IBRIDOMA – Italian Power Prog

Pubblicato il 19/06/2010 da

 

Quanto spazio c’è ancora per il power prog? Quanti ancora i pretendenti al trono di un regno fin troppo affollato? I cestini dell’usato e delle offerte del vostro metal-rivenditore di fiducia sono già colmi di prodotti di coraggiosi che hanno tentato fallendo, rilasciando praticamente lo stesso cd con copertina e nome diversi. Per fortuna il trend sembra invertirsi, e tra le band che ancora devono crescere ma che propongono uno schema sonoro più appartenente, di sicuro troviamo gli Ibridoma, approdati meritatamente ad inizio 2010 al vero debut album, opportunità guadagnata con le unghie e con i denti dal gruppo italiano dopo le “prove generali”, ma già di buon livello, costituite dal mini “Lady Of Darkness”, dal full “Page 26” e dopo la consueta ma non scontata trafila del supporto live a grandi nomi passati per la nostra penisola (Blaze Bailey su tutti). Il singer Christian Bartolacci, elemento di originalità della formazione grazie alla voce non fotocopia di mille altri urlatori in falsetto, risponde gentilmente alle nostre domande, facendovi scoprire tutto quello che c’è da sapere sugli Ibridoma. Sentiamo cosa ci racconta…


BENTORNATI RAGAZZI. VOLETE ESSERE VOI A RICORDARE AI LETTORI DI METALITALIA.COM LA STORIA DEGLI IBRIDOMA?
"Ciao a tutti da Christian. Il gruppo nasce nel 2001, la formazione vede alla batteria Alessandro Morroni, alle chitarre Simone Mogetta e Marco Vitali, al bassoLeonardo Ciccarelli e alla voce il soprascritto Christian Bartolacci. Marco e Leonardo sono entrati rispettivamente al posto di Pietro e Lorenzo (che ringraziamo perla serietà e l’impegno in questi lunghi anni)".

FACCIAMO UN BILANCIO SUL PRECEDENTE "PAGE 26": SIETE SODDISFATTI DELL’ALBUM E DEI RISCONTRI OTTENUTI? C’È QUALCOSA CHE VI HA LASCIATO L’AMARO IN BOCCA?
"Page26 è stato accolto piuttosto positivamente dalla critica, per essere solo un demo ha fatto di più del suo dovere. L’amaro in bocca? No! Certo si poteva fare dipiù ma questo vale sempre, bisogna puntare sempre in alto o almeno provarci. I pezzi del demo sono piaciuti e la risposta del pubblico è stata più che buona tuttoconsiderato".

PASSIAMO AL VOSTRO NUOVO ALBUM OMONIMO: QUANTO TEMPO AVETE IMPIEGATO PER LA COMPOSIZIONE DEI BRANI? COME HANNO CONTRIBUITO I VARI MEMBRI DELLA BAND ALLA STESURA DEIBRANI?
"Abbiamo impiegato circa un anno per plasmare il nuovo materiale. Di solito Marco e io portiamo i riff in sala prove poi tutti insieme cerchiamo di far funzionare almeglio le parti. Ognuno dice la sua, la sala prove è il cuore del gruppo".

COME E DOVE AVETE LAVORATO IN STUDIO PER QUESTO NUOVO ALBUM? QUANTO TEMPO VI HANNO PORTATO VIA LE REGISTRAZIONI?
"Prima abbiamo curato i suoni con Mauro Mancinelli il fonico dei DPF Studio, poi dopo aver registrato la batteria abbiamo continuato con il basso e le chitarre einfine la voce. Lo studio si trova nel nostro paese, ed abbiamo impiegato circa sette mesi per arrivare al master definitivo. Lavoriamo di giorno per questo ci abbiamomesso un po’ di più del normale".

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE DI “IBRIDOMA”, RISPETTO ALLE PRECEDENTI PUBBLICAZIONI, SECONDO TE?
"I precedenti erano demo, "Ibridoma" invece è un album completo, anche a livello di suoni abbiamo fatto un notevole passo avanti. Abbiamo curato molto di più iparticolari arrivando al massimo delle nostre possibilità, anche ”considerando il nostro budget”, come dici tu nella recensione, eheheh!".

VI È UNA CANZONE ALL’INTERNO DEL DISCO DELLA QUALE SEI PIÙ SODDISFATTO?
"Sono tutti dei figli per me, ma dovendone sceglierne una direi “I’m not sorry” che è piena di significati. Per me è la rivincita delle persone timide e non egoiste".

QUALI SONO LE VOSTRE PRINCIPALI INFLUENZE COME MUSICISTI?
"I classici del metal ci hanno influenzato, soprattuto ci hanno fatto venire un grande voglia di suonare dal vivo".

POTRESTI DIRCI QUALCOSA IN PIU’ SUL SIGNIFICATO DEL VOSTRO NOME E DEL PERCHE’ DI UN ALBUM OMONIMO SOLO ORA?
"Il vocabolo "Ibridoma" è nato perché mischiavamo tutti i generi nelle prime serate live, è un nome un po’ strano però funziona una volta che ti è entrato in testa.Abbiamo deciso di intitolare questo disco come la band perché è il nostro vero primo full length, un omaggio all’essere ibrido che è in noi e che rispecchia la nostramusica".

AVETE IN PROGRAMMA UN PO’ DI DATE O MAGARI UN TOUR PIÙ ESTESO, MAGARI IN EUROPA IN COMPAGNIA DI QUALCHE ALTRA BAND?
"Suoniamo spesso nella nostra zona e ogni tanto facciamo una sortita qua e là per l’Italia in compagnia di altri gruppi, facciamo diversi scambi di date. Non è faciletrovare i giusti spazi per suonare live. Stiamo cercando di andare a suonare all’estero ma non è molto facile per un gruppo underground come il nostro, speriamo diriuscire ad aprire qualche concerto piu’ importante".

A TUO PARERE QUAL’E’ LA QUALITA’ CHE DIFFERENZIA GLI IBRIDOMA DAGLI ALTRI GRUPPI?
"Forse la grande disponibilità al sacrificio ma soprattuto la pazienza".

QUAL’E’ IL MIGLIOR ALBUM DEL 2009? IL PEGGIORE?
"Il migliore per me è stato quello di Blaze, “Promise and Terror”. Considerando le difficoltà che ha dovuto superare, è davvero un buon album. Il peggiore è… meglioche lo tenga per me… (ride, ndr)".

COSA STAI ASCOLTANDO ULTIMAMENTE? C’È QUALCHE BAND CHE DESIDERI CONSIGLIARE AI NOSTRI LETTORI?
"L’ultimo dei Lacuna Coil, poi anche l’ultimo dei Nightwish è davvero ottimo, ovviamente Iron Maiden, Blaze e l’ultimo di Metallica, AcDc e dei Megadeth. Consiglio aivostri lettori di adare a sentirsi gli Scala Mercalli, l’altro mio gruppo, poi sicuramente i The Dogma e i Trick Or Treat".

COSA TI ASPETTI DAL 2010 MUSICALMENTE E NON?
"Speriamo che sia un anno ottimo per la band e che arrivi qualche piccola soddisfazione. A livello personale incontrare un donna che apprezzi la musica mi farebbepiacere".

GRAZIE PER LA CHIACCHIERATA, CONCLUDI PURE COME PIU’ DESIDERI.
"Vi ringraziamo per lo spazio che ci avete concesso e ringraziamo i vostri lettori e quanti vorranno venirci a trovare sul nostro myspace o facebook ma soprattutto ailive. Ciao Metallari!".

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