È un grande onore per chi scrive poter presentare ai lettori di Metalitalia.com un’intervista condotta con Martin Van Drunen, storico frontman dei Pestilence agli esordi, degli Asphyx, dei Bolt Thrower e ora cantante dello strabiliante nuovo progetto old school death Hail Of Bullets. Con il debut “…Of Frost And War” il quintetto olandese si è segnalato all’attenzione di pubblico e critica come una delle realtà più eccitanti di questa scena, sfoderando un lavoro praticamente perfetto nel suo genere. Ma, del resto, non ci si poteva aspettare qualcosa di molto diverso da un personaggio con un simile passato e da musicisti di tale esperienza! La parola dunque a Martin, che in questa chiacchierata ci ha illustrato al meglio i retroscena di questa sua nuova avventura, non risparmiando inoltre qualche frecciata ad alcuni suoi ex compagni…
HEY MARTIN! È UN GRANDE ONORE AVERTI SULLE PAGINE DI METALITALIA.COM. COME VA?
“Molto bene, grazie! L’album sta ottenendo un successo incredibile e ci stiamo preparando per i prossimi concerti ai festival. Sono impegnatissimo, ma non potrei stare meglio di così!”.
“Molto bene, grazie! L’album sta ottenendo un successo incredibile e ci stiamo preparando per i prossimi concerti ai festival. Sono impegnatissimo, ma non potrei stare meglio di così!”.
VOGLIAMO ALLORA PARLARE DI COME SONO NATI GLI HAIL OF BULLETS?
“Certo! Tutto è nato una sera in cui i Thanatos e i Death By Dawn hanno tenuto uno show insieme. Stephan Gebedi si è avvicinato e mi ha chiesto se ero interessato a cantare in un nuovo progetto old school death metal… l’idea mi è subito piaciuta e così ho accettato. In pochi mesi Stephan ha reclutato un’intera lineup e abbiamo organizzato una serata per conoscerci meglio e bere il più possibile. Quella sera tutto è andato per il verso giusto, ci siamo divertiti moltissimo e abbiamo scoperto di avere parecchie cose in comune. La band è quindi stata fondata quel giorno e con la seguente formazione: Theo van Eekelen al basso, Paul Baayens e Stephan Gebedi alle chitarre, Ed Warby alla batteria e il sottoscritto, Martin van Drunen, alla voce”.
“Certo! Tutto è nato una sera in cui i Thanatos e i Death By Dawn hanno tenuto uno show insieme. Stephan Gebedi si è avvicinato e mi ha chiesto se ero interessato a cantare in un nuovo progetto old school death metal… l’idea mi è subito piaciuta e così ho accettato. In pochi mesi Stephan ha reclutato un’intera lineup e abbiamo organizzato una serata per conoscerci meglio e bere il più possibile. Quella sera tutto è andato per il verso giusto, ci siamo divertiti moltissimo e abbiamo scoperto di avere parecchie cose in comune. La band è quindi stata fondata quel giorno e con la seguente formazione: Theo van Eekelen al basso, Paul Baayens e Stephan Gebedi alle chitarre, Ed Warby alla batteria e il sottoscritto, Martin van Drunen, alla voce”.
IL VOSTRO PRIMO E UNICO DEMO HA RACCOLTO AMPI CONSENSI. CON CHE SPIRITO AVETE AFFRONTATO IL SONGWRITING PER “… OF FROST AND WAR”? C’ERANO ASPETTI DEL DEMO CHE VOLEVATE MIGLIORARE O SVILUPPARE?
“L’obiettivo è semplicemente stato quello di realizzare un brutale e ultra heavy album di old school death metal che fosse in grado di piacere a tutti noi. Il demo era stato inizialmente confezionato solo per le etichette, ma ha avuto talmente successo che lo abbiamo anche stampato in vinile. Abbiamo però incluso nel disco tutti quei pezzi, che erano essenziali per il concept. Ad esempio, ‘Ordered Eastward’ doveva essere assolutamente il primo brano della tracklist dopo l’intro, non potevamo escluderla. Abbiamo quindi registrato nuovamente tutti quei brani, cercando ovviamente di migliorare le nostre performance”.
