KEEP OF KALESSIN – L’Armata Delle Tenebre

Pubblicato il 26/10/2006 da
 
In attività dai primi anni Novanta, i black metaller norvegesi Keep Of Kalessin sono riusciti soltanto con il recente ‘Armada’ ad uscire definitivamente allo scoperto. Concepito quasi interamente dal chitarrista Obsidian C., anche membro della touring band dei Satyricon, il terzo full-length del gruppo ha messo in mostra un approccio al black metal decisamente variegato e battagliero, il quale non ha affatto lasciato indifferente gran parte della critica specializzata europea. A detta del leader della band, pare che a livello di presa sul pubblico si sia comunque ancora lontani da livelli soddisfacenti, ma, con tutta probabilità, la buona impressione suscitata nel recente tour europeo con i Satyricon riuscirà laddove le ottime recensioni del CD hanno apparentemente fallito! La parola ad Obsidian C.!
 
 

IL VOSTRO ULTIMO ALBUM, “ARMADA”, E’ STATO ACCOLTO IN MANIERA VERAMENTE POSITIVA. TI ASPETTAVI DI OTTENERE UN TALE RESPONSO?
“Sapevo che l’album era molto buono ed ero abbastanza sicuro che sarebbe stato ben accolto. I media ci stanno trattando davvero benissimo e ciò non può che rendermi felice. Purtroppo non posso dire lo stesso per quanto riguarda le vendite, sì discrete, ma per il momento non eccezionali. Il disco sta vendendo, ma piuttosto lentamente. Speriamo che questo tour ci aiuti a promuoverlo ulteriormente…”.
 
PENSI CHE I FAN NON VI STIANO DANDO COMPLETA FIDUCIA PERCHE’ IL VOSTRO NOME NON E’ MOLTO CONOSCIUTO?
“Sì, probabilmente dipende anche da quello… inoltre siamo sotto contratto con una label che non è certo grandissima, quindi ci vuole un po’ di tempo affinchè le cose prendano una piega davvero soddisfacente. Non mi posso lamentare per ora, ma spero che ‘Armada’ riesca a togliermi soddisfazioni ancora maggiori”.
 
COME REAGISCE IL PUBBLICO AI VOSTRI CONCERTI DURANTE QUESTO TOUR?
“Siamo molto contenti dei responsi che stiamo ottenendo in questo tour europeo. Non è facile essere una support band, tanto meno esserlo per i Satyricon, ma i fan stanno dimostrando di apprezzare molto la nostra proposta. Speriamo che vadano presto a comprarsi il disco ed evitino di scaricarlo”.
 
QUAL’E’ LA TUA OPINIONE SUL FILE SHARING? RITIENI SIA DAVVERO UN GROSSO PROBLEMA PER L’ATTUALE SCENA MUSICALE?
“Sì, lo è, eccome! Sono nel music business da parecchio tempo ormai e oggi ho anche aperto un mia casa discografica, quindi so bene di cosa sto parlando. Oggi puoi dirti fortunato se un ragazzo, dopo aver scaricato il tuo album da internet, va in un negozio e lo compra originale. La maggior parte dei ragazzi purtroppo si limitano a scaricarlo e non hanno la minima idea di cosa voglia dire supportare gli artisti. Poi è ovvio che le case discografiche investono meno soldi e, in certi casi, sono costrette a licenziare dei dipendenti o addirittura a chiudere. Se il denaro che la band e la label hanno investito non viene recuperato, come è possibile andare avanti? Fra un po’ probabilmente certe band smetteranno di produrre dischi… e allora che cosa faranno i loro cosiddetti fan? Forse inizieranno a chiedersi come mai tutto questo è successo? Oggi forse credono che sia divertente per un musicista spendere migliaia di euro per poi non ricavarci neanche il minimo per realizzare un nuovo lavoro? Bisogna riflettere su questa situazione…”.
 
OLTRE AD ESSERE UN MUSICISTA, FAI ALTRO NELLA VITA?
“No, per mia fortuna sono un musicista a tempo pieno. come ti stavo dicendo, ho anche una casa discografica, ma la maggior parte del mio tempo è impegnata dai Keep Of Kalessin, dagli Headspin – un altro mio progetto – e dalle prove con i Satyricon”.
 
