E’ stata un’emozione fortissima intervistare uno dei padri del thrash metal tedesco: il grande Mille Petrozza, cantante, chitarrista e leader dei Kreator. La sua band è una delle preferite da chi scrive in campo thrash, ed è stato bellissimo constatare quanto Mille sia lontano dall’immagine tipica della rock star: simpatico, educato e disponibile come se fosse il frontman di una band al debutto (anche se purtroppo, a dire il vero, ultimamente non molti di questi figuri rispecchiano questa descrizione), Mille si è lasciato andare ad una piacevole chiacchierata riguardante il nuovo, stupendo, “Live Kreation”, e alcune curiosità che non ci si è potuti esimere dal soddisfare vista l’opportunità a dir poco unica offertaci. Peccato che, a causa di quei fastidiosissimi blackout che settimane fa hanno colpito la penisola e di un guasto alla rete telefonica, l’intervista sia stata interrotta anzitempo pur essendo tuttavia riusciti a strappare al buon Mille materiale a sufficienza affinché l’intervista che vi apprestate a leggere risulti quanto meno dignitosa. Capita davvero raramente di avere a che fare con persone tanto gentili… il leader dei Kreator, volendo, avrebbe anche potuto permettersi un atteggiamento un poco più sostenuto visto il suo status di leggenda vivente – e del resto chi scrive non avrebbe avuto proprio nulla da ridire – ma non è stato affatto così, ed è anche per questo che attendiamo ansiosamente l’occasione di intervistarlo nuovamente… speriamo che il prossimo lavoro arrivi presto!
CIAO MILLE! PER COMINCIARE HO PER TE UNA DOMANDA D’OBBLIGO: PERCHE’ SOLO ORA UN LIVE DEI KREATOR?
“Be’, a dire il vero anche in passato, e ti sto parlando di una decina di anni fa, avevamo avuto l’idea di realizzarne uno, ma all’epoca tutto era molto più complicato: avevi la possibilità di registrare un unico show, e dovevi cercare di far sì che tutto andasse per il verso giusto…per cui non ce la siamo mai sentita. Oggi invece puoi permetterti di registrare quanti concerti ti pare e noi, in questo caso, ne abbiamo registrati ventidue! Abbiamo fatto tutto con la dovuta calma, senza preoccupazioni dovute al fatto che non ci si poteva permettere di sbagliare. Non abbiamo dovuto fare altro che riascoltare tutto il materiale registrato e scegliere le versioni migliori di ogni brano… in passato tutto questo non sarebbe stato proprio possibile”.
IN CHE MODO AVETE SCELTO I BRANI DA INCLUDERE NELLA SETLIST?
“Principalmente chiedendo l’opinione dei fan. Abbiamo da sempre un buon rapporto con chi ci segue, spesso siamo soliti chiedere la loro opinione su ciò che facciamo o abbiamo fatto e ci è sembrato giusto anche questa volta chiedere loro quali pezzi avrebbero voluto che suonassimo. Abbiamo ricevuto le richieste più disparate, ma crediamo di essere riusciti a soddisfare il più alto numero di fan possibile… per esempio non potevamo ignorare assolutamente l’ultimo disco in studio ma pensiamo di aver compensato la massiccia presenza di pezzi da ‘Violent Revolution’ con l’inclusione di altri brani più datati che non suonavamo da tanto tempo”.
PERSONALMENTE SONO STATO MOLTO FELICE DI VEDERE CHE NON AVETE IGNORATO ANCHE DISCHI CONTESTATISSIMI COME “OUTCAST” ED “ENDORAMA”…
“Mi fa piacere! In effetti quelli, pur essendo diversi dal resto della nostra produzione, sono pur sempre album dei Kreator, quindi perché mai non avremmo dovuto suonare pezzi da quei dischi? Credo che ‘Outcast’ e soprattutto ‘Endorama’ siano due dei più bei dischi che abbiamo mai composto. Non sono stati capiti e spesso sono stati criticati duramente, questo è innegabile, ma io ne vado fiero”.
QUESTO TI FA ONORE. PERSONALMENTE TROVO CHE L’UNICO VERO PASSO FALSO DELLA VOSTRA DISCOGRAFIA SIA “CAUSE FOR CONFLICT”, UN DISCO CHE DI CERTO NON LESINAVA POTENZA MA CHE HO SEMPRE TROVATO NOIOSO…
“Sì, sono in parte d’accordo con te. Non ricordo con molto piacere il periodo in cui abbiamo composto quel disco. Eravamo appena usciti da una difficile situazione contrattuale e tutti, nella band, non stavamo per nulla bene. Ci è sembrato giusto sul momento scrivere pezzi così aggressivi ma, una volta passata la rabbia, mi sono accorto che, pur violenti, si trattava di brani in parte vuoti che non rispecchiavano del tutto il concept dei Kreator. Non è un brutto disco ma, con un po’ di pazienza in più, avrebbe potuto suonare in un modo molto più interessante e vario”.
