Nella trionfale puntata milanese del tour europeo con The Haunted e Bring Me The Horizon, abbiamo la possibilità di parlare col frontman della formazione più chiacchierata del metalcore, quei Killswitch Engage che sembrano sempre sull’orlo del mainstream ma che mai ci cascano in pieno, che hanno pubblicato un album più melodico e catchy dei predecessori senza perdere la faccia, che riescono a riempire il Transilvania all’inverosimile lasciando fuori dal locale parecchi fan ritardatari. Contrariamente alle aspettative Howard Jones è un omone placido, sobrio e simpatico, che come i suoi compagni non rinuncia a farsi delle grasse risate non appena ce n’è l’occasione, e ci accoglie sul tour bus in maniera rilassata e amichevole: insomma una persona dannatamente piacevole! Ecco il contenuto dei nastri etichettati Metalitalia.com …
“AS DAYLIGHT DIES” HA SVILUPPATO IL VOSTRO LATO PIU’ MELODICO, QUELLO DI “ROSE OF SHARYN” O DI “WHEN DARKNESS FALLS”, PER INTENDERCI. E’ STATA UNA SCELTA PREMEDITATA?
“Nessuna scelta premeditata, abbiamo scritto l’album in due settimane, e una volta sentite le parti musicali ho solo fatto quello che mi veniva naturale. E’ innegabile ci siano più parti cantate, ma è solo quello che la musica mi ha indotto a fare. Se al prossimo giro mi venissero sottoposti pezzi più heavy urlerò di più, probabilmente”.
PENSI CHE QUALCHE METALLARO INTRANSIGENTE POSSA ESSERE DELUSO DALL’ALBUM? AVETE AVUTO QUALCHE RESPONSO NEGATIVO?
“Ti dirò, non c’è molta gente che ti ferma e ti dice (braccio sul tavolino, faccia incazzata e dito puntato, ndR) ‘il tuo album è scarso!‘. Posso dirti che da parte nostra siamo fierissimi del prodotto finale e nel tour stiamo avendo un’ottima risposta, quindi tutto bene per ora”.
SECONDO TE I KILLSWITCH ENGAGE HANNO TROVATO IL LORO SUONO DISTINTIVO, IL LORO TRADEMARK, O POSSIAMO ASPETTARCI UN SALTO VERSO UNA NUOVA DIREZIONE?
“E’ difficile a dirsi… penso che in concreto non abbiamo trovato nulla, come devo confessarti che secondo me non abbiamo nemmeno dato inizio a nulla. Molte band al nostro livello fanno musica simile alla nostra, noi abbiamo solo avuto dei riflettori puntati addosso, siamo stati fortunati, per qualche strana ragione le gente ha… comprato i nostri album. Oook, nulla in contrario! Non ce lo siamo mai aspettato, siamo davvero grati ma non ce lo siamo mai aspettato”.
TI URTA SENTIRE LA PAROLA “EMO” COLLEGATA AI KILLSWITCH ENGAGE?
“Naah, non mi interessa. In effetti qualche testo che ho scritto è emozionale, quindi… ma c’è da dire sicuramente che siamo decisamente più corpulenti della media delle band emo, e non siamo nemmeno tanto bellini!”.
CHE E’ SUCCESSO AD ADAM?
“Adam aveva da tempo problemi alla schiena. Quando eravamo in Inghilterra ha cominciato ad aggravarsi, e il dolore che gli paralizzava la parte bassa della schiena si era esteso fino alla gamba. Ovviamente ha visto uno specialista, che ha trovato delle vertebre leggermente schiacciate. La soluzione è stata necessariamente una operazione urgente, per prelevare un pezzetto di osso dalla colonna vertebrale. Ci ha mandato una foto: nel letto d’ospedale tiene in mano un sacchetto trasparente con del fluido e un pezzetto della sua colonna vertebrale! E’ stata una cosa davvero inaspettata, perché il dottore non l’ha fatto nemmeno tornare a casa, l’ha mandato in sala operatoria in maniera prioritaria subito il giorno dopo. Ora è a casa e si sta riprendendo bene, ma ne avrà dai tre ai sei mesi di recupero, ho idea”.
COME VI E’ VENUTO IN MENTE PETER COME SOSTITUTO?
“Quando era nei Soilwork abbiamo fatto diverse date assieme, lo conoscevamo bene e inoltre in più di una occasione aveva lavorato con Adam alla produzione, quindi è stata la prima persona che abbiamo sentito per telefono: abbiamo detto ‘se ci stai è ok, sei dei nostri’. Ha imparato tutti i pezzi in scaletta in due giorni, e questo vuol dire una cosa sola: o lui è un fenomeno o noi facciamo cagare!”.
HO LETTO CHE ANCHE TU HAI AVUTO UN’INFEZIONE AL PETTO…
“Sì, una brutta storia, ho sputato sangue per un certo periodo e non è stato simpatico… ora sto molto meglio, non sono ancora al 100% ma me la cavo”.
TU ED ADAM SIETE UNA STRANA COPPIA: LUI ALTO E PAZZO, TU CALMO E MUSCOLOSO. QUAL E’ STATA LA TUA PRIMA IMPRESSIONE LA PRIMA VOLTA CHE L’HAI INCONTRATO?
