HATESPHERE – Thrashing ballet!

Pubblicato il 23/10/2004 da

Dopo aver recensito il loro ultimo, violentissimo “Ballet Of The Brute” e averli visti on stage al Party.San e al Summer Breeze Open Air, Metalitalia.com ha nuovamente deciso di scambiare due parole con il sempre gentilissimo Peter, chitarrista dei death-thrasher danesi Hatesphere. Il quintetto arriverà a breve in Italia per una serie di concerti e nell’attesa che vengano annunciate le date esatte quale modo migliore per conoscere qualcosina in più sulle prossime mosse di questa giovane e motivatissima formazione?


“BALLET OF THE BRUTE” E’ UN TITOLO CURIOSO, CE LO VUOI SPIEGARE?
“Bruto per noi significa bestia o persona che non possiede emozioni. Così, quando parliamo di ‘Balletto del Bruto’ intendiamo una sorta di danza con il diavolo, con la bestia che sta in te. Tu lasci che essa ti guidi e decida per te, perdi il controllo della situazione e ciò non è affatto una buona cosa! Questa immagine crediamo che rappresenti perfettamente la nostra musica (se lo dite voi… nda)”.

COME E’ NATO IL DISCO?
“Abbiamo scritto l’album in un lasso di tempo decisamente più breve del solito. Avevamo fissato l’entrata in studio per febbraio 2004 ed entro quel mese dovevamo scrivere tutti i brani per l’album… avevamo tre mesi e ci siamo riusciti! In studio tutto è filato liscio, abbiamo impiegato due giorni e mezzo per incidere la batteria, due notti per il basso, tre giorni e mezzo per la chitarra ritmica, lo stesso per le vocals e infine un numero imprecisato di ore per gli assoli e tutto il resto. La cosa bella del nostro studio (Jailhouse Studios, Horsens, Danimarca) è che al suo interno ha un’altra piccola saletta dove è possibile effettuare delle registrazioni: puoi così fare due cose contemporaneamente! Questo ci ha fatto risparmiare molte tempo e così abbiamo potuto dedicarci al mixaggio come mai prima d’ora. Il nostro produttore, Tommy Hansen, ha mixato l’album tre volte prima che potessimo dirci soddisfatti. E ora il disco suona davvero cattivo (ride, nda)!”.

COME PARAGONERESTI “BALLET OF THE BRUTE” AI VOSTRI DUE PRECEDENTI FULL LENGTH?  
“La più grossa differenza tra i vecchi album e quello nuovo è che quest’ultimo è decisamente più aggressivo! Non solo le song ma anche la produzione è molto più brutale del solito… e penso che ciò sia dovuto alla velocità con cui abbiamo lavorato. Non ci siamo fermati molto a riflettere su come doveva suonare un pezzo, la prima idea che ci veniva in mente la si metteva in pratica… abbiamo scritto tutti i pezzi così, di getto! I brani però sono anche molto vari, contengono un sacco di spunti old school thrash misti a death metal e a parti hardcore… e non manca neanche un po’ di melodia. Nella tracklist puoi trovare il nostro pezzo più melodico, ‘Last Cut, Last Head’, quello più lento, ‘Only The Strongest…’ e per finire il nostro primo strumentale, ‘The Beginning And The End’. Tutto questo per noi rende l’album piuttosto fresco e speriamo che l’audience pensi la stessa cosa”.

QUALI PEZZI CONSIGLIERESTI DI ASCOLTARE A CHI VOLESSE AVVICINARSI ALL’ALBUM?
“E’ sempre difficile… direi ‘500 Dead People’, ‘Downward To Nothing’, ‘DeathTrip’ e ‘Vermin’. E poi tutte le altre (ride, nda)!”.

“BALLET…” E’ NEI NEGOZI DA QUALCHE TEMPO ORMAI, SIETE SODDISFATTI DEI RISULTATI OTTENUTI?
“Sì, le recensioni e le reazioni dei fan sono state fantastiche. Eppure, nonostante le ottime recensioni e le tante interviste penso sempre che avremmo potuto fare di più (ride, nda). Comunque siamo andati in tour con band incredibili come Exodus e Crowbar, abbiamo partecipato a grandi festival come il Summer Breeze, il With Full Force e il Party.San… la promozione live è andata davvero bene e abbiamo guadagnato tanti nuovi fan e rimediato nuovi agganci. Comunque non abbiamo ancora finito di promuovere live questo album: a novembre saremo in tour in Italia e in Islanda. Non vediamo l’ora di vedervi tutti quando saremo lì da voi!”.

I TOUR SONO QUINDI ANDATI ALLA GRANDE!
“Sì, le reazioni sono state eccellenti e anche gli Exodus e i Crowbar hanno apprezzato la nostra musica! Noi poi abbiamo avuto l’opportunità di suonare al fianco dei nostri idoli! Abbiamo trascorso tanti bei momenti e potrei raccontarti decine di storie divertenti! Ad esempio una sul nostro drummer Anders al With Full Force festival: la sera prima del nostro show avevamo bevuto molto e Anders non riusciva più a reggersi in piedi. Si mise a dormire sul bus e nel frattempo venne a trovarci Reno Kiilerich, un nostro caro amico che in quel periodo era session drummer dei Dimmu Borgir. Siccome portava ancora sul viso il corpse paint e portava i trucchi nella borsa abbiamo deciso di truccare Anders mentre dormiva! Era talmente ubriaco che non si è accorto di nulla e il mattino dopo ha girato per il backstage con il volto dipinto… tutti gli ridevano in faccia e lui non capiva il perché!”.

ULTIMAMENTE SI STA FACENDO UN GRAN PARLARE DELLA SCENA DANESE. COME SPIEGHI LA SUA IMPROVVISA ESPLOSIONE? PARLO DI GRUPPI COME IL VOSTRO, I MNEMIC, I RAUNCHY, I MERCENARY…
“E’ molto bello ciò che sta accadendo oggi in Danimarca, per troppo tempo abbiamo vissuto nell’ombra dei nostri vicini scandinavi. La scena è migliorata molto ultimamente e tante band stanno ottenendo dei buoni contratti. Credo che il salto di qualità sia stato fatto grazie soprattutto alla rinnovata voglia dei gruppi di suonare live: se suoni molto dal vivo, magari in Europa, è difficile non venire notati. Noi Hatesphere questo lo abbiamo capito per primi e oggi ne raccogliamo i frutti! Ora abbiamo in programma ben dodici date solo nella nostra nazione: vuol dire che il nostro genere di musica gode qui di ottima salute”.

CON “BALLET…” AVETE TERMINATO LA VOSTRA COLLABORAZIONE CON LA NOSTRANA SCARLET RECORDS. COSA BOLLE ORA IN PENTOLA?
“Abbiamo ricevuto alcune offerte interessanti e ne stiamo discutendo in questo momento. Per ora però non posso rivelarti nulla sulla nuova label, ci sarà da pazientare un po’ (ride, nda)!”.

STATE GIA’ PENSANDO AL PROSSIMO DISCO?
“A dire il vero no, non abbiamo ancora scritto un solo pezzo! Comunque penso che non cambieremo troppo il nostro stile: continueremo a suonare musica varia e brutale”. 

OK, GRAZIE PER L’INTERVISTA, PETER. LE TUE ULTIME PAROLE?
“Grazie per l’intervista, è sempre un piacere! Un saluto e un grazie ai fan italiani…  gli HateSphere arriveranno a novembre, quindi tenete gli occhi e le orecchie aperte, non vediamo l’ora di bere qualche birra con tutti voi!”.

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.