OK, TORNIAMO AL LIVE, DOVE AVETE REGISTRATO I PEZZI PRESENTI?
“I pezzi che puoi sentire sui cd sono stati registrati principalmente in Brasile e Corea, due luoghi in cui i fan ci hanno accolti in modo strepitoso. Altri brani appartengono poi a concerti che abbiamo tenuto in Europa: per la precisione in Germania, Grecia e Francia”.
“LIVE KREATION” USCIRA’ ANCHE IN UNA VERSIONE DVD. TI VA DI PRESENTARNE I CONTENUTI?
“Il dvd credo che sia venuto benissimo. E’ un lavoro che certamente potrà entusiasmare tutti i nostri fan. Conterrà un intero live show con una setlist leggermente diversa da quella del cd, immagini riprese nei backstage di tutto il mondo, altre fatte sul tourbus durante i viaggi, foto e tante altre cose. Ci abbiamo messo un sacco di tempo per renderlo come volevamo, ha richiesto un durissimo lavoro ma ne siamo soddisfatti al 100%. Puoi vedere materiale recente ma anche immagini risalenti agli anni Ottanta, è un dvd molto vario, non è incentrato solamente su un concerto. Credo che riesca a riassumere nel migliore dei modi quasi tutta la nostra carriera… è un grande regalo per i fan di tutto il mondo”.
CREDI CHE IN SEDE LIVE CI SIANO BRANI CHE RENDANO MEGLIO DI ALTRI? HAI UN PEZZO PREFERITO TRA QUELLI PROPOSTI SU “LIVE KREATION”?
“No, credo che i brani che abbiamo selezionato siano tutti perfettamente adatti ad essere riproposti dal vivo. Abbiamo avuto qualche problema in questo senso durante il tour per ‘Endorama’: le canzoni di quel disco richiedevano l’utilizzo di sintetizzatori e aggeggi simili con cui dal vivo non ci piaceva molto avere a che fare. Pezzi preferiti non ne ho, mi piacciono tutti allo stesso modo. Se proprio devo citarne una ti dico ‘Phobia’, è venuta tremendamente heavy”.
LO SCORSO ANNO HO AVUTO MODO DI VEDERVI ALL’OPERA BEN TRE VOLTE E LA MIGLIORE DI QUESTE E’ STATA SENZA DUBBIO IN OCCASIONE DELL’HELL COMES TO YOUR TOWN TOUR, CON SODOM E DESTRUCTION. CHE RICORDI HAI DI QUEL FAVOLOSO TOUR?
“Ho molti ricordi piacevoli di quel tour, ne sono rimasto molto soddisfatto. Ci siamo divertiti moltissimo a suonare coi Sodom e coi Destruction, sono vecchi amici ed è stato quasi come andare in vacanza coi tuoi parenti (ride, nda)! Abbiamo suonato in posti dove non eravamo mai stati ed ogni sera il responso è stato eccezionale, sembrava che la gente stesse aspettando un tour simile da secoli!”.
SEMBRA CHE DA ALLORA VOI TRE VI SIATE MESSI A FARE LE STESSE COSE IN CONTEMPORANEA… I SODOM PUBBLICHERANNO UN DOPPIO LIVE ALBUM FRA QUALCHE SETTIMANA E I DESTRUCTION LO HANNO FATTO UN PAIO DI MESI FA!
“Sì, questo è l’anno dei live album, se non sbaglio pure gli Annihilator ne hanno pubblicato uno (ride, nda)! Sono contento per loro comunque, soprattutto per i Destruction, ho sentito il loro live ed è devastante”.
SONO PASSATI QUASI DUE ANNI DALLA PUBBLICAZIONE DI “VIOLENT REVOLUTION”… TI VA DI TRACCIARE IL BILANCIO DI QUEL DISCO?
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti da ‘Violent Revolution’, attualmente lo considero uno degli album più belli che abbiamo mai realizzato. Il responso dei fan è stato incredibile e lo confermano le decine di concerti che abbiamo ottenuto in seguito alla sua pubblicazione. Anche i media sono tornati a trattarci bene… miracoli della doppia cassa…(ride, nda)!”.
