Si sono fatti attendere a lungo, i Konkhra, ma, almeno questa volta, i nostri non hanno deluso, sfornando anzi, con “Nothing Is Sacred”, il loro lavoro più riuscito degli ultimi anni. Lasciate definitivamente da parte le influenze nu di “Come Down Cold”, i metallers danesi hanno proseguito sulla strada tracciata da “Reality Check”, spostando ulteriormente il tiro su un sound thrash-death molto schietto e diretto. Merito anche dell’arrivo di forze fresche in seno al gruppo: il velocissimo batterista Mads Lauridsen e il baby chitarrista Michael Skovbakke hanno portato influenze nuove e probabilmente fatto tornare al buon Anders Lundemark, da sempre leader della formazione, la voglia di spaccare come ai vecchi tempi. Chissà ora che cosa avrà in serbo il futuro per quella che un tempo era la death metal band danese numero 1. A detta del nuovo arrivato alla chitarra, i Konkhra non hanno più intenzione di fermarsi: le premesse sono buone, speriamo però che presto siano i fatti a parlare!
BENTORNATI, KONKHRA! COME VANNO LE COSE?
“Ciao a tutti e grazie dell’accoglienza! Va tutto molto bene, il disco è finalmente uscito e stiamo suonando abbastanza spesso in Danimarca. Questa serie di date ci sta aiutando a crescere come band e come musicisti: la lineup è nuova e avevamo bisogno di affiatamento”.
PARLIAMO SUBITO DEL NUOVO “NOTHING IS SACRED”. COME VEDETE IL DISCO ORA CHE È ARRIVATO NEI NEGOZI?
“Siamo piuttosto contenti del risultato finale, anche se oggi pensiamo che certe cose potevano essere fatte in maniera un po’ diversa. D’altronde, Mads e Anders hanno iniziato a comporre i brani pochi giorni dopo che Mads era entrato a far parte della band, quindi non potevano conoscersi l’un l’altro benissimo. In ogni caso, considerati anche i problemi che abbiamo avuto in studio – abbiamo dovuto effettuare il mixaggio due volte e le prime registrazioni sono state letteralmente ‘mangiate’ dal computer – direi che non ci possiamo lamentare. Si tratta senza dubbio di un buon album”.
SECONDO TE QUAL È IL PREGIO PRINCIPALE DELL’ALBUM?
“Penso che ‘Nothing Sacred’ sia un album molto onesto e diretto. A causa dei succitati problemi in studio, le registrazioni sono state effettuate in fretta e furia e questo ha conferito al disco un’atmosfera molto calda e organica. Non è affatto un album freddo o meccanico… oggi troppe band estreme suonano in quella maniera e la cosa non mi piace affatto”.
“NOTHING IS SACRED” SEGNA IL DEFINITIVO RITORNO DEI KONKHRA A UN SOUND THRASH-DEATH. COME DESCRIVERESTI LA VOSTRA EVOLUZIONE?
“Sì, l’album è sicuramente più feroce e diretto degli ultimi, ma, se ci fai caso, i Konkhra non hanno mai pubblicato un disco identico al precedente, quindi la cosa non dovrebbe stupire più di tanto. Il ritorno a un sound più violento è senz’altro conseguenza dell’arrivo di Mads, il quale è un batterista fenomenale. Con lui dietro le pelli è stato naturale muoversi in questa direzione maggiormente aggressiva e veloce!”.
TU E MADS SIETE I DUE NUOVI ACQUISTI DEI KONKHRA. QUAL È IL VOSTRO BACKGROUND?
“Sì, noi siamo gli ultimi arrivati! Mads ha 28 anni e, per quanto mi riguarda, è uno dei migliori batteristi della scena musicale danese… un vero fenomeno! Io sono il ragazzino del gruppo: ho solo 20 anni, ma suono la chitarra da nove. Ho fatto parte di varie band, ma i Konkhra sono la mia prima esperienza di un certo livello”.
