IMMOLATION – Stronger than ever!

Pubblicato il 15/02/2005 da
 
Dopo un silenzio durato un paio d’anni, gli Immolation ritornano con un nuovo album intitolato “Harnessing Ruin”: un lavoro vario ed originale, piuttosto distante dal minimalismo delle ultime produzioni della band, colmo di canzoni dove brutalità e melodia vengono miscelate alla grande. Promozione della Listenable Records permettendo, un disco così personale ed ispirato non dovrebbe affatto far fatica a riportare il quartetto statunitense nei piani alti della scena death metal mondiale e Metalitalia.com non ha perciò esitato un secondo a contattare il chitarrista di origini italiane Robert Vigna per farsi spiegare tutto a riguardo!
 
 

CONGRATULAZIONI PER IL NUOVO “HARNESSING RUIN”, DOPO IL DISCRETO “UNHOLY CULT” SIETE RIUSCITI A PORTARE IL VOSTRO SOUND SU UN ALTRO LIVELLO! A MIO AVVISO I NUOVI BRANI SONO PIU’ VARI E ANCHE UN PO’ PIU’ MELODICI RISPETTO AL PASSATO, CHE NE PENSI?
“Sì, penso che il nuovo lavoro sia molto più interessante, catchy, diretto e conciso rispetto agli ultimi della nostra discografia. Questa volta volevamo che le song fossero più fluide e più originali del solito. Abbiamo provato cose nuove e crediamo proprio di esserci evoluti nella maniera giusta. Tra la nostra rinnovata voglia di sperimentare e il lavoro del nuovo drummer siamo seriamente convinti di aver prodotto uno dei nostri migliori album di sempre”.

COME STA VENENDO ACCOLTO IL DISCO?
“Il responso al momento è semplicemente grandioso. Tutti ci stanno facendo i complimenti e supportando alla grande!”.

COME E’ NATA QUESTA VOSTRA VOGLIA DI CAMBIARE?
“Fondamentalmente negli ultimi anni siamo molto cresciuti come persone e come musicisti. Non volevamo più scrivere il solito disco così abbiamo iniziato a pensare a delle nuove soluzioni e a un modo nuovo di esprimerci. Una volta iniziato il songwriting abbiamo deciso di mischiare il nostro classico sound con degli elementi per noi nuovi e ci siamo subito resi conto che quello che stavamo componendo era valido almeno quanto ciò che avevamo fatto in passato. Così è nato ‘Harnessing Ruin’, un album diverso ma che è comunque estremo e che come sempre contiene tutta la nostra passione”.

SONO PASSATI DUE ANNI DA “UNHOLY CULT”, CHE COSA E’ SUCCESSO IN QUESTO TEMPO?
“Dopo l’uscita del disco siamo per lo più stati in tour. Abbiamo iniziato con i Vader negli Stati Uniti, poi abbiamo partecipato a dei festival estivi in Europa e dopo di essi abbiamo supportato i Cradle Of Filth per un intero mese. Poi, sempre in Europa, è stato il turno di un altro tour con Marduk, Malevolent Creation ed Aborted. Tornati negli USA abbiamo fatto un altro tour con Grave, Goatwhore e Cremetorium, che si è concluso nel luglio del 2003. Una volta tornati a casa io e Ross abbiamo trovato dei nuovi lavori e la band è rimasta ferma sino al 2004, quando abbiamo iniziato a comporre nuovi brani, poi registrati in agosto. Lo scorso novembre abbiamo girato un video della title track del nuovo album con Maurice Swinkels della LowLife Media… ha fatto un ottimo lavoro. Il video è disponibile online su www.EverlastingFire.com. Negli ultimi giorni abbiamo lavorato al nostro nuovo sito e abbiamo iniziato a prepararci per i tour!”.

“HARNESSING RUIN” E’ IL SECONDO ALBUM CHE PUBBLICATE PER LA LISTENABLE, COME VANNO LE COSE CON QUESTA LABEL FRANCESE?
“Conosciamo Laurent della Listenable ormai da tanti anni ed è un piacere lavorare con lui. E’ un amico e segue la band al 110%. La sua label è relativamente piccola ma è molto meglio essere una priorità per essa che essere accasati da qualche altra parte ed essere solo un nome in un catalogo vastissimo. Negli USA siamo poi promossi dalla Century Media/Olympic e anche qui le cose vanno bene, apprezzano ciò che facciamo e ci aiutano molto”.

COME SIETE SOLITI COMPORRE UNA CANZONE?
“Solitamente è la musica ad essere scritta per prima, una volta completata pensiamo alle parole. Necessitiamo di avere sotto mano il brano completo per redigere un testo, ci facciamo guidare sempre dal suo mood. Io sono il compositore principale della band ma ogni tanto capita che si lavori ai pezzi tutti insieme in sala prove, jammando attorno ad alcune idee. I testi sono invece sempre ad opera mia o di Ross”.

