La possibilità di parlare vis a vis con Jaz Coleman è sempre un’occasione ghiotta: personaggio dagli interessi vari e sfaccettati, non guarda certo all’orologio o alla promozione dell’album, per definire il tempo dell’intervista; tanto che è bastato sedersi nel suo camerino e scambiare due convenevoli per capire che valeva la pena di iniziare parlando di tutt’altro, lasciando che emergesse l’altra anima dei Killing Joke, oltre a quella musicale, ossia quella politica. Che nasce dagli squat londinesi a fine anni ’70 e che ancora impronta la vita su e giù dal palco dei Nostri: e così, tra scie chimiche e Nuovo Ordine Mondiale, spazi occupati e varie ipotesi di complotto, abbiamo avuto il solo limite della brutta influenza che attanagliava Jaz questa sera, sebbene Jaz sia comunque un interlocutore pronto ad argomentare anche le teorie più strampalate. E a terminare quasi ogni frase con una sincera e autoironica risata.
CIAO JAZ, GRAZIE DEL TUO TEMPO, SE SEI D’ACCORDO FAREI UNA CHIACCHIERATA A RUOTA LIBERA, APPROFITTANDO DEI TUOI VARI INTERESSI.
“Ma certo, ed è anche un periodo decisamente interessante”.
ECCO, INFATTI POI PARLEREMO DEL TOUR, DEI VOSTRI PROGETTI, MA LA PRIMA DOMANDA CHE CI VIENE SPONTANEA È: COSA PENSI DEL ‘NUOVO ORDINE MONDIALE’ CHE SI STA CONFIGURANDO DOPO L’ELEZIONE DI TRUMP (l’intervista è stata fatta quattro giorni dopo le elezioni americane, ndR)?
“Penso che la Brexit e il Signor Trump abbiano ritardato i piani! Perché se pensi all’amministrazione Clinton, ecco quello era puro Brzezinski, conosci Brzezinski (ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale Americana, ndR)? …quindi una politica di dominazione attraverso la NATO, ora bisogna vedere cosa succederà”.
E PENSI CHE CORRIAMO IL RISCHIO DI UN VERO E PROPRIO NUOVO ‘ASSE DEL MALE’, A PARTI INVERSE?
“Sì, lo penso. Voglio dire, ti basta guardare al cielo in una bella giornata. E noterai tutte le scie, le scie chimiche che sono un segno di un programma, delle promesse occidentali infrante, in primis verso Gorbaciov, sul fatto che non avrebbero assediato la Russia. Io penso che il Male venga da Occidente; ci sono ottocento nuovi Fema Camp (campi di detenzione di cui si vocifera in molte teorie cospirative, e che sarebbero già pronti – e in taluni casi operativi – su tutto il territorio americano, ndR) in America, costruiti dalla Hallyburton e pronti a partire. Ricordati anche cosa diceva Edward Snowden (ex dipendente della CIA e protagonista di uno dei più famosi casi di fuga d’informazioni spionistiche degli ultimi anni, ndR), ossia che attraverso gli aerei vaporizzano nanoparticelle che entrano nel nostro organismo. Insomma, è un assassinio su scala globale, pare che potrebbero addirittura spegnere i nostri organi o torturarci a distanza; e nel caso tu pensi che sia solo una teoria, che non esistano queste nanoparticelle, ti basta bere del vino rosso, sputarlo in un bicchiere e vedere cosa resta in sospensione. Perché è tutto nel tuo corpo. Ecco, io penso che tutte queste cose insieme siano assolutamente il Male. E mi ci oppongo con il cuore, l’anima e il corpo”.
VI ABBIAMO SEMPRE RITENUTI UNA GRANDE BAND, ANCHE PER IL FATTO CHE ABBIATE SEMPRE AVUTO QUESTO INTERESSE PER QUANTO ACCADE NEL MONDO, DALLA POLITICA ALLA NATURA – PENSIAMO ANCHE AL TUO INTERESSE PER LA PERMACOLTURA, CHE CITI ANCHE NELLA TUA BIOGRAFIA; COSA PENSI DELLA (SCARSA) ATTENZIONE ALL’AMBIENTE CONTEMPORANEA?
“È una costante al di là delle singole amministrazioni; tutte le persone al potere sono riluttanti a limitare la crescita, specie se ha a che fare con l’ambiente. La crescita economica è la loro unica priorità, mentre io penso che il benessere umano e la sostenibilità siano le principali priorità per il mondo”.
NON POSSIAMO CHE DARTI RAGIONE! BEH, DIREI CHE ADESSO POSSIAMO PARLARE ANCHE DI MUSICA, CHE DICI?
“Ma certo, possiamo parlare di tutto, è un piacere!”.
