KORN – La seconda epifania

Pubblicato il 13/10/2010 da

Quella che leggerete non è la solita intervista. Siamo entrati nel camerino del bassista dei Korn, uno dei tre membri fondatori della formazione che più ha scosso l’universo metal alla fine degli anni ’90. Quasi sconcertati dall’ambiente ricavato all’interno del Palasharp, con tappeti, divani, lampade di classe e una infinità di bibite a disposizione, ci sediamo accanto a un Fieldy molto snello e completamente ricoperto da tatuaggi. L’inizio dell’intervista non è dei migliori: dopo aver esposto la prima domanda chi scrive deve fronteggiare parecchi secondi di silenzio, causati da un interlocutore troppo impegnato a rispondere a una mail dal suo Blackberry. Il tono delle sue risposte alle domande inerenti alla musica è abbastanza distaccato, e le sue risposte su questo argomento, anche se cortesi, non sono mai sentite. Si capisce che non c’è il trasporto viscerale per questo argomento, quasi il musicista fosse presente per altro, quasi avesse una differente missione. E’ verso la fine, quando viene affrontato il discorso della sua conversazione spirituale, che il suo sguardo si infiamma e la sua voce diventa colma di enfasi, le sue risposte divengon profonde e la discussione si anima, superando le tempistiche gentilmente offerteci dalla casa discografica. Abbiamo voluto trascrivere l’intervista integralmente, lasciando anche il dialogo finale, per offrire uno spaccato genuino su chi è, oggi, Reginald Arvizu, nelle sue esatte parole. Non sappiamo quale sarà il futuro dell’artista, di sicuro lui è il secondo membro folgorato sulla via di Damasco…  

 

QUAL E’ IL CONCEPT A RIGUARDO DI “REMEMBER WHO YOU ARE”, E COME VI SIETE APPROCCIATI ALLA SCRITTURA DEI BRANI?
“E’ stato differente dalle esperienze passate, non del tutto ovviamente. Nel 1993-94 eravamo soliti entrare nella stessa stanza e suonare tutti assieme, basso batteria chitarra e voce, come un gruppo su un palco. Col passare degli anni e l’avanzare della tecnologia non si deve far più nulla del genere. Per ‘Korn III’ siamo tornati alle origini e abbiamo registrato alla vecchia maniera. E’ stato molto divertente”.

REGISTRARE IN QUESTO MODO E’ UN’IDEA CHE PROVENIVA DALLA BAND?
“Non ricordo da dove è arrivata l’idea, abbiamo cominciato a discutere l’idea, poi a prenderla seriamente in considerazione… e alla fine l’abbiamo attuata”.

PARLANDO DELLE REGISTRAZIONI: AVETE LAVORATO DI NUOVO CON ROSS ROBINSON, FAMOSO PER LA SUA PARTICOLARE ETICA LAVORATIVA. QUAL’E’ STATO IL SUO APPROCCIO?
“L’approccio di Ross è stato identico a quello che utilizzava lavorando con noi nel 1993. Non è cambiato di una virgola. Vuole scavare dentro di te, nella tua anima, fino ad aggrapparsi e tirar fuori il meglio di te. In un certo senso è stata come una riunione di famiglia trovarselo di nuovo in studio”.

PERCHE’ DOPO ‘LIFE IS PEACHY’ RIFIUTASTE DI COLLABORARE ANCORA CON ROBINSON?
“L’unica motivazione particolare è stata il desiderio di provare qualcosa di nuovo, una scelta che fanno quasi tutti i gruppi. Accadrà probabilmente anche col prossimo album dei Korn. Non c’è motivo di usare sempre lo stesso produttore o registrare sempre lo stesso album”.

DOPO ANNI PASSATI AD INGRANDIRE IL VOSTRO SUONO ORA SEMBRATE RIDOTTI AD UN MINIMALISMO QUASI PUNK: E’ VERO CHE AVETE REGISTRATO SU NASTRO, SENZA PRO-TOOLS, CLICK E ALTRE DIAVOLERIE TECNOLOGICHE?
“E’ vero. Volevamo tornare realmente alle nostre origini, usando il nastro e abbandonando Pro-Tools. Con la tecnologia puoi aggiustare tantissime imperfezioni. Abbiamo preferito lasciare il prodotto finale molto ruvido, molto live, suonato come una vera band”.

L’UNICA COSA CHE A MIO PARERE MANCA E’ IL SUONO DELLA SECONDA CHITARRA: COSA NE PENSI? NON POTEVATE OPTARE PER UNA SOVRAINCISIONE?
“Nei Korn non c’è più Head, quindi è ovvio sentirne la mancanza…”.

