Usciti a fine 2012 con il validissimo DVD “Gates Of Dalhalla”, commemorativo dei loro quindici anni di attività, gli Hammerfall hanno annunciato un periodo di pausa che li terrá lontani dalle scene per almeno un anno. In effetti, l’ultimo album “Infected” aveva fatto sorgere qualche dubbio circa l’ispirazione di una band che ha contribuito significativamente a trainare la rinascita della scena classic/power a fine anni Novanta. Dei motivi di questo stop momentaneo dopo tanti anni di carriera ce ne parla il chitarrista e leader Oscar Dronjak, il quale ci svela anche le prossime mosse del gruppo e il suo rientro nella scena death metal!
AVETE DA POCO PUBBLICATO IL DVD “GATES OF DALHALLA”, REGISTRATO PRESSO UNA LOCATION UNICA. VUOI PARLARCI DI QUESTO EVENTO?
“Era lo show per il nostro quindicesimo anniversario e quindi abbiamo deciso di fare qualcosa di veramente speciale. Il posto si chiama Dalhalla e si trova in una vecchia cava, dove è stato costruito un palco separato dal pubblico da un fossato. È la prima volta che questa location è stata usata per un evento metal. Solitamente la utilizzano per produzioni televisive. Abbiamo portato su quel palco ottanta Marshall suddivisi in tre file e abbiamo affittato un sacco di luci e giochi pirotecnici per rendere la serata ancora piú speciale. La setlist ha pescato pezzi da ogni album e con una durata totale di due ore e venti minuti si è trattato del concerto piú lungo da noi mai fatto. A rendere la cosa ancora piú unica è stata poi la presenza di membri passati degli Hammerfall”.
AVETE GESTITO VOI TUTTA L’ORGANIZZAZIONE?
“Ci siamo occupati noi di molte cose, ma senza la nostra esperta crew ovviamente tutto questo non sarebbe stato possibile”.
SENTIVATE LA PRESSIONE DI QUESTO EVENTO SPECIALE QUEL GIORNO?
“Ovviamente sí, c’era la pressione della performance, ma è una cosa a cui siamo abituati visto che facciamo spesso show grossi”.
COME TI SEI SENTITO QUELLA SERA A SUONARE DI NUOVO CON GLI EX MEMBRI MIKAEL STANNE (DARK TRANQUILLITY), JESPER STROMBLAD (ex-IN FLAMES) E STEFAN ELMGREN?
“È stato fantastico. Suonare con Mikael, Jesper e Stefan è stato il top della serata!”.
AVETE ANNUNCIATO CHE GLI HAMMERFALL ORA SARANNO IN PAUSA PER UN ANNO E TORNERANNO NEL 2014. QUAL È IL MOTIVO DI QUESTA TEMPORANEA ASSENZA DALLE SCENE?
“Avevamo deciso che ci saremmo presi questa pausa da attivitá ufficiali parecchio tempo fa. Questo perchè l’alternativa era iniziare a scrivere nuovi pezzi, entrare in studio e subito dopo andare in tour. Non era il massimo. Per consentirci di fare heavy metal per altri quindici anni, credo che questa sia stata la scelta migliore. Ad ogni modo non è che i membri degli Hammerfall siano del tutto inattivi, semplicemente non siamo impegnati in attivitá ufficiali con la band. Io sto scrivendo un libro sul gruppo e sto anche suonando con i Ceremonial Oath. Joacim (Cans, cantante, ndR) è impegnato con la grossa produzione ‘Rock Of Ages’, Anders (Johansson, batterista, ndR) e Fredrik (Larsson, bassista, ndR) hanno anche altre band (rispettivamente Fullforce e Death Destruction) e Pontus (Norgren, chitarrista, ndR) ha un milione di cose in agenda come al solito”.
QUAL È IL FUTURO DEGLI HAMMERFALL? DOBBIAMO ASPETTARCI UN CAMBIO DI SOUND AL VOSTRO RIENTRO?
“Posso quasi garantire un qualche tipo di cambiamento, se non altro perchè siamo stati impegnati in cose diverse durante il periodo di pausa. Ad ogni modo gli Hammerfall sono una heavy metal band e questo nulla lo può cambiare. Certo, ora per me è impossibile dire cosa faremo in futuro dal punto di vista musicale, perchè non ho ancora iniziato a comporre nulla per il nuovo album. Tra sei mesi avrò un quadro piú chiaro”.
PUBBLICHERETE IL NUOVO ALBUM NEL 2014?
