KOTIPELTO – In cerca di una band?

Pubblicato il 31/05/2004 da

Quattro chiacchere con l’ex frontman della band finlandese oggi alle prese con una carriera solista meno ricca ma più appagante. Ecco cosa ci ha raccontato Timo Kotipelto sul suo nuovo album e sulle ultime sparate di un sempre più instabile Timo Tolkki…

CIAO TIMO, INIZIAMO A PARLARE DEL NUOVO ALBUM ‘COLDNESS’, IL TUO NUOVO ALBUM SOLISTA. VUOI PRESENTARLO AI LETTORI DI METALITALIA.COM?
“Dunque, da un punto di vista prettamente musicale non è molto diverso rispetto a ‘Waiting For The Dawn’, il mio debut solista, anche se ammetto che questo nuovo cd sia sicuramente più maturo. ‘Coldness’ è forse un disco un poco più ‘dark’, più malinconico rispetto al suo predecessore. Per quanto riguarda il testo, invece, è del tutto diverso. Non mi sono cimentato in un concept album, questa volta ho voluto affrontare delle tematiche diverse che parlassero dei miei sogni, della mia vita ma soprattutto delle brutte sensazioni che ho vissuto negli ultimi mesi, sempre sul baratro del dispiacere e di un terribile senso di impotenza rispetto a quanto stava accadendo intorno a me. E’ un disco di sano heavy metal, anche se qualcuno lo ha già definito power. Se posso essere onesto l’unica cosa che davvero mi importa è che piaccia ai miei fan e mi dia la possibilità di fare un terzo album solista, magari tra due anni”.

CHE ASPETTATIVE HAI DA ‘COLDNESS’? PENSI CHE I FANS SAPRANNO GIUDICARE QUESTO DISCO COME QUALCOSA DI PIÙ CHE IL LAVORO SOLISTA DELL’EX CANTANTE DEGLI STRATOVARIUS?
“Mi piacerebbe poterti rispondere con certezza a questa domanda! Di sicuro non voglio negare il mio passato, perché non ne ho alcun motivo e so certamente che molte persone mi considerano tuttora come l’ex cantante degli Stratovarius e, forse, valuteranno meglio il disco proprio per questo motivo. D’altra parte mi farebbe piacere che l’album conquistasse pareri positivi un pò ovunque, anche tra chi non ha mai ascoltato la band, anche se in tanti anni di carriera come musicista ho imparato a non aspettarmi nulla di definitivo. Il mio primo disco solista non è stato un grande successo e non credo nei miracoli. Certo, se ‘Coldness’ soddisfarà sia il pubblico che la critica, sarebbe fantastico”.

CHE REAZIONE HAI ALLE PIÙ RECENTI ESTERNAZIONI DI TOLKKI, VI SIETE PARLATI DI RECENTE?
“Direi proprio di no, tutto quello che so mi è stato riferito da Jorg e da Jari, Tolkki con me non parla più da molti mesi ormai, ed onestamente anche io non ho alcuna intenzione di parlargli in questo momento. Ha fatto tutto lui, l’espulsione mia e di Jorg, i dietro front, le folli dichiarazioni e adesso si mette a pubblicare stronzate del tipo che è dispiaciuto, e che se io e Jorg non rientriamo nella band gli Stratovarius non avranno più ragione di esistere. Quello che più mi da fastidio è che adesso mi ha messo in una posizione molto scomoda: se non accetto di rientrare nella band allora potrebbe quasi sembrare che la morte degli Stratovarius sia colpa mia, se invece dovessi accettare allora tutto tornerebbe come prima, ma per lui, certamente non per me! Lui non è una persona che può cambiare, e questo vorrebbe dire per me accettare i soliti compromessi. Sono molto adirato per questa situazione”.

MA NELL’IMMEDIATO FUTURO COSA PENSI DI FARE?
“Niente di particolare, per quanto riguarda gli Stratovarius. Dovremo fare le famose date estive per le quali erano stati firmati contratti antecedenti allo split, e sinceramente non so con quale spirito. Speriamo solo che da parte di Jens e Tolkki ci sia almeno questa volta un po’ più di serietà, rispetto e professionalità nell’affrontare queste situazioni”.

NON MI SEMBRA PERCIÒ DALLE TUE PAROLE DI INTRAVVEDERE DELL’OTTIMISMO…
“E perché mai dovrei averne? Il problema di Tolkki è che, con il tipo di malattia con la quale è alle prese, un giorno può dirti una cosa ed il giorno dopo può sentenziare il contrario. Per questo non dò molto credito alle sue parole, per me in questo momento non valgono nulla”.

TU INVECE CREDI AVRAI LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE QUALCHE DATA IN GIRO PER L’EUROPA, MAGARI UN MINI TOUR?
“Non lo so, sarebbe stupendo, ma dipenderà tutto da quanto venderà questo disco. Un tour da gruppo spalla mi verrebbe a costare una fortuna ed un tour solista sarebbe molto arduo da organizzare. Sicuramente farò diverse date qui in Finlandia più qualche apparizione nei festival estivi, come al Wacken in Germania, poi per l’autunno si vedrà”.

HAI MAI PENSATO DI ENTRARE IN QUALCHE ALTRA BAND? HAI RICEVUTO QUALCHE OFFERTA PARTICOLARMENTE INTERESSANTE O INASPETTATA?
“Tantissime proposte! Ma ho rifiutato perché per ora devo e voglio promuovere il mio nuovo album. Voglio fare ciò che voglio senza problemi e senza dovermi preoccupare di ributtarmi nel business. E dopo la storia con gli Stratovarius voglio scegliere da solo, con la massima calma e senza nessuno che mi stia accanto dicendomi cosa è meglio fare. C’erano un paio di progetti interessanti, non so se saranno mai realizzabili, sicuramente non quest’anno, forse l’anno prossimo. Certamente io avrei avuto un paio di idee, chissà, magari non è mai detta l’ultima parola!”.

COSA VUOI DIRE AI TUOI FANS ITALIANI?
“Che spero di vederli gioiosi a calorosi come al solito all’appuntamento del Gods of Metal di quest’anno, altrimenti ci vedremo alla prossima festa dei The Clairvoyants dove, oltre ad essermi divertito molto, ho incontrato moltissimi fan che si sono fatti autografare i miei due cd, un bella soddisfazione! A presto!”.

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