DURANTE QUESTO TOUR TI TOCCA ESIBIRTI DUE VOLTE OGNI SERA… NON E’ STANCANTE?
“A volte sì, ma dipende dalle condizioni in cui ci esibiamo. Capita che sul palco faccia molto caldo ed è quindi davvero impegnativo esibirti per così tanto tempo. Comunque i Keep Of Kalessin hanno a disposizione solo trenta minuti in questo tour, quindi sono solito arrivare al concerto coi Satyricon relativamente in forma”.
 
COME SEI ENTRATO A FAR PARTE DELLA TOURING BAND DEI SATYRICON?
“Suono con loro da cinque anni. All’epoca sapevo che stavano cercando un chitarrista per i tour, così mi sono fatto avanti e ho inviato loro una email. Mi hanno invitato ad una audizione e sono stato scelto. Tutto molto semplice”.
 
PRIMA HAI ACCENNATO ALLA TUA CASA DISCOGRAFICA… TI VA DI SPENDERE QUALCHE PAROLA SU DI ESSA?
“Certo! La mia label è la Morningstar Records. Per ora ho pubblicato l’ultimo album dei death metallers norvegesi Bloodthorn, ‘Genocide’, e sto per stampare il debutto dei Max Midsun, una band di Trondheim. Poi toccherà agli Headspin, il progetto di cui ti parlavo. Sono molto impegnato al momento, ma mi piace questa situazione”.
 
TORNIAMO ORA AD “ARMADA”… PER QUALE MOTIVO AVETE SCELTO UNA PAROLA SPAGNOLA COME TITOLO?
“Cercavo un titolo che fosse epico ed evocativo. Alla fine l’idea mi è venuta guardando il film ‘The Chronicles Of Riddick’, nella quale uno dei protagonisti pronuncia proprio quella parola. Nella title track abbiamo anche inserito dei sample estratti dal film…”.
 
SEMBRA CHE “THE CHRONICLES OF RIDDICK” VI ABBIA INFLUENZATO ANCHE NELLA SCELTA DELL’ARTWORK E NELLA FOTO SESSION… I COLORI UTILIZZATI SONO MOLTO SIMILI A QUELLI DEL FILM…
“Esatto… volevo che ogni aspetto dell’album richiamasse in qualche modo le atmosfere di ‘The Chronicles…’ e, in generale, quelle dei film epici o di guerra, di cui io sono un grande fan. Sono molto soddisfatto del risultato finale”.
 
A LIVELLO DI IMMAGINE, SEMBRATE, NEL COMPLESSO, ABBASTANZA DISTANTI DALLE ALTRE BLACK METAL BAND NORVEGESI…
“Certo, è proprio quello a cui puntiamo. Noi non vogliamo apparire come la solita black metal band norvegese… anzi, noi non ci consideriamo neppure un gruppo black metal. Trovo che per la musica dei Keep Of Kalessin sia più adatta la definizione ‘extreme metal’, in quanto sono solito incorporare nei brani anche influenze heavy e thrash. Inoltre mi sento molto influenzato dalle colonne sonore dei film… per questo disco sono state molto importanti quelle de ‘Il Gladiatore’, di ‘Alexander’, ‘Troy’ e, ovviamente, ‘The Chronicles Of Riddick'”.
 
COME SEI SOLITO COMPORRE UN BRANO? FAI TUTTO DA SOLO O CERCHI DI COINVOLGERE ANCHE GLI ALTRI RAGAZZI?
“Per lo più faccio tutto da solo a casa, ma a volte capita che arrivi in sala prove solo con qualche riff e che gli altri ragazzi mi aiutino a mettere assieme il tutto. Mi piace lavorare agli arrangiamenti con tutta la band e spero che questo metodo possa essere ulteriormente migliorato in futuro”.
 
STATE GIA’ PENSANDO AL SUCCESSORE DI “ARMADA”?
“Sì, abbiamo già iniziato a comporre e per ora si tratta per lo più di un lavoro di squadra. Abbiamo già alcuni brani pronti e sono davvero esaltanti… per ora non molto lontani a livello stilistico di quelli di ‘Armada’, ma potrebbero anche prendere una piega differente in futuro. Abbiamo molte influenze e vogliamo amalgamarle il più possibile”.
 
QUALI SONO DUNQUE GLI ATTUALI OBIETTIVI DEI KEEP OF KALESSIN?
“Abbiamo un cantante eccellente e siamo tutti degli ottimi musicisti… vogliamo perciò diventare una delle band norvegesi più importanti! Siamo convinti che la nostra musica sia sufficientemente valida per raggiungere questo obiettivo, quindi faremo il massimo per promuoverla e farla conoscere all’intera scena metal”.
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