La recente pubblicazione di “Noita” ci ha dato l’occasione di scambiare una chiacchierata con Kalle “Cane”, chitarrista dei Korpiklaani. Se è innegabile che l’ultimo lavoro dei folk-metaller finlandesi rappresenti un cambiamento, all’interno di un genere e di un sound che non lascia molte libertà d’azione, lo è altrettanto dire che la band ha mantenuto l’approccio musicale per cui è amata da molti fan. Anche di questo abbiamo parlato con Kalle, che si è rivelato a volte molto loquace ed altre piuttosto lapidario. Va comunque apprezzato come la band tenga al messaggio che vuol portare avanti e come, nonostante tutto, abbia un modo di rapportarsi molto semplice ed alla mano. Buona lettura, dunque!
INIZIAMO PARLANDO DI “NOITA”. CON SAMI (ORAMAI UNA FISARMONICA FISSA IN LINE-UP) E TUOMAS, LA MUSICA SEMBRA MUOVERSI PIÙ VERSO IL FOLK VERO E PROPRIO, RENDENDO IL VOSTRO SOUND PIÙ COMPLETO, RISPETTO AL PASSATO…
“Si, è quello che pensiamo anche noi. Abbiamo tentato di avere questo tipo di sound da sempre,ma -per qualche motivo- non c’eravamo mai riusciti, prima di questo disco. Ovviamente cerchiamo di far crescere nella giusta direzione il nostro sound su ogni album, ma questa volta abbiamo fatto un enorme passo avanti. Credo che la ragione principale sia proprio Sami, il nostro fisarmonicista. Questo è il suo primo disco coi Korpiklaani ed ha fatto un lavoro stupendo, lavorando sugli arrangiamenti folk. Finalmente ci siamo trovati con dell’ottimo materiale da suonare con un violino ed una fisarmonica, così è stato semplice arrivare al risultato finale. L’equilibrio con le chitarre e la batteria, adesso, è perfetto!”
HAI PARAGONATO LA FIGURA DEL “NOITA” (CHE DA IL TITOLO ALL’ALBUM, NDR) AGLI SCIAMANI E AI CURATORI PRESENTI IN QUASI OGNI CULTURA…
“La band e gli argomenti che trattiamo ed abbiamo sempre trattato sono molto vicini e relazionati con la natura. Proprio come gli sciamani. Non è che ci sia qualche tipo di concept su questo disco; la canzone “Ämmänhauta” racconta la leggenda di un ‘noita’ che viveva in Finlandia a Vesilahti. Inizialmente volevamo chiamare il disco proprio “Ämmänhauta”, come la canzone, ma sarebbe stato troppo complicato da pronunciare per chi non parla finlandese, così abbiamo optato per il più semplice “Noita” ”.
BERE È SEMPRE STATO UNO DEGLI ARGOMENTI DEI VOSTRI TESTI. TORNANDO AL DISCORSO SUGLI SCIAMANI: MENTRE QUESTE FIGURE, NELLE CULTURE PRE-COLOMBIANE, USAVANO QUELLE CHE PER NOI SONO DROGHE, IN EUROPA SI USAVA L’ALCOOL. PER VOI, QUINDI, BERE È SOLO UNA QUESTIONE DI DIVERTIMENTO O È QUALCOSA RADICATO PROFONDAMENTE NELLA NOSTRA CULTURA ?
“Uhm…Bere non è mai stato un argomento importante nei nostri testi, anche se devo ammettere che i testi delle canzoni che ne parlano sono abbastanza conosciuti. Come hai detto, usare alcool o qualunque altro tipo di droga è qualcosa di piuttosto old school ed è qualcosa in cui noi ci ritroviamo in molti modi: sia musicalmente che mentalmente. Sicuramente è qualcosa di molto radicato nella cultura finlandese. Ma sono abbastanza sicuro che se l’alclool venisse inventato oggi, sarebbe illegale”.
OVVIAMENTE C’È ANCHE UNA PARTE DI DIVERTIMENTO NEL BERE. C’È ANCHE NELLE VOSTRE CANZONI? E COME MAI IL BERE È COSÌ SPESSO PARTE DEI VOSTRI TESTI?
“Non è così. Non è che sia una parte dei nostri testi è semplicemente qualcosa che è ‘vicino’ a noi ed al rock ’n’roll in generale. Ci consideriamo una rock band e le rock band hanno sempre saputo come divertirsi ed hanno anche fatto abbastanza canzoni su questo argomento. Naturalmente c’è anche molta auto ironia quando diciamo, per esempio, ‘drinking is good for you’”.
TU FAI PARTE DELLA BAND FIN DAGLI INIZI; COME SONO CAMBIATE LE COSE NEL CORSO DEGLI ANNI?
“Non è cambiato niente, a dire la verità. Certo c’è stata una naturale evoluzione nella composizione e nella tecnica musicale e qualche cambio di line-up, ma questo è tutto”.