“Il programma è registrare il nuovo album a inizio 2014 e pubblicarlo nella seconda metá dell’anno. Questa è la nostra idea e, anche se non c’è ancora nulla di definito ufficialmente, credo che riusciremo a rispettare questa tabella”.
VUOI DIRCI QUALCOSA CIRCA IL TUO LIBRO SUGLI HAMMERFALL?
“Sará la storia della band e di tutti gli alti e bassi che abbiamo avuto nella nostra carriera. Sará una normale biografia, ma non un altro ‘The Dirt’, perchè non siamo quel tipo di band. Voglio dire, i Motley Crue sono unici e noi non facciamo uso di droghe. Ad ogni modo ne abbiamo passate tante nei nostri primi quindici anni e questo è quello su cui focalizzerò il libro. All’inizio sará disponibile solo in svedese, ma se ci sará interesse per traduzioni anche in altre lingue, credo che l’editore sará preparato”.
NEL 1997 CON “GLORY TO THE BRAVE” GLI HAMMERFALL CONTRIBUIRONO IN MANIERA SIGNIFICATIVA ALLA RINASCITA DEL CLASSIC/POWER. COME VEDI QUESTA SCENA OGGI?
“Quando iniziammo nel 1993, e per diversi anni a seguire, non c’era letteralmente alcuna scena, quindi non siamo mai stati una grossa parte della scena, anche quando la rinascita era nel suo pieno. Oggi non so come stiano le cose. Trovo sempre piú difficile rimanere aggiornati per via della gran quantitá di pubblicazioni”.
HAI ACCENNATO AI CEREMONIAL OATH. HAI VOLUTO TU RIPORTARLI IN VITA O L’IDEA È STATA DI QUALCHE ALTRO MEMBRO DELLA BAND?
“Edward Janson, booker e promoter del The Gothenburg Sound Festival, ci ha chiesto se avessimo voluto riunire la band per questa occasione e nessuno di noi ha esitato. Eravamo tutti pronti a farlo e non riesco nemmeno a descriverti quanto ci stiamo divertendo!”.
COME È STATA ACCOLTA QUESTA REUNION DAI FAN DURANTE IL FESTIVAL?
“Alla grande. Ed è stato fantastico suonare di nuovo con quei ragazzi. Avevamo passato parecchio tempo a provare per quello show, quindi non ero assolutamente preoccupato di dover cantare e suonare contemporaneamente di nuovo. Lo facevo spesso da giovane. Quello che avevo dimenticato è quanto è faticoso dal punto di vista fisico. Abbiamo suonato per circa un’ora e quando è finito l’effetto dell’adrenalina, ero completamente morto, non ce la facevo proprio piú. Ma ne è valsa la pena!”.
L’IDEA DI RISTAMPARE L’ALBUM “THE BOOK OF TRUTH” È STATA TUA?
“Sí, sono sempre stato convinto che quell’album meritasse un destino migliore. I master erano ben conservati in casa mia, quindi abbiamo potuto fare un completo rimixaggio, non solo una rimasterizzazione. Fredrik Nordstrom, un pezzo molto importante del sound della scena di Goteborg che aveva prodotto l’album a suo tempo (il suo primo album death metal), ha dato nuovamente il suo tocco magico dopo vent’anni. Inoltre, io all’epoca lasciai la band prima che il disco uscí, quindi ora il cerchio è chiuso”.
SONO STATI GLI HAMMERFALL LA RAGIONE PER LA QUALE HAI LASCIATO I CEREMONIAL OATH E NON HAI PRESO PARTE ALLE REGISTRAZIONI DELL’ULTIMO LORO ALBUM, “CARPET”?
“Dopo i Ceremonial Oath passai a Hammerfall e Cristal Age e non mi guardai indietro. Avevo scritto circa l’85% della musica e dei testi di ‘The Book Of Truth’. In più cantavo e suonavo la chitarra, quindi inevitabilmente la band cambiò dopo la mia uscita. ‘Carpet’ non è proprio un album, perchè è fatto da due demo messi su un mini CD. Io non ho nulla a che fare con quel lavoro, al di là del fatto che ho composto le musiche di ‘Immortalized'”.
ASCOLTI DEATH METAL?
“Assolutamente sí ma non molta roba nuova. Preferisco la roba old-school come Pestilence, Death, Morbid Angel e Possessed”.
IL MIGLIOR MOMENTO DELLA TUA CARRIERA ARTISTICA?
“Deve ancora arrivare, spero!”.