HAMMERFALL – By Any Means Necessary

Pubblicato il 18/02/2009 da

Critiche o complimenti… il giudizio del pubblico metal sembra non conoscere mezze misure e anche gli Hammerfall sono finiti nella tra queste due tenaglie, come spesso succede quando un gruppo raggiunge la notorietà. La loro risposta a questa contrapposizione è il nuovo “No Sacrifice, No Victory”, un album che non cede di un millimetro alle accuse di immobilismo stilistico ricevute da più parti e riassume in dieci convincenti brani tutti quei tratti distintivi che nel corso degli anni hanno portato la band dove oggi si trova. Un disco che nasce sotto la spinta di una formazione in parte rinnovata con l’ingresso di Pontus Norgren alla chitarra e il ritorno di Fredrilk Larsson al basso, cambiamenti che, come lo stesso Joacim Cans ha ammesso, hanno portato nuova linfa vitale alla band. Proprio il simpatico cantante e il nuovo arrivato ci hanno concesso una ventina di minuti nei quali si è parlato di passato, futuro e, ovviamente, del nuovissimo lavoro.

BENE RAGAZZI, LA FORMAZIONE DEGLI HAMMERFALL E’ CAMBIATA RISPETTO ALL’ULTIMA VOLTA CHE CI SIAMO VISTI. VOLETE INIZIARE PRESENTANDOCI LA NUOVA LINEUP?
Joacim: “Sì, diciamo che Fredrik (Larsson, bassista) era già con noi agli esordi ed è rimasto fuori dalla band per circa dieci anni, mentre la vera novità è Pontus, arrivato nel momento in cui Stefan (Elmgren, l’ex-chitarrista, ndR) ha lasciato la band. Stefan ha preferito infatti proseguire la sua carriera come pilota di linea e abbiamo dovuto cercare subito un buon rimpiazzo. Ho deciso quindi di chiamare il mio amico Pontus e gli ho chiesto se conosceva qualche bravo chitarrista (Pontus si mette a ridere, ndR) e lui mi ha risposto che era interessato. Per noi è una bella cosa avere Pontus in formazione proprio per una questione personale. E’ importante lavorare con gente con cui ti trovi bene perché si passa parecchio tempo insieme durate i tour. Lo stesso discorso vale per Fredrik”.

PONTUS, COME CI SI SENTE AD ESSERE UN MEMBRO DEGLI HAMMERFALL?
Pontus: “E’ fantastico. Ci conoscevamo da parecchio tempo. Appena Joacim mi ha chiesto se ‘conoscevo un buon chitarrista’, non ci ho pensato due volte a dirgli che ero interessato e per me è stato molto naturale inserirmi nel gruppo”.
Joacim: “E’ passato pochissimo tempo dall’annuncio dell’uscita di Stefan a quello dell’arrivo di Pontus. Se non avessimo fatto così saremmo stati sommersi di mail da chitarristi di tutto il mondo che chiedevano di suonare con noi, molti anche solo per curriculum. Quando Magnus lasciò la band ci furono un sacco di bassisti che si proposero, anche nomi grossi…”.

NOMI GROSSI? TIPO?
Joacim: “No, preferisco non dire nulla in merito”.

E DAI…
Joacim: “No, sul serio. Non voglio mica fare la figura di quello che ha rifiutato Billy Sheehan (grandissimo bassista dei Mr. Big, ndR)…”.

BILLY SHEEHAN? (risate, ndR)
Joacim: “No, no! Era solo per dire! (ride, ndR)”.

PONTUS, QUAL E’ DAL TUO PUNTO DI VISTA LA DIFFERENZA TRA SUONARE NEI THE POODLES E NEGLI HAMMERFALL?
Pontus: “Sicuramente la musica degli Hammerfall è più vicina ai miei gusti musicali, più heavy. Anche con i The Poodles mi trovavo bene ed eravamo amici da tempo, ma sentivo il bisogno di cambiare. Per questo già prima che Joacim mi chiamasse avevo deciso di lasciare la band. Poi Joacim mi ha chiamato… perfetto direi! (ride, ndR)”.
Joacim: “Destino o solo una coincidenza? Non lo sapremo mai… sono cose che a volte accadono”.