SUL DISCO AVETE OSPITATO JAMES MURPHY, IL QUALE SI È OCCUPATO DI TUTTI GLI ASSOLI DI CHITARRA. COME SI È SVILUPPATA QUESTA NUOVA COLLABORAZIONE?
“James è un amico di lunga data di Anders, si conoscono da ancor prima che James partecipasse alle registrazioni di ‘Weed Out The Weak’. È stato bello riaverlo su questo nuovo disco, credo che il suo modo di suonare sia grandioso. Per quanto mi riguarda, è una grande influenza… ho imparato tanto nel cercare di replicare i suoi assoli”.
QUALI SONO I NUOVI BRANI DEI QUALI SEI MAGGIORMENTE SODDISFATTO?
“Secondo me, ‘Sufficient To Sicken’ è il brano migliore del disco: ottimi riff, ottimo drumming e un bell’assolo… ‘Hail To The King’ è invece la preferita del resto del gruppo: è molto diretta e brutale. Inoltre, Frank Mullen dei Suffocation è presente come ospite nel ritornello. Ogni volta che lo sento mi viene la pelle d’oca! Infine anche ‘Religion Is A Whore’ è un gran pezzo!”.
L’ALBUM SEMBRA MOLTO POLITICIZZATO, IMMAGINO PERÒ CHE DEI TESTI SE NE SIA OCCUPATO ANDERS…
“Esatto, è tutta opera sua. Non si tratta di un concept vero e proprio, ma i testi parlano più o meno tutti della attuale situazione socio-politica e dei problemi che la religione causa ogni giorno. La religione è probabilmente il tema principale del disco, come può vedere chi è in possesso del libretto. Il Papa è dipinto in varie pose interessanti (ride, ndR)!”.
“NOTHING IS SACRED” È STATO PRATICAMENTE AUTO-PRODOTTO. CHE COSA VI HA PORTATO A QUESTA SOLUZIONE?
“In passato i ragazzi hanno avuto alcune brutte esperienze con le case discografiche, quindi, dopo aver attentamente valutato certe offerte pervenuteci, abbiamo optato per fare tutto da soli e per dare il disco in licenza alla Target Distribution e alla Warner/Chappel. Ci piace questa situazione, abbiamo il pieno controllo sulla band e sulla nostra musica e possiamo permetterci di fare quello che vogliamo con essa. Credo che in futuro altri gruppi seguiranno il nostro esempio”.
È PASSATO MOLTO TEMPO DAL VOSTRO ULTIMO TOUR EUROPEO. QUANDO POTREMO RIVEDERVI SU QUALCHE PALCO?
“Abbiamo ricevuto alcuni inviti da parte di un paio di promoter e anche da band che rispettiamo molto e che sono nostre amiche. Stiamo solo aspettando il momento giusto, non vediamo l’ora di suonare in Europa!”.
VISTO CHE “NOTHING IS SACRED” ERA PRONTO DA TEMPO PRIMA CHE VENISSE PUBBLICATO, MI DOMANDO SE SIATE GIÀ AL LAVORO SU DEL NUOVO MATERIALE…
“Io ho alcune canzoni pronte e una serie di riff… sono molto contento di questo materiale. So anche che Anders ha iniziato a comporre qualcosa, quindi presumo che a breve avremo buona parte del prossimo album pronta. Abbiamo un nostro studio privato, quindi si tratta soltanto di sedersi e iniziare a registrare. Speriamo di riuscire a pubblicare qualcosa di nuovo già il prossimo anno”.
PER FINIRE, UNA CURIOSITÀ CHE HO DA SEMPRE: CHE COSA SIGNIFICA “KONKHRA”?
“È un segreto (ride, ndR)! Sta a voi interpretare il suo significato… per me ha sempre voluto dire ‘Conquer’ o ‘The Conquerer’!”.