ICED EARTH – Un Nuovo Corso

Pubblicato il 27/10/2011 da

Band di punta del power-thrash americano, gli Iced Earth nell’ultimo decennio hanno dovuto affrontare una serie di difficoltà legate all’instabilità della propria formazione e soprattutto all’alternanza dietro al microfono. Dapprima la dipartita del cantante e punto di forza Matt Barlow all’indomani delle stragi dell’11 settembre 2001 e il conseguente ingresso in formazione dell’ex Judas Priest, Tim “Ripper” Owens; poi il rientro dello stesso Matt quattro anni fa. Oggi il gruppo, stando a quanto lo stesso leader e chitarrista Jon Schaffer dichiara, si trova a dover di nuovo rinunciare a Barlow in quanto non in grado di seguire la band nei lunghi tour mondiali. Ecco dunque arrivare Stu Block dagli Into Eternity, un ragazzo giovane e pieno di talento con il quale la band è ripartita. Il primo frutto di questa nuova formazione è “Dystopia”, un album sul quale noi abbiamo espresso alcune perplessità non certo rivolte alla prestazione nuovo entrato, ma semmai riguardo all’altalenante presenza di idee efficaci a livello di songwriting. Che la penna di Jon Schaffer negli ultimi anni abbia perso ispirazione è un dato di fatto e il nuovo lavoro sembra più una prova di assestamento che si spera aprirà la via ad un vero ritorno su alti livelli in futuro. Jon Schaffer ci ha parlato di tutte queste novità in casa Iced Earth e di qella che per lui sembra essere diventata non solo una passione ma una vera e propria missione: la lotta per la libertà contro il sistema finanziario e politico mondiale.

OK JON, LA PRIMA DOMANDA È SULL’USCITA DALLA BAND DI MATT. COME TI SEI SENTITO QUANDO LE VOSTRE STRADE SI SONO SEPARATE PER LA SECONDA VOLTA?
“Ovviamente è stato triste… Ad ogni modo durante l’ultimo show con Matt al Wacken Open Air 2011, a parte la tristezza, ci siamo divertiti molto. Lui è uno dei miei migliori amici dunque puoi capire che non è stato facile. Non ci sono rancori tra di noi e semplicemente sapevo che quando lui rientrò nella band nel 2007, c’era il rischio che non avrebbe potuto sostenere tour intensivi. L’industria musicale negli ultimi tempi è cambiata e ora le band per sopravvivere sono costrette ad andare in tour molto più di prima e toccare anche paesi in cui non erano mai state prima. Lui avrebbe voluto restare ma ha la sua famiglia, il suo lavoro nelle forze dell’ordine e la sua presenza part-time all’interno della band non era più compatibile con i nostri impegni”.

NON TEMI CHE MOLTI FAN POSSANO NON CAPIRE O COMUNQUE NON ACCETTARE LE RAGIONI DI QUESTA TUA DECISIONE?
“Credo che sia una cosa che io possa gestire… Vedi, molti fan vivono con una specie di illusione circa la vita all’interno di una band e non sanno quello che realmente succede nel gruppo, la produzione, i tour e così via. Io baso le mie decisioni sulla vita reale, sul mondo reale, non sulle illusioni dei fan. Capisci cosa voglio dire?”

CERTO. AD OGNI MODO ORA HAI STU BLOCK DEGLI INTO ETERNITY ALLA VOCE. COME VI SIETE INCONTRATI?
“Tutto ebbe inizio quando misi la Century Media Records al corrente di quello che stava accadendo, ossia che ci stavamo di nuovo separando da Matt. Furono loro a consigliarmi Stu. Lo avevo già incontrato in occasione di alcune date in cui gli Into Eternity avevano aperto per gli Iced Earth e avevo anche visto alcuni suoi video. Mi piacevano molto il suo spirito e la sua attitudine ma non ero molto sicuro circa la sua voce. Poi venne qui in studio e mi resi conto delle sue capacità, della sua voglia di fare e di impegnarsi per la band, un po’come Matt agli inizi. È un ragazzo molto determinato e con il quale è facile lavorare. Sono molto fiducioso circa il futuro. Se poi ci saranno fan a cui non piace, ok che ascoltino la roba vecchia, noi andiamo avanti così”.

