Punta di diamante del thrash tedesco e tra le band storiche di questo genere a poter vantare un notevole livello qualitativo delle ultime pubblicazioni, i Kreator sono oggi una delle formazioni più seguite dai thrasher soprattutto del vecchio continente. Il nuovo corso della band, il cosiddetto “dopo Endorama”, ha saputo infatti accontentare i fan di più lunga data che avevano storto il naso di fronte alle sperimentazioni di quel controverso lavoro e al tempo stesso è stato in grado di far presa sul pubblico più giovane. Se si tratti di una mossa controllata o di una naturale evoluzione non lo sapremo mai con certezza, ma fatto sta che lo scaltro Mille Petrozza riesce sempre a colpire nel segno e proprio mentre scriviamo queste parole, prepara un nuovo attesissimo album. In quel di Wacken, ad inizio agosto, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con in chitarrista Sami Yli-Sirniö e strappargli qualche piccola indiscrezione circa il nuovo lavoro”.
SAMI L’ULTIMA VOLTA CHE I KREATOR SONO PASSATI IN ITALIA, LO HANNO FATTO CON UN TOUR INDIMENTICABILE IN COMPAGNIA DI EXODUS, DEATH ANGEL E SUICIDAL ANGELS. UNA SPECIE DI ALTRO “BIG FOUR” DEL THRASH…
(ride, ndR) “Be’, forse questo è un po’eccessivo ma è stato comunque un ottimo tour, con delle grandi band. È stato massacrante, ventiquattro date tutte di fila. Abbiamo suonato quasi tutti i giorni e non ci siamo quasi mai presi una pausa per fare un giro nelle città dove ci trovavamo”.
VISTO CHE CI TROVIAMO AL WACKEN OPEN AIR, DA MOLTI CONSIDERATO IL FESTIVAL METAL PIÙ IMPORTANTE AL MONDO, UN COMMENTO SU QUESTO EVENTO È D’OBBLIGO.
“L’ultima volta che abbiamo suonato qui, è stata due anni fa. Abbiamo anche un DVD registrato a Wacken, quello presente nell’edizione speciale ‘Enemy Of God – Revisited’. Questo è sempre un grande evento, organizzato molto bene e con tantissimi spettatori, perciò cerchiamo sempre di offrire il migliore spettacolo possibile. Per lo show di oggi infatti abbiamo preparato una scenografia più imponente del solito, con un enorme megaschermo a led, una cosa veramente speciale”.
HAI GIUSTAMENTE SOTTOLINEATO CHE WACKEN PUÒ CONTARE SU UN PUBBLICO NUMEROSISSIMO (75.000 PAGANTI). QUAL’È SECONDO TE LA RAGIONE PER CUI IL METAL È COSÌ POPOLARE IN GERMANIA?
“Guarda, ora sto in Finlandia, non vivo più in Germania, ci vivevo negli anni ’90. Se ricordi in quegli anni il metal era meno popolare di ora nel resto d’Europa ma in Germania lo era comunque. Ad ogni modo non so dirti il motivo per cui in questo paese ci sia sempre stata una scena metal così forte”.
SO CHE ATTUALMENTE STATE LAVORANDO AD UN NUOVO ALBUM. HAI QUALCHE ANTICIPAZIONE A RIGUARDO?
“Al momento abbiamo registrato le demo per cinque nuovi pezzi. Ci troveremo a inizio settembre per proseguire con le prove e con i lavori. Ci incontreremo anche con il nostro produttore. Questa volta sarà Jens Bogren”.
COME MAI AVETE DECISO DI CAMBIARE PRODUTTORE?
“Per ‘Hordes Of Chaos’ avevamo lavorato con Moses Schneider, un ragazzo tedesco specializzato nelle registrazioni in studio in stile ‘live’. Questa volta invece torneremo ad un tipo di registrazione più vicina a quella di ‘Enemy Of God’. Inizieremo a registrare a Gennaio ai Fascination Street Studios di Orebro, un posto in Svezia sperduto nel nulla. Già solitamente non mi piace stare in Finlandia in gennaio, perchè è tutto buio, freddo e noioso, questa volta mi tocca pure andare in Svezia a tre ore di strada da Stoccolma in mezzo al nulla e dove non c’è niente da fare, oltre che suonare!” (risate, ndR)
AVETE GIÀ UN’IDEA DI QUANDO PUBBLICHERETE IL DISCO?
“Se tutto va bene, e al momento non vedo ostacoli, a maggio 2012”.
AVETE GIÀ UN TITOLO?
“No, al momento no, ma credo comunque qualcosa che abbia a che fare con la fine del mondo e la morte”. (ride, ndR)
DOPO UN DISCO COME “HORDES OF CHAOS” DAL SOUND PIÙ GREZZO RISPETTO A “ENEMY OF GOD”, AVETE INTENZIONE DI TORNARE VERSO SUONI PIÙ PULITI CON IL NUOVO LAVORO E LA PRODUZIONE A CURA DI JENS BOGREN?
