Raggiungiamo la nuova amazzone del metal a stelle e strisce Jill Janus per un’intervista oggettivamente breve e a tratti anacronistica, che ci ha ricordato a volte il più antipatico Malmsteen ed altre il più supponente Joey DiMaio. Indipendentemente dal carattere di Jill, sicuramente particolare, e dal suo aspetto che – ammettiamolo – ha sconvolto più di un ormone in redazione, non possiamo che convenire che “Spell Eater” degli Huntress è stato senza dubbio una gradita sorpresa, una ventata di freschezza che per risultare tale ha paradossalmente attinto a piene mani nella tradizione metal europea, andando a solleticare i ricordi delle nostre lezioni imparate da professori quali Harris, Tatler, Cronos, King Diamond e Rob Halford. Influenze moderne e maggiormente aggressive amalgamano il tutto nel calderone di Jill, sedicente strega e sacerdotessa pagana. Leggiamo dunque come la bionda e pettoruta ex-coniglietta ha risposto (ma anche eluso) alle nostre domande…
PRIMA DI TUTTO SONO D’OBBLIGO I COMPLIMENTI PER IL VOSTRO SPLENDIDO DEBUTTO, UNA LAVORO DAVVERO POTENTE!
“Grazie! Siamo molto soddisfatti. Senza dubbio registrare il disco è stata un esperienza molto positiva e forte, che ancora sento personalmente in modo molto intenso. Stiamo già lavorando sul materiale per il prossimo disco”.
ULTIMAMENTE NEGLI STATES SEMBRA CHE IL BINOMIO DONNE E METAL SI STIA IN QUALCHE MODO EVOLVENDO. UN TEMPO ERAVATE CHIAMATE “PLEASURES SLAVES” DAI MANOWAR; ORA DA COMPRIMARIE STATE DIVENTANDO PROTAGONISTE. CREDI SIA UN FENOMENO PASSEGGERO OPPURE È SOLO L’INIZIO DI UN EVENTO IN ESPANSIONE?
“Non mi interessa. Non voglio sprecare il mio tempo seguendo quello che pensano gli altri a proposito dei fenomeni sociali. Non credo ci sia nessuna sorta di alleanza femminile nel metal, semplicemente il metal… non è per deboli. Molte donne non sopravvivono in questo business, e quelle che resistono sono sicuramente esseri umani straordinari e superiori. Devo ancora mettermi alla prova, lo so, ma cerco di essere vocalmente asessuata, mettendo in secondo piano il fatto che io sia una donna (vedi foto promozionali, ndR), ma sono anche consapevole che sarà impossibile (brava, ndR). Non sono qui per cambiare il mondo, nè tantomeno per essere una sorta di leader del movimento femminile. Il mio unico scopo è proseguire per il mio cammino con coerenza ed integrità”.
CI SONO MOLTI ELEMENTI CLASSICI NEL VOSTRO SOUND, PRINCIPALMENTE RICONDUCIBILE ALLE SONORITÀ EUROPEE. CI PUOI PARLARE DELLE VOSTRE INFLUENZE?
“Noi degli Huntress restiamo fedeli alle nostre radici musicali, fattore essenziale per il nostro suono. Siamo veloci, pesanti, talvolta epici e drammatici. Tutti i membri (intenso come componenti, ndR) della band provengono da esperienze musicali differenti. Potete riconoscere riff black metal, thrash e death nel nostro ‘Spell Eater’. Il nostro sound attinge energia dall’oscurità e nella pesantezza dei riff, ma sopratutto è influenzato dalla stregoneria che permea ogni aspetto della mia vita e conseguentemente si riflette nel mio songwriting”.
QUALE ASPETTO DEL MUSIC BUSINESS TI SCORAGGIA MAGGIORMENTE?
“Suppongo il lato giuridico. Non mi piace sentirmi vincolata ed intrappolata dai contratti, ma questo fa parte del gioco. Dobbiamo elevarci al di sopra di tutto questo”.
LA TUA È UNA PRESENZA OGGETTIVAMENTE INGOMBRANTE. VOCE DEVASTANTE, FISICITÀ SEXY ED AGGRESSIVA. NON RISCHI DI METTERE IN SECONDO PIANO I TUOI COMPAGNI NELLA BAND?
“Non possono esistere gli Huntress senza i miei ragazzi, mi servono per il mio percorso. Ci saranno sempre dei preconcetti su di noi, me ne rendo conto, ma amando le sfide, non possiamo che provare a far cambiare idea alle persone che vedono la band come una sorta di mio progetto personale”.
SE NON AVESSI FATTO LA CANTANTE, QUALE CARRIERA AVRESTI POTUTO E VOLUTO INTRAPRENDERE?
“Sono nata con un estensione vocale di quattro ottave. Sono nata per cantare. Stop”.
PARLACI DI UNA TUA GIORNATA TIPO. CHI È JILL JANUS QUANDO NON CALCA LE ASSI DI UN PALCO?
“Preferirei mantenere un alone di mistero”.
SEI NATA COME CANTANTE LIRICA, POI HAI PROSEGUITO LA TUA CARRIERA COME MODELLA PER LA FAMOSA RIVISTA DI HUGH HEFNER ED ORA SEI DIVENTATA UNA CANTANTE HEAVY METAL. CREDI CHE LA TUA RICERCA, IL TUO VIAGGIO SIA TERMINATO O DOBBIAMO ASPETTARCI UNA NUOVA INCARNAZIONE PER LA CAMALEONTICA JILL JANUS?
“Tutto ciò che ho fatto prima degli Huntress era semplicemente una preparazione a questo momento. Sono nata povera, ho lavorato sodo ed ogni dollaro guadagnato l’ho utilizzato per finanziare la mia musica. Il metal è sempre stato il mio unico e solo amore, tanto che anche la mia formazione classica l’ho sempre e solo considerata una palestra per il mio screaming attuale. Tutto ha un senso ora”.
QUALE TIPO DI REAZIONE HANNO SUSCITATO I VOSTRI VIDEO ED I VOSTRI CONCERTI NEGLI STATES?
“Non l’abbiamo notato! Siamo stati così occupati a scrivere, registrare e fare tour che ci siamo concentrati unicamente sul dare il 100% di noi senza mai risparmiarci”.
ESISTE UNA RELAZIONE TRA COME UN ARTISTA VEDE IL MONDO ED IL TIPO DI MUSICA CHE COMPONE? PERSONE CHE VEDONO LE COSE NELLO STESSO MODO, HANNO UNA VISIONE SIMILE ANCHE DELLA MUSICA?
“Noi non permettiamo al mondo esterno di influenzare la nostra creatività. Facciamo solo musica che amiamo e senza compromessi. Ho atteso molti anni per trovare musicisti del mio livello ed ora che siamo un gruppo coeso e forte, non ci preoccuperemo certo dei trend piegandoci alle nuove tendenze. Non ci interessa nemmeno essere ricchi e famosi, vogliamo solo suonare metal per il resto delle nostre vite”.
ABBIAMO SEGUITO SU TWITTER IL SIMPATICO SCHERZO CHE HAI FATTO AI “DANNI” DEI MEGADETH. CREDI CHE DAVE MUSTAINE SE LA SIA PRESA?
“Di sicuro non mi aspetto che che Dave mostrerà quella foto a tutti! Sono solo una piccola strega che ama ridere tutto il tempo e scherzare continuamente. La gente ha reagito in modo davvero simpatico a quell’innocuo scherzetto, non me l’aspettavo. Onestamente posso dire di amare le feste, sono un animale da party… Dave non credo”.
