Quattro anni di lungo silenzio ed eccoli di nuovo fra noi, i Grip Inc. più devastanti e potenti che mai irrompono negli scaffali del nostro negoziante di fiducia con “Incorporated” un nuovo ed affascinante capitolo di storia per una band che necessita davvero di poche presentazioni. Sentimento, passione, voglia di cambiare, questi sono tutti elementi che potrete trovare nella musica dei Grip Inc. ed il leader in persona, Waldemar Sorychta, ci tiene a sottolineare quanto il nuovo album sia fuori da ogni schema di business e ragionamenti volti a creare un prodotto facilmente vendibile. Raffreddato e febbricitante, il simpatico chitarrista/produttore non ha perso l’allegria e non ha certo lesinato parole nel parlare dello straordinario “Incorporated”.
“INCORPORATED” SEGNA IL VOSTRO RITORNO DOPO BEN QUATTRO LUNGHI ANNI. COME AVETE TRASCORSO QUESTO LUNGO LASSO DI TEMPO?
“Sarò molto diretto nel risponderti, ci sono dei momenti durante la vita in cui non ci si sente al cento per cento delle proprie possibilità, in questi periodi qualunque cosa si faccia stai certo che non sarà mai ottimale. Sono fermamente convinto che, piuttosto di realizzare un progetto, un’opera i modo approssimativo, sia meglio non farla e aspettare tempi migliori, lo stesso vale per i Grip Inc. Nel 1999 abbiamo iniziato lavorare sul nuovo disco, ma sin dall’inizio abbiamo capito che il feeling fra noi non era quello giusto. Certo, in studio con un po’ di buone idee si può realizzare un disco niente male, ma che alla fine non proviene dai nostri cuori. Il mio scopo, così come quello degli altri ragazzi della band, è di dare il meglio e registrare il miglior disco possibile, così abbiamo preferito prenderci un periodo di sosta, ricaricare le nostre energie e tornare nuovamente a lavorare con la giusta carica per realizzare delle vere killer songs! Uno dei pregi dei Grip Inc. è proprio la musica volta a comunicare forti emozioni, noi non ci poniamo nessun tipo di barriere quando scriviamo i nostri brani, l’importante è che riescano a trasmettere qualcosa a chi ascolta. Il background musicale di ognuno di noi è molto vario, così come le nostre origini risiedono in tre differenti parti del mondo, quindi su disco abbiamo la possibilità di sbizzarrirci con una lunga serie di influenze tratte da generi molto diversi! La musica di ‘Incorporated’ è molto varia e la pausa che ci siamo presi ha permesso al disco di essere formato dalla migliore musica che potessimo comporre! Quando ci siamo ritrovati in sala prove era palpabile l’adrenalina e l’energia che scorreva fra noi, questa nuova linfa vitale ha creato un disco di cui siamo molto fieri.”
IN QUATTRO ANNI DI SOSTA LA PRODUZIONE DI UN DISCO, PARLIAMO DI SOUND, E’ MOLTO CAMBIATA. COME PRODUTTORE HAI DOVUTO AGGIORNARTI IN QUALCHE MODO PER RIMANERE AL PASSO CON I TEMPI E PER DARE A “INCORPORATED” I GIUSTI SUONI?
“Il discorso non si riassume negli ultimi quattro anni, io prenderei in considerazione un intero ventennio di musica! Il problema è nato quando il rock duro che sta all’antitesi dell’heavy metal, ha cominciato a vendere, di conseguenza sono stati sfornati molti dischi con suoni freddi, tutti omologati e uguali perché alle case discografiche non interessava la qualità della musica in sé, venivano invece guardate solo ed unicamente le vendite! Certe labels non ascoltano nemmeno un prodotto finito, ma si limitano a controllare i documenti con i dati di vendita, dimenticando che la musica è prima di tutto una forma d’arte. Dopo questa premessa, passiamo al lato pratico: vent’anni fa non c’erano le tecnologie di cui disponiamo oggi, gli studi erano tutti in analogico e le band dovevano sapere per forza suonare, avere grandi idee per proporre soluzioni nuove ed innovative. Oggi con il digitale tutto è molto più facile, anche una band di ragazzini in grado a malapena imbracciare il proprio strumento può registrare un disco formalmente perfetto, senz’anima, ma privo di errori. Per avere una conferma delle mie parole, basta ascoltare qualche disco uscito recentemente, la maggior parte ormai possiede suoni ‘di plastica’, freddi e sin troppo ‘perfettini’. Certamente bisogna rimanere al passo con i tempi e sfruttare tutte le nuove invenzioni tecnologiche, però ho voluto evitare ad ‘Incorporated’ la fine degli album di cui ti parlavo prima! Avere un sound efficace al giorno d’oggi è indispensabile, ma per noi è ancora più importante che i pezzi abbiamo un’anima e non siano stati scritti tanto per riempire lo spazio di un cd! Il mio personale concetto di produttore è quello di creare una proposta personale, senza che squallidi giochi di business intacchino i musicisti, costringendoli a comporre musica trendy. Per questo, tutto ciò che puoi sentire su ‘Incorporated’ è suonato in tutto e per tutto da noi, non sentirai alcuna parte creata con il computer, tutte le note sono farina dei nostri strumenti registrati in modo analogico. Ormai siamo una band con una certa esperienza, sappiamo benissimo cosa vogliamo per la nostra musica e come ottenerla. Le mie parole ti possono spiegare perché sono così orgoglioso della band, per ciò che facciamo oggi, ma anche per le nostre scelte passate! Anche se in gioventù abbiamo fatto degli errori, in quel determinato momento pensavamo che quella fosse la scelta migliore per la band. Certo, c’è sempre qualche problema o qualcosa che non va esattamente per il verso prefissato, ma questa è la vita, non può funzionare tutto alla perfezione, altrimenti dov’è il divertimento? A tutti consiglio di andare avanti per la propria strada, non lasciatevi influenzare da gente che non vuole il bene per voi, ma che cerca solo di arricchirsi alle vostre spalle! (diciamo che ha interpretato la domanda in senso lato…nda)”
PER UN PRODUTTORE COSA SIGNIFICA LAVORARE CON UNA BATTERISTA DEL CALIBRO DI DAVE LOMBARDO?