“Non so, non abbiamo scelto Jens Bogren perchè volevamo avere un sound più pulito, ma perchè ci è piaciuto il suo lavoro su album di Opeth e Amon Amarth. Ci piace il suono potente e naturale della batteria che lui sa tirare fuori e che per una band come i Kreator è sempre una cosa importante”.
CHE TIPO DI ALBUM DOBBIAMO ASPETTARCI?
“I cinque pezzi che abbiamo al momento sono in pieno stile Kreator. La band è attiva ormai da venticinque anni, quindi sappiamo come muoverci… Il disco avrà comunque qualche differenza rispetto ai precedenti”.
AD OGNI MODO, NULLA DI SPERIMENTALE IN STILE ‘ENDORAMA’ DUNQUE?
“No, per quanto riguarda i cique pezzi che abbiamo scritto, non credo proprio”.
UN QUALCOSA IN LINEA CON ‘HORDES OF CHAOS’?
“Sì, credo proprio di sì, anche se è presto per tirare conclusioni”.
SECONDO TE PERCHÈ DOPO ‘ENDORAMA’ I KREATOR NON HANNO PIÙ FATTO ALBUM CHE SI DISTANZIASSERO DAL LORO TIPICO SOUND THRASH?
“‘Endorama’ uscì dodici anni fa, prima che io entrassi nella band, dunque non so dirti esattamente il perchè decisero di utilizzare quell’approccio più gothic. Non so che ne pensino gli altri ma secondo me quello stile non funziona molto bene per i Kreator”. (ride, ndR)
SAPPIAMO TUTTI CHE MILLE È IL PRINCIPALE COMPOSITORE, QUAL’È IL TUO RUOLO NELLA SCRITTURA DEI PEZZI?
“Mille compone il grosso della musica, la struttura principale dei pezzi sulla quale poi si lavora assieme. Io intervengo più che altro a livello di arrangiamenti, intro o alcune melodie vocali”.
TI È MAI CAPITATO DI NON ESSERE D’ACCORDO CON MILLE E AVERE DISCUSSIONI?
“Riguardo alla musica? No, non c’è mai stato motivo di farlo. Ok, nella fase di registrazione delle demo dei nuovi brani possono sempre saltar fuori delle differenti vedute tra di noi o con gli altri, ma cerchiamo sempre di risolvere tutto in quel momento, in modo che poi in studio tutto vada per il meglio, senza litigare”. (ride, ndR)
E AL DI LÀ DELLA MUSICA?
“Nooo, io vivo in Finlandia e gli altri in Germania… è quindi un po’ difficile litigare o avere discussioni!” (risate, ndR)
TU SUONI ANCHE CON BARREN EARTH E WALTARI. QUAL’È PER TE LA DIFFERENZA TRA SUONARE CON QUESTE BAND E CON I KREATOR?
“Chiaramente c’è una differenza a livello musicale e questo è il motivo per cui suono in più band ma per me i Kreator restano la priorità. I Barren Earth sono nati come una cosa tra amici. Abbiamo iniziato con il fare delle prove vicino a casa mia, un po’come se fosse un hobby, poi abbiamo ottenuto un contratto discografico. A ottobre uscirà il nostro secondo album”.
QUALE DELLE DUE REALTÀ, KREATOR O BARREN EARTH, TI DÀ PIÙ SODDISFAZIONE?
“I Kreator senza dubbio, perchè teniamo più date dal vivo, spesso siamo in tour e con questa band passo la maggior parte del mio tempo per quanto riguarda la mia vita da musicista”.
QUAL’È IL PRIMO DISCO DEI KREATOR CHE HAI ASCOLTATO?
“Quando ero un ragazzino… mmm… direi ‘Extreme Aggression’. Con la mia prima band suonavamo la cover di ‘Tormentor’ ma io non avevo l’album (‘Endless Pain’, ndR). Qualcun altro del gruppo ce l’aveva, io neanche lo conoscevo”. (ride, ndR)
SE DOVESSI DIRE QUAL’E’ IL TUO ALBUM PREFERITO DEI KREATOR?
“Direi il prossimo, perchè ci stiamo lavorando ora e per me quindi è una novità. Vedi, quando lavori ad un album per molto tempo, tra scrittura e registrazioni, poi non riesci più a godertelo. È il motivo per cui non mi capita mai di ascoltare un disco dei Krearor e non ti saprei proprio dire tra i precedenti quale preferisco”.
CHE TIPO DI MUSICA ASCOLTI SOLITAMENTE?
“Molti tipi differenti. Ho gusti ad ampio spettro anche se ultimamente, con il fatto che abbiamo scelto Jens Bogren come produttore, sto ascoltando molto gli Opeth”.