“Solastalgia” degli Heretoir è, per chi scrive, uno dei dischi dell’anno: nel settore della musica più o meno malinconica supera ampiamente le prove di Amorphis e Katatonia e se la gioca con l’ultimo, grandissimo Paradise Lost. Dopo la recensione del disco ci è sembrato doveroso contattarli per farci raccontare che significato ha per loro questo nuovo album, soprattutto in relazione alle evidenti novità stilistiche.
Come già abbiamo avuto modo di far notare in sede di recensione, i Nostri non sono più ‘solamente’ post-black metal, ma si stanno muovendo musicalmente in territori più ampi. Il bassista Matthias “Nathanael” Settele ci ha gentilmente risposto tra una data e l’altra del recente tour in compagnia di un’altra realtà da tenere d’occhio, i Der Weg Einer Freiheit.
BENTORNATI! HO TROVATO “SOLASTALGIA” VERAMENTE SUPERLATIVO. HO SEGUITO LA VOSTRA CARRIERA NEL CORSO DEL TEMPO, DISCO DOPO DISCO, E HO AVUTO L’OCCASIONE DI VEDERVI SUONARE DAL VIVO DIVERSE VOLTE. SE CONFRONTO IL DIVARIO ARTISTICO TRA GLI ULTIMI DUE ALBUM, IL NUOVO LAVORO È PIUTTOSTO LONTANO DA “NIGHTSPHERE”, ANCHE SE È USCITO SOLO DUE ANNI DOPO. IN QUESTO LAVORO C’È UNA GAMMA PIÙ AMPIA DI INFLUENZE E LO TROVO ANCORA EMOZIONALE, MA IN UN MODO LONTANO DAL SEMPLICE ‘POST-BLACK’. CHE NE DICI?
– Penso che ci siano canzoni su “Solastalgia” che avrebbero potuto essere anche su “Nightsphere”, ma in generale hai ragione: il nuovo non è proprio un album post-black metal. Contiene molte influenze diverse e, mentre “Nightsphere” suona come un tipico disco post-black, “Solastalgia” è più sfaccettato e si muove in nuove direzioni per noi. Nel corso del tempo ci siamo allontanati dalle nostre radici black metal: lo amiamo ancora, con tutti i suoi generi correlati, ma vogliamo anche evitare una stagnazione musicale e vogliamo continuare ad evolverci. Il risultato è sicuramente il nostro nuovo album.
PERSONALMENTE HO NOTATO DIVERSE DIFFERENZE, MA UNA DELLE PIÙ EVIDENTI È SICURAMENTE L’USO DELLE VOCI PULITE: MOLTO PIÙ VARIE E, IN UN CERTO SENSO, A VOLTE PIÙ VICINE AD ALTRI GENERI COME IL MELODIC DEATH METAL E IL DEATHCORE. MI SONO VENUTI IN MENTE GLI ARCHITECTS, PER ESEMPIO. COSA NE PENSI?
– David è un cantante molto versatile e di grande talento. Da diversi album sta sperimentando diversi stili vocali e questo aggiunge profondità e varietà alla nostra musica, fatto che troviamo molto piacevole. Tra l’altro nella band abbiamo diversi fan dei primi Architects, quindi la somiglianza che hai notato è innegabile.
ANCHE I RIFF DI CHITARRA E LE SOLUZIONI STRUMENTALI A VOLTE PUNTANO NELLA STESSA DIREZIONE: NON C’È SOLO POST-BLACK METAL, MA ANCHE QUI TROVIAMO DEATHCORE E MELODEATH. NEL SINGOLO “THE ASHEN FALLS” QUESTO È PROPRIO EVIDENTE, SECONDO ME. SEI D’ACCORDO?
– Personalmente, adoro il melodic death metal e l’hardcore punk. David ama il metalcore, mentre Nils è appassionato di band come In Flames, Dark Tranquillity e At the Gates. Era solo questione di tempo prima che decidessimo di rendere la nostra musica un po’ più ritmica e di lasciare spazio ad alcune influenze provenienti da stili metal più moderni.
INVECE, LA MALINCONIA DELLA VOSTRA MUSICA È RIMASTA INVARIATA. UN MIX DI ‘SPLEEN’, OSCURITÀ E STATI D’ANIMO PENSOSI. MENTRE MUSICALMENTE VI STATE ALLONTANANDO DA “THE CIRCLE”, SPIRITUALMENTE SIETE ANCORA LÌ…
– Per noi, l’atmosfera e la profondità emotiva restano sempre al centro e il genere specifico passa quasi in secondo piano. Penso che il nuovo album sia più moderno e versatile rispetto ai nostri dischi del passato, ma rimane fedele allo spirito degli Heretoir e dovrebbe contenere brani che dovrebbero piacere a tutti i nostri fan.