BENE RAGAZZI, PARLIAMO ORA DEL NUOVO ALBUM “NO SACRIFICE, NO VICTORY”. IO CREDO CHE SIA UN ALBUM DAVVERO BUONO, CON CANZONI PIU’ HEAVY E CADENZATE ALTRE PIU’ POWER, UNA SORTA DI RIASSUNTO DELLA VOSTRA CARRIERA. SIETE D’ACCORDO?
Joacim: “Assolutamente. Credo sia un album completo, probabilmente il più solido che abbiamo fatto. Non ci sono pezzi deboli infatti in questo lavoro. E’ ancora abbastanza difficile per noi parlare di questo disco in modo obiettivo dal momento che abbiamo appena finito di scriverlo e registrarlo, ma come tu stesso hai detto è un album che mostra tutte le caratteristiche tipiche degli Hammerfall. Io credo sia il naturale risultato di una band composta da membri felici di suonare insieme. In questo devo dire che l’arrivo di Pontus e Fredrik ha dato la giusta spinta che ci serviva”.

VOLETE DESCRIVERCI LE NUOVE TRACCE NON SOLO DAL PUNTO DI VISTA MUSICALE MA ANCHE DA QUELLO DELLE TEMATICHE?
Joacim: “Non ho la tracklist precisa in mente e non voglio parlare dei pezzi uno ad uno, preferisco lasciare all’ascoltatore il piacere di scoprire i brani. Come abbiamo detto prima, ‘No Sacrifice, No Victory’ contiene tutti gli elementi degli Hammerfall: mid tempo, pezzi veloci, una ballad e una strumentale. Credo sia fottutamente grandioso. Come tematiche i nuovi brani sono un po’ più dark ma non per questo depressivi. Preferisco infatti usare sempre un approccio positivo anche quando i testi sono più cupi. Se pensi in negativo infatti ti senti una merda… preferisco pensare che ci sia sempre qualcosa di bello alla fine del tunnel”.

DARK… DARK ‘COME MY SHARONA’ (pop hit dei The Knack la cui cover è presente in tracklist, ndR)?
Joacim: “No quella è una cover!!! (risate, ndR)”.

CERTO…
Joacim: “Non l’abbiamo scritta noi, quindi non sono responsabile di quel testo (ride, ndR)! Credo sia un modo di mostrare un lato differente degli Hammerfall. Abbiamo deciso di osare nel riproporre questa canzone che secondo noi è ottima. E’ un azzardo, ma è uscita molto bene e sono sicuro che tutti i giornalisti ne parleranno”.

JOACIM, TU E OSCAR AVETE SCRITTO TUTTI I BRANI O AVETE COINVOLTO ANCHE GLI ALTRI RAGAZZI?
Joacim: “Io e Oscar siamo sempre stati i compositori principali e anche questa volta è stato così. Stefan ha collaborato alla stesura di un pezzo mentre Pontus ha composto la traccia strumentale (‘Something For The Ages’, ndR) e in questo modo ha presentato il suo modo di suonare metal. Molta gente poteva infatti credere che Pontus, arrivando dai The Poodles, potesse non essere ‘molto Hammerfall’ e con questa traccia dimostra il contrario”.
Pontus: “E’ un brano molto ‘eighties’”.

MENTRE L’ULTIMA TRACCIA, “ONE OF A KIND”, E’ STATA COMPOSTA ANCHE DA JESPER STROMBLAD, CHITARRISTSA DEGLI IN FLAMES NONCHE’ EX-MEMBRO DEGLI HAMMERFALL. VOLETE PARLARCI DI QUESTA COLLABORAZIONE?
Joacim: “E’ stato molto bello ritrovarci con Jesper e Oscar a scrivere un brano come ai tempi dei primi lavori. Noi tre ci siamo incontrati durante uno show televisivo e, mangiando e bevendo birra, ci siamo detti ‘ehi, sarebbe bello scrivere ancora una canzone insieme’. Oscar e Jesper si sono poi trovati per lavorare alle parti musicali e quindi è arrivato il mio turno con le melodie vocali. E’ il brano più epico di tutto il disco”.

JOACIM, HAI DECISO DI UTILIZZARE UN CANTATO LEGGERMENTE PIU’ RUVIDO IN CERTI PASSAGGI DI QUESTO LAVORO. DA DOVE NASCE QUESTA SCELTA?
Joacim: “Credo di aver utilizzato più che altro un differente approccio psicologico durante le registrazioni. Questa volta ho cercato di essere spontaneo, di non pensare molto. Ho cercato solo un giusto bilanciamento tra un cantato un po’ più ruvido e il mio classico stile vocale”.