STAI GIA’ SCRIVENDO QUALCOSA PER IL SUO SUCCESSORE?
“Ho iniziato a comporre qualcosa in questi giorni. Credo che si tratterà di un disco molto potente ed aggressivo ma al suo interno conterrà sostanziosissime porzioni di melodia. Sarà il naturale successore di ‘Violent Revolution’, né più né meno”.
LE PREMESSE MI SEMBRANO OTTIME, INFATTI HO APPREZZATO TANTISSIMO “VIOLENT REVOLUTION” PROPRIO PER QUESTO MIX DI POTENZA E MELODIA!
“Ti ringrazio moltissimo per queste tue parole, mi fa sempre estremamente piacere constatare che la nostra musica piaccia alla gente. Grazie mille, davvero…”.
CREDI CHE LA LINE UP DEI KREATOR RIMARRA’ STABILE SINO ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSSIMO DISCO?
“Non lo so, ma ovviamente spero di sì! Abbiamo cambiato line up moltissime volte nella nostra storia, e mi auguro vivamente che questo abbia fine. Abbiamo tenuto molti concerti negli ultimi due anni e tra di noi è filato tutto sempre per il verso giusto. Al momento non ho proprio motivi per preoccuparmi, speriamo bene…”.
HAI APPUNTO MENZIONATO I FREQUENTI CAMBI DI LINE UP CHE VI HANNO COLPITO NEL CORSO DELLA VOSTRA CARRIERA. MA SEI ANCORA IN CONTATTO CON QUALCUNO DEI VECCHI MEMBRI?
“No, a dire il vero. Molti di quei ragazzi ora hanno altre occupazioni o addirittura vivono in un altro paese e io non ho molto tempo per dedicarmi ad altre cose al di fuori della musica. Mi dispiace ma è per me davvero arduo mantenere rapporti con persone che non fanno parte dell’ambiente musicale”.
AVETE IN PROGRAMMA QUALCHE DATA DAL VIVO NEI PROSSIMI MESI?
“Sì, nei prossimi giorni prenderemo parte a qualche festival, tra cui uno in Spagna e uno in Turchia. Il grosso però verrà in autunno, quando andremo in tour negli Stati Uniti con i Nile e quando faremo un tour sud americano da headliner”.
COM’E’ LA SITUAZIONE PER VOI NEGLI STATI UNITI?
“So che forse non ci crederai, ma per noi le cose laggiù vanno alla grande! Se avrai la possibilità di guardare il dvd vedrai molte immagini riprese negli Stati Uniti con moltissima gente ad ogni show e con una partecipazione grandiosa. Molti ragazzi europei mi chiedono questo e tutte le volte, alla mia risposta, rimagono sorpresi… nel dvd abbiamo voluto porre l’accento sui nostri tour americani proprio per questo… nessuno ci credeva e ora avranno le prove (ride, nda)!”.
QUANTO E’ STATO DIFFICILE PER VOI RIUSCIRE AD EMERGERE AGLI INIZI DEGLI ANNI OTTANTA PROPONENDO IL VOSTRO TIPO DI MUSICA?
“E’ stato molto difficile, ma non solo per noi, tutte le band che suonavano thrash metal avevano i nostri stessi problemi. Buona parte dell’audience e dei media guardava a noi e alla nostra musica con molta diffidenza. Il thrash metal doveva ancora dimostrare tanto e la gente pareva disorientata dall’arrivo di tutti questi gruppi che proponevano un sound molto più aggressivo di quello a cui le loro orecchie erano abituate. Ci è voluto un po’ di tempo affinché tutti capissero che questa proposta non era solo casino. Oggi è tutto molto più semplice, il thrash ha abbattuto molte barriere e l’avvento del death e del black metal non ha fatto altro che stabilizzare la situazione… ora non si stupisce più nessuno se un cantante preferisce urlare anziché cantare melodico. Apprezzo molti gruppi odierni e sono contento che la maggior parte di questi riconoscano l’importanza e l’influenza del thrash metal sulla musica ‘dura’…”.
ULTIMAMENTE MOLTI GRUPPI SVEDESI MI SEMBRA CHE STIANO SEGUENDO LE VOSTRE ORME…
“Sono completamente d’accordo, ho sentito molti gruppi svedesi che si dicono influenzati da noi: i Carnal Forge mi piacciono molto, ad esempio, e mi hanno detto che anche i Soilwork sono dei nostri fan… una bella soddisfazione…”.