INTEGRITY – Sacro culto

Pubblicato il 06/10/2013 da

Dwid Hellion è una delle ultime vere icone del nostro panorama musicale. Personaggio ambiguo e controverso, ha trascorso praticamente tutta la sua vita a spargere il verbo degli Integrity, i cui riff velenosi e le atmosfere negative hanno lasciato un segno indelebile su certa musica estrema degli ultimi venticinque anni. Che siano hardcore o metal, tanti gruppi di oggi devono più di qualcosa agli Integrity e alle visioni del loro leader. Come Jacon Bannon dei Converge, Hellion è però un artista a trecentosessanta gradi, nonchè una persona perennemente impegnata su più fronti: pittore, illustratore, film-maker, discografico… difficile elencare tutte le attività del Nostro. A dispetto di questo suo fervore, Hellion però tende sempre a stare lontano dai riflettori e non rilascia interviste molto spesso. Metalitalia.com, tuttavia, è riuscita a intrattenersi con lui poco prima che con la sua band si esibisse a Londra la scorsa estate. Il nuovo album “Suicide Black Snake” è stato il punto di partenza della breve chiacchierata, ma ben presto abbiamo finito per toccare altri argomenti, anche e soprattutto perchè, come vedrete, Dwid Hellion è tutto fuorchè un interlocutore banale…

integrity - dwid hellion - 2013

LA MUSICA DEGLI INTEGRITY, ALMENO ULTIMAMENTE, SEMBRA DIVENTARE SEMPRE PIÙ RUVIDA ED ESTREMA. CHE COSA HA INNESCATO QUESTA EVOLUZIONE?
“Penso che alcuni dei nostri vecchi album siano un po’ troppo accessibili. Tanta gente è riuscita a decifrarli con facilità e io personalmente non ho mai gradito questa situazione. Ora che ho maggiore controllo sulla band e sulla musica, visto che ho smesso di collaborare con certi musicisti, ho iniziato a fare davvero quello che mi pare. Voglio alienare tutti quei vecchi ascoltatori, voglio comporre musica che sia come un urlo nell’abisso. Non credo che sia del tutto normale che un musicista voglia deliberatamente alienare la propria audience, ma il gruppo è nato per dar sfogo ai miei peggiori istinti. Col tempo ci siamo allontanati da questo obiettivo, ma ora siamo tornati sulla retta via. Sono qui per comporre la musica che mi interessa ascoltare, non per compiacere qualcuno. Tu scrivi, giusto? Probabilmente lo fai da parecchio e se sei convinto di ciò che fai penso che lo faresti anche se chiunque ti dicesse che i tuoi scritti fanno schifo. Scrivi perché ti piace scrivere, così come io compongo musica perché mi piace comporre. Lo facciamo per noi stessi. Fanculo tutto il resto. Questa è mentalità punk rock, questo è ciò che una volta erano l’hardcore e il metal, prima che venissero commercializzati”.

DA QUALCHE TEMPO COLLABORI CON IL POLISTRUMENTISTA ROB ORR. IMMAGINO CHE LUI SIA SULLA TUA STESSA LUNGHEZZA D’ONDA…
“Rob non ha nemmeno trent’anni, è molto più giovane di me, ma ha la mia stessa mentalità quando si tratta di comporre musica. Mi trovo molto bene con lui, tanto che gli ho persino affidato il mixaggio della nuova versione di ‘Systems Overload’, il nostro primo album. Era un bambino all’epoca della pubblicazione di quel lavoro, ma lui ha idee migliori di tanti miei coetanei…”.

COME AVETE LAVORATO AL NUOVO ALBUM, “SUICIDE BLACK SNAKE”?
“Io ora risiedo in Belgio, quindi l’intero processo è avvenuto tramite internet. Rob ha composto e registrato la musica in solitudine e poi mi ha inviato i pezzi tramite una piattaforma online chiamata Wetransfer. Io ho aggiunto le linee vocali e qualche altro spunto musicale, quindi ho mandato a mia volta i file a Rob. Una volta soddisfatti entrambi del risultato finale, abbiamo iniziato il mixaggio. È stato un processo molto lineare”.

SUL BRANO “THERE AIN’T NO LIVING IN LIFE” SUONI L’ARMONICA…
“Sì, è una novità per la band, ma ho sempre amato il blues. Credo che le vere radici del metal siano nel blues. Prima o poi dovevo incorporare questa mia influenza negli Integrity, anche perché ormai suono l’armonica quasi tutti i giorni”.

PARLAMI DEL PEZZO “DETONATE WORLDS PLAGUE”. PENSI CHE L’UMANITÀ SI MERITI VERAMENTE UNA NUOVA PESTE?
“Sì, penso che l’umanità sia una malattia e che debbe essere estirpata. Io compreso. Ciò che faccio con la band è totalmente ostile, distruttivo e autodistruttivo. Ho dei demoni dentro di me, qualcosa di cui onestamente non amo parlare nei dettagli, ma credo che la musica degli Integrity sia un ritratto piuttosto accurato di ciò con cui convivo. Non sono una persona costruttiva. Penso che una peste mondiale libererebbe tante anime, fra cui la mia. Non posso semplicemente andarmene da solo, altrimenti prima o poi tornerei qui”.