DUNQUE, NON AVETE PUBBLICATO UN NUOVO ALBUM…
“Beh, sì, è uscito da un anno!”.
SÌ, CERTO, INTENDEVAMO NON DA POCHI MESI. MA QUINDI QUESTE SONO ANCORA LE PROPAGGINI DI UN LUNGO TOUR DI SUPPORTO? PENSAVAMO FOSSE PIÙ UN’OCCASIONE PER UN’ADUNANZA (“Gathering” è il tradizionale nome che i Killing Joke e i loro fan danno ai loro concerti, ndR) CON I FAN!
“Sì, in effetti è un insieme delle due cose. È un tour veramente lungo, io sono stato male tutta la scorsa settimana, penso una delle peggiori influenze della mia vita e stare due ore sul palco, beh… mi stava uccidendo. È veramente pesante per il corpo, maaaa (pronuncia un ‘but’ lunghissimo e si illumina con un sorriso, ndR) è bellissimo!”.
SÌ, SEMBRI SEMPRE UN ENERGICO OFFICIANTE, SUL PALCO
“Ah, non saprei, non mi sono mai visto”.
SIAMO NEL 2016 E SONO QUASI SETTE ANNI CHE SIETE TORNATI CON LA FORMAZIONE ORIGINALE; QUASI QUARANT’ANNI DI ATTIVITÀ COMPLESSIVA, AVETE IN USCITA UN FILM BIOGRAFICO… INSOMMA, QUAL È IL TUO BILANCIO, IN RETROSPETTIVA, DI TUTTI QUESTI ANNI?
“Guarda, non sono uno che si guarda molto indietro, ma sono davvero orgoglioso della nostra storia. È un privilegio la sola idea di essere ancora insieme a Paul, Geordie e Youth avendo iniziato assieme da ragazzini. Rendersi conto che stiamo ancora vivendo e lavorando assieme… beh, io penso che i Killing Joke siano la migliore e più umile forma di democrazia in giro”.
ED È UNA COSA CHE SI NOTA ANCHE DALL’ESTERNO. SIETE SEMPRE STATI MOLTO ONESTI SULLE VOSTRE ROTTURE, SCONTRI, SEPARAZIONI… APPARITE COME UNA VERA FAMIGLIA, CON I SUOI ALTI E BASSI.
“È vero. Ed è bello, significa molto, spero anche per i nostri fan”.
GARANTISCO, PER QUANTO SIA FACILE DIRLO DA PARTE DI CHI VI RITIENE UNA DELLE MIGLIORI BAND IN CIRCOLAZIONE!
“E pensa che i Killing Joke sono anche la mia band preferita! A parte gli scherzi, se non fossi nei Killing Joke ne sarei sicuramente un fan smisurato, li adorerei, perché per me rappresentano tutto quello che una band dovrebbe essere: ognuno cerca il suo equilibrio, nella band, e non è così difficile!”.
CERTO, MA UNA COSA CURIOSA È CHE, PER ESEMPIO, VI ABBIAMO CONOSCIUTI, COME MOLTI, NEL PERIODO NEW WAVE/DARK, AL TEMPO DI “LOVE LIKE BLOOD”, PER INTENDERCI. POI UNO SI APPASSIONA DI PUNK, E I VOSTRI PRIMI ALBUM ERANO GIÀ UN PUNK PIÙ EVOLUTO, POI SI PASSA QUASI DEL TUTTO AL METAL, NEL NOSTRO CASO, E QUALUNQUE BAND SI ASCOLTI – PENSO AI FAITH NO MORE, AI MINISTRY, MA ANCHE AI NIRVANA –DIETRO CI SIETE VOI, SIA COME APPREZZAMENTO CHE COME RADICI MUSICALI. ECCO, SIETE LA RADICE DI QUASI TUTTA LA BUONA MUSICA CHE C’È IN GIRO.
“È veramente divertente, ma anche un mistero; forse il più grosso mistero della nostra carriera. Se pensiamo a come ci siamo conosciuti, in questa specie di moderno Rinascimento che era la nostra gioventù… Perché come forse sai, tutti noi abbiamo svariati e diversificati interessi, ci conosciamo tutti dalle superiori, e peraltro nessuno di noi è andato all’università. È stata tutta autoeducazione e formazione, per noi, e quindi un cercare sempre, in qualunque direzione. Per dirti, non avevo ancora quindici anni e già avevo sulle spalle quattro denunce, quindi in qualche modo i Killing Joke mi hanno salvato, poteva andare molto peggio. Ero pieno di energia, e l’ho canalizzata!”.