“L’obiettivo è semplicemente stato quello di realizzare un brutale e ultra heavy album di old school death metal che fosse in grado di piacere a tutti noi. Il demo era stato inizialmente confezionato solo per le etichette, ma ha avuto talmente successo che lo abbiamo anche stampato in vinile. Abbiamo però incluso nel disco tutti quei pezzi, che erano essenziali per il concept. Ad esempio, ‘Ordered Eastward’ doveva essere assolutamente il primo brano della tracklist dopo l’intro, non potevamo escluderla. Abbiamo quindi registrato nuovamente tutti quei brani, cercando ovviamente di migliorare le nostre performance”.
AVETE RISENTITO DI NUOVE INFLUENZE TRA LA STESURA DEL DEMO E QUELLA DEL FULL-LENGTH?
“No, non direi… sempre e solo i classici!”.
“No, non direi… sempre e solo i classici!”.
SO CHE VIVETE LONTANI GLI UNI DAGLI ALTRI… COME FATE A COMPORRE E A PROVARE?
“Effettivamente, le prove sono un po’ difficili da organizzare… e quando ci troviamo non facciamo altro che suonare i brani che abbiamo pronti. Non siamo soliti comporre tutti insieme. Il songwriting ha luogo a casa nostra: registriamo vari riff e ce li scambiamo in formato mp3 tramite email. Poi decidiamo che cosa farne. Sembra un processo lungo, ma in realtà siamo assai veloci a comporre… dopo 10 mesi dalla nascita della band avevamo già materiale a sufficienza per un album”.
“Effettivamente, le prove sono un po’ difficili da organizzare… e quando ci troviamo non facciamo altro che suonare i brani che abbiamo pronti. Non siamo soliti comporre tutti insieme. Il songwriting ha luogo a casa nostra: registriamo vari riff e ce li scambiamo in formato mp3 tramite email. Poi decidiamo che cosa farne. Sembra un processo lungo, ma in realtà siamo assai veloci a comporre… dopo 10 mesi dalla nascita della band avevamo già materiale a sufficienza per un album”.
QUINDI DIREI CHE “… OF FROST AND WAR” È STATO UN ALBUM MOLTO FACILE DA SCRIVERE PER VOI…
“Sì, puoi dirlo forte! Alla fine ci siamo persino ritrovati con brani per ben due album, ma non abbiamo voluto realizzare un doppio CD, sarebbe stato troppo pesante. Ma è bello avere ancora tanti riff e tante canzoni dalle quali poter attingere in futuro”.
“Sì, puoi dirlo forte! Alla fine ci siamo persino ritrovati con brani per ben due album, ma non abbiamo voluto realizzare un doppio CD, sarebbe stato troppo pesante. Ma è bello avere ancora tanti riff e tante canzoni dalle quali poter attingere in futuro”.
STATE DUNQUE GIÀ PENSANDO A UN NUOVO ALBUM?
“Prima di tutto vogliamo suonare live… non so ancora se ci imbarcheremo in un tour vero e proprio, ma di sicuro terremo tante date prima del prossimo album. Quest’ultimo sarà probabilmente pronto nel 2009, ma nulla è confermato”.
“Prima di tutto vogliamo suonare live… non so ancora se ci imbarcheremo in un tour vero e proprio, ma di sicuro terremo tante date prima del prossimo album. Quest’ultimo sarà probabilmente pronto nel 2009, ma nulla è confermato”.
C’È PERÒ DA ASPETTARSI UN DISCO SULLA FALSARIGA DI QUESTO, O SBAGLIO?
“Certo, l’old school death metal sarà sempre la base del sound degli Hail Of Bullets. Magari proveremo qualcosa di nuovo, ma di certo non tradiremo le nostre radici”.
“Certo, l’old school death metal sarà sempre la base del sound degli Hail Of Bullets. Magari proveremo qualcosa di nuovo, ma di certo non tradiremo le nostre radici”.
