ILLDISPOSED – Ritorno alle solide radici

Pubblicato il 07/01/2013 da

Chiunque abbia le nozioni di base del death metal europeo conosce di sicuro gli Illdisposed, il combo col suono più granitico che si possa ascoltare in giro. Il 2012 li ha visti dare alle stampe l’undicesimo album in studio, l’ottimo “Sense The Darkness”, lavoro che segna la chiusura delle sperimentazioni elettroniche che hanno contraddistinto le precedenti pubblicazioni. Dopo venti e passa anni di attività il gruppo ha deciso però di tornare alle radici, di suonare del solido death metal cassando ogni sperimentazione di sorta. Metalitalia.com, dopo aver positivamente accolto l’album in questione, ha interrogato il chitarrista Jakob Batten: chi meglio di lui poteva farci luce nel  mondo dei danesi?


LA PRIMA, OVVIA DOMANDA È LA SEGUENTE: “SENSE THE DARKNESS” È UN ALBUM COMPLETAMENTE DEPURATO DALL’ELETTRONICA, FATTORE CHE HA CARATTERIZZATO INVECE LA VOSTRA PRECEDENTE PUBBLICAZIONE. COSA È SUCCESSO?
“Abbiamo sentito che eravamo giunti al termine della nostra linea sperimentale, iniziata nel 2004 con l’album ‘1-800 Vindication’. Volevamo tornare alla base del nostro suono, fare quello che sappiamo fare meglio”.

AVEVATE PIANIFICATO DI SUONARE UN ALBUM COSÌ SPERIMENTALE COME “THERE IS LIGHT (BUT IT’S NOT FOR ME)” ?
“Non all’inizio, ma quando abbiamo ultimato le canzoni ci siamo resi conto che avevano le stesse vibrazioni dei nostri lavori più sperimentali”.

ALLORA PARLIAMO DI QUESTA NUOVA PUBBLICAZIONE, UN CLASSICO LP DEGLI ILLDISPOSED PIENO DI PARTI GROOVE E ALTRE PIÙ DIRETTE. SE DOVESSIMO COMPARARE IL SUONO DELLA VOSTRA MUSICA A UN MEZZO DI TRASPORTO, DIREMMO CHE SIETE UN TIR. COSA PENSI DI QUESTO PARAGONE FRIVOLO?
“Sono lieto che non ci abbiate paragonato a una Fiat 500! Un  T.I.R. è un buon paragone perché è un mezzo pesante e che non corre molto”.

SU QUESTO CD TROVIAMO LE CLASSICHE LINEE MELODICHE CHE VI HANNO RESO FAMOSI MA L’IMPRESSIONE, LA SENSAZIONE GENERALE, È QUELLA CHE QUESTA VOLTA ABBIATE VOLUTO CREARE UN ALBUM PIÙ DIRETTO. SENSAZIONE GIUSTA?
“Sono pienamente d’accordo. La musica di ‘Sense The Darkness’ è death metal diretto dove non serve essere un matematico o uno scienziato per capire cosa stai ascoltando”.

HAI QUALCHE CANZONE PREFERITA? NOI ABBIAMO SCRITTO IN SEDE DI RECENSIONE CHE “I AM POSSESSED” È UNA DELLE VOSTRE TRACCE MIGLIORI DI SEMPRE.
“Al momento preferisco ‘Time To Dominate’ e ‘Another Kingdom Dead’. Entrambe hanno un buon groove, cosa che gradisco molto”.

IL VOSTRO PRECEDENTE ALBUM CONTENEVA COME DETTO MOLTE PARTI ELETTRONICHE E INDUSTRIALI. DAL VIVO, NELLE DATE DI SUPPORTO, COME AVETE RICREATO QUELLE ATMOSFERE?
“Abbiamo utilizzato un  sequencer per le parti elettroniche. Non è molto complicato da usare: Thomas (Jensen, il batterista, ndR) segue un metronomo cliccando al momento giusto per le parti elettroniche”.

AVETE SCRITTO QUESTO ALBUM MOLTO VELOCEMENTE, IN MENO DI UN ANNO. SIETE VELOCI NEL PROCESSO DI SCRITTURA OPPURE SENTIVATE IL BISOGNO DI SCRIVERE SUBITO UN ALBUM CHE SEGNASSE IL VOSTRO RITORNO ALLE RADICI?
“Scrivo canzoni nuove praticamente sempre. Quando abbiamo pubblicato il nostro precedente lavoro avevo già scritto le prime composizioni per l’album in questione. Non avevamo fretta, pensa che tre canzoni sono state scartate perché non ritenute all’altezza della pubblicazione”.

QUEST’ANNO LA MASSACRE RECORDS HA PUBBLICATO UNA COMPILATION, “THE BEST OF ILLDISPOSED 2004-2011”. IMMAGINIAMO CI SIANO DEI LIMITI DELL’ETICHETTA PER IL PERIODO SCELTO DEI BRANI. CI VUOI SPIEGARE I DETTAGLI DELL’INIZIATIVA?
“Esatto, è un problema dell’etichetta: potevamo utilizzare solo materiale pubblicato o ri-pubblicato dalla Massacre Records. Questo è uno dei problemi che si incontrano quando tutte le tue pubblicazioni non sono edite dalla stessa etichetta lungo la carriera”.

AVETE DA POCO CELEBRATO I VENT’ANNI DI ATTIVITÀ. AVETE FESTEGGIATO IN MANIERA SPECIALE? COME VI SENTITE RISPETTO A QUESTO LUNGO PERIODO NEL MONDO MUSICALE?
“L’album compilation e qualche data in Europa sono state le celebrazioni ai nostri vent’anni di carriera. Come ci sentiamo? Ci sentiamo strani quando pensiamo che sono così tanti anni che suoniamo. Dov’è finito tutto questo tempo?”.

DESCRIVICI UNA TIPICA SETTIMANA IN CASA ILLDISPOSED. AVETE DEI LAVORI REGOLARI?
“Lavoriamo per vivere. È da tanto tempo che abbiamo capito che la musica non ci avrebbe permesso di vivere secondo gli standard di vita da noi agognati. Io lavoro nel mondo dell’information technology al momento. Non so neanche cosa stiano facendo gli altri, non ci parliamo molto in questo periodo”.

AVETE IN MENTE QUALCHE TOUR O QUALCHE SHOW PROGRAMMATO NEI WEEKEND? CI SARÀ POSSIBILITÀ DI VEDERVI IN UNA SERIE DI DATE ESTESA?
“Abbiamo cancellato tutti i concerti del 2012 come noto perché la scena non sta andando molto bene. Abbiamo fallito nell’organizzare due tour. Vedremo nel 2013 cosa riusciremo a fare, sperando che le cose vadano meglio”.

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