IMPIOUS – Intervista a Valle Adzic

Pubblicato il 13/10/2002 da

Assolutamente non originali ma capaci di scrivere delle gran belle canzoni: questi sono gli Impious, band svedese con all’attivo già tre album e che con l’ultimo, ottimo, “The Killer”, si appresta a fare il definitivo salto di qualità. Abbiamo parlato di questa ultima entusiasmante fatica con il leader Valle Adzic, un ragazzo giovanissimo ed estremamente simpatico. Join the deathsquad!!!
CIAO VALLE, PRESENTACI SUBITO IL VOSTRO NUOVO ALBUM!
“”The Killer” è il nostro terzo album, il primo per la Hammerheart Records. Mi piace vederlo come un album che combina il moderno death metal con il thrash della bay area, più l’aggiunta di altri piccoli elementi estranei a questi generi”.

QUALI RITIENI CHE SIANO LE PRINCIPALI DIFFERENZE CHE INTERCORRONO TRA “THE KILLER” E IL PRECEDENTE “TERROR SUCCEEDS”?
“Il nuovo album è molto più maturo del precedente, ora abbiamo una visione più chiara di come debba suonare la nostra musica. Per me i brani di “The Killer” suonano come delle vere canzoni, non sono un insieme di riff in successione. Ci siamo resi conto che è meglio scrivere materiale di questo tipo che brani complessi che poi nessuno è in grado di ricordare. Il nostro obiettivo è che un nostro pezzo rimanga nella mente dell’ascoltatore dopo solo pochi ascolti. Quindi, tornando alla tua domanda, la differenza più grossa è questa: ora abbiamo brani più semplici. Inoltre, un’altra cosa che differenzia questo lavoro da quelli precedenti è senz’altro la nostra performance dietro gli strumenti, ora suoniamo molto meglio di prima e credo che ciò si senta”.

QUINDI I VECCHI ALBUM NON TI PIACCIONO PIU’?
“Sì e no. Ci sono alcuni vecchi brani che mi piacciono moltissimo ma la maggior parte ora mi fa schifo! “The Killer” è invece il primo album, tra quelli che ho composto, che comprerei sicuramente se andassi in un negozio di dischi, mi piace veramente tanto ancor oggi! Non ritengo però che sia perfetto, ci sono delle cose che cambierei ma non mi preoccupo più di tanto, il prossimo sarà senza dubbio migliore”.

IL VOSTRO NUOVO LAVORO HA UN TITOLO MOLTO DIRETTO, COME MAI AVETE DECISO DI INTITOLARLO IN QUESTO MODO? IL TITOLO HA A CHE FARE CON I TESTI DEI BRANI?
“Abbiamo scelto questo titolo perché era molto semplice ed incisivo, facile da ricordare. Riflette anche alcuni argomenti trattati nei testi: la maggior parte sono storie inventate che parlano di morte, odio vendetta…. insomma, i classici temi death metal, nulla di particolarmente originale o impegnato”.

QUALI PENSI CHE SIANO I BRANI PIU’ RAPPRESENTATIVI DI “THE KILLER”?
“Penso che i brani migliori siano l’opener “Burn The Cross”, “Kill For Glory”, “Caught In Flesh” (brano piuttosto melodico per i nostri standard) e “The Deathsquad”, il nostro nuovo inno: questo brano sta piacendo davvero a tutti!”.

“SICK SEX SIX” E’ INVECE IL BRANO PIU’ STRANO DEL LOTTO, IN CERTI FRANGENTI SEMBRA QUASI GOTHIC… COSA PUOI DIRMI A RIGUARDO?
“Quando avevamo quasi completato tutti i brani per il disco ci siamo resi conto che forse sarebbe stato bello includere anche un brano che desse un po’ di respiro all’ascoltatore, così sono andato a recuperare un pezzo che avevo scritto circa quattro anni fa per gioco, l’ho riarrangiato, ho aggiunto alcuni nuovi riff che avevo preparato e alla fine è nato “Sick Sex Six””.

COME COMPONETE I VOSTRI PEZZI?
“Io mi faccio carico di circa il 90% del songwriting della band. Noi non proviamo quasi mai, lo facciamo solamente in previsione di un tour o delle registrazioni, per cui ho molto tempo per stare a casa nel mio piccolo studio e curare personalmente questo aspetto. Di solito parto componendo dei riff che poi registro utilizzando anche una drum machine, poi metto tutto su cd e quando ho dalle tre alle cinque canzoni pronte faccio delle copie di questi cd e li passo agli altri che passano giorni ad impararle. Poi ci troviamo tutti insieme, diamo alcuni piccoli ritocchi e il gioco è fatto! I testi vengono poi scritti quando la musica è stata approvata da tutti. Devo ammettere che lo scrivere testi mi annoia da morire ma tocca sempre a me occuparmi di questo aspetto!”.

COME VANNO LE COSE CON LA HAMMERHEART? COSA NE PENSI DEI TUOI COMPAGNI DI ETICHETTA?
“Per ora ci stiamo trovando benissimo con la Hammerheart, i ragazzi dello staff stanno facendo un ottimo lavoro. Non ci sono però molte band che apprezzo nel loro rooster… posso solo citarti i grandi Dismember, i Blood Red Throne, i Satariel e il loro ultimo acquisto: i Soulreaper”.

PURTROPPO IL GENERATION ARMAGEDDON FESTIVAL E’ STATO ANNULLATO: COSA E’ ACCADUTO?
“Sì, purtroppo il festival è stato annullato, ci è dispiaciuto da morire perché puntavamo molto su quel tour! Non ho ben capito le motivazioni, sembra che i Dismember abbiano deciso da un giorno all’altro di non partire”.

IL VOSTRO SITO E’ MOLTO CURATO… QUAL E’ LA TUA OPINIONE SU INTERNET E SUI FILE MP3?
“Adesso renderai molto felice Martin, è lui che cura il nostro sito! Devo sempre dirgli di aggiornarlo, è un webmaster un po’ pigro. Trovo che internet e gli mp3 siano un ottimo mezzo per promuovere le band. L’unico problema è che spesso si abusa di essa: molta gente preferisce scaricare decine di album anziché comprarli. Questo è un danno per noi piccoli gruppi, non perché ci perdiamo dei soldi, non è questo il problema principale – nessuno diventa ricco suonando la nostra musica – ma perché se non vendi un numero accettabile di copie è probabile che le label ti diano sempre meno supporto o che addirittura ti scarichino!”.

SE DOVESSI CONVINCERE UN RAGAZZO AD ASCOLTARE IL VOSTRO NUOVO ALBUM, CHE COSA GLI DIRESTI?
“Gli Impious suonano death-thrash di alta qualità, non miriamo ad essere originali bensì a scrivere buone canzoni!”.

QUALI SONO I TUOI GRUPPI PREFERITI?
“Sono davvero tantissimi perché ascolto tanti generi musicali differenti! Per farla breve: Metallica, Testament, Slayer, The Gathering, Type O Negative e Black Sabbath. Al momento il mio album preferito è “Lateralus” dei Tool!”.

SIAMO IN CHIUSURA, GRAZIE MILLE PER L’INTERVISTA, VALLE…
“Un saluto a tutti i fan Italiani! Ascoltate il nostro nuovo album! Saremo in tour il prossimo gennaio e speriamo di venire in Italia, il nostro concerto vi ucciderà! Infine, grazie a te, Luca, per l’intervista e per il supporto che ci stai dando!”.

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