“Significa prendere a calci tutte quelle sfottute drum machine eheheh! Dave è un fuoriclasse nel suo campo, non per nulla il suo stile ha fatto scuola, con gli Slayer a metà anni ottanta ha sfornato delle vere pietre miliari del genere. Su ‘Incorporated’, Dave è la solita macchina devastante, ma non monotona: i cambi di tempo, le emozioni che trasmette sono in perfetta sintonia con i brani ed essi a loro volta acquistano un importante valore aggiunto.”
CHE TEMI TRATTATE SUI NUOVI BRANI?
“Semplicemente parliamo in modo passionale e personale di una serie di argomenti, dai più intimi ai politici ad altri di larga fascia. Per capire bene le nostre canzoni sarà necessario leggere almeno un paio di volte i testi, in modo da rendersi conto che non stiamo imponendo all’ascoltatore il nostro punto di vista spacciato per verità, ma ci limitiamo ad interpretare con il nostro cervello, con le nostre sensazioni ciò che ci accade intorno. Alcune canzoni sono molto intime, e descrivono i nostri pensieri e le nostre emozioni, senza voler sindacare su cosa è giusto e cosa è sbagliato, alla fine siamo persone come tante altre e ci limitiamo a mettere in musica i nostri pensieri.”
ORA CHE DAVE LOMBARDO E’ TORNATO IN PIANTA STABILE NEGLI SLAYER, CREDI CHE I GRIP INC. POSSANO ESSERE PENALIZZATI?
“Assolutamente no! Dave ormai suona da tre anni con gli Slayer e non ci sono mai stati problemi, nemmeno per le registrazioni del nuovo album. Vedi, sin dal passato tutti i membri dei Grip Inc. hanno lavorato in una lunga serie di progetti paralleli, proprio perché siamo tutti delle persone che vivono per la musica! Io stesso non riesco a stare un giorno senza scrivere musica, registrare o ascoltare, è una parte fondamentale della mia vita, così come credo sia lo stesso anche per gli altri ragazzi. Ora però, quando siamo insieme e ci dedichiamo ai Grip Inc., ognuno è coinvolto più del 100% nella band! Quando Dave suona con gli Stayer è il loro batterista, ma se è impegnato con noi, lui non pensa ad altro, questo è il segreto. Dedicarci anima e corpo ai Grip Inc., avere in testa solo la musica dei Grip Inc. e niente altro fa sì che non ci siano problemi nel gestire queste attività.”
STATE LAVORANDO AD UN TOUR DI SUPPORTO?
“Ancora non posso dirti nulla, purtroppo ci riallacciamo al discorso di prima! Per mandare in tour una band, la casa discografica si basa soltanto sul fattore vendite del disco, di conseguenza dobbiamo aspettare ed avere un po’ di pazienza per vedere quanto ‘Incorporated’ sarà apprezzato, o meglio acquistato, dai fans. So che molti stanno aspettando di vedere i Grip Inc live, molti ragazzi mi scrivono per sapere se e quando verremo a suonare nelle loro città, a questi voglio dire che se fosse per noi verremo a suonare ovunque, ma purtroppo dobbiamo sottostare alle leggi del business!”
CAMBIANDO DISCORSO, COME PRODUTTORE C’E’ QUALCHE DISCO A CUI HAI LAVORATO/SUONATO CHE TI PIACE IN PARTICOLARE?
“Beh, posso citare ad esempio i vostri Lacuna Coil! Quando lavori con altre bands l’importante è creare una certa affinità e mantenere allo stesso tempo una sorta di rispetto reciproco. Se mancano questi fattori, su può benissimo smettere di lavorare, fortunatamente casi come questi non sono frequenti eheh!”