…NON AVETE MAI PARLATO DI ASSUMERE UN SECONDO CHITARRISTA STABILMENTE IN FORMAZIONE?
“Certo che l’abbiamo fatto, ma dobbiamo trovare qualcuno che sia altrettando bravo, se non migliore. Non è affatto facile. Guarda cos’è successo con Ray: abbiamo dovuto aspettare così tanti anni per trovarlo. Siamo un gruppo molto strano, atipico, quindi non è una cosa per tutti sapersi integrare. Si sono alternati in 4 o 5 come secondi chitarristi sul palco, è davvero difficile trovare qualcuno che possa calzare a pennello in questa band ‘atipica’”.

QUAL E’ STATA LA TUA PRIMA IMPRESSIONE QUANDO HAI ASCOLTATO IL MASTER DI “REMEMBER WHO YOU ARE”?
“Ho trovato suonasse davvero bene. E’ bello sentire il mio basso di nuovo in evidenza, è un elemento decisamente positivo. Anche la batteria è eccezionale. Suona tutto come mi aspettavo”.

COM’E’ STATA LA PRIMA ESPERIENZA DI RAY IN STUDIO COI KORN?
“Ray è l’uomo giusto, l’anello mancante. Suona come noi vogliamo che suoni il batterista dei Korn. Non riesco nemmeno ad immaginare le cose diverse da come sono al momento. E’ riuscito anche ad adattarsi ai metodi di lavoro di Ross Robinson, e ti assicuro che non è cosa da poco, perchè sono davvero estenuanti per chiunque”.

SEI NOTO PER IL TUO AMORE PER LA MUSICA HIP HOP: STAI ANCORA LAVORANDO SUL TUO SECONDO ALBUM SOLISTA?
“Anni fa, quando decisi di prendere in mano il microfono, ero giovane e incosciente. In questo momento, ti dico onestamente, sono imbarazzato a parlare di quell’esperienza, vorrei non avere mai registrato quell’album. Ora ho un’altra band chiamata Stillwell, dove suono la chitarra e lascio il microfono a chi sa cantare e rappare veramente, ovvero Q-Unique (Arsonists), accompagnati da Wuv dei P.O.D. alla batteria. Aspettatevi il nostro debutto nei prossimi mesi”.

HAI DICHIARATO DI AVER TROVATO RECENTEMENTE LA FEDE: COS’E’ CAMBIATO NELLA TUA VITA?
“(Sospira, ndR) E’ una domanda molto difficile. Avere Gesù Cristo all’interno della tua vita ti rende più umile, e consapevole di cos’è veramente la vita stessa. Mi ha fatto capire profondamente quanto è breve il periodo in cui siamo su questa terra. Ora faccio tutto al meglio, rifletto su come posso rendere me stesso una persona migliore”.

LA CONVERSIONE DI HEAD HA FACILITATO IN QUALCHE MODO QUESTA TUA SCELTA DI VITA?
“Quando lo Spirito Santo entra nella vita di un uomo non si parla di scelta, è un miracolo. Non si può copiare in nessuno modo. Qualcuno può tentare di copiare, non sarà una cosa reale. Se lo Spirito Santo entra nella tua vita ne sarai consapevole, e sarà un evento miracoloso, che ti cambierà per sempre. Sarebbe facile scegliere come si sceglie un prodotto al supermercato. Bisogna aprire il proprio cuore a Gesù Cristo e farlo entrare nella tua vita. Se riesci a farlo, la tua esistenza sarà cambiata per sempre”.

COM’E’ SUCCESSO? E’ STATA UNA RIVELAZIONE IMPROVVISA O UN PERCORSO FATTO DI TANTE TAPPE?
“E’ stata una rivelazione, ma i cambiamenti nella mia vita stanno avvenendo ancora oggi da quel giorno. Non posso spiegarlo razionalmente. Non è una cosa propriamente mia. Quando hai uno Spirito che accogli dentro di te non puoi spiegare con coscienza cosa avviene. Potrebbe essere facile per me come persona tornare sui miei passi, ma ora non posso farlo perchè porto lo Spirito di Cristo in me. Tutti possono capire cosa intendo se aprono il proprio cuore”.

OGGI DIVIDETE IL PALCO CON OZZY OSBOURNE…
“Ne parlavano l’altro giorno Ozzy e Jonathan: è successo parecchie volte. E’ una bella cosa, siamo sempre fieri di suonare con lui e avere la sua approvazione”.

C’E’ ANCORA QUALCHE GRUPPO CON CUI DESIDERI SUONARE E NON HAI ANCORA AVUTO LA POSSIBILITA’?
“Sarebbe molto bello andare in tour coi Rage Against The Machine”.