PUOI PARLARCI DEL TITOLO E DELLA COPERTINA? I SOGGETTI SONO RICONOSCIBILI, MA TUTTI INSIEME RAPPRESENTANO QUALCOSA DI SPECIFICO, SE NON VADO ERRATO…
– L’album ha come sottotitolo “Extinction Songs” e nel booklet ci sono vari animali estinti. L’uccello del terrore in copertina è una creatura impressionante, ma è una sorta di fantasma del passato. Non esiste più e ne rimangono solo resti e fossili. Diventa una presenza spettrale, che secondo me si adatta molto bene a un album intitolato “Solastalgia”. Le azioni dell’uomo moderno stanno portando all’estinzione innumerevoli specie e forse anche l’umanità come la conosciamo si estinguerà prima di quanto ci aspettiamo. È su domande come queste che vorremmo che le persone riflettessero, mentre stanno ascoltando il disco.
NELLA TRACKLIST LA COVER FINALE DI “METAPHOR” ARRIVA, SECONDO ME, AL MOMENTO GIUSTO NEL POSTO GIUSTO. CONSIDERO “SOLASTALGIA” UN DISCO DI ESPLORAZIONE MUSICALE E QUINDI PROPORRE UNA COVER DI UN BRANO TRATTO DA UN DISCO COME “REROUTE TO REMAIN” – CHE È STATO UN PUNTO DI SVOLTA PER GLI IN FLAMES – SEMBRA PIÙ DI UNA COINCIDENZA. C’È QUALCOSA DI VERO NELLE MIE CONSIDERAZIONI?
– Sono d’accordo con te. La cover è stata un esperimento e sembra che abbia avuto successo. Nils e io siamo grandi fan degli In Flames, quindi volevamo provare a fare una cover di una delle loro canzoni più fragili ed emozionanti.
TRISTEZZA E MALINCONIA POSSONO NASCERE ANCHE DA PRODUZIONI NITIDE E PUNTUALI, COME AVVIENE IN “SOLASTALGIA”. IL POST-BLACK METAL È NATO SPESSO CON SUONI MINIMALI, MA SEMBRA FUNZIONARE ANCHE CON UN APPROCCIO COME IL VOSTRO. SEI D’ACCORDO?
– Penso che se i riff, le melodie e l’emotività della musica in generale siano abbastanza atmosferici e a quel punto il suono non è così importante. Siamo soddisfatti del lavoro di David e Justin della 1408 Productions: hanno dato al disco un suono incredibile.
DOPO DIVERSI ANNI E DIVERSE BAND DI SUCCESSO, POSSIAMO DIRE CHE A QUESTO PUNTO ESISTE UNA SORTA DI SCENA POST-BLACK DELL’AREA DI LINGUA GERMANICA? ORA NON INTENDO SOLAMENTE GRUPPI COME GLI HARAKIRI FOR THE SKY, MA TUTTA UNA SERIE DI BAND CHE TRATTANO TEMI OSCURI, CUPI MA ANCHE FILOSOFICI, ABBINANDOLI AD UNO STILE BLACK METAL. GRUPPI COME DER WEG EINER FREIHET, VOI HERETOIR, PASSANDO PER AGRYPNIE E MOLTI ALTRI?
-In Germania e Austria c’è sicuramente una scena post-black ben consolidata. Band come Harakiri for the sky, Der Weg Einer Freiheit e Dornenreich sono state davvero influenti nel tempo e hanno raccolto un numero crescente di fan affezionati.
DA PARTE VOSTRA SIETE IN ATTIVITÀ DA VENT’ANNI. COSA VI ASPETTATE DAL MONDO DELLA MUSICA OGGI E DAGLI HERETOIR? QUALI SONO I VOSTRI OBIETTIVI?
– In generale, siamo super soddisfatti di ciò che abbiamo realizzato con la band fino a questo punto. Continueremo a pubblicare album e a suonare dal vivo e siamo felici se alla gente piace quello che facciamo e continua a vederci dal vivo. Grazie mille per le domande interessanti e per l’opportunità di parlare della nostra musica!