VISTO CHE HAI PARLATO DI QUANDO ERI UN RAGAZZINO, TI FAREMMO UNA DOMANDA SU UN PEZZO DI ABSOLUTE DISSENT, OSSIA “GHOSTS OF LADBROKE GROVE”, CHE CI AFFASCINA SIA PER LE SUE CADENZE DUB, SIA PERCHÉ QUELLO CHE ERA IL CENTRO DI UNA SCENA DI SQUAT E PUNK ORA PARE UNA SEMPLICE APPENDICE DI NOTTING HILL. COME GUARDI A QUESTO ‘GLORIOSO PASSATO’?
“Semplicemente irripetibile. Irripetibile. Non sono un nostalgico, te l’ho già detto, credo nel qui e ora, ma ti faccio un esempio: noi proviamo ancora nella stessa sala prove di un tempo nel quartiere, ed esattamente di fronte c’è un pub, con questo tipo greco fuori di testa peraltro, ed è penso l’unico pub di tutta l’Inghilterra dove puoi ancora fumare; e in aggiunta la polizia non ci mette piede. Perché ha paura! Insomma, esistono posti dove lo spirito originario è ancora vivo. Anche se, ormai, questo tipo di luoghi e ambienti li trovo più a Praga”.
VIVI SEMPRE PRINCIPALMENTE A PRAGA, GIUSTO?
“Ah, sì: Praga è la Regina di tutte le città, è più grande di Roma – e giuro che la frase non è mia, lo disse Carlo IV: ‘costruirò una città più grandiosa di Roma’. E ce l’ha fatta… Ma per forza, la maggior parte degli architetti che ha chiamato a Praga era italiana. Sai, la cosa che amo è che a Praga puoi ancora girare per locali illegali, fumare marijuana senza problemi, tutta un’atmosfera che si è ormai persa a Berlino, o Londra, ma che a Praga è vivissima. Sai, sono un anarchico!”.
NON SEI IL SOLO, IN QUESTA STANZA.
“(Ride, ndR) Fantastico! Fantastico, amico”.
E A PARTE I KILLING JOKE? SU COSA STAI LAVORANDO? SEI ANCORA PRESO CON L’ORCHESTRA?
“Sì, faccio spesso spola con la Russia per lavorare con l’Orchestra di Stato di San Pietroburgo, e a marzo presenteremo lì una sinfonia basata su brani dei Killing Joke, mentre più avanti la riproporrò con la London Symphony Orchestra. E poi, se tutto va bene, spero che non verremmo spazzati via da una guerra mondiale. Ma in generale non sono uno che programma a lunghissimo termine, vedo un po’ le situazioni e anche le finanze, a dirla tutta. Che poi, la maggior parte della mia vita l’ho trascorsa quasi senza soldi, quindi…”.
PENSO DI AVER LETTO DA QUALCHE PARTE CHE, A LUNGO, HAI SEMPRE GIRATO CON UN SOLO BAGAGLIO E I SOLDI PER MANGIARE E PER LE EMERGENZE, IL CHE MI PARE FANTASTICO!
“Per la precisione ho vissuto così per gli ultimi dieci anni, ma non è stato così fantastico per la mia fidanzata. Adesso non è in tour con me, ma per fortuna c’è stata settimana scorsa, quando stavo da schifo, e penso che settimana prossima si riunirà, così mi tiene un po’ in salute!”.
E FINITA LA TOURNÈE? CONTATE DI ENTRARE PRESTO IN STUDIO? AVETE IN MENTE UN NUOVO ALBUM A BREVE?
“Sempre, c’è sempre un nuovo album in arrivo. E ti dirò qual è il segreto per scrivere musica: dimenticarsene. Vivi la tua vita, lasciala scorrere e godine, e la musica verrà da sé”.
QUINDI QUESTO È IL MOTIVO PER CUI LA VOSTRA MUSICA È UNICA, PROBABILMENTE.
“No, quello è dovuto al fatto che non siamo abbastanza ricchi” (A questo punto le frequenti risate fatte durante l’intervista, diventano uno scroscio incontrollabile, ndR).
HAI MAI PENSATO DI PORTARE IN GIRO, MAGARI CON UNA SERIE DI CONFERENZE LA TUA ‘AUTOBIOGRAFIA’ (“Letters From Cythera”, un libro in parte biografia, in parte saggio su esoterismo, culture alternative, ambiente, ecc. pubblicato da Jaz un paio d’anni fa, ndR)?
“Assolutamente! L’idea è che intorno al mio compleanno, che è anche quello della band, ossia il 26 febbraio, farò un banchetto per i miei cinquantasette anni e a chiunque voglia partecipare chiederò un contributo da devolvere per chiudere l’album sinfonico di cui ti dicevo prima, perché mi manca ancora qualche migliaio di sterline. E con l’occasione terrò un discorso, una specie di conferenza sugli argomenti di cui abbiamo parlato anche io e te”.
E SI PUÒ ANCORA PARTECIPARE?