IN MOLTI SONO INTERESSATI A SAPERNE DI PIÙ SULLA TUA FEDE RELIGIOSA O IL TUO CREDO FILOSOFICO E SPIRITUALE…
“Si chiedono questo perché non riescono a decifrare i miei testi. Ma non è un argomento che mi interessa approfondire nelle interviste. Sono interessato alle credenze sulla reincarnazione e sulla vita dopo la morte. Leggo di fisica quantistica, di magia, illusioni… ma, come ti dicevo, non voglio scendere nei dettagli”.

SEI UN APPREZZATO GRAFICO E ILLUSTRATORE. A COSA STAI LAVORANDO ULTIMAMENTE?
“Sto lavorando ad un libro illustrato intitolato ‘Vermapyre’, sta venendo piuttosto bene. Mi sento molto creativo ultimamente, tanto che la musica degli Integrity è ormai solo una delle varie cose che mi tengono occupato. Sto lavorando ad un film per i Dragged Into Sunlight e sto costruendo chitarre utilizzando scarti e immondizia. A livello di artwork, ho curato personalmente quello di ‘Suicide Black Snake’: l’edizione in CD contiene anche un libretto aggiuntivo con altri miei lavori”.

NELLE TUE GRAFICHE USI SPESSO L’IMMAGINE DI CHARLES MANSON…
“Sì, sono molto affascinato da Manson. Sono persino stato coinvolto nella pubblicazione di uno dei suoi album. Non posso dire di condividere tutto ciò che ha fatto, ma ho grande rispetto per alcune delle sue iniziative. Inoltre, nonostante per me sia quasi un martire, è ormai un simbolo di violenza, pazzia e di tutto ciò che è macabro; è normale che utilizzi tale simbolo nei miei progetti, considerata l’indole che mi ritrovo”.

TORNANDO ALLA MUSICA, STATE COMPONENDO ALTRO PER GLI INTEGRITY?
“Rob è costantemente al lavoro su nuova musica, ma non so ancora quando torneremo a pubblicare qualcosa. Per il momento ci concentreremo sui tour per ‘Suicide Black Snake’ e su un evento speciale che avrà luogo a Baltimore, negli USA, a gennaio. La nostra casa discografica, la A389, ha organizzato un festival e gli Integrity si esibiranno con la formazione di ‘Systems Overload’. Non so ancora come ho fatto a farmi convincere a fare qualcosa del genere, visto che odio il batterista e provo ribrezzo per queste operazioni nostalgia, ma ormai siamo d’accordo”.

NON PENSO TU SIA UN AMANTE DELLE REUNION…
“Assolutamente no. Sono un’altra piaga dell’hardcore e del metal dei giorni nostri. Non so spiegarmi cosa sia accaduto a questa musica, si respira un buonismo che ha dell’incredibile. L’hardcore poi è praticamente diventato hip hop. Tutti a far vedere le catene e ad incitare la gente a ballare… non ho niente a che vedere con quella scena. Gli Integrity sono pure terrorismo sonoro, mi infastidisce che vengano inseriti nel filone hardcore, voglio prendere le distanze il più possibile da quella gente”.

IMMAGINO CHE NON SIA FACILE ANDARE D’ACCORDO CON TE QUANDO SI TRATTA DI GESTIRE LA BAND!
“Puoi dirlo forte, sono una persona che di rado scende a compromessi. Per fortuna ora abbiamo una casa discografica che ci conosce bene e che sa cosa aspettarsi da noi. Ci lasciano fare e sono onesti: non posso chiedere di meglio”.

PENSAVO CHE “SUICIDE BLACK SNAKE” FOSSE DESTINATO A USCIRE PER INDIE RECORDINGS, POI PERÒ AVETE FIRMATO PER LA A389…
“Sì, le cose non sono andate come previsto. La Indie Recordings è la tipica etichetta metal dei giorni nostri: ci hanno messo sotto contratto per il nostro nome e poi hanno provato ad avanzare richieste sullo stile musicale e la produzione. Abbiamo registrato ‘Suicide…’ e quando lo hanno ascoltato si sono lamentati per il suono molto grezzo e l’assenza di tutti i tipici cliché hardcore e metal di questi tempi. Volevano la batteria con i trigger, i breakdown, i suoni puliti… ridicolo! Alla fine abbiamo restituito loro i soldi che ci avevano messo a disposizione per le registrazioni e abbiamo rescisso il contratto. Non siamo una pizzeria, dove entri e chiedi una pizza esattamente come desideri mangiarla. Noi siamo gli Integrity”.

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