Non sono i capiscuola, ma nemmeno gli ultimi della classe, della nuova ondata di metallo “intelligente” americano che ha nei Mastodon i propri trascinatori per quanto riguarda lo stile e, inutile negarlo, le vendite. Nati da costole di Uphill Battle, Anubis Rising ed Exhumed, gli Intronaut hanno dimostrato con il recente “Void” di poter colmare i margini di miglioramento che attualmente mostrano di avere, per rivelarsi una formazione competitiva e interessante. Ne abbiamo parlato con la band.
COME SONO NATI GLI INTRONAUT E QUANTO TEMPO CI AVETE MESSO A COMPORRE I BRANI DI “VOID”?
“Ci siamo formati nel novembre del 2004 e a quel punto avevamo già un paio di brani sui quali Sacha stava lavorando. Da lì abbiamo continuato a scrivere fino a quando non abbiamo avuto abbastanza materiale per un EP e per un album. Prima abbiamo registrato l’EP, poi l’album. Si tratta di una collaborazione molto stimolante. Non vedo l’ora di ricominciare a scrivere musica”.
COME AVETE FATTO A FAR COMBACIARE I VOSTRI IMPEGNI CON LE ALTRE BAND CON QUELLI DEGLI INTRONAUT?
“Gli Intronaut sono diventati il nostro progetto più importante. Io e Danny ci siamo presi un po’ di tempo per sistemare le cose con i nostri altri gruppi, ma tutti gli altri membri hanno continuato a comporre fino al nostro ritorno. Quando uscì “Null” decidemmo che gli Intronaut sarebbero stati la nostra band principale e che i nostri altri progetti sarebbero stati messi in secondo piano”.
PENSI CHE IL SUONO DEGLI INTRONAUT POSSA ESSERE DEFINITO COME IL RISULTATO DELLA FUSIONE TRA LE INFLUENZE PRESENTI NEI VOSTRI ALTRI PROGETTI?
“Direi che in parte i nostri passati musicali sono confluiti nel suono degli Intronaut, ma non direi che questo ne è una somma. Gli Intronaut non assomigliano agli Exhumed, agli Uphill Battle, agli Anubis Rising o alla musica tradizionale indiana, giusto? Per me si tratta di una possibilità di suonare la musica che non suonavo con la mia vecchia band”.
“Direi che in parte i nostri passati musicali sono confluiti nel suono degli Intronaut, ma non direi che questo ne è una somma. Gli Intronaut non assomigliano agli Exhumed, agli Uphill Battle, agli Anubis Rising o alla musica tradizionale indiana, giusto? Per me si tratta di una possibilità di suonare la musica che non suonavo con la mia vecchia band”.
“VOID” È UN ALBUM MOLTO MATURO E VARIEGATO; PENSI CHE DOPO IL SUCCESSO DEI MASTODON IL PUBBLICO METAL SIA PRONTO PER SUONI COMPLESSI E OSTICI COME I VOSTRI?
“Lo spero vivamente! Non so predire il futuro, ma penso che sia possibile”.
VI INTERESSANO I DATI DI VENDITA DEI VOSTRI DISCHI O SIETE LONTANI DA QUESTO ASPETTO DEL VOSTRO LAVORO?
“I dati di vendita ci interessano nella misura in cui ci danno la possibilità di andare in tour, una cosa che amiamo molto fare. Suoniamo per noi stessi; ti dirò addirittura che io ascolto spesso i nostri dischi. Se non ti piace ascoltare la tua musica, probabilmente non dovresti suonarla!”.
COSA CI SI DEVE ASPETTARE DA UN VOSTRO CONCERTO? DI SOLITO SUONATE I BRANI IN MODO PIÙ AGGRESSIVO O CERCATE DI RIPRODURRE IL MOOD DEL DISCO?
“Cerchiamo di attenerci alle versioni dei brani presenti sull’album, ma inevitabilmente dal vivo eseguiamo i brani su tempi leggermente maggiori. Usiamo i sample, ma spesso dal vivo ci prendiamo la libertà di suonare alcune parti più velocemente e altre più lentamente. Cambiamo qualcosina, ma non è facile da notare”.
QUALI SONO LE BAND CHE VI HANNO INFLUENZATI DI PIÙ?
“È molto difficile risponderti. Credo che ci accomuni l’amore per il prog degli anni Settanta. Roba tipo King Crimson e Yes, ma non saprei farti una lista di gruppi che ci hanno influenzato. Posso dirti che, a dispetto di quello che si può pensare, le band a cui veniamo accostati di solito non costituiscono un’influenza per noi”.
STATE LAVORANDO AL NUOVO MATERIALE? COME IMMAGINATE IL VOSTRO PROSSIMO ALBUM?
“In realtà non ci stiamo ancora lavorando. Non abbiamo ancora iniziato a scrivere nuova musica. Siamo tornati dal tour a metà dicembre, abbiamo suonato un altro paio di volte e ora stiamo per iniziare a provare insieme. Abbiamo diverse idee comunque. Credo che si tratterà di un’estensione di ‘Void’ con l’aggiunta di alcune parti che non ti aspetteresti”.
IL VOSTRO SUONO HA UN INTERESSANTE LATO VISIONARIO. PENSI CHE LA BAND POSSA EVOLVERSI IN QUESTA DIREZIONE O PRIVILEGERETE LA PARTE “HEAVY”?
“Staremo a vedere. Al momento mi piacciono le cose che facciamo e non vorrei variare molto, ma credo che in ogni caso tenteremo altri approcci per espandere ciò che abbiamo già fatto”.
“Staremo a vedere. Al momento mi piacciono le cose che facciamo e non vorrei variare molto, ma credo che in ogni caso tenteremo altri approcci per espandere ciò che abbiamo già fatto”.
AVETE SUONATO CON MOLTE BAND AMERICANE COME THE ABOMINABLE IRON SLOTH O MOUTH OF THE ARCHITECT. QUALI ALTRI GRUPPI AMERICANI VI PIACCIONO?
“Amiamo molto i Mouth Of The Architect. Per il resto, è difficile nominare un solo gruppo, perché tutte le band con cui andiamo in tour ci piacciono e ci divertiamo molto con loro”.
COSA PENSATE DELLA NUOVA SCENA BLACK METAL AMERICANA E DI GRUPPI COME XASTHUR E NACHTMYSTIUM?
“Posso dirti che non conosco bene le band che citi, si tratta di un suono distante dai miei gusti”.