I KORPIKLAANI SONO UNA DELLE PRIME FOLK-METAL BAND. PRIMA C’ERANO QUASI SOLO GLI SKYCALD…
“E’ diventata una cosa sempre più grossa e questo è solo un bene per noi. Negli ultimi dieci anni ci ha permesso di andare in giro per il mondo a suonare. Tutto qua”.
PER PARECCHIO TEMPO FOLK E VIKING METAL SONO STATI GENERI MOLTO SEGUITI E MOLTO SUONATI; PER UN CERTO PERIODO SEMBRAVA IMPOSSIBILE CHE USCISSE UNA NUOVA BAND SENZA UN VIOLINO O UNA CORNAMUSA. ORA QUESTO TREND È LEGGERMENTE DIMINUITO.
“Dici ? Non saprei, non so nulla di queste cose. Non seguiamo le mode”.
DAL VIVO AVETE UN’ENORME ENERGIA E SPESSO I VOSTRI CONCERTI DANNO QUASI L’IDEA DI UNA SORTA DI FESTA. SEI D’ACCORDO? VEDI I KORPIKLAANI COME UNA LIVE-BAND?
“Ci piace davvero molto suonare dal vivo e credo si veda. Non saprei se siamo più una live band che una band ‘da disco’. Paragonare il lavoro in studio ad un live show è come paragonare la notte col giorno. Ovviamente ci piacciono entrambe le cose, ma è più facile che dal vivo traspaia un’atmosfera di festa”.
IL FOLK METAL È SPESSO ASSOCIATO ANCHE ALLA MITOLOGIA. PENSI CHE QUESTA POSSA ESSERE USATA PER VEICOLARE MESSAGGI PROFONDI?
“E’ possibile. Dipende da cosa intendi per ‘messaggi profondi’… Credo che le persone possano trovare tutti i messaggi profondi che vogliono in tutto ed ovunque”.
CITANDO KORPIKLAANI, ENSIFERUM, FINNTROLL, TURISAS E MOONSORROW, SI CITANO ALCUNE TRA LE PIÙ IMPORTANTI BAND FOLK-METAL, BAND CON UN APPROCCIO DIVERSO ALLA STESSA MUSICA. E SONO TUTTE BAND FINLANDESI. PERCHÉ, SECONDO TE, IL VOSTRO PAESE È COSÌ VOTATO A QUESTO GENERE ?
“Il genere è lo stesso, ma ci sono notevoli differenze, per esempio se paragoni noi ed i Moonsorrow. La musica potrebbe essere la stessa ma l’approccio, sopra ogni altra cosa, è completamente diverso. Questa è sicuramente una cosa positiva, perché tutte le band che hai citato hanno una propria personalità ed un proprio sound; nessuno potrebbe dire che qualcuno ha copiato qualcun’altro. Mi viene chiesto spesso perché così tante band vengano dalla Finlandia, ma – sinceramente – non ho una risposta da darti. Mi piace pensare che sia una coincidenza e che non ci sia nessun particolare motivo”.
TORNANDO A “NOITA”: COSA DOVREBBE ASPETTARSI LA GENTE DA QUESTO DISCO? E COSA VI ASPETTATE VOI?
“La gente non dovrebbe aspettarsi nulla. Molte volte, se ti aspetti qualcosa di differente da ciò che un album ha da offrirti, finisci per rovinarti l’esperienza d’ascolto. Noi non facciamo paragoni tra i nostri dischi e neanche la gente dovrebbe farli. Personalmente mi aspettavo un gran bel disco ed il risultato è stato anche superiore alle mie aspettative. A dire il vero, le mie aspettative sono già state soddisfatte molte volte… Naturalmente sarebbe bello se anche le persone notassero che le cose sono cambiate su questo disco e comprendessero perché ne siamo così felici”.
C’È QUALCOSA, SIA DAL PUNTO DI VISTA MUSICALE CHE NON, CHE VI HA INFLUENZATO DURANTE LA COMPOSIZIONE E LA REGISTRAZIONE DI “NOITA”?
“Jonne avrebbe potuto risponderti meglio di me, dato che ha composto praticamente tutta la musica presente sul disco. Da quanto ne so io, l’ispirazione gli viene semplicemente dalla vita di tutti i giorni e non c’e’ stato nient’altro di particolare”.
CHE TIPO DI MUSICA ASCOLTI E COSA TI HA PORTATO A MISCHIARE LA MUSICA FOLK E LA MUSICA METAL ?
“Ascoltiamo tutti tantissima musica, un po’ di tutti i generi, principalmente dal folk vero e proprio fino al metal estremo. Ogni tipo di musica tradizionale è molto vicina ai nostri cuori e quindi è stato un processo molto naturale mischiare i due generi musicali che amiamo di più. Quando scrivi musica dal cuore, non devi chiederti se stai facendo la cosa giusta…”
OK, È TUTTO. C’È QUALCOSA CHE VUOI DIRE AI LETTORI DI METALITALIA.COM ?
“Grazie per l’intervista! Spero che riusciremo a venire in Italia quest’anno. Divertitevi, ascoltate “Noita” e….cheers!”.