“(Ride, ndR) Sicuramente ho pensato che era uno svitato. Forse l’ho visto la prima volta guardando un concerto di una sua vecchia band, oppure durante le registrazioni con gli Every Time I Die: ho partecipato a una canzone sul loro primo album e Adam era il responsabile della registrazione. Arrivai negli studi e feci la mia parte… mi ricordo che lo guardavo e pensavo tra me e me ‘che tipo strambo!‘. Successivamente sentendomi cantare mi fece molti complimenti (e si mette a imitare Adam, facce da scemo comprese), era il lontano 2000 credo, quella è sicuramente la prima volta in cui ci ho parlato”.
IL GRUPPO HA UNA RELAZIONE APERTA E SUPER-AMICHEVOLE CON IL VECCHIO CANTANTE JESSE OWENS. COME VIVI QUESTA STRANA SITUAZIONE? ANCHE TU SEI SUO AMICO?
“Oh, certo. Conosco Jesse da undici anni, da quando giravamo nelle band locali della East Coast, non mi ricordo assolutamente i nomi dei gruppi ma di sicuro facevamo schifo (e ancora una volta ci si rotola dalle risate, ndR). Eravamo tutti amici e lo siamo ancora, e questa è una cosa davvero bella a mio parere. Non dimentichiamo la sua band Seemless: davvero un buon gruppo”.
OGNI SINGOLA BAND PROVENIENTE DAL MASSACHUSSETS – DAGLI UNEARTH AGLI ALL THAT REMAINS AGLI SHADOWS FALL – PUO’ ESSERE FACILMENTE RICONDOTTA AI KILLSITCH ENGAGE: COME E’ STATA POSSIBILE LA NASCITA DI UNA SCENA COSI’ DANNATAMENTE BUONA?
“(In un finto imbarazzo, facendo spallucce, ndR) N-n-non lo so… Non ho idea. Si ascoltava solo tanta musica metal, soprattutto la scena svedese. Mi piacerebbe avere una risposta… sono stati influenzati da noi? Naaaah, il motivo non è di sicuro questo”.
C’E’ RIMASTO QUALCHE NOME CHE MERITA UNA ESPOSIZIONE MAGGIORE?
“Since The Flood e Ramallah, sono diversi da noi ma meritano davvero. Poi ci sono moltissimi gruppi meritevoli che lavorano sodo, noi siamo stati solo fortunati”.
SUL PALCO E FUORI TUTTI VOI SIETE MOLTO SPIRITOSI E DIVERTENTI. PERCHE’ NELLA MUSICA E NEI VIDEO VOSTRI VIDEO INVECE RIMANETE SERI?
“Nella musica cerchiamo di incanalare quello che proviamo e i nostri sentimenti, allo stesso modo facciamo nei video. Dal vivo però la gente paga il biglietto, vogliamo divertirci e intrattenere la gente come si deve. Sia chiaro che non è che ci mettiamo a fare i pagliacci di proposito, siamo così, al naturale”.
ADAM L’ANNO SCORSO MI CONFESSO’ DI ESSERE UN GRANDE ESTIMATORE DEI COLDPLAY: A TE COSA PIACE ASCOLTARE AL DI FUORI DEL METAL?
“Anche io amo i Coldplay! Ascolto parecchio anche HIM, Muse Massive Attack e tanta altra roba lontana dal metal. Col metal sono cresciuto e ora è diventato il mio lavoro oltre alla mia più grande passione, ma di tanto in tanto necessito di una pausa. Ovviamente se molte parti nella nostra musica derivano dal metal svedese molte delle melodie presenti nei Killswitch possono essere influenzate da questi ascolti”.
TI VEDO UNA PERSONA MOLTO CALMA ED EQUILIBRATA. TI HA MAI DATO FASTIDIO QUALCHE ATTENZIONE DI TROPPO DA PARTE DEI FAN?
“Non mi dà fastidio, ma a volte mi spaventa un po’. Capita che ci troviamo in qualche posto alle nove del mattino e veniamo svegliati da dei pazzi che ti picchiano sul bus e ‘Oh… cazzo… mmmh… che diavolo succede?‘ (mima il risveglio traumatico,ndR), oppure ti trovi a trenta centimetri qualcuno che ti urla sempre in faccia. Può essere difficile ma allo stesso tempo è la ragione per cui facciamo quello che stiamo facendo”.
E DELLE INTERVISTE COSA CI RACCONTI?
“Alcune sono ok, altre dannatamente noiose. Trovo troppo divertente quando qualcuno ti viene a dire ‘Il tuo ultimo album non è bello come il precedente: PERCHE’?‘… io lo guardo e tra me e me penso ‘eh? cosa diavolo posso risponderti, idiota?‘. Capita veramente e più spesso di quanto tu possa immaginare”.
DURANTE LA SCORSA INTERVISTA ADAM CI HA DETTO CHE IL TUO HOBBY PREFERITO E’ MANGIARE, CHE MANGI SEMPRE TUTTO IL GIORNO. COSA POTREBBE TROVARE DIVERTENTE LA GENTE SUL CONTO DI ADAM?
“Io dico che Adam può bere più birra di qualsiasi altra persona, sicuramente di quelle che io abbia mai incontrato. Lui – beve – un – casino. Una volta gli ho visto tracannare qualcosa come sedici pinte, fino al punto di non riuscire nemmeno più a parlare. Sono costretto ad assistere a delle scene orrende: otto del mattino, si sveglia sconvolto sul bus, e prima ancora di andare al cesso prende una bottiglia e dà una sorsata! Prima ancora di andare in bagno, capisci? (risate, ndR)”.
ULTIMA DOMANDA: QUAL E’ LA TUA DROGA PREFERITA?
“Uhm… considerando che non mi faccio ti rispondo che è lo show televisivo The Simpsons, lo guardo sempre”.