DI COSA PARLANO I TESTI DEL NUOVO ALBUM, SI TRATTA DI UN CONCEPT?
“Sì, più o meno. I testi dell’album riguardano principalmente la voglia delle persone di ottenere e controllare cose irraggiungibili. Fatichiamo e combattiamo per ottenerle e se magari ci riusciamo esse scivolano giù dalle nostre mani”.

LA COPERTINA E’ IN QUALCHE MODO CONNESSA AL CONCEPT?
“Assolutamente! Puoi vedere delle mani che stanno cercando di sostenere il nostro mondo ma questo si sta incenerendo. Sven degli Aborted ha disegnato tutto ed è stato un grande! Ha realizzato altri dieci dipinti per l’artwork, una cosa meravigliosa, pienamente rappresentativa della nostra musica”.

COME VEDI L’ATTUALE SCENA DEATH METAL? TROVI DIFFERENZE TRA QUINDICI ANNI FA?
“Sì, certamente, molte cose sono cambiate in questi anni. La cosa importante però è che questo tipo di musica esiste ancora, non si è trattato di una moda passeggera. Ha di sicuro subito delle modifiche ma è normale, accade in ogni genere musicale. Il death metal ha davvero un grosso potenziale, lo puoi modificare, puoi espandere i suoi confini ma continuare a definirlo tale. L’obiettivo degli Immolation è proprio quello di essere più creativi possibile pur rimanendo sempre una death metal band”.

A MIO PARERE GLI IMMOLATION SONO UNA DELLE DEATH METAL BAND PIU’ SOTTOVALUTATE DI SEMPRE. NON E’ DA TUTTI AVERE NEL PROPRIO CATALOGO DISCHI COME “DAWN OF POSSESSION” O “HERE IN AFTER”, EPPURE IL VOSTRO SEGUITO E’ TERRIBILMENTE ESIGUO SE PARAGONATO A QUELLO DI ALTRI GRUPPI VOSTRI CONTEMPORANEI… CANNIBAL CORPSE, AD ESEMPIO….
“Ti ringrazio moltissimo per le belle parole. I Cannibal sono grandi amici, lavorano sodo e senz’altro meritano ciò che hanno ottenuto. Non so dirti perché noi siamo meno popolari ma la cosa non ci affligge, siamo molto contenti di ciò che abbiamo fatto. Abbiamo sempre lavorato al meglio delle nostre possibilità, abbiamo pubblicato tanti dischi e girato il mondo in tour… non possiamo proprio lamentarci! Adesso siamo molto fiduciosi per il nuovo CD, magari con il nuovo videoclip e i prossimi tour riusciremo a rompere ulteriori barriere… chissà!”.

CREDI CHE L’ESPLOSIONE DI INTERNET VI ABBIA AIUTATO A FARVI CONOSCERE MAGGIORMENTE NEGLI ULTIMI ANNI? 
“Sì, ha aiutato tutti! Solo dieci anni fa di computer ce n’erano pochissimi e oggi non saprei proprio che fare senza di essi! E’ grandioso poter comunicare così facilmente con persone provenienti da tutto il pianeta… per una band del nostro livello è davvero fantastico, fare promozione è quasi un gioco!”.

I DEATH METAL FAN SONO DA SEMPRE ESTREMAMENTE FEDELI AI LORO GRUPPI PREFERITI. A VOI E’ MAI CAPITATO DI ESSERE IN QUALCHE MODO INFLUENZATI DALLE LORO REAZIONI?
“A volte abbiamo ricevuto tanti complimenti, altre una montagna di critiche. Fa parte del gioco, è impossibile accontentare chiunque, perciò la cosa migliore da fare è sempre quella di scrivere la musica che ti nasce dal cuore, senza pensare a nient’altro. Dunque la risposta è no, siamo influenzati solo da noi stessi”.

QUALCHE MEMBRO DEGLI IMMOLATION SUONA IN UN’ALTRA BAND? AVETE DEI SIDE PROJECT?
“Il nostro drummer, Steve, suona in altre band tra cui gli Odious Sanction. So che Bill ultimamente sta jammando con Pete degli Angelcorpse mentre io e Ross non abbiamo altri impegni. Mi piacerebbe suonare qualche altro strumento e fare altra musica ma non ho proprio il tempo”.

QUANDO VI VEDREMO IN TOUR DA QUESTE PARTI?
“Stiamo lavorando al tour in questo periodo… dovremmo arrivare per giugno!”.

OK, IO HO FINITO. GRAZIE ROBERT, CONCLUDI COME VUOI…
“Grazie per l’intervista e grazie ai fan italiani per il loro supporto. Ci vediamo presto!”.

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