L’ALBA DI MORRIGAN – Tra Il Bene E Il Male

Pubblicato il 24/05/2012 da

Il 2012 sembra un anno da ricordare per quanto riguarda la nascita di nuove promettenti formazioni nel panorama musicale italiano. Tra queste, i torinesi L’Alba Di Morrigan ci hanno particolarmente entusiasmato, presentando nel circuito underground la personalissima opera “The Essence Remains”, disco ricco di contenuti lirici e raffinatezze sonore a cavallo tra metal, post-rock e dreampop. Una musica carica di pathos, d’emotività e di grande perizia tecnica, presentata attraverso una tracklist curata nel dettaglio ed intensa in ogni suo singolo passaggio. Ugo Ballisai, chitarrista/voce della band e talentuoso compositore, si è prestato per un intervista al nostro portale, rivelandoci i dettagli dietro questo interessante progetto e spiegandoci in maniera concisa quali sono le aspettative della sua band. Di seguito il resoconto della chiacchierata…

 

 

QUALE IDEA C’È ALLA BASE DEL PROGETTO L’ALBA DI MORRIGAN E CHE COSA RAPPRESENTA QUESTO INSOLITO NOME CHE AVETE SCELTO?
“Ci siamo posti come obiettivo il creare canzoni cariche di pathos e dense di spunti di riflessione e siamo arrivati spontaneamente alle sonorità attuali, che siamo certi si evolveranno nei successivi lavori. Ti spiego cosa significa L’Alba Di Morrigan: la dea Morrigan è simbolo di violenza, malvagità e rappresenta l’oscuro. L’alba chiude il ciclo della notte per lasciar spazio al giorno. L’Alba Di Morrigan é il breve momento nel quale sia Morrigan che la luce riescono a coesistere in perfetto e armonico equilibrio”.

ASCOLTANDO IL VOSTRO DEBUTTO CI SI RENDE CONTO DI QUANTO SIETE RIUSCITI A PLASMARE AL MEGLIO LE VOSTRE INFLUENZE PER FARNE UN USO ‘PERSONALE’. CI SI TROVA METAL, POST-ROCK, DREAMPOP, DEI FORTI RICHIAMI AI NOSTRI NOVEMBRE…
“Tra le nostre influenze ci sono effettivamente molti generi musicali. Metal e post-rock sono due generi che ovviamente apprezziamo maggiormente ma ascoltiamo anche jazz, classica, musica celtica, funk, elettronica. Insomma amiamo la musica a 360 gradi. I Novembre non sono tra le nostre influenze, ma dopo aver letto alcune recensioni che accennavano ad alcuni ‘richiami’ ci siamo incuriositi e li abbiamo ascoltati; ben vengano i paragoni, dal momento che fanno gran musica”.

LE COMPOSIZIONI SONO STATE CREATE SEGUENDO UN DETERMINATO SCHEMA CONCETTUALE O SI È SVOLTO TUTTO IN MANIERA NATURALE?
“Di solito io porto riff, arpeggi e linee vocali. Alessio e Luca si concentrano sulla sezione ritmica. Insieme poi riarrangiamo il tutto, e in ultima fase ci occupiamo di ‘collegare’ e rendere uniformi tra loro le canzoni, sia a livello sonoro che lirico”.

NON È CERTO DIFFICILE AL GIORNO D’OGGI IMBATTERSI IN UNA BAND COMPLETAMENTE STRUMENTALE. VOI, NONOSTANTE PROPONIATE UN GENERE CHE CALZA A PENNELLO PER QUESTO TIPO DI MUSICA, AVETE SCELTO DI UTILIZZARE IL CANTATO…
“Alcune canzoni suonano meglio senza linea vocale, altre invece acquisiscono valore con il cantato. Diciamo che a nostro gusto (e senza prefissare a priori un obiettivo) noi ascoltiamo il brano e in seguito decidiamo se e quando mettere la voce”.

