HARDCORE SUPERSTAR – Una ‘calda’ intervista con Jocke Berg

Pubblicato il 02/07/2002 da

Fa caldo, caldissimo: a Roma si superano largamente i 30° all’ombra e c’è un’aria a dir poco irrespirabile, che permette esclusivamente movimenti lenti e ponderati ed un razionamento obbligatorio di acqua e sigarette. Ma non c’è nulla, assolutamente nulla al mondo (neanche una partita di pallone che per per quasi due ore e mezzo ha bloccato l’Italia), che possa dissuadere noi intrepidi scribacchini di Metalitalia.com dall’intervistare Jocke Berg, simpaticissimo frontman degli Hardcore Superstars. Dopo due release di punk/glam melodico e sfacciatamente mainstream, gli Hardcore Superstars stanno cercando di riappropriarsi di uno status più genuinamente rock n’roll, rispettoso di quelle radici underground che all’inizio della loro carriera li volevano tra i più quotati eredi del successo di Backyard Babies, Hellacopters e via dicendo.
CIAO JOCKE, COME VA? SIAMO UN PO’ TRISTI PERCHÉ L’ITALIA È STATA ELIMINATA DAL MONDIALE…
“Si lo so, anche la Svezia è stata eliminata qualche giorno fa, dal Senegal mi pare…”

COME SAREBBE ‘TI PARE’? NON SEGUI IL CALCIO?
“Oh, sì che lo seguo! mi piace molto, anche! soltanto che quest’anno non ho avuto abbastanza tempo per seguire il campionato del mondo…”

NEI PROSSIMI GIORNI SARETE IMPEGNATI IN UN BREVE TOUR ITALIANO… COME VI SIETE PREPARATI PER L’OCCASIONE? COME PENSATE DI VIVERE QUEST’ESPERIENZA TRICOLORE?
“Beh… posso dire che siamo davvero entusiasti di suonare qui in Italia! E’ un paese pieno di belle donne, con un clima bellissimo, il cibo che è veramente ottimo, e i fan soprattutto qui sono molto caldi e attenti a quello che facciamo sul palco. L’Italia poi sta diventando come la Svezia e la Scandinavia negli ultimi tempi, sta uscendo della musica veramente ‘fresca’ da questo paese.”

SO CHE GLI HARDCORE SUPERSTARS STANNO AVENDO UN DISCRETO SUCCESSO ULTIMAMENTE, GRAZIE SOPRATTUTTO AL VOSTRO ULTIMO DISCO… COSA HAI DA DIRCI A RIGUARDO?
“Beh, non posso certo nasconderlo… è così. Non pensare però che siamo delle rock star… ancora non possiamo permetterci un certo tipo di lussi ed eccessi che erano invece soliti per le icone degli anni ottanta. Questo successo di pubblico ci sta permettendo di suonare in giro in tutto il mondo, di organizzare molti concerti e di vedere i nostri video passare per tutte le music television d’Europa. Non credo sarebbe stato possibile organizzare questo mini tour italiano se non avessimo avuto il supporto dei media come ci sta succedendo in questo momento…”

IN EFFETTI QUI IN ITALIA È POSSIBILE VEDERE I VOSTRI VIDEO SU MTV ANCHE NEGLI ORARI ‘DI PUNTA’, SEGNO CHE STATE GODENDO DI UN CERTO FAVORE DI PUBBLICO E CHE LA VOSTRA LABEL VI STA SUPPORTANDO PARECCHIO…
“Guarda, onestamente penso che sia assolutamente necessario girare dei videoclip al giorno d’oggi perché, se vuoi entrare in un certo giro, devi partire con il presupposto di dover vendere i tuoi dischi. Tutti guardano i video su MTV o altri canali simili oggigiorno, ed è quindi un aspetto molto importante della nostra attività promozionale visto che la gente vuole sempre sapere il più possibile di te, vuole vederti muovere, cantare, ballare, dire stronzate…”

DA DOVE VIENE QUESTA VOSTRA SANA ATTITUDINE ROCK N’ROLL?
“Dal cuore!”

