
“Me l’hanno detto anche altre persone… vedrò di procurarmelo allora, non mi sono mai piaciuti troppo ma sono curioso di sentire cosa stanno combinando!”.

VOI, GLI UNLEASHED, GLI ENTOMBED ED I DISMEMBER SIETE CRESCIUTI PRATICAMENTE INSIEME… I VOSTRI PRIMI ALBUM SONO ORMAI CONSIDERATI PIETRE MILIARI DEL GENERE. COSA RICORDI DEI VOSTRI PRIMI ANNI DI ATTIVITA’? COME VEDI LA SCENA ATTUALE?
“Tutto era decisamente migliore allora! Le band, per avere un contratto, dovevano fare una dura gavetta, provare spesso e fare decine di concerti per farsi conoscere. Oggi invece sembra che basti avere un’immagine trasgressiva per firmare per una grossa label. Allora l’underground era davvero una grande famiglia, ci si aiutava l’un l’altro per sfondare. Oggi non vedo questo tipo di fratellanza, all’epoca eravamo tutti amici, noi, gli Entombed, i Dismember… anche band americane come Morbid Angel o Cannibal Corpse. La scena ora è molto divisa, sembra che tutti pensino solo ai soldi. Dal lato puramente musicale non è cambiato poi molto, sia allora che oggi ci sono band buone e altre scadenti… e sarà sempre così”.

C’E’ QUALCHE NUOVA BAND CHE APPREZZI?
“Sì, ascolto alcune band recenti ma preferisco comunque la vecchia scuola: Slayer, Kreator, Destruction, Mercyful Fate, Venom e Celtic Frost”.

COSA PENSI DELLA SCENA DI GOTEBORG? TI PIACCIONO BAND COME I DARK TRANQUILLITY O GLI IN FLAMES?
“Sì, i Dark Tranquillity non mi dispiacciono, si tratta di buona musica e si vede che è suonata col cuore. Come ti ho detto, però, queste cose moderne non sono esattamente il mio pane quotidiano”.

SEI ANCORA IN CONTATTO CON JORGEN, IL VOSTRO VECCHIO CANTANTE ORA BASSISTA DEGLI ENTOMBED?
“Sì, è un mio buon amico, ci sentiamo almeno due volte a settimana e spesso usciamo tutti insieme, noi e gli Entombed, per andare a bere una birra o a vedere qualche concerto!”.

AVETE IN PROGRAMMA UN NUOVO TOUR PER PROMUOVERE “BACK FROM THE GRAVE”?
“Sì, lo stiamo organizzando in questo periodo. La Century Media vorrebbe farlo cominciare all’inizio di gennaio… speriamo che la cosa si concretizzi. Saremo on the road per circa quattro settimane con i Defleshed e forse con un’altra band”.

SPERO CHE VERRETE IN ITALIA QUESTA VOLTA…
“Certo, puoi contarci!”.

SPERIAMO BENE! INTANTO TI RINGRAZIO PER L’INTERVISTA, OLA…
“Grazie a te e scusami per il ritardo! Spero di vederti ai nostri prossimi concerti, magari anche a qualche festival estivo… ciao!!!”.

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.