CI HA FATTO MOLTO PIACERE SENTIRE UN PEZZO CON IL TESTO IN ITALIANO COME “LILITH”. VALORIZZARE LA NOSTRA LINGUA NELLA MUSICA METAL E’ DIVENTATO SEMPRE PIU’ RARO. PENSATE DI CONTINUARE A PROPORRE SOLUZIONI SIMILI IN FUTURO?
“Grazie! Per il futuro desideriamo fare almeno un brano in italiano per ogni album. Vorrei precisare che la scelta di usare l’italiano in ‘Lilith’ è stata assolutamente casuale, in quanto di solito scrivo in italiano e poi traduco; in questo caso ci siamo accorti che l’italiano si prestava bene per la traccia”.

C’È UN MESSAGGIO IN PARTICOLARE CHE VOLETE FAR PASSARE CON L’ALBA DI MORRIGAN?
“Diciamo che il significato predominante è il risveglio della coscienza umana. Siamo molto influenzati dalla filosofia Zen, dalla parapsicologia e da alcune correnti esoteriche quali Thelema e molto altro. L’unica traccia ‘frivola’ é ‘The Fairies’ Circle’, una canzone d’amore scritta per una persona a cui ho voluto molto bene”.

VI SENTITE PARTE DI UNA DETERMINATA CORRENTE MUSICALE O PREFERITE ESSERE CONSIDERATI COME PROGETTO A SE’ STANTE?
“Penso che la nostra musica sia un progetto a sé stante con le sue personali peculiarità, ma ben collocato e riconducibile ad alcuni generi musicali ben noti al pubblico”.

A VOSTRO PARERE PERSONALE, COME MAI NEGLI ULTIMI ANNI MOLTI ASCOLTATORI DI MUSICA TIPICAMENTE “METAL” HANNO DECISO DI INTRAPRENDERE AVVENTURE MUSICALI PIU’ “SOFISTICATE” E RICERCATE COME LA VOSTRA?
“Non ne ho davvero idea. Ciò che ti posso dire é che prima di intraprendere un approccio più ‘sofisticato’, abbiamo passato anni a suonare parecchi generi musicali (dal metal estremo al punk e al prog), per cui già in passato la nostra sensibilità musicale era più allargata e non solo rivolta al metal”.

AVETE GIÀ DEL NUOVO MATERIALE IN CANTIERE O PREFERITE PRENDERVELA COMODA E DEDICARVI ALLA PROMOZIONE DI “THE ESSENCE REMAINS”?
“Abbiamo già molto materiale definito e altro in fase di lavorazione, ma per il momento la nostra attenzione è completamente rivolta alla promozione di ‘The Essence Remains’”.

LE VOSTRE TRAME NON SEMBRANO PARTICOLARMENTE SEMPLICI DA RIPROPORRE DAL VIVO. PENSATE DI RIUSCIRE AD ESSERE ATTINENTI A QUANTO FATTO SU DISCO?
“Effettivamente i brani sono abbastanza complessi e ricercati. Dal vivo, per riuscire a ricreare le atmosfere del disco, ci avvaliamo delle basi con le parti orchestrali ed alcuni appoggi che ovviamente in tre sul palco non possiamo suonare. I primi periodi non é stato per niente facile, ma dopo parecchie prove siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati”.

VISTO CHE SIETE UNA FORMAZIONE GIOVANE, CHE ASPETTATIVE AVETE DAL FUTURO DAVANTI A VOI?
“Continuare il nostro percorso di crescita sia come band che come singoli musicisti e fare quanti più live possibile, poiché è la cosa che amiamo di più e che ci dà maggiori emozioni. Desideriamo che ‘The Essence Remains’ sia la prima di una lunga serie di ‘avventure’ e speriamo che tutto proceda al meglio nel nostro futuro”.

SIAMO IN CHIUSURA. VI RINGRAZIAMO E VI LASCIAMO LE ULTIME RIGHE PER AGGIUNGERE VOSTRE EVENTUALI RIFLESSIONI…
“Grazie a voi per l’intervista!! Un saluto alla redazione e a tutti i lettori di Metalitalia.com. Contattateci su www.facebook.com/morrigansound e sul sito della My Kingdom Music www.mykingdommusic.net. See you soon guys!”.

 

 

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