NON LO METTO IN DUBBIO, MA IN CHI O COSA POSSIAMO RICONOSCERE LE VOSTRE RADICI ARTISTICHE?
“E’ semplice, ci siamo fatti le ossa con la musica di gruppi glam degli anni ottanta come Faster Pussycat, L.A. Guns ed ovviamente i leggendari Motley Crue, e credo sia stato ovvio per noi suonare questa musica, essendo cresciuti con il mito di queste band.”

ALLA TUA LISTA AGGIUNGEREI HUSKER DU CHE TRA L’ALTRO, PROPRIO COME VOI, PROVENGONO DALLA SCANDINAVIA…
“Si, anche loro ci hanno influenzato, non lo posso negare! Loro però erano finlandesi.. Un altro modo di vivere e di pensare rispetto a noi svedesi!”

PRIMA PARLAVI DI ‘ICONE’ DEL ROCK… MA JOCKE DEGLI HARDCORE SUPERSTARS HA DEGLI IDOLI?
“Certamente, credo sia normale avere degli idoli, dei punti di riferimento nella musica… Come cantante i miei idoli sono Steven Tyler degli Aerosmith, Paul Rodgers, Rod Stewart…”

E DI LEMMY COSA NE PENSI? (PRIMA DI RISPONDERE SI GUARDA UN PO’ IN GIRO E POI SI VOLTA VERSO DI NOI RIDENDO)
“Non è qui intorno vero?!! (Risate generali…) Ah ah ah, assolutamente no! Ovviamente adoro i Motorhead per il fatto che dopo decenni sono ancora in giro a suonare, sono senza dubbio una delle migliori rock n’ roll band al mondo, ma da qui a dire che Lemmy sia un buon cantante ce ne passa…”

SECONDO TE GLI HARDCORE SUPERSTARS RIUSCIRANNO A RECUPERARE QUEL FEELING DELLE BAND DEGLI ANNI OTTANTA?
“Noi ce lo auguriamo… Siamo cresciuti con quelle band, quell’attitudine e quel tipo di immaginario… Vedremo se ne saremo in grado o meno…”

QUANTO CONTA ESSERE ESTREMI? NEL VESTIARIO, ATTITUDINE, MUSICA…
“Non si tratta di essere estremi; si tratta di essere se stessi e di fare quello che ti piace in quel determinato momento, quello che senti da dentro. Noi siamo esattamente così come puoi vederci in questo momento, non ci nascondiamo dietro dei personaggi.”

PROGETTI IN VISTA?
“Abbiamo appena terminato di registrare dieci nuove canzoni per il nostro terzo disco che uscirà per gennaio; abbiamo intenzione di suonare ancora un po’ dal vivo e poi tornare nuovamente in sella per promuovere il nuovo materiale…”

TERZO DISCO? SCUSA, MA NON È L’ULTIMO “THANK YOU (FOR LETTING US BE OURSELVES)” IL VOSTRO TERZO DISCO?
“Si, in effetti si, ma il primo venne rilasciato per una piccola etichetta, e tendiamo a non includerlo nella nostra discografia ufficiale (peccato, perché il loro debutto “It’s Only Rock N Roll” è di gran lunga la loro migliore release…NDA). Questo nuovo album sarà molto più heavy dei nostri precedenti album, e ci riporterà proprio alle sonorità del nostro unofficial album…”

OK JOCKE, È STATO DAVVERO UN PIACERE PARLARE CON TE… TI AUGURIAMO BUONA FORTUNA PER QUESTA SERA, TRATTANDOSI DEL VOSTRO PRIMO CONCERTO A ROMA…
“Grazie tante! Ci auguriamo davvero di ‘spaccare’, e di riuscire ad incendiare il pubblico… Un saluto ai nostri fans italiani! Ciao!”

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