L’ALBUM È UN CONCEPT SUL FRONTE ORIENTALE NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. CREDO CHE QUESTE TEMATICHE SI ADATTINO PERFETTAMENTE ALLA MUSICA CHE PROPONETE. A CHI È VENUTA L’IDEA?
“L’idea è stata mia. Sono un grande appassionato di storia e appena ho ascoltato i primi brani pronti ho subito pensato che sarebbero stati più che adatti a fare da base a un simile concept lirico. Avevo in mente quest’ultimo da anni ed è stato un vero piacere poterlo trattare con gli Hail Of Bullets”.
“L’idea è stata mia. Sono un grande appassionato di storia e appena ho ascoltato i primi brani pronti ho subito pensato che sarebbero stati più che adatti a fare da base a un simile concept lirico. Avevo in mente quest’ultimo da anni ed è stato un vero piacere poterlo trattare con gli Hail Of Bullets”.
“Certo, ho letto decine di libri… sono un gran lettore! Non volevo scrivere sciocchezze, quindi mi sono documentato molto accuratamente. Ma anche i film hanno giocato un ruolo importante. I miei preferiti sono ‘Stalingrad’, ‘Das Boot’ e ‘Der Untergang'”.
VI PIACEREBBE GIRARE UN VIDEOCLIP ISPIRATO A UNO DI QUESTI FILM?
“Bella idea, ma al momento non abbiamo programmi a riguardo… vedremo nei prossimi mesi!”.
“Bella idea, ma al momento non abbiamo programmi a riguardo… vedremo nei prossimi mesi!”.
TORNANDO AI TESTI, PENSI CHE CONTINUERAI AD AFFRONTARE ARGOMENTI SIMILI ANCHE NEI PROSSIMI ALBUM, UN PO’ COME FANNO I BOLT THROWER?
“Credo di sì, la musica si presta a simili tematiche. Magari cambierò soggetto, prendendo in esame altre guerre o altri periodi storici”.
“Credo di sì, la musica si presta a simili tematiche. Magari cambierò soggetto, prendendo in esame altre guerre o altri periodi storici”.
“… OF FROST AND WAR” È STATO MIXATO DAL CELEBRE DAN SWANO, IL QUALE HA ANCHE CONTRIBUITO AL DISCO CON DELLE BACKING VOCALS. PARE ESSERE MOLTO COINVOLTO NEGLI HAIL OF BULLETS: LO CONSIDERATE IL SESTO MEMBRO DELLA BAND?
“Sì, per noi è a tutti gli effetti il sesto membro degli Hail Of Bullets. Ha fatto un gran lavoro con il mixaggio e credo che nessun altro al mondo avrebbe potuto aiutarci tanto quanto lui”.
“Sì, per noi è a tutti gli effetti il sesto membro degli Hail Of Bullets. Ha fatto un gran lavoro con il mixaggio e credo che nessun altro al mondo avrebbe potuto aiutarci tanto quanto lui”.
HO APPREZZATO MOLTISSIMO IL DISCO NELLA SUA INTEREZZA, MA DEVO DIRE CHE I MIEI BRANI PREFERITI SONO “GENERAL WINTER” E “STALINGRAD”…
“Mi fa piacere sentirtelo dire perchè rientrano anche fra i miei preferiti! Entrambi i pezzi sono stati scritti da Ed. ‘General Winter’ inizia con un midtempo molto pesante, si velocizza nella parte centrale e poi torna lento ed heavy. A livello lirico parla dell’inverno russo, uno dei grandi alleati dell’Armata Rossa, che contribuì a rallentare i nazisti in procinto di conquistare Mosca. ‘Stalingrad’ invece parte con un riff da headbanging sul quale letteralmente adoro cantare… è una delle parti che preferisco in tutto il CD. Anche qui c’è spazio per una sfuriata centrale e poi si arriva su registri doom. Il testo parla dell’assedio di Stalingrado e della fine che fece la 6ª Armata tedesca, tradita dai suoi leader e abbandonata al suo destino”.