SUONERETE A MILANO IL 10 DI MARZO. VOLETE ANTICIPARCI QUALCOSA CIRCA LO SHOW CHE PROPORRETE O LA SETLIST?
Joacim: “Preferisco che siano i fan ad immaginare quali pezzi faremo e che tipo di show porteremo. In ogni caso gli Hammerfall sono gli Hammerfall e sai cosa aspettarti…”.

SAPETE CHE LO STESSO GIORNO SEMPRE A MILANO SUONERANNO JUDAS PRIEST, MEGADETH E TESTAMENT?
Joacim: “Sì, Sì, lo sappiamo… avevamo due opzioni: cancellare lo show o suonare comunque. Abbiamo deciso di suonare proprio per tutti quei fan che vogliono vedere gli Hammerfall o che ancora non hanno avuto modo di assistere ad un nostro concerto. Magari questi ragazzi hanno già visto diverse volte i Judas Priest negli scorsi anni così come Megadeth o Testament, e vogliono provare con qualcosa di più recente. Avremo anche due giovani band di spalla, Sabaton e Bullet”.

VISTO CHE STIAMO PARLANDO DI GRANDI NOMI, CREDETE CHE GLI HAMMERFALL POTRANNO PRENDERE IL POSTO DELLE BAND PIU’ FAMOSE QUANDO QUESTE ARRIVERANNO AL CAPOLINEA?
Joacim: “Nessuna band può essere sostituita. Gli Hammerfall saranno sempre gli Hammerfall e stessa cosa per Judas Priest, Iron Maiden e tutte le altre band che hanno dato vita all’heavy metal. Tutto dipenderà dai fan, saranno loro a decidere se vorranno o meno una band che sostituisca queste grandi dal punto di vista però del loro status. Quando i gruppi che hanno fatto la storia dell’heavy metal non ci saranno più, la gente sentirà comunque il bisogno di vedere ancora uno show in una grande arena, di divertirsi, e credo che gli Hammerfall da questo punto di vista possano essere una valida scelta. Ovviamente spero in questa cosa ma, come detto, dipende tutto dai fan”.

JOACIM, PARLIAMO DEGLI INIZI DELLA TUA CARRIERA MUSICALE. TU CANTAVI NEGLI HIGHLANDER PRIMA CHE DIVENTASSERO LOST HORIZON. CHE RICORDI HAI DI QUEL PERIODO?
Joacim: “Quelli sono stai gli anni in cui la mia vita è cambiata, in cui è iniziata la mia carriera musicale e in cui mi sono formato come cantante. Ci siamo divertiti molto in quel periodo e abbiamo scritto parecchi pezzi che poi sono stati pubblicati anni dopo, ovviamente con un diverso taglio, sul primo disco dei Lost Horizon. A volte sento ancora Wojtek (Lisicki, chitarrista dei Lost Horizon) su Facebook”.

COSA MI DICI INVECE DEI WARLORD, STORICA BAND IN CUI HAI AVUTO L’ONORE DI CANTARE ANCHE SE PER POCO?
Joacim: “Con i Warlord è tutto finito… definitivamente. Sono molto orgoglioso di quello che ho potuto fare con questa band, soprattutto di aver potuto riportare il gruppo on-stage sul palco del Wacken. Sarebbe bello poter pubblicare un album dei Warlord con una buona produzione perchè quello che abbiamo fatto, ‘Rising Out Of The Ashes’, non ha dei bei suoni. Comunque sono ancora in contatto con gli altri membri”.

JOACIM COSA RISPONDI A CHI VI ACCUSA DI PROPORRE SEMPRE LO STESSO TIPO DI MUSICA?
Joacim: “Vedi, la cosa divertente è che sono passati dodici anni dal nostro primo disco e nonostante le critiche sono ancora qui a parlarvi di un nuovo album e di un nuovo tour. Onestamente delle critiche non me ne frega niente. Noi facciamo quello che ci pare, questo è il vero spirito dell’heavy metal. Se prendi il primo e l’ultimo album e li confronti, ti renderai conto che sono profondamente diversi”.

OK RAGAZZI, L’INTERVISTA SI CHIUDE QUI. CI VEDIAMO A MARZO.
Joacim: “Voglio dire ai nostri fan che spero di vederli tutti a Milano a marzo. Vedrete, sarà un grande show!”.

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