“Naturalmente! E un’altra mia idea per l’anno prossimo è il ‘Killing Joke Fishing Club’!”.
UN CLUB DI PESCA? MA SEI SERIO?
“Assolutamente! L’idea generale è di partire per tre giorni, pescare, mangiare fish and chips e fare festa. (Ride, ndR) Un paradiso, ecco!”.
SIAMO PASSATI ANCHE ALLA PESCA. MI SEMBRA INUTILE FARTI DOMANDE, DAVVERO, PARLA TU LIBERAMENTE!
“È un piacere, cosa ti posso dire? È un periodo cupo, viviamo decisamente in un’epoca cupa. E sai una cosa? Poco prima di partire con questo tour mi sono venuti a trovare mia madre e mio fratello e mi hanno detto, ‘È molto importante che voi Killing Joke continuiate ad andare in tour, perché la gente là fuori ha bisogno di voi’; mi ha molto toccato, ma un po’ lo penso anch’io: noi dobbiamo girare in tour, perché i Killing Joke sono un antidoto”.
E PENSO CHE SIA IL PENSIERO ANCHE DEI VOSTRI FAN: NON SIETE SOLO UNA BAND CHE SUONA, SIETE UN GRUPPO DI PERSONE CHE PORTA UN MESSAGGIO, CHE CERCA DI CREARE DAVVERO UN’ADUNANZA, PER I PROPRI FAN.
“Assolutamente, per noi il Gathering è l’occasione per molti di trovare altre persone con una visione del mondo simile, mettersi in contatto, incontrarsi. Ci piace pensare di avere un effetto-specchio: la gente vede noi sul palco, l’energia che proviamo a trasmettere e viene ispirata a fare qualcosa”.
E COSA PENSI DELLA DIFFERENTE ENERGIA CHE CIASCUNO DI VOI TRASMETTE? DALL’ESTERNO, TU SEI IL CARISMATICO FRONTMAN, YOUTH È IL VERO E PROPRIO MUSICISTA, PAUL È L’ENERGIA PRIMORDIALE MENTRE GEORDIE È L’IPNOTICO COLLANTE, APPARENTEMENTE IN SECONDO PIANO. TU COME LA VEDI?
“Uh, è sicuramente una sinergia molto interessante, la nostra. Non è sempre facile, ma è splendido!”.
TU CI HAI PARLATO DEI TUOI LAVORI SINFONICI, YOUTH SAPPIAMO CHE È COINVOLTO IN MILLE PRODUZIONI…
“Ah, quello non si ferma mai”.
PAUL ORA DISEGNA E CREA ANELLI, GEORDIE…
“Geordie è appassionato di pesca. E ora anch’io!”.
UNA FAMIGLIA PIENA DI INTERESSI DIVERSI, INSOMMA.
“Lo siamo, sì. Con tutte le difficoltà del caso, ovvio. Essere in tour e malati, come per me adesso, è faticoso; devi andare sul palco comunque e dare tutto, ma non è sempre facile”.
E POI L’OBBLIGO DI NOIOSE INTERVISTE CON DOMANDE SEMPRE UGUALI.
“Non sono mai uguali, e sono sempre colpito dalle persone interessanti che incontro. Perché le persone che mi intervistano lo fanno perché vogliono intervistarmi. Non era così, all’inizio: erano solo giornalisti che odiavano la band! È qualcosa che amo, davvero. Anche se adesso mi vedi a pezzi e stanco”.
ALLORA TI LASCIAMO RIPOSARE UN PO’ PRIMA DEL CONCERTO; SE POSSIAMO TI CHIEDIAMO SOLO UN’ULTIMA COSA: COME HAI DETTO, I KILLING JOKE SONO UNA FAMIGLIA. A PARTE PAUL (Raven, ndR), CHE SARÀ SEMPRE IN QUALCHE MODO PRESENTE, AVETE ANCORA LEGAMI CON GLI ALTRI EX MEMBRI, PIÙ ESTEMPORANEI?
“Sì, c’è sempre un legame, ma mai come tra noi. Questo c’è da sempre e durerà per sempre”.
BEH, JAZ, GRAZIE MILLE DEL TUO TEMPO!
“Grazie a te, vi lascio con un appello: ricordiamoci che siamo prossimi al collasso economico, tutti noi dobbiamo pensare alla sostenibilità e alle riserve di cibo che ci restano. Siamo nel pieno di quello che gli induisti chiamavano Kali Yuga, l’era oscura; a seguire ci sarà un’Età dell’Oro, e sono sicuro che ci arriveremo, alla fine”.
IN CASO CONTRARIO, CI CONSIGLIERAI UN BEL POSTO PER PESCARE PRIMA DELLA FINE DEL MONDO.
“Ma quello lo faremo comunque!”.