“Mi fa piacere sentirtelo dire perchè rientrano anche fra i miei preferiti! Entrambi i pezzi sono stati scritti da Ed. ‘General Winter’ inizia con un midtempo molto pesante, si velocizza nella parte centrale e poi torna lento ed heavy. A livello lirico parla dell’inverno russo, uno dei grandi alleati dell’Armata Rossa, che contribuì a rallentare i nazisti in procinto di conquistare Mosca. ‘Stalingrad’ invece parte con un riff da headbanging sul quale letteralmente adoro cantare… è una delle parti che preferisco in tutto il CD. Anche qui c’è spazio per una sfuriata centrale e poi si arriva su registri doom. Il testo parla dell’assedio di Stalingrado e della fine che fece la 6ª Armata tedesca, tradita dai suoi leader e abbandonata al suo destino”.
SEMBRA CHE GLI HAIL OF BULLETS STIANO RAPIDAMENTE DIVENTANDO LA VOSTRA PRIORITÀ PER I PROSSIMI MESI. AVRETE ANCORA TEMPO DA DEDICARE ALLE VOSTRE ALTRE BAND?
“Direi di sì… i Thanatos sono in stallo, visto che due dei loro membri oggi suonano anche nei Melechesh. I Gorefest hanno terminato il tour di supporto al loro ultimo album e inizieranno con calma a pensare al prossimo. Gli Asphyx stanno suonando ogni tanto e lavorando con tutta calma a del nuovo materiale. Non c’è dunque grande pressione su di noi, possiamo fare tutto quello che vogliamo”.
“Direi di sì… i Thanatos sono in stallo, visto che due dei loro membri oggi suonano anche nei Melechesh. I Gorefest hanno terminato il tour di supporto al loro ultimo album e inizieranno con calma a pensare al prossimo. Gli Asphyx stanno suonando ogni tanto e lavorando con tutta calma a del nuovo materiale. Non c’è dunque grande pressione su di noi, possiamo fare tutto quello che vogliamo”.
COSA NE PENSI DEL RITORNO DEI PESTILENCE? TI SCOCCIA NON ESSERE STATO INCLUSO NELLA LINEUP DELLA REUNION?
“Che cosa ne penso? Per prima cosa, direi che non potevano scegliere momento peggiore… ora mi tocca continuamente rispondere a questa domanda nelle interviste! Non amo parlare dei Pestilence, questa storia è andata troppo per le lunghe. Comunque, non tornerei mai in quella band. Faccio parte degli Asphyx e degli Hail Of Bullets e mi sto divertendo un mondo. On stage queste due old school death metal machine fanno a pezzi i Pestilence. Non ho niente da guadagnare nel tornare con i Pestilence. Assolutamente niente. Gli auguro buona fortuna, ma ho parecchi dubbi su questa sorta di ‘reunion’ e credo che anche i fan rimarranno delusi. I Pestilence sono morti anni fa, che riposino in pace”.
“Che cosa ne penso? Per prima cosa, direi che non potevano scegliere momento peggiore… ora mi tocca continuamente rispondere a questa domanda nelle interviste! Non amo parlare dei Pestilence, questa storia è andata troppo per le lunghe. Comunque, non tornerei mai in quella band. Faccio parte degli Asphyx e degli Hail Of Bullets e mi sto divertendo un mondo. On stage queste due old school death metal machine fanno a pezzi i Pestilence. Non ho niente da guadagnare nel tornare con i Pestilence. Assolutamente niente. Gli auguro buona fortuna, ma ho parecchi dubbi su questa sorta di ‘reunion’ e credo che anche i fan rimarranno delusi. I Pestilence sono morti anni fa, che riposino in pace”.
BENE, È TUTTO PER ORA! GRAZIE INFINITE, MARTIN… A TE LA CONCLUSIONE!
“Mille Grazie per l’immenso supporto che ho sempre ricevuto dall’Italia. Spero davvero di poter tornare dalle vostre parti in tempi brevi. Grazie per l’intervista e buona fortuna a tutto lo staff di Metalitalia.com”.
“Mille Grazie per l’immenso supporto che ho sempre ricevuto dall’Italia. Spero davvero di poter tornare dalle vostre parti in tempi brevi. Grazie per l’intervista e buona fortuna a tutto lo staff di Metalitalia.com”.