La Finlandia continua ad essere un interessante fucina di talenti. Gli Insomnium, dopo un paio di demo e un full length per certi versi acerbo, ci riprovano con il validissimo “Since The Day It All Came Down”, ottimo esempio di death metal dalle forti tinte epico-malinconiche. Ai nostri microfoni c’è Niilo Sevänen, bassista e cantante dei nostri… ragazzo simpaticissimo e perdutamente innamorato dello stivale!
CIAO NIILO, PRIMA DI TUTTO I MIEI COMPLIMENTI PER IL VOSTRO NUOVO ALBUM! ESSENDO QUESTA LA VOSTRA PRIMA INTERVISTA PER METALITALIA.COM VORRESTI PRESENTARE LA BAND AI LETTORI?
“Ciao, grazie mille per i complimenti, è bello essere intervistati per i metalhead italiani! La band è stata fondata nel 1997, quando ancora andavamo al liceo. Della line up originale sono rimasti tre ragazzi: il chitarrista Ville Friman, il drummer Markus Hirvonen e me, il bassista/vocalist Niilo Sevänen. C’è voluto un po’ di tempo affinché imparassimo a suonare per bene a comporre pezzi nostri ma nel 1999 siamo riusciti a realizzare il nostro primo demo, il quale ottenne buone recensioni. Nel 2000 ne realizzammo un altro e questo ci fruttò il deal con la Candlelight Records. Nella primavera del 2001 siamo stati raggiunti dal chitarrista Ville Vänni ed esattamente un anno dopo abbiamo pubblicato il debut album ‘In the Halls of Awaiting’, che è stato accolto in modo grandioso, soprattutto in Germania, Nord America e Finlandia. Abbiamo poi registrato il secondo album, ‘Since the Day It All Came Down’ l’estate scorsa e ora è nei negozi”.
PARLIAMO DI QUESTO VOSTRO SECONDO LAVORO… COME LO PARAGONERESTI AL DEBUT?
“Il nuovo album è più bello! Scherzi a parte, credo che ‘Since…’ sia un disco più completo, vario e complesso. Le song sono più strutturate, cambiano spesso atmosfera. Inoltre sono un po’ più progressive e ci sono più chitarre acustiche. Eppure è un disco più dark e pesante! Le differenze sono davvero molte… non si tratta di un album easy listening, ci vogliono diversi ascolti per assimilarlo”.
TROVO LA VOSTRA MUSICA UN BEL MIX DI DARK TRANQUILLITY, AMORPHIS, KATATONIA, SENTENCED ED OPETH. CHE NE PENSI?
“E’ un’ottima descrizione! Tutte le band che hai menzionato ci hanno influenzato, soprattutto i loro album più datati! Le band finlandesi e svedesi sono la nostra principale fonte di ispirazione quindi la nostra musica può essere definita tipicamente scandinava!”.
LA VOSTRA MUSICA E’ PIUTTOSTO SFACCETTATA, COME SIETE SOLITI COMPORLA?
“Tutta la musica che componiamo nasce in modo alquanto spontaneo. Ho sempre amato il metal melodico quindi è naturale che ci siano al suo interno molte melodie e passaggi soft. Sono solito comporre con la chitarra acustica e anche Ville Friman fa lo stesso. Solitamente strimpelliamo insieme e vediamo cosa esce fuori… altre volte invece abbiamo già in mente qualcosa e vediamo di concretizzarla. Poi mettiamo tutto su computer e aspettiamo di avere altro materiale pronto per assemblare il tutto. Il mio computer è perennemente intasato di riff in attesa di essere utilizzati!”.
ALCUNI DEI VOSTRI BRANI SONO VELOCI E DIRETTI, ALTRI PIU’ INTRICATI. IN FUTURO CREDI CHE CONTINUERETE AD ESPRIMERVI IN QUESTI DUE REGISTRI?
“Suppongo di sì, ci piace variare. Trovo noioso continuare a scrivere lo stesso tipo di pezzo e credo proprio che il terzo album risulterà ancora più progressivo e difficile di questo”.
CI SONO DEI BRANI CHE APPREZZI PIU’ DI ALTRI NEL NUOVO ALBUM? A ME PIACCIONO PARTICOLARMENTE “THE DAY IT ALL CAME DOWN”, “DAUGHTER OF THE MOON” E “DEATH WALKED THE EARTH”…
“I brani che hai citato sembra siano i preferiti dai giornalisti e anche noi li apprezziamo tantissimo. ‘The Moment of Reckoning’ è un altro pezzo che mi piace, è divertente da suonare dal vivo. Anche ‘Song of the Forlorn Son’ mi piace un sacco: è triste, heavy e doomy… un ottimo modo per chiudere il disco”.
COSA MI DICI RIGUARDO AI TESTI?
“I testi di questo album costituiscono un’unica storia. Qualcosa di tragico accade all’inizio e il resto del disco racconta cosa succede successivamente…’since the day it all came down’. Non voglio rivelare troppo ma si tratta di una storia molto triste e oscura, dove amore, morte e rimorso sono i principali protagonisti. I nostri testi sono sempre molto malinconici, più tristi che arrabbiati”.
L’ARTWORK E’ MOLTO BELLO…
“Sì, piace molto pure a noi. E’ stato curato da un ragazzo di nome Jarno Lahti. La natura viene spesso citata nei nostri testi quindi ci è sembrata la cosa più giusta raffigurarla anche nell’artwork. Quando ascolto la nostra musica immagino immediatamente i paesaggi finlandesi, i boschi, i laghi.. queste visioni poi finiscono inevitabilmente nei testi”.
SUONERETE DAL VIVO PER PROMUOVERE “SINCE THE DAY IT ALL CAME DOWN”?
“Parteciperemo ad alcuni festival in Finlandia ma un vero tour non è stato ancora confermato. Magari quest’autunno… ci piacerebbe venire a suonare in Italia”.
COSA FANNO I RAGAZZI DEGLI INSOMNIUM OLTRE A SUONARE NELLA BAND?
“Siamo tutti studenti universitari ma abbiamo anche dei lavori. Io lavoro in una libreria mentre Ville Vänni si occupa di autopsie (un lavoro perfetto per un death metal fan…). Io e lui suoniamo anche nei Watch Me Fall mentre Ville Friman fa parte degli Enter My Silence e degli Arrival. Nel tempo libero amiamo giocare a calcio, leggere e guardare film!”.
QUALI SONO I VOSTRI ALBUM PREFERITI DI TUTTI I TEMPI?
“Ti dico i miei: ‘Ride the Lightning’ e ‘Master of Puppets’ dei Metallica, ‘Tales From The Thousand Lakes’ degli Amorphis, ‘Amok’ dei Sentenced, ‘The Jester Race’ degli In Flames, ‘The Gallery’ dei Dark Tranquillity, ‘October Rust’ dei Type O Negative, ‘Icon’ dei Paradise Lost, ‘The Sham Mirrors’ degli Arcturus e ‘Futile’ dei Rapture”.
GRAZIE INFINITE PER LA DISPONIBILITA’… VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA?
“Ti ringrazio tantissimo per l’intervista! Amici italiani… cercate i nostri album! Visitate www.insomnium.net e speriamo di vederci in Italia per qualche concerto! Sono stato da voi già tre volte in vacanza e quest’estate visiterò Firenze! L’arte, l’architettura, il cibo, il vino, il gelato, il calcio, le ragazze… fantastico! Ciao a tutti e in bocca al lupo per gli europei in Portogallo!”.