LUI ARRIVA DA UNA BAND PIUTTOSTO DIFFERENTE. IN CHE MODO HA DOVUTO CAMBIARE IL SUO STILE PER MEGLIO ADATTARSI AGLI ICED EARTH?
“Principalmente ha lavorato sulle tonalità medie della sua voce, aspetto che non aveva mai esplorato prima e devo dire che ha fatto un gran lavoro. Onestamente non importa cosa faceva in precedenza ma quello che sta facendo ora.”

COME MAI SUL NUOVO “DYSTOPIA” NON HAI VOLUTO SFRUTTARE ANCHE LO STILE PIÙ ESTREMO DI STU, ANCHE SOLO AGGIUNGENDO QUALCHE PICCOLO INSERTO DI CANTATO IN GROWL?
“Semplicemente non centra nulla con la mia musica ed è piuttosto ovvio se ascolti gli Iced Earth. Abbiamo usato solo un paio di parti di quel tipo ma molto in sottofondo nel mix del disco. Non è Iced Earth e a Stu non interessa cantare in quel modo con gli Iced Earth. Conosce la band da molti anni e sa qual’è il nostro stile”.

HA PRESO PARTE ANCHE LUI ALLA COMPOSIZIONE DEI NUOVI BRANI?
“Certo e anche parecchio direi”.

SI È OCCUPATO SOLO DELLE PARTI VOCALI O ANCHE DELLA MUSICA?
“No, la musica come al solito la scrivo tutta io, a parte un pario di riff che sono stati portati da Troy. Stu ha curato le linee vocali e ha scritto da solo i testi di sette pezzi. È molto bravo a comporre parti vocali di presa e questo è importante per me, in quanto in questo modo non grava tutto sulle mie spalle”.

ASCOLTANDO “DYSTOPIA” SI NOTA UN RITORNO AD UN SOUND PIÙ THRASH RISPETTO AGLI ULTIMI ALBUM…
“Sì è un album più aggressivo e questa è una caratteristica che era stata preventivata già prima di iniziare le composizioni. Volevo una sorta di ritorno alle nostre radici”.

VUOI DESCRIVERCI “DYSTOPIA” DAL PUNTO DI VISTA DEI TESTI?
“I testi sono basati su tematiche distopiche e in certi casi sono ad esempio ispirati a film come ‘V Per Vendetta’, ‘Soylent Green’, ‘Equilibrium’ o ‘Dark City’. Due pezzi,’Dystopia’ e ‘Tragedy And Triumph’, sono invece legati alla saga di ‘Something Wicked’, anche questa una storia di per se molto distopica”.

QUESTA STORIA SU CUI È BASATA LA SAGA DI SOMETHING WICKED, CHE TU STESSO DEFINISCI DISTOPICA, HA QUALCOSA IN COMUNE CON LA VITA REALE?
“Credo proprio di sì. Se vedi il mondo in cui viviamo, se vedi quello che sta succedendo, il fatto che i politici siano solo dei burattini nelle mani delle oligarchie finanziarie, il fatto che ci sia una sorta di governo ombra che è il reale centro del potere e muove tutto, trova parallelismi nella saga di ‘Something Wicked'”.

SO CHE PER TE QUESTI ARGOMENTI SONO MOLTO IMPORTANTI. COME CREDI SIA CAMBIATO IL MONDO NEL CORSO DEGLI ULTIMI ANNI, SOPRATTUTTO ORA CHE CI TROVIAMO IN MEZZO A UNA CRISI PESANTISSIMA?
“Credo che in questo momento siamo sulla strada per una schiavizzazione assoluta. I governi degli Stati Uniti e dell’Europa Occidentale sono collusi con questo ‘nuovo odine mondiale’ che può solo trarre guadagno dal collasso finanziario che è stato messo in atto. So che anche gli italiani stanno accusando il colpo. Molti anni fa il sistema monetario era basato su oro o argento ed era più onesto che quello attuale. Se la gente venisse a conoscenza del fatto che questa crisi del debito e il resto del sistema finanziario fraudolento assecondato dai governi è solo un modo per far soldi dal nulla, per schiavizzarla, allora potremmo invertire la rotta e cambiare le cose. Spero che questo avvenga in modo pacifico ma non so… qui non si tratta di democratici contro repubblicani o destra contro sinistra come nel vostro paese. Qui si tratta di libertà contro schiavitù… di liberare la gente comune dalla schiavitù di una èlite mondiale”.