NEL 2010 LA COMUNITA’ METAL HA TESTIMONIATO LE PERDITE DI MOLTI IMPORTANTI ARTISTI: HAI QUALCHE PAROLA PER LORO?
“Quando accade l’inevitabile, come è successo per tutti questi stimati artisti, sono pienamente convinto che meno parole si spendono meglio è. A volte le persone si siedono e tentano di migliorare le cose, col risultato che non fanno altro che peggiorarle. L’unica cosa che puoi fare veramente, in certi casi, è avere compassione. Quando qualcuno sta avendo un momento difficile, e sente la mancanza di qualcuno, piangi con lui, mostragli amore, passa del tempo assieme. Le parole non servono”.

A questo punto mi congedo dal Fieldy, avendo finito le domande e quasi tutto il tempo a mia disposizione, quando a sorpresa è lui a prolungare il dialogo:

“Posso farti io una domanda ora? Prima hai parlato della mia conversione al Cristianesimo… Cosa significa per te essere cristiano? Sono curioso”.
IMMAGINO SIA LA SCOPERTA DI CRISTO, CON LA SUA CONSEGUENTE CELEBRAZIONE IN UNA NUOVA DIMENSIONE SPIRITUALE.

“Chi è, a tuo parere, Gesù Cristo?”.
BELLA DOMANDA, NON SONO SICURO DI POTERTI RISPONDERE. TI DICO QUESTO PERO’: IO ORA VIVO IN ITALIA, E SONO STATO EDUCATO COME CRISTIANO. SONO SICURO PERO’ CHE SE FOSSI NATO IN TURCHIA, PIUTTOSTO CHE IN INDIA O IN GIAPPONE, IL MIO DIO SI SAREBBE CHIAMATO IN ALTRI MODI. POSSO DEFINIRMI UNA PERSONA SPIRITUALE MA NON SONO PIENAMENTE CONVINTO SULL’IDENTITA’ DI DIO. FORSE QUESTO PENSIERO NON E’ CHE UNA REAZIONE ALLA FORTE PRESENZA DELLA RELIGIONE NEL MIO PAESE, SAI ABBIAMO IL PAPA IN ITALIA…

“Come sei stato educato da bambino?”.
COME CRISTIANO CATTOLICO, COME LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI.

“Quindi, siamo d’accordo che possiamo parlare del mondo e avere in cima ad esso Dio Onnipotente, con sotto di lui Cristiani, Buddisti, Islamici… e un solo e unico Dio. La Bibbia ci dice che ‘Dio è la via, la verità e la vita’, l’avrai sentito in passato, ‘e nessuno arriverà al Padre se non attraverso me’. Le altre religioni hanno molti problemi perchè non riescono ad avere una relazione con Dio, ma la nostra relazione è garantita attraverso Gesù. Siamo peccatori. L’unico modo in cui possiamo avere una relazione con Dio è attraverso Cristo”.

“Per tutti coloro che non hanno mai sentito parlare della Cristianità la Bibbia dice che ogniuno avrà una possibilità. Ogni essere vivente. Se un buddista muore senza aver mai sentito parlare di Dio, quando Gesù verrà per la fine del mondo, offrirà una possibilità anche a lui. Tutti avranno la possibilità di capire chi è Gesù Cristo, perchè la Bibbia dice che ‘non c’è altro nome sotto il quale potremo essere salvati’. Gesù Cristo”.

“Ovviamente sei stato educato come un cristiano e sai di cosa parlo, ma se non hai mai accettato Gesù… Hai mai accettato veramente Gesù nel tuo cuore? Quando preghi Dio lo fai attraverso parole tue o attraverso le preghiere che ti hanno insegnato, che ci ha suggerito Gesù? Te lo chiedo perchè girando il mondo vorrei capire. Vorrei tu sapessi che Gesù è venuto al mondo attraverso una donna per andare sulla croce, morire sulla croce e versare il suo sangue per ogni peccato che hai commesso, per rimuovere i tuoi peccati, e per renderti sicuro tu possa andare in paradiso. Accettando Lui dentro di te, tu volti le spalle ai tuoi peccati. Gesù ha detto ‘sono davanti alla porta e busso, entrerò nella vita di chiunque apra la porta del suo cuore’. E’ un gentiluomo. Ora io e te stiamo parlando, lui sta bussando, ma solo tu puoi aprire e dire ‘Sono pronto!’, sono pronto per cambiare, per abbandonare il peccato, avere una nuova vita…”.

La conversazione viene interrotta dal promoter, che richiama l’artista agli impegni con i fan che lo stanno aspettando per il Meet & Greet, ma Fieldy si limiterà a dire “loro possono aspettare”. Il registratore è oramai spento, ma l’artista continua la sua opera di persuasione tentando di convincermi alla riflessione, ad accettare Gesù nel mio cuore, chiedendomi infine di pregare con lui. Rifiutando cortesemente Fieldy mi stringe calorosamente la mano, e si dedica finalmente ai vincitori del M&G, che l’aspettavano da qualche minuto.

 




  

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