QUANDO TI SEI RESO CONTO DI QUANTO MI STAI DICENDO CIRCA IL SISTEMA?
“Circa tre anni fa ho aperto gli occhi e successivamente ho dato vita al progetto Sons Of Liberty. Ho passato moltissimo tempo a fare ricerche, a leggere materiale e informarmi su quello che succede sia nel mio Paese che nel resto del mondo. Tuttora sto imparando parecchio. È l’unico modo che abbiamo di cambiare le cose. La conoscenza è il potere”.

SONS OF LIBERTY DIFATTI È NATO PROPRIO PER COMBATTERE QUESTO SISTEMA…
“Assolutamente, combattere questo sistema ma in modo pacifico… Sons Of Liberty non supporta nessuna parte politica, supporta la libertà e vuole essere un modo di introdurre gli ascoltatori ad imparare a documentarsi da soli su come funziona questo sistema e la corruzione che lo domina. Così si diventa parte della resistenza. Nel mio Paese, sia Democratici che Repubblicani sono criminali. Questo non significa che tutti lo siano, ma se guardi ai vertici, vedrai che entrambe le fazioni sono controllate dalle mega banche e dalle corporazioni”.

INTENDI PORTARE SONS OF LIBERTY DAL VIVO IN  EUROPA?
“Non so, ma non credo. Il problema è che devo guadagnarmi da vivere e Sons Of Liberty non mi porta alcun guadagno. È solo una passione, un hobby. Mi pacerebbe portare questo progetto in tour ma non posso. Credo che finchè continuerò ad incoraggiare la gente a copiare  e divulgare la musica di Sons Of Liberty, visitare il sito e la documentazione che segnalo su di esso, leggere libri e via dicendo, allora avrò raggiunto lo scopo per cui il progetto è nato”.

CON GLI ICED EARTH INVECE TORNERAI IN ITALIA A NOVEMBRE. HAI QUALCHE ANTICIPAZIONE CIRCA LA SETLIST CHE PROPORRETE O LA SCENOGRAFIA?
“La setlist sarà molto interessante, perchè stiamo lavorando su molti pezzi che non proponevamo da parecchi anni, come ‘Dante’s Inferno’ che abbiamo anche riregistrato e regalato via internet, brani da ‘Night Of The Stormrider’ e dal primo album. Ci saranno ovviamente anche pezzi dall’ultimo disco e altri classici”.

BOLLE QUALCOSA IN PENTOLA INVECE PER QUANTO RIGUARDA IL PROGETTO DEMONS & WIZARDS CON HANSI KURSCH DEI BLIND GUARDIAN?
“No, ci siamo solo incontrati un paio di volte nel corso dell’estate ma giusto per divertirci un po’ e chiacchierare un sul da farsi. Sia io che lui saremo molto impegnati con le nostre band. Per il momento dunque non vedo nulla all’orizzonte”.

CON GLI ICED EARTH HAI SUONATO ALLA CELEBRE CROCIERA METAL AMERICANA, 70.000 TONS OF METAL. DAL MOMENTO CHE LA QUASI TOTALITÀ DEI FAN ITALIANI NON HA MAI PARTECIPATO AD UN EVENTO SIMILE A BORDO DI UNA NAVE, VUOI RACCONTARCI QUALCOSA CIRCA QUESTA ESPERIENZA?
“È stata una figata, ci siamo divertiti un sacco. Ho bevuto una marea di whiskey assieme a Andrè dei Blind Guardian (ride, ndr). Ho incontrato molti artisti che non vedevo da anni. Il bello è che le band, i fan, chiunque su quella nave si è divertito un casino! È un’esperienza che mi auguro almeno una volta possano fare tutti”.

BENE JON, APPUNTAMENTO ALLE DATE ITALIANE DI NOVEMBRE!
“Un saluto a tutti e un ringraziamento ai fan italiani! Spero apprezziate questa nuova lineup che secondo me è molto forte. Abbiamo avuto una formazione instabile per dieci anni e ora finalmente abbiamo un frontman assolutamente dedito alla band, pieno di voglia di fare ed energia e io stesso mi sento più motivato di qualce anno fa”.

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